Assegnati a Padula i Premi Internazionali Joe Petrosino 2016

Premio Internazionale Joe Petrosino al giudice Gratteri, e a Costanza e Paparcuri sopravvissuti alle stragi mafiose di Capaci e Palermo.

La XV edizione del Premio, dedicato simbolicamente al primo poliziotto vittima della Mafia, è stato conferito anche alla Caserma dei Carabinieri di Secondigliano.

Giuseppe Costanza, Giovanni Paparcuri, V. La Manna, dr. Nicola Gratteri, Rino Giacalone, Paolo Imparato, Nino Melito Petrosino, M.llo Capo dei CC Marco Bitetti
Giuseppe Costanza, Giovanni Paparcuri, V. La Manna, Nicola Gratteri, Rino Giacalone, Paolo Imparato, Nino Melito Petrosino, Marco Bitetti

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

PADULA – A Padula nella Sala Convegni della Certosa di San Lorenzo, si è svolta la XV edizione del Premio Internazionale Joe Petrosino, che annualmente viene conferito a personalità come: magistrati; rappresentanti delle forze dell’ordine; della società civile; che nel corso della loro vita si sono particolarmente distinti nella lotta contro le organizzazioni criminali ed in favore della legalità.

La XV edizione del Premio “Joe Petrosino”, ha visto la presenza di un pubblico numeroso e attento che è stato del tutto affascinato dagli interventi o meglio dalle emozionanti testimonianze, toccanti e commoventi dei due premiati, sopravvissuti alle stragi di mafia che hanno segnato il momento più brutto della nostra storia repubblicana: Giuseppe Costanza, collaboratore del giudice Giovanni Falcone, scampato all’attentato di Capaci del 1992; e Giovanni Paparcuri, sopravvissuto all’attentato che a Palermo uccise, nel 1983, il Giudice Rocco Chinnici.

Gratteri
Gratteri

Sono stati assegnati altri due premi al Procuratore di Catanzaro dr. Nicola Gratteri; e alla Stazione Carabinieri di Secondigliano, premio ritirato dal Maresciallo Capo Marco Bitetti, che ha ricordato l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto, ad aprile scorso, la Stazione dei CC da lui comandata.

Il premio è dedicato a Joe Petrosino, che di fatto è considerato il primo poliziotto che è rimasto vittima della mafia, proprio per aver svolto la sua professione con rigore e dedizione, tanto che nel 1909, a Palermo gli costó la vita, colpito da quattro colpi di pistola sparati a tradimento da un sicario della così detta “La Mano Nera”, l’organizzazione mafiosa che all’inizio del XX

Angelo Voza
Angelo Voza

gestiva il racket di New York. Assegnati anche altri riconoscimenti tra cui l’Attestato di merito per il già Luogotenente della Guardia di Finanza all’ebolitano Angelo Voza “come segno di apprezzamento e plauso per la sua carriera nella Guardia di Finanza e nel sociale“.

I lavori, sono stati moderati dal giornalista siciliano Rino Giacalone, e hanno visto la partecipazione del sindaco di Padula Paolo Imparato, del presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino Vincenzo Lamanna e del pronipote del più famoso Poliziotto italiano d’America Nino Melito Petrosino.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato tanti rappresentanti delle istituzioni civili e militari, tra cui il viceprefetto di Salerno Vincenzo Amendola, il senatore Mario Giarrusso del M5S, il Tenente Davide Acquaviva, Comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, il Maresciallo Filippo Maniglia, Comandante della Stazione di Padula, il Luogotenente Giuseppe Iannarelli, Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina, e rappresentanti della Questura di Salerno, Sergio Cirelli, presidente ANPS sez. New York- New Jersey.

Padula, 19 settembre 2016

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