Lettera della Sindaca di Battipaglia: Buon 8 marzo a tutte le Donne

Buon 8 marzo a tutte le ragazze e le donne del Mondo dalla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese.

Dietro questa data si nasconde il dolore, la discriminazione, lo sfruttamento. Assumo l’impegno  di lavorare  perché questa città diventi punto di riferimento per l’Italia intera sull’affermazione  della parità di genere”.

Cecilia Francese-Sindaco di Battipaglia-insediamento
Cecilia Francese-Sindaco di Battipaglia-insediamento

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta che la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha scritto a tutte le ragazze e le donne, per ribadire da donna delle Istituzioni, il valore di questa “festa” e la sua vicinanza alle donne: Mamme, sorelle, mogli, figlie; che ancora oggi devono faticare perché si vedano riconosciuti i propri diritti.

Mamme, sorelle, mogli, figlie che nella stragrande maggioranza dei casi non vengono riconosciute nel loro valore nemmeno da chi le sta vicino e semmai le vuole anche bene. Tuttavia proprio in nome di tutte queste angherie che ancora affliggono le donne, è incomprensibile come le donne stesse, possano accettare che la loro partecipazione nella società, nelle istituzioni, nei luoghi, come si dice, di comando debba essere riconosciuta non come valore ma come genere e “accettare” le così dette “quote”, spesso usate dal potere per generare scorciatoie e favorire altre donne, per nulla riconosciute dalle stesse, e comunque quelle Mamme, sorelle, mogli, figlie, sono sempre da parte e a parità di valore o sono precarie o svolgono lavori a ribasso rispetto alla loro alta formazione o devono emigrare, o accettare sebbene ricercatrici-scienziate poche centinaia di euro al mese, a fronte di quelle donne Ministre o Deputate solo per essere donne del così detto bottone. A quelle donne Cecilia Francese si rivolge essendo ella stessa medico e figlia di popolo “fuori bottone” che si è scavato il …… per affermarsi e speriamo lo ricordi sempre.

«La “Giornata Internazionale della donna” nasce come simbolo di una protesta ideale e morale che da intere generazioni le donne portano avanti con dignità e merito.

Buon 8 marzo a tutte le ragazze, a tutte le donne.

Dietro questa data si nasconde il dolore, la discriminazione, lo sfruttamento. La Giornata Internazionale della donna nasce come simbolo di una protesta ideale e morale che da intere generazioni le donne portano avanti con dignità e merito. Sono state e sono il simbolo della democrazia.

Hanno lottato per la libertà diventando anche il simbolo della pace. Con loro si è parlato di parità di diritti, di voto e di affermazione del principio dell’uguaglianza di genere. Protagoniste dei loro diritti, spesso vittime di una storia carnefice.

La data dell’otto marzo nasce come giornata di ricordo di un evento drammatico e come protesta contro le condizioni di sfruttamento delle donne sul lavoro quelle motivazioni restano per intero alla luce degli ultimi dati statistici: le donne lavorano 39 ore in più all’anno rispetto agli uomini.

E’ come se il nostro anno durasse una settimana in più rispetto a quello degli uomini. Eppure la percentuale delle donne nei posti di vertice (in tutti i campi) rimane bassissima e l’Italia contribuisce ad abbassare quel rapporto. Rimane molto più alta di quella degli uomini la percentuale di donne disoccupate, ed anche in questo caso, l’Italia è il fanalino di coda.

L’Italia si caratterizza ancora per un altro drammatico fenomeno: non solo le donne ancora vengono espulse dal mercato del lavoro se sono in stato di gravidanza, ma in Italia spesso sono loro ad abbandonare per la carenza di servizi di supporto alla maternità con un aggravante territoriale: al Nord si va via dopo la terza gravidanza, al Sud spesso dopo la prima per la carenza assoluta di servizi. Questa con voi è oggi la prima giornata proclamata dalla prima donna sindaca.

Battipaglia ha dimostrato di non appartenere a quell’Europa che spesso ci vede fanalino di coda nell’espressione piena della parità dei diritti. Vorrei augurare a tutte voi un futuro senza differenze, una realtà senza distinzioni che lasci spazio al confronto di idee libere ed uguali. Io assumo l’impegno  di lavorare  perché questa città diventi punto di riferimento  per l’Italia intera sull’affermazione  della parità di genere.»

Battipaglia, 8 marzo 2017

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