M5S: Campania povera come la Lettonia

Dai dati Istat, Svimez e Caritas, la Campania, con 17.600€ di reddito pro-capite, è ai livelli di povertà della Lettonia centrale.

Ciarambino e Saiello(M5S): “De Luca parla di autonomia con una regione che ha 5 miliardi di disavanzo, sanità commissariata e trasporti all’anno zero. Ecco la regione che il governatore definisce virtuosa”.

De Luca-Ciarambino-Saiello
De Luca-Ciarambino-Saiello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – «La Regione, – Si legge in una nota del capogruppo regionale del M5S Gennaro Saiello e della consigliera regionale Valeria Ciarambino – che si porta dietro un disavanzo di oltre cinque miliardi di euro, che ha sotto gestione commissariale la peggiore sanità d’Italia per livelli di assistenza, che paga 120mila euro al giorno all’Europa per la mancata applicazione del piano rifiuti, dove trasporti da terzo mondo ancora rimandano immagini di gente stipata in locomotive sempre più simili a carri bestiame, per De Luca ha invece le carte in regola per poter avanzare richiesta di autonomia al Governo. Una palese manovra propagandistica, quella del governatore della Campania, che forse non sa che, dall’ultima fotografia scattata da Istat, Svimez e Caritas, con 17.600 euro medi di reddito pro-capite, il territorio da lui amministrato ha raggiunto in Europa gli stessi livelli di povertà della Lettonia centrale o della puszta ungherese”.

Come Movimento 5 Stelle siamo da sempre a favore dell’autonomia delle regioni, ma non è lavorando sugli slogan che questo processo verrà portato a compimento. A De Luca – proseguono Ciarambino e Saiello – dovrebbero spiegare che per chiedere l’attribuzione di competenze in base all’articolo 116 della Costituzione, devi essere una Regione virtuosa, in condizione di equilibrio di bilancio tra entrate e spese, dimostrare di avere le carte in regola per poterti occupare di alcune di materie disciplinate direttamente dallo Stato. Requisiti che la Campania non avrà mai con un’amministrazione che non si accorge neppure di aver finanziato un parco auto blu o di aver sbagliato l’ente a cui affidare un fondo da 5,5 milioni.

Oggi – aggiungono Saiello e Ciarambino – De Luca si rende autore dei soliti proclami spot che ci propina da due anni e mezzo, dimenticandosi che da governatore e plenipotenziario alla sanità oggi ha già tutti gli strumenti per potersi occupare della Campania e che la responsabilità del disastro attuale non dipende certo dalla mancata autonomia, ma dalla sua pessima gestione. La sanità è al collasso, l’agricoltura è in stato comatoso. – concludono Saiello e Ciarambino – Ecco il quadro che De Luca porterà a gennaio al tavolo del governo. Servono interventi strutturali per uscire dal baratro. Non è con l’autonomia che si potrà sperare di rilanciare questa regione».

Napoli, 30 dicembre 2017

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