Eboli: I PD dicono Addio al PD per i Democratici e Progressisti

Addio al PD del gruppo ex PD Conte, Di Candia, Petrone, che in massa costituiscono a Eboli “ART. 1 – Movimento Democratici e Progressisti.

I primi effetti della discussione politica travolge anche il PD di Eboli fino alla rottura e all’abbandono scegliendo D’Alema, Bersani, Rossi e Speranza, e costituendo il nuovo soggetto politico: “ART. 1 – Movimento Democratici e Progressisti”, che ha come Leader provinciale Federico Conte.

Antonio Conte-Antonio Petrone-Teresa Di Candia
Antonio Conte-Antonio Petrone-Teresa Di Candia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Eboli, costituito da Antonio Conte, Teresa Di Candia e Antonio Petrone, insieme a 230 iscritti, – si legge in un comunicato stampa degli ex componenti del gruppo consiliare del PD locale – non ha rinnovato la tessera del PD, essendo venute meno con la deriva populista renziana le ragioni ideali e politiche che ne giustificavano l’appartenenza, ed hanno aderito, in coerenza con il loro impegno e la loro storia, al gruppo “Art. 1 – Movimento Democratici e Progressisti”.

La nuova formazione di sinistra – conclude la nota politica degli ex PD Conte, Di Candia e Petrone che delinea il loro collocamento ben preciso nella neonata formazione politica – che si ispira ai principi del socialismo riformista alla dottrina sociale della Chiesa è sorta, come primo nucleo istituzionale, dall’unione dei gruppi parlamentari dei riformisti di Sel che fanno riferimento a Pisapia e i riformisti del Pd che si richiamano a Roberto Speranza e Enrico Rossi.

Carmelo Conte
Carmelo Conte

Era inevitabile che accadesse, si trattava solo di aspettare che a livello nazionale si consumasse lo strappo tra i renziani e il “resto del mondo“, ed ecco che anche ad Eboli arriva l’addio al PD del gruppo ex PD composto da Antonio Conte, Teresa Di Candia e Antonio Petrone che con 230 iscritti in massa hanno costituito il MPD, “ART. 1 – Movimento Democratici e Progressisti.

Questi sono solo i primi effetti della discussione politica che inevitabilmente travolge la base del PD fino a sancirne la rottura e decidere per l’abbandono. Un abbandono che nel salernitano si rafforza, vista l’ingombrante presenza del deluchismo, del cerchione magico che ha, tra l’altro, per raggi portanti i suoi due figli Piero e Roberto, e del Governatore Vincenzo De Luca, sempre più lontano dagli elettori della provincia abbandonati a se stessi e dai qualunquistici abbordi, che uno dei suoi uomini più fidati, come il Sindaco di Agropoli Franco Alfieri compie raccogliendo adesioni di amministratori e sindaci, i quali in nome della “filiera istituzionale“, di volta in volta hanno costituito un gruppo parallelo al PD stesso e hanno inevitabilmente cambiatoi connotati al PD pur senza aggiungere un solo voto a quelli che ha e che progressivamente perde.

Federico Conte
Federico Conte

Il PD locale poi, completamente nelle mani di un’altra famiglia, quella che si rifà all’ex Ministro Carmelo Conte, non si è mai sentito della “partita” ed è stato sempre tenuto ai margini, scegliendo D’Alema, Bersani, Rossi e Speranza, e costituendo il nuovo soggetto politico: “ART. 1 – Movimento Democratici e Progressisti“, che ha come Leader provinciale Federico Conte, trovano il loro spazio e come epilogo naturale armi e bagagli lasciano i Democratici e approdano come essi stessi dichiarano nel nuovo soggetto politico, sottolinenado però di fare un scelta nella scelta percorrendo ilnuovo cammino con Roberto Speranza, Enrico Rossi e la sinistra di Giuliano Pisapia. Fanno bene a precisarlo, anche perchè tra i neo-fondatori c’è Massimo D’Alema, uno che di accappottamenti se ne intende avendoli fatti per ben due volte con Romano Prodi.

Comunque il Gruppo consiliare Conte, Di Candia, Petrone, lasciando il PD hanno lasciato libero il campo e ora tutti quelli che prima si tenevano a debita distanza come il Deputato locale Antonio Cuomo, possono entrare in una sezione che non c’é mai stata e che difficilmente ci sarà visto il grande interesee che hanno mostrato fino ad ora per questo Partito. Di sicuro ci sarà più spazio e si potrà accontentare qualcuno che di spazio ne ha poco.

Cosa accadrà a seguito di quest addio? Un bel niente, Conte, Di Candia e Petrone continueranno a fare la loro opposizione, magari non proprio su tutto, come è giusto che sia, pregando loro di tanto in tanto di “rappresentare” anche il PD, poichè non si è ancora compreso come si collocheranno i “Democratici diversi“. Comunque un bel pò di persone si consumerà la pelle sfregandosi le mani dalla contentezza, e se a Eboli non accadrà nulla dal punto di vista degli equilibri politici essendo sia gli ex PD che i “Democratici diversi” all’opposizione, a Salerno potrebbe esserci qualche ripercussione, atteso che anche l’On. Michele Ragosta con due consiglieri comunali e un assessore hanno aderito al MDP.

Eboli, 7 marzo 2017

6 commenti su “Eboli: I PD dicono Addio al PD per i Democratici e Progressisti”

  1. chi se se anche il consigliere milanese seguirà le orme familiari, oppure per opportunismo resterà nel pd. credo la seconda

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  2. Cari lettori,
    una volta si andava al circo per vedere gli acrobati, gli equilibristi ed i trapezisti. Ora basta andare a via Matteo Ripa, anche senza pagare il biglietto. Li vedi tutti in tuta e scarpette variopinte per fare gli esercizi ai quali vengono comandati e poi ……… zuccherino finale.
    Ci vorrebbe dignità propria, prima che politica.
    La dignità a specifica chiamata non risulta presente all’appello. Assente, come assente è la propensione alla cultura stessa della politica. Politici di un tempo scomparsi. Sulla scena attuale solo politicanti senza meta.
    Addio Italia

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