Incompatibilità, decadenza, surroga: Tra diritti, errori e distrazione la Altieri ricorre

Questa Sera nel Consiglio Comunale che non si terrà si dovrebbe discutere di decadenza e surroga di Altieri e Pellegrino.

Una storia infinita: tra ragioni contrapposte, errori e tante superficialità. Intanto la Consigliera Altieri, amareggiata, reiterando le sue ragioni ripropone una nuova opposizione alla Sentenza di Decadenza. Il Comune farà lo stesso. Pellegrino per la surroga può attendere. 

Rosa Altieri (4)
Rosa Altieri (4)

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Giustizia è fatta. – scrive in una nota che affida alla stampa la Consigliera Comunale Rosa Altieri originariamente eletta nella Lista Eboli 3.0 ispirata dall’ex Assessore Vincenzo Consalvo a sostegno del candidato Sindaco del Centrosinistra e poi passata con la maggioranza di Cariello – Questo – prosegue – potrebbe essere il titolo di un film; invece si tratta di una penosa vicenda che è scaturita dal più becero giustizialismo (sentimento mai sopito, in questa Città) fino alla conclusione del sovvertimento della volontà popolare.

Mi chiamo Rosa Altieri, – prosegue la consigliera comunale decaduta ed in attesa di essere surrogata dal Consiglio comunale già convocato per questa sera 10 maggio – sono stata democraticamente scelta dagli elettori a rappresentare la Città in seno al Consiglio comunale di Eboli, ma dovrà rinunciare al mandato popolare. – prova ad elencare tutto l’excursus della vicenda che la vede interessata – La questione è ben nota, ma vale la pena riassumerla per sommi capi:

  • sono stata eletta nel 2015;
  • all’epoca avevo in corso una causa, da me intentata contro il Comune di Eboli per l’annullamento di alcune cartelle esattoriali relative a multe stradali;
  • la causa era stata già discussa e si attendeva solo la sentenza del Giudice, per la quale erano già trascorsi 15 mesi;
  • in consiglio comunale fu subito sollevata la questione della mia incompatibilità, “per causa pendente”;
  • pur sapendo di avere mille ragioni rispetto all’insussistenza del debito, proposi istanza di rateazione di quel debito a Equitalia;
  • a gennaio 2016 fu proposto ricorso ordinario al Tribunale per la decadenza;
  • a seguito di ciò, pagai per intero il debito esattoriale;
  • dopo pochi mesi, il Giudice al quale avevo fatto ricorso 2 anni prima emise la sentenza con la quale riconosceva in pieno le mie ragioni e riteneva insussistente il debito, che nel frattempo avevo già estinto;
  • oggi il Tribunale emette un’ordinanza con la quale mi considera decaduta dalla carica di consigliere.

In conclusione, – aggiunge ancora la Altieri – mi viene sottratto il titolo di consigliere comunale, per effetto di una causa che ho vinto, pur dopo aver pagato un debito inesistente.

Di ciò devo ringraziare quell’atteggiamento giustizialista e la lentezza della giustizia italiana. – rileva la consigliera decaduta – Cercherò di difendermi fino in fondo, proponendo appello contro la sentenza del Tribunale, con l’effetto di sospenderla fino a pronunciamento della Corte d’Appello– e conclude – E fino in fondo darò il mio sostegno, con la partecipazione e con il voto, alla Maggioranza e al Sindaco Massimo Cariello».

Giuseppe Pellegrino
Giuseppe Pellegrino

Nella nota si comprende l’amarezza della Sig.ra Altieri ritenendo siano state mortificate le sue aspettative e ritenendo che quelle aspettative siano compatibili con le prerogative Istituzionali. Purtroppo per la Altieri e per tutti, ivi compreso lo stesso Giuseppe Pellegrino, che ha proposto il ricorso di incompatibilità, le Sentenze giuste o meno giuste che siano, si possono commentare ma si devono accettare e rispettare.

Senza entrare nel merito specifico che caratterizza l’iter processuale va detto che POLITICAdeMENTE fin dal primo momento, rilevava come per la Altieri vi fossero due “diritti” contrapposti tra loro: Il Primo quello che ha esercitato facendo ricorso ad una cartella ritenendo di essere nel giusto; Il Secondo, quello di svolgere il ruolo di Consigliera comunale essendo risultata eletta; Entrambi diritti scaturenti da due specifiche legislazioni.

Di qui la domanda: perché mai dovrebbe rinunciare ad uno dei due per preservarne uno? Allo stesso modo Pellegrino, sulla base di un principio di legge ha ritenuto far prevalere un suo diritto intentando, nella sua qualità di primo dei non eletti della stessa lista “Eboli 3.0“, un ricorso di incompatibilità nei confronti della Altieri.

Illustrato i diritti cosi detti “contrapposti” è opportuno rilevare gli errori che successivamente si sono consumati, errori tutti in capo al Comune o meglio all’Amministrazione che lo rappresenta, di qui un’altra domanda: Perché mai il Comune si è costituito affiancandosi con al ricorso della Altieri, scegliendo tra i due la Altieri? Non facendo valere la terzietá tra i due consiglieri comunali, anziché rivolgere alla Suprema Corte intentando un opportuno ricorso rilevando macroscopici elementi di incostituzionalità, che invero poteva eccepire anche il Giudice, il Comune ha operato una scelta politica, politica e solo politica, schierandosi dalla parte di uno dei due Consiglieri comunali che si contendono il seggio comunale. Scelta politica adattata alla circostanza, “errore”, atteso che ove mai la Altieri avesse torto come già la Sentenza recita nel suo dispositivo, è il Comune ad essere danneggiato, rilevando in questo caso che l’Ente con questa scelta si sia costituito contro se stesso.

E tra i diritti e gli errori non potevano mancare le leggerezze, ed una di queste sicuramente è nel Collegio difensivo della stessa Altieri, rilevando, per esempio, che lo stesso collegio è in più di un caso difensore del Comune. “Distrazione” che sottolinea solo l’inopportunità. Prenderemo atto, che anche in questo caso sarebbe giusto comprendere da che parte si sta.

Ma purtroppo per tutti coloro i quali sono coinvolti in questa vicenda, dalle dichiarazioni della virginia di certo il Consiglio Comunale non si terrà, nel mentre è piovuta sulla Città un’altra “tegola”: Quella della Revoca del Finanziamento di 5.712.333,42 euro concesso a suo tempo dalla Regione al Comune di Eboli, per la realizzazione del Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano o “Casa del Pellegrino”. Cosa succederà? Niente, perché anche in questo caso il Comune si costituirà contro se stesso. Quello che succederà? Non lo sappiamo, ma possiamo immaginarlo.

Eboli, 10 maggio 2018

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