M5S primo partito. Centrodestra prima coalizione. Il PD affonda. Fallimento Exit Poll

Exit poll: vola il M5S, Pd in calo, testa a testa Lega-FI. Centro-destra coalizione più votata.

Centrodestra prima coalizione. M5S primo partito. Renzi e il PD fuori gioco. Liberi e Uguali minimali. La Lega prevale su FI. Vincono Di Maio e Salvini. Prevale il voto di protesta. L’Italia è ingovernabile il voto la spacca.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Il Centrodestra è la prima coalizione, il Movimento Cinque Stelle è il primo partito. Nel centrodestra la Lega sembra prevalere, anche se di poco su Forza Italia, mentre il PD è in caduta libera e trascina il centrosinistra fuori dai giochi di possibili Governi. Questo in sintesi è quanto è emerso dagli Exit Poll, in attesa dei voti reali che usciranno dalle urne delle Politiche 2018.

Exit poll sempre più surreali e ridicoli realizzati dai vari Istituti: Consorzio Opinio Italia (Istituto Piepoli, Emg e Noto Sondaggi) per la Rai. Exit Poll garbatamente messi in discussione dai vari esponenti politici che hanno partecipato ai dibattiti televisivi, relativamente alle forbici di 3/4 punti ritenuti esagerati e per certi versi inattendibili, anche rispetto alle due modalità di elezione di Deputati e Senatori tra metodo uninominali e proporzionali.

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Tuttavia in attesa dei risultati veri dai rilevamenti dei “sentimenti” quelli forniti dagli istituti il Senato nel secondo exit poll vede il M5S tra il 29 e il 32%, Forza Italia e Lega entrambi tra il 13 e il 16%, Fratelli d’Italia tra il 4 e il 6%, il Partito democratico tra il 20 e il 23,5 per cento. Liberi ed uguali è dato tra il 3 e il 5 per cento, mentre +Europa Bonino è al 2,5-4,5 per cento.

Alla Camera, l’exit poll della Rai vede il M5S al primo posto tra il 29,5 e il 32,5%, il Pd tra il 20 e il 23%, la Lega tra il 13 e il 16% davanti a Forza Italia che si attesta tra il 12,5 e il 15,5%, mentre Fratelli d’Italia è tra 3,5 e 5,5%. Liberi e Uguali tra il 3 e il 5%, +Europa tra il 2 e il 4 per cento. «Se questi numeri saranno confermati il Pd andrà all’opposizione»: questa la prima dichiarazione a caldo del capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato.

Exit Poll
Exit Poll

Exit poll coalizioni: al Senato centrodestra tra il 33 e il 36%
Gli exit poll in termini di coalizioni al Senato vedono il centrodestra tra il 33,5 e il 36,5%, seguito dal M5s tra il 29 e il 32%. Il Centrosinistra è invece dato tra il 25 e il 28%. Leu si attesta tra il 3 e il 5%, stessa percentuale per le altre liste. Alla Camera la situazione non è molto diversa: la coalizione di centrodestra è in testa con una percentuale variabile tra il 33 e il 36%, il M5S tra il 29,5 e il 32,5%, la coalizione di centrosinistra si piazza tra il 24.5 e il 27,5%. Leu è tra il 3 e il 5%, gli altri partiti tra il 3,5 e il 5,5 per cento.

Affluenza oltre il 70% alle 23
Alle 23 lo stop alle operazioni di voto nelle oltre 61mila sezioni elettorali sparse in tutta Italia dove questa mattina alle ore 7 erano iniziate le votazioni per il rinnovo del Parlamento. In crescita l’affluenza alle urne degli elettori: alle ore 23 secondo i primi dati diffusi dal ministero dell?interno ha votato il 71,48% degli aventi diritto. Alle ore 19 l’affluenza registrata è stata pari al 58,42%. Alle ore 19 – informa il Viminale – aveva votato il 58,41% degli aventi diritto (7.958 Comuni su 7.958); alle ore 12 l’affluenza era stata del 19,39%. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 46,8%% degli elettori per la Camera. In Lazio e Lombardia si vota anche per il rinnovo dei consigli regionali e per l’elezione diretta del presidente della Regione.

Seconda Proiezione
Seconda Proiezione

Intanto i primi dati, quelli veri, smentiscono gli Exit Poll e ci consegnano dati ancora più allarmanti, e sebbene la Legge elettorale attribuisce rilievo alle coalizione è inequivocabile una vittoria netta del Movimento 5 Stelle. Ma le posizioni di bandiere ci raccontano di una Italia ingovernabile che rimanda tutto alle valutazioni del Presidente della Repubblica Mattarella.

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Roma, 5 marzo 2017

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