Politica – “Sinistra è nata una stella”: Debora Serracchiani

E’ così che il prestigioso quotidiano spagnolo El Pais titola: “Sinistra è nata una stella”. Si parla di Debora Serracchiani Segretaria del Partito Democratico di Udine, che in soli pochi minuti ha infiammato l’assemblea Nazionale dei Circoli del PD.

Debora Serracchiani
Debora Serracchiani

Nella Sinistra italiana è nata una stella. Ha parlato con chiarezza e senza retorica, raccontando la verità con il sorriso, usando un tono di voce suadente, ma con l’indice alzato di chi con autorevolezza sa arringare le folle.

Si chiama Debora Serracchiani ed è la segretaria del Partito democratico di Udine, è avvocato e sembra proprio una ragazzina, con il viso tondo da bambina, ma invece ha 38 anni e ha una grinta e l’autorità oratoria dell’accocato che sa il fatto suo, che sa quello che dice e lo dice consapevole dell’effetto che deve suscitare.

Il suo intervento è durato solo 13 minuti, ma è stato interrotto ben 35 volte da vere e proprie ovazioni, sotto lo sguardo compiaciuto del Segretario Dario Franceschini, che tra l’altro la invitava a proseguire. “la diversità, è la ricchezza del nostro Partito” dice la Serracchiano, e continua sempre parlando a braccio “bisogna imparare a votare, ad assumere decisioni, se è necessario anche solo a maggioranza e magari lasciando a casa qualcuno” , e giù duro, ricevendo una vera e propria ovazione :

“la verità è che in pochi mesi di vita del PD, si è avuto la sensazione che l’appartenenza al nuovo partito  è stata sentita più dalla base che dai suoi dirigenti”.

Debora Serracchiani in solo due giorni è diventata una promessa e una speranza per il popolo della sinistra. La speranza di un’opposizione che cerca una voce e una motivazione a cui aggrapparsi, specie nel momento di grande difficoltà e di grande crisi politica che sta attraversando il PD. Il suo discorso appassionato e diretto è stato il più applaudito e il video è stato visto e scaricato migliaia di volte da internet.

La Serracchiani è una speranza, ma purtroppo non si vive solo di speraze e non ci si può solo aggrappare alle speranze. Il pericolo vero in questo momento è che nessuno più riesce ad usare un linguaggio semplice e diretto, che diventi comprensibile ai più, ma soprattutto nessuno riesce a far fronte alle aspettative di gran parte degli italiani e capire i bisogni dei più deboli cercando di dare delle risposte concrete.

Ecco la trascrizione completa del discorso:

“Ho ascoltato con molta attenzione tutti gli interventi e sono arrivata a due conclusioni la prima è che siamo votati alla sofferenza perché in questo posto fa freddo e ci si sta anche male la seconda è che c’è molto ottimismo…
io vengo da una città lontana, la città di Udine, che per darvi delle coordinate sportive è la città dell’Udinese e della Snaidero ed è stata permettetemi di ricordarlo la città che ha accolto Eluana Englaro.
Io mi permetto, anche per non essere ripetitiva, di dire al mio segretario alcune cose che secondo me forse lui avrebbe dovuto e deve sottolineare con maggiore fermezza.
Dicevo al segretario che mi permetto di dire alcune cose che desidero sottolineare perché credo che vadano sottolineate con maggiore fermezza e che questa mattina questa fermezza credo non ci sia stata fino in fondo.
Io credo che il problema di questo partito non sia stato Walter Veltroni, io credo che sia mancata la leadership intesa come il mezzo per una linea politica di sintesi, una linea politica che pur nella più ampia discussione nella più approfondita mediazione che è necessaria in un partito grande come il nostro però, alla fine, deve arrivare alla sintesi e la sintesi è mancata.
La verità.
E quindi io chiedo al segretario di dirci convintamente che questo cambiamento che noi abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Walter Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo ma è una strategia, abbiamo cambiato strategia, abbiamo una linea politica di sintesi, questo io chiedo al mio segretario. Questo chiedo, perché siamo apparsi come un partito lontano dalla realtà, dalle cose reali, non siamo stati capaci ciascuno di parlare oltre il proprio elettorato.
Mai una parola chiara, mai una linea netta e soprattutto mai una linea unica.
E’ per questo motivo che i nostri elettori, io dico per disperazione e per assenza di alternativa, hanno votato e votano Di Pietro che è a capo di un partito fai da te, personale e personalista, che con il centro sinistra non ha nulla a che vedere e il problema non è stato quello di averlo scelto come nostro alleato, ma è stato quello di avergli fatto fare da solo l’opposizione su temi che ci appartengono, come il conflitto di interessi e la questione morale.
Io l’ho detto più volte a Udine: la differenza tra noi e l’Italia dei Valori sta nel fatto che noi parliamo in tanti e iniziamo sempre i nostri discorsi con “Io”, loro aprono i discorsi solo in due modi: “Berlusconi ha detto”, “L’Italia dei Valori dice”.
La differenza è enorme si vede!
La diversità è la ricchezza del nostro partito, ma io chiedo al nostro partito di imparare a votare, di imparare ad assumere decisioni, se è necessario anche solo a maggioranza, se è necessario anche lasciando a casa qualcuno.
Io dico che dobbiamo imparare a parlare unitariamente da PD, è giusto il dissenso, è giusta la scelta di coscienza, ma la libertà di coscienza non deve essere il paravento dietro il quale nascondersi quando non siamo uniti.
E dobbiamo smetterla di pensare che il nostro problema sia soltanto come comunichiamo ai giornali perché non è così, ci mettiamo molto del nostro. Faccio un esempio su un argomento come quello del testamento biologico: è giusta la libertà di coscienza, ma quando c’è una posizione prevalente all’interno del partito democratico questa deve avere il giusto riconoscimento, perchè altrimenti si finisce con il parlare solo della posizione di dissenso e non di tutte le altre, si finisce con il guardare l’astensione e non la compattezza del gruppo, quindi trovo, segretario glielo dico veramente con grande semplicità, trovo che sia un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo alla commissione sanità del senato chi non è portatore della posizione prevalente. Lo dico! No, siccome… scusate… siccome ne ho una per tutti, dico anche che non si può decidere di dialogare con un partito … all’opposizione, alla vigilia della presentazione degli emendamenti al DDL Calabrò, frutto di un’ulteriore mediazione come sono stati definiti, che hanno il plauso entusiasta di quel leader e il giorno dopo pensare che non ci siano illazioni sul giornale: è assurdo!!! È folle!!!
Cosi come trovo che sia intollerabile che il partito dia il mandato all’allora vice segretario per chiudere la trattativa sullo sbarramento alle europee e che poi vi siano critiche sulla scelta il giorno dopo sul giornale sull’assunto che non si hanno incarichi di partito e quindi si può dire quello che si vuole perché si è iscritti al PD.
La verità è che, in questi pochi mesi di vita del partito
democratico, almeno io ho avuto la netta impressione che l’appartenenza al nuovo partito fosse sentita molto di più dalla base che dai dirigenti.
Noi dobbiamo superare i protagonisti e i personalismi ed avere una nostra politica che sia nuova e se necessario rinnovata.
Abbiamo bisogno di una nuova generazione politica che non è solo una questione anagrafica ma è una questione di mentalità una mentalità che non sia ancorata alla difesa dell’identità ma votata alla costruzione convinta del partito democratico.
Una mentalità che è difficile riscontrare, io lo credo, in quelli che per anni hanno vissuto come ad opposte fazioni e che non è detto che esista in coloro che indichiamo come dirigenti solo perché sono giovani o perché sono figli di.
Non basta, non basta, ci illudiamo se crediamo che il cambiamento avvenga spontaneamente, noi dobbiamo conquistarlo. L’assemblea costituente, segretario, ti ha scelto come il suo segretario: continuare a discutere se in quella sede noi avessimo dovuto fare una scelta più coraggiosa o no non ci porterà da nessuna parte.
Tu hai un compito difficile perché non sei un volto nuovo. Però hai il compito di dare una credibilità nuova a questo partito e ci stai riuscendo alla grande!!!
Ecco è stato detto da tanti ma visto che…scusate noi abbiamo parlato tanto di ascoltarci etc, ma stamattina non ci siamo ascoltati tanto eh!
Parecchi di noi si facevano gli affari loro uscendo…e visto che mi state ascoltando adesso io voglio dirvi questo: che noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che crede che la sicurezza si possa realizzare affidandola a dei politicizzati che si mettono a fare gli sceriffi, noi non possiamo riconoscerci in chi pensa che gli immigrati siano i criminali.
Noi non possiamo riconoscerci in un Paese che non investe nella scuola nell’università e nella ricerca.
Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa di superare la crisi economica solo prendendola più allegramente.
Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa che i propri lavoratori siano dei fannulloni e che i medici debbano denunciare i propri assistiti.
E noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che non si preoccupa di quei bambini che rischiano di essere bambini non esistenti, bambini che non potranno essere registrati. Io quel paese non lo voglio.
Noi non ci dobbiamo riconoscere in questi.
E noi, dico segretario, non ci possiamo riconoscere in un Paese che non tassa i più ricchi solo perché pensa che siano troppo pochi!
E dico, segretario, che non ci riconosceremo in un partito che non capisca quanto sia importante tornare a parlare agli italiani con una voce sola.
Questo noi lo pretendiamo!!!
Noi a Udine abbiamo fatto 7 circoli, abbiamo la fortuna di essere al governo della città perché abbiamo vinto le elezioni, raro, rarissimo caso!!!
Io sono segretario di un partito vivace, generoso, che si è dimostrato veramente lucido, compatto e generoso nell’accogliere Eluana Englaro.
Devo dire però che a livelli superiori non abbiamo avuto la stessa accortezza e necessità di silenzio.
Noi abbiamo tenuto, il comune di Udine, la linea del silenzio, proprio per evitare che qualcuno si potesse sentire al di fuori del nostro partito.
Esponenti a livello superiore hanno ritenuto che questo non fosse opportuno e solo per avere il trafiletto sul giornale, un giornale di provincia, che leggeranno che solo poche persone, io, mia nonna, mia zia, solo per fare quello fosse necessario dire io ci credo perché, perché devo pensare che uno ha diritto di morire o di vivere come meglio crede.
No, non hai quel diritto! Te lo dice la Costituzione quello che devi fare. Fermati li!
E poi un’ultima cosa, perché mi sto rendendo conto che sto rubando tempo agli altri.
Noi abbiamo fatto un intervento bellissimo a Udine sul testamento biologico.
Abbiamo fatto parlare 3 senatori con un DVD il senatore Veronesi, il senatore Ichino e un senatore della PDL Valditara, e abbiamo ascoltato il loro intervento e abbiamo poi aperto il dibattito e abbiamo lanciato un’idea.
Il nostro regolamento all’art 28 prevede un referendum consultivo sugli argomenti e sui temi che riguardano la politica del partito questo non è un tema dove vanno sentite le basi??? Io penso di si.
Poi mi associo e qui chiudo, nel chiedere che le indicazioni sulle candidature alle Europee non ci vengano date dai segretari regionali ma ci vengano chieste a noi come circoli, perché sarebbe un segnale importante!
Grazie!”

9 commenti su “Politica – “Sinistra è nata una stella”: Debora Serracchiani”

  1. Se ci si vuole illudere, allora va bene sognare e riporre in questa graziosissima signorina tutte le speranze di un fallimento, allora immaginate che sia una stella. Se invece si vuole essere seri, allora bisogna ascoltare lei e tutti quelli che si sono rotte le …….. di gente che fa finta di essere di sinistra e poi fa le stesse cose che fanno gli altri di destra, come quando sono state fatte le liste e si è messo dentro mogli figlie segretarie e magare amanti. Bisogna voltare pagina. Questa è la vera stella.

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  2. debora la prima cosa non parlare il politichese quarda le persone negli occhi .Sono con te punta il dito quando e necessario.io lo dico da 10anni che Dalema deve andare acasa.

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  3. Cara Debora, ho 65 anni ho ascoltato e riascoltato il tuo intervento, hai detto le cose che tutti dalla base vorebbero dire, spero con tutto il cuore che anche ai vertici del nostro partito ti ascoltino perchè siamo scoraggiati e noi della nostra età purtroppo delle delusioni ne abbiamo viste troppe. Mi piacerebbe avere il tuo intervento scritto, se riesci mandamelo al mio indirizzo mail perchè in tanti me lo hanno richiesto.
    Non sono d’accordo con Aristide, non ci vogliamo illudere , ma vogliano ancora sperare.
    Tieni duro un abbraccio Pina

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  4. Conosco un po’ Debora perché sono stato capogruppo dei DS a Udine con il Cecotti bis…

    Devo dire che poco mi convince il suo intervento perché poco e da sempre poco mi ha convinto l’operazione PD e perché poco mi toccano le pause al posto giusto o gli arzigogoli verbali.

    I DS hanno buttato via bambino e acqua sporca, il PD indebolisce oggettivamente il PSE in Europa (cioè anche a casa nostra che siamo europei), per vincere contro il PDL bisognerà tornare ad un nuovo centro-sinistra alla faccia della vocazione maggioritaria del Pd e dentro questo centrosinistra il PD avrà il ruolo dell’ex margherita col bel risultato di aver ribaltato i rapporti di forza politica in favore della gamba moderata e filocattolica contro quella socialista e marcatamente di sinistra… amen!

    Mala tempora currunt!!!

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  5. Ma che fine ha fatto la tua candidatura alle europee?? Magari mi sono persa qualche passaggio, ma volevo votarti!!Che posso fare??? Comunque, non fermarti.
    Lucia

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  6. debora da oggi hai avuto altri tre consensi……non mi fermo ti faccio pubblicita’ per i tanti indecisi che mi hanno chiesto cosa votare. dobbiamo “bastonare” il cavaliere. PASQUALE

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