Vincenzo Giordano nell’8° anno dalla scomparsa: Il ricordo di Ragosta

Anniversario della morte di Vincenzo Giordano, Ragosta (Mdp): “A Salerno manca una figura politica del suo spessore. Fu il sindaco del dialogo”.

Oggi ricorre l’ottavo anno dalla scomparsa di Vincenzo Giordano, storico Sindaco socialista della Città di Salerno. Sindaco laico e portatore di laicità nell’impegno politico alla pari di Ennio Daniello altro grande Sindaco laico di Salerno.

L'ex Sindaco Vincenzo Giordano
L’ex Sindaco Vincenzo Giordano

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Oggi ricorre l’ottavo anno dalla scomparsa di Vincenzo Giordano, storico Sindaco socialista della Città di Salerno. Sindaco laico e portatore di laicità nell’impegno politico alla pari di un altro grande Sindaco di Salerno come Ennio Daniello, che del suo impegno laico ne fece missione.. “Vincenzo Giordano è stato un maestro, ci ha insegnato a servire la cosa pubblica nell’esclusivo interesse dei cittadini, aveva anticipato il nuovo ruolo del sindaco eletto direttamente dai cittadini. Non aveva capi ed era sempre pronto a rivedere, con il confronto, le sue posizioni“. E’ così che lo ricorda il deputato di Articolo Uno-Mdp, Michele Ragosta, protagonista diretto di da consigliere prima e assessore poi del sindacato di Vincenzo Giordano, nel giorno dell’ottavo anniversario della sua morte, avvenuta il 13 aprile 2009 all’età di 80 anni.

Michele Ragosta
Michele Ragosta

A Vincenzo Giordano – scrive ancora Ragosta – sono stato molto legato: fui protagonista della manifestazione, a quei tempi pericolosa, per ottenere la sua scarcerazione e gli fui molto vicino anche dopo che quell’incubo terminò. Oggi, a otto anni dalla scomparsa, manca fortemente una figura come la sua all’interno del panorama politico della città e della provincia di Salerno“.

Poi l’appello al sindaco di Salerno: Mi auguro  – conclude Michele Ragosta lanciando un appello al Sindaco di Salerno Napoli anch’egli partecipe di quei giorni – che il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, anch’egli come me assessore nella giunta Giordano (1987-1993) e protagonista di quella stagione politica, sappia trovare il modo giusto per ricordarlo e soprattutto per valorizzare la sua opera. Noi non ti dimenticheremo!

Vincenzo Giordano è stato Sindaco Socialista di Salerno dal 1987 al 1993, ed è stato anche un simbolo del socialismo salernitano, nello stesso tempo è stato anche quello che più ha pagato per il suo impegno. Il suo lavoro, autenticamente riformatore, ha dato un impulso al cambiamento di una città che appariva dormiente e provinciale. Sotto il suo sindacato si è dato corso alle grandi opere e all’avvio delle trasformazioni urbanistiche della Città, successivamente completate e integrate dal Sindaco Vincenzo De Luca.

Vincenzo Giordano aveva 80 anni, Socialista di ferro, ha guidato la prima Amministrazione laica e di sinistra, il secondo Sindaco laico dopo Daniello, con la sua elezione interruppe un lungo predominio della DC. Erano gli anni in cui il potere era segnato da una fortissima ascesa dell’On. Carmelo Conte, poi culminato con l’incarico Ministro delle Aree Urbane.

Ma nei suoi “primati” si annoverano anche quelli che ci riportano nella stagione di Tangentopoli , nella quale fu accusato di abuso, falso e turbativa d´asta e, con un provvedimento molto discutibile, ma aduso a quei tempi e non solo, fu incarcerato per sessanta giorni, assieme all’allora assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Fulvio Bonavitacola, ora Vice Presidente della Giunta Regionale della Campania, e il consigliere comunale Dc di opposizione Aniello Salzano, che all’epoca dei fatti sedeva nella Commissione giudicatrice “grandi opere pubbliche”.

In seguito fu assolto da tutte le accuse, insieme agli altri due amministratori coinvolti, da tutte le accuse con formula piena. Nonostante tutto la sua carriera politica, come quella di tantissimi altri, subì una brutale e inevitabile  battuta darresto.

Ma la memoria spesso incespica e la quotidianità unita alla superficialità e alla sbrigatività si dimentiva e archivia persone, fatti e talune volte la storia, specie quella che si scrive nei ricordi “brevi” dei luoghi e non dei libri di storia importanti anche se quella che tocca Giordano si incrocia con quella del Paese.

Salerno, 14 aprile 2017

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