Fonderie Pisano: La Cisal consegna il “Paccotto” alla Sindaca di Battipaglia

Vicinanza (Cisal Salerno) “raccomanda” le Fonderie Pisano alla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese.

Il Sindacalista della Cisal dall’alto delle sue, miste “ignoranti e sicure conoscenze”, recapita il “Paccotto” Pisano a Battipaglia. Da chi lo ha ricevuto? Dall’opposizione il Consigliere D’Acampora solleva e argomenta la protesta.

Luigi-D'acampora
Luigi-D’acampora

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, la lettera che il Consigliere Comunale Luigi D’Acampora, ha scritto in risposta ad un’altra lettera aperta inviata dal sindacalista Luigi Vicinanza della CISAL di Salerno a POLITICAdeMENTE, nella quale invita la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ad accogliere le fonderie Pisano a Battipaglia: “Cara Cecilia Francese, – scrive Vicinanza – rivedi la tua idea sulla delocalizzazione. Non avvelenerà la sua terrà, ma darà grande speranza a tutto il territorio”. Una lettera “accorata” per invitare la sindaca Francese, a rivedere la sua idea sulla delocalizzazione delle Fonderie Pisano. Vicinanza sua sponte pur dichiarandosi per nulla esperto in materia, ritiene “bontà sua”, di dare un parere positivo sulle tecnologie del futuro impianto che, sempre “bontà sua”, se si dovesse realizzare a Battipaglia, improvvisandosi anche medico specialista in neoplasie, non ci sarebbe nessun rischio per le popolazioni, anzi ne riceveranno solo vantaggi: Parola di Vicinanza e parola dei Tedeschi che di queste cose se ne intendono.

Insomma questa chiave buonista “raccomandante” e “rassicurante” del Vicinanza Sindacalista, per niente esperto in materia di impianti siderurgici moderni, ma per questo sicuro di dare un suo parere positivo per una eventuale delocalizzazione a Battipaglia delle Fonderie Pisano, spingendosi fino a garantire la salute dei cittadini, puzza lontano mille miglia. Una puzza più puzzolenta di quella che ha afflitto per tutta l’estate e ancora oggi Battipaglia.

fonderiepisano
fonderiepisano

Ma al Sindacalista Vicinanza, chi gli ha chiesto un parere? Ci viene da dire: Perché non si fa i “Cazzi suoi“? Secondo lui è in questo modo che fa gli interessi dei lavoratori? Cercando di realizzare un “paccotto” e recapitarlo alla Sindaca Francese? Spostando il “problema” da Salerno a Battipaglia? Chi gli ha consegnato quel “Paccotto”. La vertenza Pisano è molto più complicata di quanto il Vicinanza pensa, e dall’alto delle sue, miste ignoranti e sicure conoscenze, ci sentiamo di suggerire all’uomo e al Sindacalista, che oltre a fare gli interessi dei lavoratori, sicuramente ci sbagliamo, sembra voglia fare anche gli interessi della Proprietà, e sembrerebbe per contro, che sia molto lontano dal fare gli interessi dei cittadini. Insomma Vicinanza si è inoltrato in un campo minato che tocca interessi economici.ed interessi.politici lontani da Battipaglia e lontani anche dai cittadini salernitani, che da anni hanno chiesto interventi risolutivi sulla “questione Pisano”.

E proprio in seguito alle estemporanee e rassicuranti raccomandazioni del sindacalista Vicinanza della CISAL di Salerno, che hanno determinato le sollevazioni del Consigliere comunale di opposizione Luigi D’Acampora, il quale qui di seguito scrive: «Battipaglia dovrebbe catalizzare lo sviluppo di un industria alimentare, questo per capitalizzare la naturale vocazione del territorio e valorizzare il comparto agricolo locale nonchè il turismo…. altra vocazione di un’area posta tra due costiere uniche in Italia.

Questa sarebbe stata una lettera aperta da parte del sindacalista provinciale della Cisal Luigi Vicinanza che avrebbe smosso il nostro orgoglio ed un desiderio di riscatto e non una lettera che a mio avviso suona veramente di scandaloso.

STIR-BATTIPAGLIA
STIR-BATTIPAGLIA

Si scrive una lettera aperta al sindaco di Battipaglia Sindaco che assieme alla sua maggioranza mai e poi mai ha voluto votare l’emendamento proposto dall’opposizione nel quale veniva esternato a lettere cubitali il NO alla delocalizzazione delle fonderie Pisano hanno votato invece, un loro emendamento nel quale solo giri di parole ma nessun NO diretto alle fonderie Pisano.

Pertanto non capisco tutta questa reverenza nei toni da parte del sig Vicinanza visto che chi veramente ha lottato contro le Pisano erano veramente in pochi ma il Sindaco come per il sito di compostaggio dice e non dice.

Oggi dopo che un po di acqua sotto i ponti ne è passata pensando che la gente dimentica ed avendo ricevuto sentenze a sfavore per la prosecuzione dell’impianto esistente ci si inventa questo espediente per poter riaprire un argomento che la citta di Battipaglia non dovrebbe assolutamente esserne testimone.

La nota sulla presenza di fonderie in Germania (a detta del Sindacalista) è falsa in quanto in quel paese si rispetta la normativa che prevede la localizzazione di questi impianti in area dove vi è scarsa densità demografica. Oltre al fatto che le fonderie in Europa sono in estinzione in quanto vengono delocalizzare in paesi in via di sviluppo. Inoltre, qualora fosse vero che le nuove tecnologie sono “innocue” perché non ristrutturano l’impianto di Salerno?. Per quanto riguarda le assunzioni, è falso quanto dichiarato perché i dipendenti delle Pisano sono tutti in regime di cassa integrazione. È qualora fosse possibile, il 20% di assunzioni ammonterebbe a circa 20 unità, numero che non giustifica una fabbrica tanto impattante sul territorio: Fratte ha un’incidenza di malattie neoplastiche e dell’apparato respiratorio quasi epidemica. Infine, chiederei dove risiede questo Vicinanza!

Smettiamola di parlare di città dalle infiltrazioni camorristiche nulla di fatto ad oggi abbiamo constatato nessuna condanna al momento è stata inflitta ma soprattutto nessun battipagliese deve ricondurre ogni ragionamento a tale sciagura e peggio ancora qualcuno che non può ne sentirsi ne vestirsi da battipagliese.

Non si può chiedere a Battipaglia, e questo sarà soprattutto responsabilità del Sindaco e della sua maggioranza, di essere anche il faro delle fonderie Pisano visto che Battipaglia è già il faro di circa duecento paesi che conferiscono la loro immondizia nel nostro STIR che fra pochi mesi lo vedrà sempre più operativo ad ultimazione del sito di compostaggio.

Cosa si deve chiedere a questa città, questi cittadini cosa dovranno subire, i nostri figli e noi che dobbiamo renderci conto a quali rischi siamo esposti. Purtroppo, devo dire, le normative europee, ma soprattutto il buon senso imporrebbero di consultare le popolazioni locali prima di prendere decisioni condizionanti la salute, il valore degli immobili, la qualità della vita. Non può decidere il sindaco da solo, come un antico despota feudale!

……  …  ……

Luigi Vicinanza-Cisal
Luigi Vicinanza-Cisal

Ecco il testo integrale della lettera di Vicinanza alla Sindaca di Battipaglia.

«Gentile sindaca Cecilia Francese,

chi le scrive è un umile sindacalista, con l’unica velleità di difendere i diritti dei lavoratori in nome della Cisal. Le mie idee politiche mi portano lontano dalla sua visione amministrativa, ma devo ammettere in questi mesi che Battipaglia è cambiata. Non era facile prendere un Comune sciolto per infiltrazioni camorristiche e farlo tornare alla normalità. Non a caso la risoluzione della vertenza Alba, avvenuta qualche giorno fa, è il chiaro segnale che a Battipaglia qualcosa è davvero cambiato. Non era facile, visto le minacce che ha subito, ma ce la sta facendo.

Ecco perché le chiedo di rivedere la sua idea sulla delocalizzazione delle Fonderie Pisano. Ormai le nuove tecnologie insegnano che il rischio per la salute è minimo se non nullo. Secondo lei un Paese civilizzato con la Germania avrebbe mai permesso una strage di cittadini dando il permesso a fonderie di sorgere a poca distanza dalle città. Io le chiedo di ascoltare le richieste dei lavoratori, guardare in faccia dei padri di famiglia prima di decidere negativamente sul permesso relativo alla delocalizzazione. Il progetto della fonderia Pisano non devo di certo presentarlo io, visto che è stato sbandierato ovunque in questi mesi. Da neofita della materia posso dire che mi pare valido, ma sicuramente con il suo parere e non il mio.

Per questo le chiedo di avvalersi di un team di consulenti di alto valore: ingegneri, medici e ambientalisti capaci di dare risposte che non debbano essere condizionate da interessi. Credo che il territorio battipagliese possa avere tanti luoghi dove questa fabbrica può sorgere. Lo faccia per la sua città, firmi un accordo dove le nuove assunzioni prevedano una quota di reclutamento di operai residenti a Battipaglia superiore al 20%.

Non le chiedo di avvelenare la sua terra, ma di darle una speranza e di continuare a far vivere la realtà delle Pisano nel Salernitano. Non siamo più nel Medioevo, diciamocelo: le fonderie non inquinano più. Ecco perché, sindaca, io confido nella sua capacità di dialogo. Da donna delle istituzioni non dica no a priori. Dia una chance a questa economia provinciale che con la scomparsa delle Fonderie Pisano rischia di morire.

Battipaglia, 8 ottobre 2017

2 commenti su “Fonderie Pisano: La Cisal consegna il “Paccotto” alla Sindaca di Battipaglia”

  1. LA PIANA DEL SELE, TERRA UBERTOSA E RICCHISSIMA, NON DIVENTI LA PATTUMIERA DI SALERNO, DE LUCA E IL SUO PARTITO AVRANNO AMARE SORPRESE NELLA PROSSIMA PRIMAVERA, SARANNO BOCCIATI IN MALO MODO DAGLI ELETTORI!!!!

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  2. Non permetteremo altre violenze sul nostro territorio.E’ bene che si metta in conto che i Battipagliesi non staranno inermi..meglio zittire in un momento così delicato perché si diventa complici della distruzione di un paese importante a livello agricolo e turistico e della popolazione .Aspettiamo ancora la bonifica del territorio, invece si pensa allo Stir provinciale e alle Fonderie .zittite e vergognatevi !

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