Nasce il Governo Lega-M5S. Nessun complotto. Il Premier è Conte. Di Maio e Salvini vice

Nasce il governo Conte, Di Maio e Salvini vice, via al “contratto” Lega – M5S. Il FdI per ora si astiene.

Ecco i 18 ministri dell’esecutivo M5S-Lega: 8 al M5S; 6 alla Lega, 3 tecnici. Nessun complotto internazionale, solo un compromesso: Savona alle Politiche comunitarie, Tria all’Economia, Moavero Milanese agli Esteri e Di Battista in America.

Salvini-Conte-Di Maio
Salvini-Conte-Di Maio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – A 88 giorni dal voto del 4 marzo, dopo la crisi più lunga e difficile della storia repubblicana, è stata raggiunta l’intesa per la nascita del governo M5S-Lega. “Ci sono le condizioni per un esecutivo politico“, hanno detto Luigi Di Maio e Matteo Salvini al termine di un vertice di quasi quattro ore sulla spartizione dei ministeri. E poco prima delle 22 Giuseppe Conte al Colle accetta l’incarico e presenta la lista dei ministri: “Lavoreremo con determinazione per migliorare le condizioni di vita di tutti gli italiani“, ha detto. Alla fine poche parole di ringraziamento anche da Sergio Mattarella: “Si è concluso un itinerario complesso, buon lavoro a tutti“, dice visibilmente rasserenato. Quindi nessun complotto internazionale dei poteri forti e delle Banche, è bastato solo un compromesso, spostando Savona alle Politiche Comunitarie, Tria all’Economia e Moavero Milanese agli esteri. Ma il Capo dello Stato comunque ha difeso la Costituzione e le sue prerogative. Il giuramento ci sarà domani alle 16.00.

Mattarella-Di Maio
Mattarella-Di Maio

Un premier “tecnico” con due vicepremier (guardiani) che sono Salvini e Di Maio, i leader del M5S e della Lega che sostengono il governo composto da 18 ministri, di cui 5 sono donne: 8 Ministri del M5S; 6 della Lega; 3 tecnici; e un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio della Lega. È nato così dopo quasi tre mesi il governo M5s-Lega guidato dal professor Giuseppe Conte, che ha accettato stavolta senza riserve l’incarico, dopo la rinuncia di Carlo Cottarelli che giungerà oggi venerdì 1° giugno 2018 alle 16.00.

Vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Lavoro e politiche sociali: Luigi Di Maio. Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno: Matteo Salvini. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti. Novità nei dicasteri con l’introduzione del Ministero della Famiglia e delle Disabilita’, e il Ministero del Sud.

  1. Economia: Giovanni Tria (Lega).
  2. Esteri: Moavero Milanesi.
  3. Giustizia: Alfonso Bonafede (M5S).
  4. Politiche comunitarie: Paolo Savona.
  5. Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta: Riccardo Fraccaro (M5S).
  6. Pubblica amministrazione: Giulia Bongiorno (Lega).
  7. Affari regionali: Erika Stefani (Lega).
  8. Sud: Barbara Lezzi (M5S).
  9. Famiglia e disabili: Lorenzo Fontana (Lega).
  10. Difesa: Elisabetta Trenta (M5S).
  11. Politiche agricole: Gian Marco Centinaio (Lega).
  12. Infrastrutture: Danilo Toninelli (M5S).
  13. Istruzione: Marco Bussetti(Lega).
  14. Beni culturali: Alberto Bonisoli(M5S).
  15. Salute: Giulia Grillo (M5S).
  16. All’ambiente Sergio Costa.

In tutto i ministri sono 18: nove quelli dei Cinquestelle, sei delle Lega, tre i tecnici. Cinque le donne.

Ecco i ministeri chiave.

• GIOVANNI TRIA, ECONOMIA: SI ALLA FLAT TAX, NO AL REDDITO CITTADINANZA
Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione e professore ordinario di economia politica all’università di Tor Vergata. Favorevole alla flat tax, ma non ostile al reddito di cittadinanza, se “correttamente inteso”. Giovanni Tria, 69 anni, laurea in giurisprudenza, presidente della scuola di amministrazione e docente di politica economica alla facoltà di economia di Tor Vergata, è un economista collaboratore di Renato Brunetta del quale è stato consulente all’epoca in cui Brunetta era ministro della pubblica amministrazione. È stato anche alla scuola di formazione politica dell’allora Pdl. Di recente – su Formiche – ha analizzato criticamente il contratto di programma tra M5s e Lega. Sul reddito di cittadinanza ha sospeso il giudizio “in attesa di sapere cosa sarà” e quali saranno “quindi, le risorse richieste e l’ampiezza del pubblico dei beneficiari.

• PAOLO SAVONA, AFFARI EUROPEI: L’ECONOMISTA DEL NO EURO
Paolo Savona cominciò in Bankitalia con Guido Carli, ma la sua cifra in quegli anni fu quella del tecnico di area repubblicana, come si diceva una volta. Uno dei suoi primi incarichi fu quello di consigliere economico di Ugo La Malfa, nel governo Rumor IV, circa mezzo secolo fa, era 1974-1975, poi un cursus che lo portò a conquistare le maggiori posizioni nel Paese, favorito anche dalla rendita di posizione del suo partito.

Nel 1976 approda alla direzione generale della Confindustria, quindi una lunga carriera di incarichi tra pubblico e privato: presidente del Credito Industriale, del Fondo interbancario di tutela dei depositi, della Gestifondi, delle società Impregilo, di Gemina, Aeroporti di Roma e del Consorzio Venezia Nuova.

• ENZO MOAVERO MILANESI, ESTERI: SPECIALIZZATO IN ANTITRUST
Avvocato, esperto di diritto, e politico. Enzo Moavero Milanesi è stato ministro senza portafoglio agli Affari europei nel governo di Mario Monti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. È stato ancora ministro nel’esecutivo di Enrico Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Ha ricoperto l’incarico di giudice presso la Corte europea di Giustizia di Lussemburgo. La sua specializzazione è l’antitrust: è stato fino al 2006 direttore generale del Bureau of European Policy Advisors della Commissione europea.

Poi ha svolto l’incarico di vicesegretario generale dell’esecutivo Ue dal 2002 al 2005, prima era stato direttore del Servizio antitrust (2000-2001) e capo di gabinetto dell’allora commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti (1999-2000). Nel suo trascorso politico, tra il ’92 e il ’94 fu consigliere dei governi Amato e Ciampi. È docente di Diritto dell’Unione Europea alla Luiss di Roma. Il 30 marzo 2013, in seguito alle infruttuose consultazioni per la formazione di un governo, è stato chiamato da Giorgio Napolitano a far parte del gruppo ristretto incaricato di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea.

• ALFONSO BONAFEDE, GIUSTIZIA: Il “MR WOLF” DEL M5S
Spesso in contrasto con le politiche della Giustizia del suo predecessore (Andrea Orlando, Pd), siciliano di Mazara del Vallo ma fiorentino d’adozione, classe 1976, Alfonso Bonafede è senza dubbio una delle persone più vicine a Luigi Di Maio. Deputato del M5S al secondo mandato, avvocato con studio legale nel capoluogo toscano, è unanimemente considerato il Mr Wolf del Movimento. Tra gli incarichi svolti – si legge nel curriculum – ha fatto anche il “conciliatore tra imprese e clienti finali dei servizi elettrico e gas”.

Domani – venerdì primo giugno, alle 16 – il giuramento. Subito dopo il ricevimento per la festa della Repubblica. Il voto di fiducia la prossima settimana. “Si è concluso un itinerario complesso”, dice alle dieci di sera Sergio Mattarella, stanco ma finalmente più rilassato.

lista-ministri (1)

Roma, 1 giugno 2018

3 commenti su “Nasce il Governo Lega-M5S. Nessun complotto. Il Premier è Conte. Di Maio e Salvini vice”

  1. Nel 1818,quindi, duecento anni fà la scrittrice
    inglese Mary Shelley pubblicava il romanzo
    “Frankenstein ovvero il Prometeo moderno” Quindi
    è nato il governo Frankenstein :almeno Prometeo
    donò il fuoco agli uomini.Un “governo asinino” secondo un antico giudizio di Benedetto Croce.
    Se i protagonisti di questa vicenda avessero cono-
    sciuto e riflettuto sulla metafora derivante dalla
    parabola “Davanti alla legge” (Kafka) avrebbero
    evitato le loro cialtronerie.
    I due campagnoli ,con posture da osteria,si sono presentati al Quirinale “le porte della Legge”
    e sono stati fermati dal guardiano della Legge ,
    perché egli sapeva che i due non erano venuti per
    riconoscere l’autorità della Legge.Erano venuti
    per curiosare. Ma la Legge resiste e considera la
    sua autorità , categoria, assoluta e segreta, nel suo
    fondamento:il fondamento mistico della autorità
    e il silenzio della Legge;la Legge parla attraverso
    il suo silenzio. Il fondamento mistico dell’autorità
    sfugge sempre perché bisogna sottomettersi alla
    Legge senza chiedersi la ragione di tale sottomis-
    sione :l’obbedienza alla Legge.
    Dunque questa ciurma sediziosa e volgare danza e
    canta su questa nave sballottata che è l’Italia.
    fino a quando il fulmine di Dio caccerà dal mare la plebaglia ribelle e tornerà a regnare la ragione
    (Donoso Cortes). In questa modernità senza spirito e ideali ciò che era la schizofrenia del renzismo è
    diventata la paranoia del fascio grillo-leghista.

    peppe leso 1 giugno 2018

    Rispondi
  2. Nussuno potrà fare peggio degli ultimi 25 anni…cmq vada sarà un successo!
    Oramai i cadaveri della seconda repubblica sono in putrefazione..pd e fi su tutti.

    Rispondi
  3. Molta stampa sta contro il Governo appena insediatosi: sospetto che abbiano un loro interesse economico, ossia quello che possono perdere i finanziamenti pubblici, visto che le copie sono sempre meno quelle vendute e sopravvivono solo grazie al sussidio statale di cui troppii italiani e diverse aziende in crisi non godono.
    Altro che libero pensiero!
    ?

    Rispondi

Lascia un commento