L’ITALIA SPROFONDA NELLA CRISI, LUI CHE FA? SI STA SVAGANDO

Il caso Ruby detonatore della crisi? Squallido ma probabile. Premier sempre più indifendibile. Ma a differenza di Noemi ora Fini non c’è.

Lo stile di vita di Berlusconi si riflette sul suo prestigio e sulla sua credibilità politica, ma soprattutto su quella del Paese.

Silvio Berlusconi

L’Italia sprofonda nella crisi, lui che fa? si sta svagando

di Vittorio Emiliani

ROMA – Ieri Silvio Berlusconi ha solennemente dichiarato a Bruxelles: «Non intendo cambiare stile di vita, mi piacciono le donne, ne sono orgoglioso…». Come privato cittadino, padronissimo di dichiararlo. Anche quando si apprende che le ragazze giovani, a volte giovanissime, presenti (remunerate) alle sue feste, non sono propriamente le “persone perbene” che lui dice. Anche questo riguarda la sua moralità e il senso del ridicolo.

Il punto è un altro: lui è il Premier, il suo “stile di vita” fa notizia fin nei paesi più remoti, si riflette sul suo prestigio e sulla sua credibilità politica, ma ancora più su quelli (sempre deboli) dell’Italia nel mondo. V’è di più: se quella notte di maggio Berlusconi prima ha fatto telefonare in Questura, poi si è inserito (lo dovranno verificare i giudici) per chiedere la liberazione della giovane e affidarla a persona di fiducia, il caso diventa tutto politico e decisamente pesante. Il Presidente del Consiglio rivendica di aver voluto aiutare una persona (Ruby) in difficoltà per affidarla al Consigliere Regionale lombardo, la sua igienista dentale nonché ex ballerina di Colorado caffé.

Vittorio Emiliani

Sulla stampa estere i commenti sono trancianti: Silvio di nuovo nei guai per le ragazze. “Famiglia Cristiana” ci va giù pesante: “E’ malato e fuori controllo”. Quando inciderà questo scandalo sul Governo di centro-destra? Non poco. Perché rispetto ai tempi di Noemi Letizia e di Patrizia D’Addario, il PdL ha perso Fini e i suoi (sempre più numerosi, pare) e quindi non ha più i voti per la “Riforma della Giustizia” ad personam fondata sulla separazione delle carriere sul processo breve, su di un CSM in cui i nominati dalla politica sono più numerosi dei giudici togati.

Difatti, col lodo Alfano finito sul binario morto, si incomincia a parlare di una proroga del “legittimo impedimento“. Sulla cui legittimità tuttavia si pronuncerà fra poco la suprema Corte. “Di sinistra“, secondo Berlusconi che decide di presentarsi “nudo”, senza scudi speciali, ai processi d’appello, a Milano, in cui, a cominciare da quello in cui e stato pesantemente condannato per corruzione l’avvocato David Mills, appare molto pericolante.

Ieri il Cavaliere ha detto di volersi rivolgere direttamente al Parlamento e dal Parlamento al Paese per ribadire una sua conclamata verità: la giustizia pesa “come un macigno sulla democrazia italiana“. Ore che i nostri processi siano spesso troppo lenti, non v’è dubbio, ma la “riforma” proposta dal Premier punta a valorizzare soprattutto i “suoi” processi ma ne cancella migliaia e migliaia a danno di cittadini da anni in attesa di una sentenza.

Ruby e il “bunga bunga” risuonato ad Arcore come detonatore della crisi? Squallido, ma probabile. Ogni film ha la colonna sonora che si merita.

Significativa la reazione del principale alleato, o vassallo, Bossi, di fronte ai giornalisti: “Ma non avete un c…. da fare?” In effetti, col Governo bloccato dai contrasti interni, è il Parlamento che non ha “un c…. da fare”. E il Paese ristagna o sprofonda nella sua crisi. Ma che importa? Berlusconi si sta svagando.

da La Città di Salerno

4 commenti su “L’ITALIA SPROFONDA NELLA CRISI, LUI CHE FA? SI STA SVAGANDO”

  1. il fatto grave è che scatena odio verso i cosiddetti diversi (meglio guardare le donne che essere gay),quindi dando una preferenza strutturale ad una tipologia umana l’eterosessuale; ritengo che sarebbe stato acconcio dire , “io preferisco le donne”, una sua facoltà,ma con la risposta guascone data ai giornalisti,in questo caso ghettizza in contrasto con il troppo citato ma poco attuato art. 3 cost. .Pensate:quando da molto tempi in europa si fanno battaglie sulla tolleranza sessuale,colpisce la mercificazione della donna, considerata ad oggi a 40 e passa dalla contestazione un mero oggetto orgasmico,grazie di molto alle TV berlusconiane, che fanno di “tette & culi” il cavallo di battaglia dei loro palinsesti.La colpa principe risiede nel popolo privo di coscienza civica, di quella sana indignazione di un paese moderno e democratico, d’altronde,un premier che frequenta minorenni, che abusa dei poteri seraficamente,e che ha ingessato il parlamento sui suoi problemi, non è gossip, come l’intervento pro ruby in questura,una pp istituzione e non un luogo privato, ma campo di discussione serrato sullo stato della nostra società. Finisco col dire che mi fanno ancor + pena i suoi ascari parlamentari, di un servilismo risibile, come i giornalisti d’accatto…le loro giravolte verbali,speciose fino al vomito,sono il peggior biglietto da visita per il paese.liberiamoci prima di affogare! buona giornata a tutti,vostro Marco.P.S. Grazie a blog come questo, usciamo dalla morsa del Leviatano, che non ci permette di usufruire di una sana informazione.

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  2. mi vergogno di essere Italiano .Costui non è un mio connazionale, nonè italiano,è solo uno schifo ,ma anche la sinistra non scherza usa queste porcherie per spodestarlo ,non sa fare altro ,infatti non è la vera sinistra è un brodo di persone uguali a Berlusconi ma contrari a lui.
    Politica vergogna,vergogna ,vergona.

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  3. Mondadori risarcisce Patrizia D’Addario: “Nessun complotto contro Berlusconi”
    Il Tribunale civile di Milano ha stabilito che la escort barese è stata diffamata dalla casa editrice.
    Dovranno versarle 55mila euro, ma non ci hanno ricavato nulla, anzi ci hanno fatto la figura dei babbei e degli “inutili idioti”.
    CHE BELLO,La gnocca vince sempre in Italia.!
    Di certo,55 mila euro non sono certo gran cosa per un’azienda come la Mondadori. Tuttavia è significativo che la figlia Marina debba sborsarli per risarcire una prostituta di cui il padre era stato “utilizzatore finale”.

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