Eboli – Giù le mani dalle terre dell'Orientale

Perché rinunciare agli usi civici? Chi sono gli  attuali occupatori di quei terreni e quale è la loro legittimazione? Chi si avvantaggia di questo accordo e chi c’è dietro?

Matteo Ripa
Matteo Ripa

EBOLI – Il sindaco Martino Melchionda e la sua Amministrazione con la delibera n° 11 del 11 febbraio 2009, hanno deciso di risolvere la secolare vicenda delle così dette terre dell’Orientale, e da decisionisti quali sono, lo hanno fatto in tutta fretta.

Per questo, il Consigliere Mauro Vastola ha formulato all’Amministrazione Comunale, una serie di domande inquietanti in una interrogazione scritta. Domande al momento senza risposte.

Mauro Vastola
Mauro Vastola

Quello che non è stato possibile in secoli è diventata realtà, grazie alla relazione di un perito (Prof. Rovito), che rovistando nella storia, ha evidenziato nelle sue conclusioni, la oggettiva difficoltà di espletare l’incarico conferitogli, vista la complessità della ricerca e delle fonti documentali perché si possano fornire risposte certe e veritiere conclude: Mi sembra di poter concludere che dall’immane massa documentaria non è possibile trarre ragionevoli certezze, ne rispondere ai quesiti posti….”.

Fondamentale è stato anche il parere di un avvocato (Franco Massimo Lanocita), il quale dopo un minuziosissimo excursus storico-giuridico degli atti e dei vari passaggi amministrativi di cui ai terreni dell’Orientale, conclude il suo parere, senza spiegarne per questo motivi e ragioni, in sole due righe con le seguenti letterali parole: “Su quanto sin qui rappresentato poggiano le ragioni che hanno determinato il Comune di Eboli a definire transattivamente l’annosa vicenda”.

Entrambi i professionisti hanno evidenziato la nebulosità degli atti. Il primo dichiara di non poter rispondere ai quesiti posti, il secondo invece dal suo ermetico parere lascia intendere solo che l’Amministrazione ha già deciso di perseguire la strada della transazione.

L’unica cosa certa in tutta questa storia, che parte intorno al 1500 e sembra finire oggi, è che quelle terre sono degli ebolitani e che sono state usurpate ai cittadini ebolitani, allora con la prepotenza dei nobili, oggi, con l’arroganza di questo accordo che seppellisce definitivamente quella certezza, e con la rinuncia al riconoscimento di esercitare gli usi civici, si finisce per usurpare ancora una volta un diritto dei cittadini ebolitani.

Sulla nebulosità dichiarata di un perito e di un avvocato si basa il deliberato di una maggioranza consiliare che rinuncia, sapendo di non poterlo fare, a un diritto dei cittadini ebolitani.

Le terre dei “cinesi”, dovrebbero essere richiamate terre dei “portoghesi”, per sottolineare il comportamento di quelli che non pagano il biglietto e si intrufolano. Terre dei “portoghesi” anche perché nel frattempo  qualcuno ci si è intrufolato.

Facendo qualche passo indietro si ricorda che il Comune di Eboli, esercitando un suo diritto, si è opposto alla vendita di quei terreni. Se c’è una vendita c’è anche un compratore, che tra l’altro, non appare ne nella premessa ne nelle conclusioni del deliberato Consiliare, di qui l’interrogazione del Consigliere Vastola.

E’ legittimo sapere al momento in mano a chi stanno le terre dei cinesi? a che titolo sono occupate? se vi sono dei contratti e se i detentori/occupatori/possessori sono i titolari effettivi dei contratti o sono altre persone o società diverse dai titolari? Perché questo mistero? E’ possibile sapere chi si avvantaggerà di questo accordo e chi c’è dietro questi soggetti che a vario titolo detengono i terreni dell’Orientale e che rientrano inevitabilmente in questa transazione come soggetti interessati?

La transazione è un atto irresponsabile che non aggiunge null’altro ai diritti che il Comune di Eboli per conto dei Cittadini, unici soggetti titolari e quindi proprietari degli usi civici, può esercitare.

Sindaco Melchionda
Sindaco Melchionda

La transazione con la separazione e il distacco dei terreni, e con la relativa rinuncia del riconoscimento del diritto degli usi civici, conferisce agli attuali possessori/occupatori/detentori il titolo di un diritto reale. A seguito di questa transazione i possessori potranno affrancarsi i terreni pagando i canoni di quindi annualità. Indipendentemente dall’ipotesi transattiva, poiché quei terreni sono gravati dagli usi civici, il comune non ha bisogno di nessuno per poterli destinare a qualsiasi uso pubblico.

Questa transazione non s’ha da fare, è contro gli interessi dei cittadini. E’ indispensabile tentare una difesa anche ricorrendo al Tar. Nessun Tribunale e nessun Liquidatore negherebbe mai un diritto fondamentale.

E’ legittimo per un cittadino ricorrere contro un qualsiasi abuso commesso da maggioranze che in forza dei nuneri commettono atti contro i cittadini?

Al Prefetto di Salerno, al Procuratore della Repubblica di Salerno, al Comandante delle Compagnie della Guardia di finanza e dei Carabinieri, è possibile formulare le stesse domande senza per questo temere per la propria persona e perchè si salvaguardi un diritto?

Pubblicato su CORRIERE del MEZZOGIORNO
il 24 marzo 2009 pag. 16 di EBOLIsalernosud

16 commenti su “Eboli – Giù le mani dalle terre dell'Orientale”

  1. Non sarà facile riprendersi quei terreni, ci vorrebbe la partecipazione civile di tutti gli “Ebolitani”
    per riuscire a debellare quella “Piovra” che da decenni sguazza su e giu per quelle terre.
    Chi cè dietro? Tutti sanno ma nessuno parla;
    Gli “ EBOLITANI” dove sono? Troppi non conoscono la loro citta oltre San Giovanni; ma il male peggiore stà nel fatto che noi adulti non ne abbiamo mai parlato con le nuove generazioni quest’ultime non sanno neppure cos’è L’orientale.
    Di chi è la colpa se non di tutta la classe politica Ebolitana che da secoli snobba tutto quello che ce oltre San Giuvanni?
    Dammi una risposta!!!!!!!!!

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  2. Caro Tonino hai proprio ragione. Purtroppo ci accorgiamo delle cose solo quando succedono, perché c’è un “difetto” di base che non riusciamo a debellare, e sai quale è: la connivenza. Se poi pensi che ce ne un altro ma più pericoloso che si chiama prepotenza, arroganza, delinquenza, allora si è disposti anche a perdonare chi non parla, perché in quel caso si tratta di paura.

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  3. Questa è una bella battaglia che tutti gli Ebolitani possono
    intraprendere, come già fatto nel passato.
    L’amministrazionecittadina non risponde? E gli altri Consiglieri dove sono?
    Purtroppo come vedi i ?? sono ormai troppi.
    Bisogna organizzare l’opposizione e la gente che fa finta di non sapere niente.

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  4. Sarebbe il caso che intervenisse la Procura della Repubblica su questa vicenda. Perché rinunciare a un diritto degli ebolitani. Questo sindaco perchè non chiarisce gli interrogativi di Del Mese?

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  5. E’ semplicemente una vergogna. Ha ragione Tonino P. se non sono vere queste cose, perchè il Sindaco e quell’altro Mario Conte, che vogliono fare gli scenziati togliendoci le cose, perchè non risponde alle interrogazioni di Vastola e Del Mese?

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  6. La documentazione di Eboli deve essere immane ma pare strano che i terreni di uso civico in generale possano essere oggetto di transazione. Come noto sono beni di proprietà dei cittadini su cui tra l’altro nella maggior parte dei casi deve esprimersi la regione con apposite autorizzazioni. Come Presidente del Centro studi sugli usi civici e sui demani nell’Italia meridonale (www.cesducim.blogspot.com) manifesto le mie perplessità sulla vicenda ricordando che sono terreni inusucapibili, inespropriabili etc. etc.

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  7. Gentilissimo Professor Di Genio,
    la sua professionalità mi conforta e mi incoraggia . Devo per questo dirle che mi farebbe piacere se Lei potesse dare un parere sulla vicenda molto più articolato.
    Nella fattispecie ho suggerito al Consigliere Gerardo Rosania, di intervenire sulla Regione e di pretendere delle spiegazioni dall’Assessore competente (agricoltura), e dal Commissario agli Usi Civici.
    La ringrazio dell’intervento e mi premurerò, se Lei è d’accordo, di farla contattare sia da Rosania, sia dall’On. Antonio Cuomo, perché entrambi sono seriamente preoccupati di come sono andate le cose.

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  8. io nn capisco i vostri commenti sull’istituto orientale ma sapete almeno che cos è.MA COME VI PERMKETTETE DI PARAGONARLO ALLA PIOVRA , VOI CHE AVETE CREATO UN RUDERE SULLA LITORANEA. SIETE STATI TANTO INTELLIGENTI DI FARLA MORIRE PER LA VOSTRA POLITICA!!!!!!!!

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  9. Esimio PROF. G. DI GENIO, IL sUO AUTOREVOLE INTERVENTO CHIARISCE IN PARTE I MIEI DUBBI. I TERRENI, COME LEI DICE, SONO INESPROPRIABILI E INUSUCAPIBILI . ORA IO LE CHIEDO: POSSONO ESSERE CEDUTI “IN FITTO” E QUINDI COLTIVABILI DAI FITTAVOLI? LA DOMANDA CHE LE PONGO E’ PER CAPIRE QUESTI AMMINISTRATORI DOVE CI PORTERANNO IN FUTURO.ALCUNI IMPRENDITORI AGRICOLI DELLA ZONA DA ANNI SFRUTTANO CENTINAIA E CENTINAIA DI ETTARI DI TERRENI DELL’ORIENTALE PAGANDO UNA MISERIA DI FITTO FACENDO LA PROPRIA FORTUNA. TUTTO QUESTO CON LA COMPLICITA’ DEI POLITICI LOCALI CHE TACCIONO ANCHE SULLO SFRUTTAMENTO DI BRACCIANTI AGRICOLE PROVENIENTI DALLE PROVINCE LIMITROFE AV, PZ, MT OLTRE AGLI EXSTRACOMUNITARI, CAPORALIZZATI DA UNA SOLA SIGLA SINDACALE CHE LI PROTEGGE E STRUMENTALIZZA A PROPRIO PIACIMENTO E OGGI CON LA COMPLICITA’ DELLA REGIONE(COMPRESO ROSANIA)VOGLIONO ANCHE “GHETTIZZARLI” CON ROULOTTE E PREFABBRICATI COMPRATI A CARO PREZZO DAI CENTRI TERREMOTATI. QUANTA IPOCRISIA QUANTA “MONNEZZA” BASSOLINO DEVE ANCORA INONDARCI? TUTTI I POLITICI, NESSUNO ESCLUSO, FANNO FINTA DI NIENTE, PERCHE’ TUTTI BECCANO …VOTI E….DALLA STESSA MANGIATOIA E FRA POCHI GIORNI CHIEDERANNO PURE IL VOTO E NOI COME BABBEI LI CREDEREMO ANCORA.

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  10. rispondo al suo quesito: premetto di non aver letto la documentazione ufficiale di Eboli che è a disposizione degli enti preposti. Comunque in generale i terreni in uso civico adibiti ex lege a “coltura agraria” possono essere concessi dal Comune (o da altro ente se gestore), ripeto ente solo gestore, esclusivamente ai cittadini naturali residenti di Eboli, veri ed unici proprietari ex lege dei terreni in questione, dietro il pagamento di un canone (che può variare in base alle necessità dell’ente che deve reinvestire quei soldi solo per il benessere della comunità di Eboli e per i terreni in uso civico) per un determinato periodo di tempo, di solito novennale rinnovabile.
    E’ importante che tale concessione sia prevista in un regolamento di uso civico obbligatorio per legge che Eboli presumo debba avere.

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  11. GRAZIE PROF. DI GENIO. ECCO IL LAVORO PER ROSANIA , VASTOLA E I POLITICI CHE HANNO A CUORE QUESTO COMUNE . NON DEBBONO FARE ALTRO CHE VIGILARE- MA IO SUPPONGO CHE TUTTI GLI EBOLITANI GIA’ LO SANNO, FINIRA’ TUTTO A “TARALLUCCI E VINO” “MANGIA TU CHE MANGIO IO ” E COMPARIELLI COME PRIMA. E NOI CITTADINI DI QUESTO PAESE SFORTUNATO POLITICAMENTE, DISGUSTATI DALLA TRACOTANZA IGNORANTE DI QUESTA GENTE CI RASSEGNEREMO A SUBIRE ANCORA FINO A QUANTO LA MAGISTRATURA CI SALVERA’:

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