Eboli: La BCC di Aquara in visita all’Azienda Alma Seges

La BCC di Aquara visita l’O.P. Alma Seges: Un’Azienda ebolitana di successo. 

Il fattore umano come punto cardine prioritario nella filosofia del nostro Istituto”: Dichiara Concetta Carrozza della BCC Aquara di Santa Cecilia a sottolineare quel rapporto stretto che lega la  Banca al territorio.

Alfano-Valente-Carrozza-Alfano- visita BCC Aquara ad Alma Seges
Alfano-Valente-Carrozza-Alfano- visita BCC Aquara ad Alma Seges

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Coltivare relazioni autentiche per essere concretamente vicini alle imprese locali. – Si legge in una nota pervenutaci dall’Ufficio stampa della BCC di Aquara – Questa la peculiarità della BCC di Aquara che, ancora una volta,  mostra come sia concretamente attenta alla realtà sociale dei propri clienti, nonché alla promozione dell’imprenditoria del territorio. È di solo pochi giorni fa – si aggiunge nella nota – la visita del Preposto della filiale di Eboli, Concetta Carrozza presso una delle realtà imprenditoriali locali più importanti di Eboli e della Piana del Sele: l’O.P. con sede in località Santa Cecilia Alma Seges.

La società cooperativa Alma Seges, ubicata a Santa Cecilia di Eboli, nel pieno cuore della Piana del Sele, nasce nel 2001, ma è anche il frutto di esperienze lavorative ed aziendali di grande attenzione e di grande impegno di alcuni dei suoi principali soci, esperienze che hanno portato l’O.P. Alma Seges ai consolidati risultati di oggi. È iscritta nell’Elenco Nazionale delle Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli. Insieme ai suoi soci, altamente qualificati, opera nelle zone ortofrutticole più vocate del Mezzogiorno d’Italia, in particolare nella Piana del Sele, oltre che in diverse Regioni del Sud Italia, divenendo nel tempo leader di esportazione sui mercati esteri. Di fondamentale importanza per l’Azienda è il completo ed appropriato controllo di tutta la filiera ortofrutticola: dalla produzione alla distribuzione sino a giungere alla certificazione della salubrità e delle caratteristiche organolettiche, tanto da ottenere la certificazione di prodotto “GLOBAL GAP“.

Rosa Alfano, Amministratrice dell’O.P. Alma Seges, apprezzando la cortese e quanto mai apprezzata visita, ha commentato così il legame che da anni lega l’azienda al Credito Cooperativo Aquarese: “Il rapporto che ci lega alla BCC di Aquara  è per noi una sorta di legame affettivo. Il nostro secondo conto aziendale è stato aperto proprio presso questa banca, ormai decenni fa, e da allora nulla è mutato se non la crescita reciproca in termini di stima e affidabilità

Dal canto suo Concetta Carrozza, Preposto della filiale BCC Aquara di Santa Cecilia di Eboli ha aggiunto: “Visitare le aziende è un modo per essere sempre più vicini agli imprenditori del posto, rafforzando ancor di più il già consolidato rapporto banca\cliente di cui la BCC di Aquara si fa portavoceSi cresce bene, solo se si cresce insieme, dando spazio al fattore umano e non considerando i clienti dei meri numeri ed è questo ciò che con la nostra Banca ogni giorno ci impegniamo ad attuare”.

Insito nella filosofia della Bcc di Aquara – come piace ai vertici dell’Istituto bancario raccontare la mission che si prefigge – è difatti la prerogativa di coltivare relazioni autentiche con i propri soci e clienti, essere tra la gente per conoscere concretamente le necessità di ciascuno, capire come attraverso i servizi offerti si possa accompagnarli verso una sana crescita, nonché coadiuvare le aziende locali verso un’esportazione dei propri prodotti in maniera sempre più consapevole.

L’incontro tra la BCC Aquara e l’O.P. Alma Seges, è l’incontro tra due realtà positive, vivaci: L’Istituto di credito aquarese per la sua capacità penetrativa ed in continua crescita da una parte; L’Azienda Alma Seges dall’altra con la sua ultra quarantennale esperienza fatta di successi produttivi e innovativi delle eccellenze agricole della Piana del Sele; testimoni di un’economia che va, che tira ma che tuttavia opera in un’area laddove altri settori languono e altri ancora sono stati sopraffatti dalla crisi più lunga e buia degli ultimi 30 anni, lasciandoci le penne e laddove i giovani sono costretti ad emigrare andando a contribuire, con il loro bagaglio culturale e di conoscenza,  alla crescita di altre aree del Paese e dell’Europa.

E la domanda che sia Alma Seges che la  BCC di Aquara si dovrebbero porre è: «Abbiamo fatto abbastanza affinché il nostro successo sia volano di un successo “orizzontale”? Cosa potremo fare ancora affinché il nostro successo sia di traino nella realtà in cui viviamo?» Una domanda da un miliardo di dollari. Una domanda ovviamente che coinvolge tutti i settori della società, le Imprese, le Banche (il capitale), la politica, le Istituzioni, e infine  il mondo del lavoro e le famiglie, i più deboli di questa catena: la risposta è sicuramente “No”.

Le imprese sempre più risucchiate nel mercato globale perdono il rapporto con il mondo reale; Le Banche (il capitale) non svolgono più un’azione di promozione sociale ed economica se non di raccolta e di investimenti più che garantiti confinandosi in un mondo al di fuori della realtà; La Politica e le Istituzioni spinte dai mercati non riescono più a garantire azioni plurali verso tutti i settori della società travolti dai conti e dai numeri, anch’esse allontanandosi sempre di più dal mondo reale; Il mondo del lavoro e le famiglie strette dai tecnicismi economici risultano sempre più abbandonate a se stesse indifese e lasciate sole in quel “mondo reale” a soffrire il male quotidiano.

E un giovane? E una persona anziana? Quante e quali speranze hanno di ricevere fiducia? Zero. Eppure rappresentano il 50% della popolazione, l’altro 20% sono bambini, e figuriamoci, per loro nemmeno gli asili ci sono, insomma tutto gira solo sul restante 30% dei quali sono l’1% rappresenta grandi numeri, il resto tra professionisti, commercianti ed altri settori tirano a camparel.

Con questi chiari di luna ci accorgiamo che anche chi pensa di stare bene, perché totalizza buoni numeri è taglieggiato se si tiene conto che paga il denaro da 2 a 4 punti in più rispetto ad un suo collega del Nord, se dovesse rivolgersi ad una banca per un prestito alla sua Azienda. Se poi si parla di mutui non ne parliamo proprio, al Nord oscillano dallo 0.7 all’1.25 a secondo se si tratta di tasso variabile o fisso, le banche nostre nemmeno lo ricevono un operaio e figuriamoci un pensionato, semmai una Concetta Carrozza qualsiasi, preposta di qualsiasi Banca non gli darebbe nemmeno una risposta, figuriamoci se andasse a trovarlo in visita ufficiale.

Oggi a crescere in un deserto economico, umano e sociale povero e degradato si rischia di fare la parte di quel gallo che pur di stare più alto di tutti si accontenta di stare sulla immondizia purché possa dare la sveglia alla miseria.

Eboli, 2 giugno 2018

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