Berlusconi “corregge” Salvini, querela Di Maio, suggerisce a Renzi

Berlusconi: su moschee e leva da abolire Salvini sbaglia. “Querelo Di Maio. E Renzi cambi nome al Pd”

A Circo Massimo il leader di Forza Italia rimarca le divisioni con il capo della Lega. “Tajani ottimo premier. Macerata? In Italia non c’è razzismo”.

Forza-Italia-Berlusconi
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di Concetto Vecchio (pLa Repubblica) POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Querela Di Maio, suggerisce a Renzi di cambiare nome da Pd a Partito socialdemocratico, Salvini “è pirotecnico”, “non possiamo chiudere le moschee” e “sono contrario alla leva militare”. Antonio Tajani potrebbe essere un ottimo premier, “ma non è il solo candidato”. Infine, in Italia “non c’è razzismo”. Così Silvio Berlusconi questa mattina a Circo Massimo, ospite di Jean Paul Bellotto e Massimo Giannini, su Radio Capital.

Io non credo che possa essere attribuito a me qualcosa che possa andare nella direzione di far aumentare il razzismo: io non ho mai detto di cacciare ma di rimpatriare. Il razzismo in Italia non c’è, ma potrebbe rinascere se non contrastiamo l’immigrazione clandestina. Cosa dovremmo fare di queste persone clandestine che non hanno titolo per vivere in Italia? Chi non ha di che vivere è la manodopera ideale per la criminalità organizzata ed il terrorismo. Così sale la paura ed il malcontento, salirà anche verso i regolari“, ha detto Berlusconi. “Sono preoccupato per la sicurezza del Paese visti i dati sui furti, per cui non si può altro che chiedere alle istituzioni di fare qualcosa. Noi eravamo riusciti ad arginare l’immigrazione, quando siamo stati mandati a casa con un colpo di stato nel 2011 la sinistra non si è occupata dell’immigrazione che è diventata di massa. Ora abbiamo 630 mila clandestini di cui solo 30.000 sono quelli rifugiati. Su Macerata ho sempre usato parole di prudenza, quello di Macerata è il gesto di uno psicopatico, che ha operato sulla base di una ideologia delirante“.

Berlusconi ha annunciato di avere dato incarico ai suoi legali di denunciare il candidato premier dei Cinquestelle, Luigi Di Maio, per avere affermato che Berlusconi è stato “il traditore della patria” in tema di immigrazione. “Ricordiamoci sempre – aveva detto Di Maio più precisamente  –  che il Cara di Mineo lo hanno istituito i forzisti e i leghisti, su cui hanno fatto business gli uomini di Berlusconi e gli uomini del Pd”.  Replica il Cavaliere:Di Maio merita una sola risposta: la querela. “Io non so nemmeno cosa sia il Cara di Mineo, perciò ho dato incarico ai miei legali di occuparsi di quello che ha detto. Di Maio al governo sarebbe una catastrofe. I M5s sono una setta che dipende da un unico capo. Con loro al governo l’Italia rischierebbe l’isolamento internazionale e aumenterebbero le tasse“.

Ma, gli fa notare Giannini, l’accordo di Dublino non è opera del centrodestra? “Quello è stato superato perché c’è stata l’attività del governo Renzi che in cambio del permesso dell’Ue di poter sforare il tetto del 3% accettò che tutti i migranti salvati in mare potessero venire nei porti italiani. Un regalo del governo Renzi“.

Poi c’è la grande questione di un centrodestra culturalmente diviso. Le differenze con Salvini rimangono forti, in molti campi. Berlusconi ne ha elencati due oggi: “Sono contrario al ritorno della leva militare. Nel programma del centrodestra non ne abbiamo parlato“, ha spiegato il Cavaliere, parlando dell’idea di Salvini di rintrodurre la leva obbligatoria per sei mesi. “Toglierebbe un anno di libertà ai nostri ragazzi“. Dissenso anche sull’Islam. “La nostra Costituzione prevede la libertà di tutte le confessioni che non contrastano l’ordinamento italiano e lo Stato liberale non entra nelle convinzioni religiose ma se in nome dell’islam qualcuno giustifica la violenza e considera le donne segregate saremmo molto rigorosi. Le moschee devono essere luoghi di culto e non zone franche dove si fa propaganda. Salvini ogni tanto è pirotecnico, non possiamo chiudere le moschee“.

Cosa succederà il 5 marzo? Berlusconi ha ribadito che Tajani potrebbe essere un ottimo premier, “anche se non l’unico candidato“. “Spero che vinceremo con più del 40 per cento, siamo al 39 per cento. Noi avremo una maggioranza di centrodestra. Il primo partito della coalizione sarà Forza Italia, che proporrà il nome del nuovo premier. Ogni altra ipotesi è pura fantasia“. E se non ci fosse una maggioranza? Lasciamo Gentiloni e poi si rivoti, è il suggerimento. Naturalmente “decide il capo dello Stato cosa fare ma se non si torna al voto non avremmo scelta che mandare avanti questo governo e andare al voto con questo governo, magari facendo una legge elettorale migliore anche se non so se ci sarebbe una maggioranza per cambiarla“.

Troppi impresentabili nelle liste? Qui il Cavaliere fa professione di garantismo. “Per noi una persona è innocente fino a condanna definitiva“. Capitolo condono. Non è immorale?, domanda Giannini, in un paese con un tasso elevatissimo di evasione fiscale. “Non ho mai parlato di condono. Ma se delle persone vivono in una casa irregolare non possiamo cacciarli. Al Sud è un problema“.

Berlusconi ha detto che non andrà alla kermesse della Meloni.Non ci sarà nessun accordo con il Pd perché noi con il centrodestra garantiremo un governo stabile. Io non vedo la necessità di liturgie dannose che possono far pensare ad un’ipotesi di accordo“. Infine un consiglio a Renzi.Ha avuto il merito di avere reciso i legami con gli ex comunisti, ma gli do un consiglio, cambi nome da Partito democratico a Partito socialdemocratico“.

Roma, 10 febbraio 2018

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