25 Aprile 2017: Festa della Liberazione; Festa degli italiani

25 Aprile, partito il corteo dell’Anpi. Roma divisa, due celebrazioni per la Festa della Liberazione.

Mattarella e Gentiloni all’Altare della Patria, e Gentiloni alle Fosse Ardeatine. La Festa nella Capitale è stata preceduta da polemiche. Festeggiamenti e cortei in tutta Italia da Milano a Palermo per ricordare il 25 aprile festa di tutti gli italiani.

ROMA – Celebrazioni all’Altare della Patria, per il 72esimo Anniversario della Liberazione. A partecipare alla cerimonia, il premier Paolo Gentiloni assieme alle più alte cariche dello Stato, come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gentiloni è poi andato al mausoleo delle Fosse Ardeatine per la deposizione di una corona d’alloro del Governo.

Diversi cortei sono stati organizzati in tutta Italia, da Milano a Palermo. Ma Roma è divisa per il 25 aprile: la Comunità ebraica ha manifestato davanti a quella che era la sede della Brigata Ebraica, l’Anpi con un lungo corteo fino a porta San Paolo. “Chi esclude al Brigata ebraica nega la storia”, il monito del sottosegretario Maria Elena Boschi nel corso della manifestazione della Comunità ebraica. “E’ una bellissima giornata con un grandissimo spirito unitario per chi c’è e per chi non c’è”, ha detto il presidente dell’Anpi Roma, Fabrizio De Santis partecipando al corteo dove si trova una rappresentanza dei movimenti pro Palestina. Regione e Campidoglio sono presenti alle due manifestazioni, il Pd solo a quella della Comunità ebraica. Il presidente del Pd Orfini: “spero questo sia ultimo annoi separati, riunire l’antifascismo”.

“Vi furono uomini liberi che sbarcarono nell’Italia occupata e versarono il loro sangue anche per la nostra libertà. A questi caduti rivolgiamo un pensiero riconoscente. Il loro sangue è quello dei nostri fratelli. Tra questi non possiamo dimenticare i 5000 volontari della Brigata Ebraica, italiani e non, giunti dalla Palestina per combattere con il loro vessillo in Toscana e in Emilia-Romagna”, afferma, tra gli applausi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Teatro Comunale di Carpi.

“Oggi – senza odio né rancore, ma con partecipazione viva e convinta – ricordiamo” la Resistenza, ha aggiunto Mattarella intervenendo al Teatro Comunale di Carpi. “In tante famiglie italiane c’è una storia, grande o piccola, di eroismo. Perché lo facevano? Coraggio, ideologia, principi morali, senso del dovere, disillusione, pietas umana, senso comune… Tante e diverse furono le storie, tante e diverse le motivazioni. L’insieme di tutte queste fu la Resistenza”, aggiunge.

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Ad aprire il corteo è proprio lo striscione dell’Anpi con una semplice scritta: “Partigiani”. Subito dietro seguono gli striscioni delle varie sezioni dell’Anpi. C’è poi la sezione Università Castro Pretorio Walter Rossi dell’Anpi che espone un grande striscione con scritto. “Partigiani sempre. Per la messa fuori legge delle organizzazioni fasciste”. Tra le tante bandiere anche quelle del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, della Funzione pubblica Cgil di Roma e Lazio, bandiere della pace, della Fiom, di Rifondazione comunista e moltissime delle comunità e associazioni palestinesi.

“Il 25 aprile è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro. Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale”, ha dichiarato l’Associazione nazionale partigiani d’Italia.

“Festeggiamo la Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione – afferma l’Anpi -. Quello straordinario lavoro di concordia e responsabilità che condusse alla scrittura delle regole e della sostanza democratica della vita collettiva. Principi e valori realizzati solo in parte se guardiamo alla situazione complessiva dell’Italia dove un diritto elementare, come quello al lavoro, in particolare per i giovani, è disatteso, dove l’attuale modo di far politica per lo più allontana, invece di stimolare e promuovere la partecipazione popolare, dove l’orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione. Dobbiamo essere uniti e tanti. A trasmetterci la voglia di essere parte attiva dell’irrimandabile processo di attuazione integrale della Costituzione, di contrasto ai troppi neofascismi che impazzano nelle strade e per il web illudendo una parte delle giovani generazioni, di costruzione di una diffusa e forte cultura del dialogo, della solidarietà, della pace”. “Dobbiamo darci appuntamento per tutti i giorni a venire. Il 25 aprile rappresenti un impegno quotidiano a sentirci una comunità in marcia verso una democrazia realizzata fino in fondo. Con l’entusiasmo e le capacità di ognuno. Buona Liberazione”, conclude l’Anpi.

Roma, 25 aprile 2017

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