Vassallo, PD, Alfieri, M5S: E la “speculazione” continua

Antonio Vassallo attacca Alfieri e il PD: “Cancellate il nome di mio padre”. Il M5S e Tofalo lo stesso: Ed è speculazione sul caso Vassallo.

E se il processo vero si archivia quello mediatico e di piazza continua. Il Processo vero non ha trovato il movente, il colpevole, il mandante, la Piazza invece vuole il colpevole la gogna. Intanto la Macchina dei professionisti dell’antimafia in questi anni ha prodotto tanti di quei convegni, molti di più delle indagini. Eppure per Marcello Torre Pagani si ribellò per l’intestazione di una Piazza.

Alfieri-Tofalo-Dalessandro-Emanuele Vassallo
Alfieri-Tofalo-Dalessandro-Aantonio Vassallo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

AGROPOLI – Spesso accade che talune figure che diventano “simboli” vengano poi usate a destra e a manca nel tentativo di impossessarsene e farle proprie. Il “caso Vassallo” è uno di questi, e in tutti questi anni è stato utilizzato da Partiti e uomini politici, ma anche da alcun magistrati e dalla stampa ogni qualvolta si parlava del Cilento, dell’ambiente, della salvaguardia delle nostre coste, dell’impegno civile come esempio da seguire e di buona pratica, di lotta alla Camorra, e giù di li è prosperata “l’industria” dei convegni, dei convegnisti e dei professionisti dell‘anticamorra.

Angelo Vassallo
Angelo Vassallo

E così rispetto alla vicenda dell‘omicidio Vassallo sembra che si siano fatti più convegni che indagini. Così come dal primo momento si persegui la strada dell’omicidio di Camorra, tralasciando semmai altri filoni, che pure meritavano delle indagini approfondite. Intanto nel tempo la rabbia ha covato ed evidentemente è esplosa postuma, forse anche rispetto alla possibile chiusura delle indagini e l’archiviazione del caso, ammettendo in maniera ufficiale e plateale sollevando un bel po’ di perplessità, di aver navigato nel buio per anni senza conoscere ne il movente e ne l‘assassino e semmai, ove mai si trattasse di omicidio di Camorra il mandante, cioè chi ha armato la mano dell’assassino, è legittimo che vi è un profondo risentimento.

Franco Alfieri-Vincenzo De Luca
Franco Alfieri-Vincenzo De Luca

Oggi, la vicenda venuta alla ribalta nell’occasione della campagna elettorale, sembra voglia trovare un capro espiatorio in Franco Alfieri non essendo riusciti a trovare una verità, e i familiari, colpiti dal risentimento per questa mancanza e magari dispiaciuti per la distratta attenzione che il PD di De Luca, tutto concentrato su Salerno e il figlio Piero che senza nessun merito è stato candidato dal PD in due collegi sicuri, ha riservato al Sindaco Pescatore e alla sua famiglia. Evidentemente non è bastato intitolare decine di sezioni a Vassallo. Di qui ad incastro il giustizialismo del M5S, l’attacco frontale ad Alfieri sia della famiglia di Vassallo che dell’On. Angelo Tofalo, membro del COPASIR, e sempre a incastro la candidata del M5S Alessia D’Alessandro, novella economista del CDU tedesco immediatamente smentita dallo staff della Merkel, che a sua volta chiede per se il voto delle persone oneste,  lasciando intendere che chi non lo è, ovviamente non vota per lei, saranno molti i disonesti atteso che la sua presentazione sembra non sia stata molto onesta o quantomeno è stata ad arte molto superficiale, lasciando immaginare le modalità di selezione che questo, ormai Partito delle Stelle, ha utilizzato per compilare le liste in tutta Italia.

Di-Maio-Casaleggio
Di-Maio-Casaleggio

Liste contestate dagli stessi pentastellati come il caso della Deputata Uscente Chiara Di Benedetto di Trapani che apertamente lascia il Movimento ritenendo che abbia tradito i suoi principi. E fosse solo quello, purtroppo all’improvviso ad uno ad uno vengono fuori tutti i nodi a quel pettine, che Di Maio e Casaleggio volevano utilizzare per filtrare il meglio del meglio della società italiana come la D’Alessandro che al momento, pur avendo preso una cantonata, devono pure far finta di difenderla e sostenerla per non fare una figura di merda. Come hanno fatto la figura di Merda con quell’energumeno di Emanuele Dessy, ospite a 7,00 euro al mese in una casa popolare mentre fa il protestatore per mestiere, picchiatore di uno straniero, amico di Spada (quello della testata al giornalista) componente di una famiglia di camorristi di Ostia che il caro Di Battista ignora le sue frequentazioni, pur essendogli affettuoso amico, o quel Paolo Turati candidato a Torino autore di post razzisti molto imbarazzanti, e per carità di patria chiudiamo con Federico Pizzarotti, che etichetta il M5S come una carovana di opportunisti, riciclati e furbetti, tralasciando le sue due colleghe di Torino e Roma Appendino e Raggi. Come non dargli torto.

Piero-e-Vincenzo-De-Luca
Piero-e-Vincenzo-De-Luca

E così tornando al Caso Vassallo e a Franco Alfieri ormai divenuto un bersaglio, per via di quella maledetta battuta che De Luca-Crozza fece in un incontro a porte  chiuse a sostegno del Si al Referendum costituzionale, si deve beccare tutte ste grane. De Luca con quella battuta, perché di una battuta si è trattato, ha segnato negativamente il futuro di Alfieri, questi lo avrebbe dovuto come minimo denunciare.

Emanuele Vassallo
Antonioni Vassallo

Ed è proprio la sortita molto postuma di Antonio Vassallo che ha aperto un dibattito che dovrebbe essere più incentrato sulle indagini giunte in un ramo morto, piuttosto che su Alfieri, quasi come fosse il responsabile diretto o indiretto dell’omicidio di Angelo Vassallo.

L’On. Tofalo dal canto suo gli indirizza un violento attacco: “Ecco chi è l’uomo Franco Alfieri. – scrive il deputato salernitano del M5S – Un personaggio che farebbe bene a nascondersi per sempre dietro la maschera di “re delle fritture”, probabilmente la più nobile che abbia mai indossato. Perché prima ancora c’è la natura di chi ha taciuto l’evidenza. Di chi non ha mosso un dito quando un uomo grande e onesto come Angelo Vassallo gli chiese conto del perché venissero stanziati fondi per finanziare un cantiere inspiegabilmente fermo.

angelo-tofalo-
angelo-tofalo-

Ma l’allora delegato provinciale ai Lavori pubblici Franco Alfieri  non rispose. Non l’ha mai fatto. E’ stato indagato. Il piccolo uomo non ha parlato. Glielo chiediamo ora. Come glielo chiede un ragazzo che ha nelle vene il coraggio del padre e nel volto quegli stessi tratti di rettitudine e schiettezza. Ma il piccolo uomo non risponderà. E’ nella natura e nello stile del suo partito. Quello stesso partito che il nome di Vassalo l’ha sempre usato per propagandarsi. Senza mai riuscire ad infangarlo. – conclude le sue considerazioni Angelo Tofalo riservando tra l’altro al PD aggettivi dispregiativi – Troppo imponente la memoria di Angelo Vassallo per essere intaccata da un partituncolo di imbrusatori e opportunisti”.

Alessia D'Alessandro
Alessia D’Alessandro

Un attacco sbagliato, incentrato sul personale che nulla a a che vedere con la politica e le tematiche della politica di cui si potrebbe riempire pagine e pagine, atteso le condizioni in cui versa la Provincia a Sud di Salerno comprendendo anche il Cilento a partire: dalla viabilità e dei trasporti, dall’ambiente e la conservazione del suolo ai rifiuti, dalla Sanità alla Scuola e all’agricoltura, dall’accellerazione della definizione delle Città metropolitane e delle Aree vaste per assicurare un futuro certo di finanziamenti europei mirati e conseguenziali.

E queste tematiche oggettivamente possono essere mai affrontate e risolte dalla novella economista sedicente consulente del CDU Tedesco? Sarebbe lei a contrastare l’Alfieri? Pur comprendendo che si è trattato di un errore macroscopico e ora è difficile ammetterlo, sarebbe il caso di prendere le dovute distanze da chi ha sbagliato già solo presentandosi o quantomeno operare una discreta distanza per evitare il peggio al peggio. Invece apprendiamo che si è tenuta una cena “blindata” alla quale avrebbe partecipato insieme al ghota del M5S anche la D’Alessandro. Peccato, ne è passata di acqua sotto i ponti, e sul M5S è passato dalle dirette streaming alle cene “blindate”, peccato ancora, ma certo prendiamo atto che il M5S è cambiato e ormai somiglia agli altri partiti, ma non a quelli della Prima Repubblica, quelli al confronto erano Partiti seri.

Di Maio-Fico-Tofalo
Di Maio-Fico-Tofalo

Ma ormai ci siamo e ovviamente bisogna dare anche dei giudizi rispetto a quello che accade, e per questo sarebbe un suggerimento per Tofalo, dall’alto del suo ruolo istituzionale di componente del COPASIR, più che prendersela con Alfieri, dovrebbe farsi promotore di chiedere un’audizione in Commissione e semmai convocare anche la Procura per comprendere perché mai le indagini si sono arenate, facendo anche un po’ di luce rispetto a tante voci che individuavano il Porto di Acciaroli come “arrivo” di fiumi di cocaina: È vero o erano solo voci senza nessun riferimento? E chi avrebbe gestito quei traffici? Se è vero perché non si sono approfondite le indagini in questa direzione? Individuati i responsabili e verificate le relazioni sul posto?

Angelo Vassallo_Marcello Torre
Angelo Vassallo_Marcello Torre

Altra vicenda che duole a tutti coloro i quali sono amanti e rispettosi della natura perché mai a Pioppi e ad Acciaroli ed in molti altri comuni del Cilento ci sono abitazioni nuove, belle e lussuose proprio sul mare? Su quegli scogli straordinari? Di chi sono quelle ville? Quando sono state realizzate? Sono state condonate? Chi sono stati i beneficiari? Val la pena ricordare che è ancora in vigore la Legge Galasso. Quella Legge impediva qualsivoglia condono e tracciava una linea di protezione di 500 metri dalla battigia, perché non è stata applicata e magari per chi è stata applicata e per chi no? In quella direzione si è indagato? Ecco ed è questo che ci fa arrabbiare e magari nessuno si indigna se a Pagani l’Amministrazione tentò di dedicare a Marcello Torre una Piazza: Vi fu una protesta generale nel totale silenzio dei professionisti dell’antimafia. Eppure l’ex Sindaco di Pagani fu ucciso veramente dalla camorra, e quello è stato acclarato. In quella circostanza POLITICAdeMENTE scrisse un articolo dal titolo “Torre & Vassallo: Ci vuole fortuna anche a morire ammazzati” per dire che le istituzioni e l’opinione pubblica spesso sono matrigne e patrigne e in questo modo ovviamente non si fa un piacere alla legge, semmai nella vicenda di Torre forse se i familiari avessero alzato un poco di più la voce forse si sarebbe intestate strade e sezioni e dato onore anche a Marcello Torre.

Di Maio-Dalessandro-cenablindata
Di Maio-Dalessandro-cenablindata

L’ultima notazione a Tofalo, ad Alfieri, alla economista mancata della CDU rispetto a questa storia è di ricordare che i processi si fanno in Tribunale non sulle piazze ne intorno a una serie di conferenze e la politica deve svolgere il suo ruolo, esporre i propri programmi e le proprie strategie e confrontarle con i propri avversari, rispetto poi ai familiari di Vassallo e ai loro rapporti con il PD, De Luca o chicchessia ebbene che continuino a farlo con le stesse modalità con le quali hanno fatto in tutti questi anni affiancando a destra e a manca tutti i leaders di turno. La loro rabbia rispetto alla prescrizione è la nostra rabbia e nessuno ce la toglie. La politica faccia il suo corso.

Agropoli, 5 febbraio 2018

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