Spunta il quarto documento, il PD si “ricompone” e il prezzo?

Spunta il quarto documento unitario e Melchionda e Mario Conte “dettano” le basi della pacificazione.

Rimossi gli ostacoli si va verso il rilancio dell’Amministrazione in un clima di “volemose bene”, scomparsi gli ostacoli e scomparsi camorristi, affaristi e loschi figuri “nascosti” nel Comune, stanno tutti a casa mia.

PD Eboli Tortolani Marisei Conte M

EBOLI – Ormai non fa più notizia quello che accade nel Partito Democratico di Eboli.  Si è consolidata l’immagine di un Partito rissoso, dalle continue turbolenze interne, con gruppi sempre in guerra tra loro, che continua a martoriarsi con critiche cicliche che arrivano fino alla rottura, per poi ricomporsi nel nulla, ma lasciando sempre più stremato il paese, che inevitabilmente viene coinvolto attraverso l’Amministrazione Melchionda, prevalentemente a guida PD.

L’ultima ricomposizione arriva dopo una serie di documenti nei quali se le sono dette di santa ragione e a seguito dei quali si è giunti alla convocazione di un Direttivo Sezionale, aperto, che ieri sera si è tenuto nei locali dell’Officina Koiné.

Le turbolenze mai cessate, fin dall’insediamento del Sindaco Martino Melchionda, hanno avuto nei mesi scorsi delle accelerazioni che hanno visto scontrarsi: da una parte la famosa Area interna che fa Capo all’ex Ministro Conte e di cui ne fanno parte il Segretario Cittadino Salvatore Marisei, i consiglieri Antonio Petrone, Carmine Campagna, Armando Cicalese; dall’altra l’Area che fa riferimento al Sindaco Melchionda e all’Onorevole Antonio Cuomo, con Vincenzo Rotondo, Roberto Palladino, Alfonso Cillo, Cosimo Marotta, Tarcisio Di Cosmo, Mauro Del Masto, Mauro Vastola, Pasquale Salviati, Pietro Mazzini, Vito Taglianetti, ai quali si sono aggiunti, pur facendo parte della stessa area di riferimento nazionale (Letta), avendo preso una posizione autonoma il Presidente del Consiglio Luca Sgroia e il Consigliere Mario Di Donato; e che hanno prodotto una serie di atti tra cui la deposizione di Campagna da Capo Gruppo e una serie di denunce politiche a carico del Sindaco e dell’Amministrazione, ma anche il non gradimento di un eventuale allargamento della maggioranza con l’ingresso dell’UDC di Pierino Infante, Emilio Masala e Paolo Polito.

Il problema oltre che di difficile convivenza è anche di natura politica e  conseguentemente amministrativa, atteso che da uno di quei documenti si faceva esplicitamente riferimento ad atti amministrativi della maggioranza dei quali non se ne condivideva nessuno. E’ legittimo pensare a questo punto: ma allora perché ci si ostina tanto a stare insieme se non si condivide nulla di quello che si fa e di quello che si è fatto?

Una domanda a cui è possibile rispondere solo affidandosi alla “magia della politica”.

Il percorso di questo partito e delle due maggiori aree che si confrontano val la pena riprenderlo ricordando le vibrate denunce fatte da Campagna, Marisei, Petrone, Cicalese, che puntavano il dito sull’Amministrazione, sul Sindaco e adombravano affari riconducibili agli strumenti urbanistici, ai PUA di seguito approvati, e denunciando la presenza nel Palazzo di Città di affaristi, loschi individui, riconducibili alla camorra.

Si ricorderà anche i temi specifici su cui si puntava il dito e riguardavano tra l’altro: l’affare della TOTO Costruzioni per la realizzazione dell’impianto Fotovoltaico che deturpa irreversibilmente i nostri  Monti di Eboli; Il PUA di Santa Cecilia, il PUA di Sant’Andrea, il PUA di Fontanelle; la gestione disastrosa e fallimentare della Multiservizi; le infiltrazioni camorristiche nelle costruende strutture del Centro Commerciale LeBolle di Serracapilli e nel Cilento Outlet Village di san Nicola Varco; Più in generale la politica clientelare messa in atto dal Sindaco e dall’Amministrazione; più in particolare, l’allargamento dell’Amministrazione con l’ingresso in Giunta dell’UDC e di Pierino Infante, ritenuto quest’ultimo, pur senza mai nominarlo direttamente, ma facendo riferimenti riconducibili alla sua persona, il deus ex machina di diverse iniziative poco chiare.

Nelle ripetute accuse però si evitava accuratamente di includere altri atti amministrativi egualmente condannabili e/o di fornire, nomi, fatti e circostanze riconducibili a “figuri”, camorristi, affari e quant’altro.

Altro dato ancora più importante era ed è quello, che a seguito dei vari incontri susseguenti le varie denunce, nei quali ci sono stati dei chiarimenti, anche grazie alla presenza di esponenti politici della segreteria Provinciale del PD come il Segretario Nicola Landolfi e il suo Vice Nello Mastursi, le due famose e altrettanto agguerrite aree politiche si sono ricomposte, senza fornire però adeguate risposte sia circa le denunce che le composizioni, salvo poi trascorso qualche mese a riproporre con le stesse modalità temi e risultanze.

L’ultimo direttivo che ha prodotto un documento unitario, altro non sembra che una replica, scritta questa volta, di tutte le altre precedenti risoluzioni politiche, sperando sia l’ultima, proprio perché scritta. Questo documento, è il quarto, e segue: il primo documento, a firma di Petrone, Campagna, Cicalese, mai reso pubblico ma su cui si è innestato un dibattito vivace e a tratti virulento, che in sostanza chiedeva, collegialità, verifica e azzeramento della giunta e sbarramento all’ingresso dell’UDC in Giunta; il secondo documento, praticamente una nota politica del Segretario Marisei, che riprendendo il documento precedente, sollecitava un incontro per discutere il contenuto dello stesso; il terzo documento a firma di Enrico Tortolani, Liberato Martucciello, Ilario Massarelli, Sergio Antonini, nel quale si contestava il contenuto dei due precedenti documenti e si richiamava a maggiore responsabilità segretario e consiglieri.

Questi fatti non rappresentano niente di nuovo rispetto alle precedenti crisi che hanno attraversato il PD ebolitano, ma questa volta sembra ci sia una maggiore volontà a venirne fuori, anche perché sembrerebbe che il Sindaco Melchionda è più che deciso ad andare avanti e chiudere l’alleanza con l’UDC e IDV, proprio per non subire continui freni. Melchionda non gradisce stop,non vuole freni.

A semplificare le cose sembra sia intervenuto anche l’andamento delle elezioni amministrative, che sono andate in maniera diversa, eccezion fatta per Nocera Inferiore, dove si è pagato lo scotto di una guerra intestina infinita. Il Partito Democratico oltre ad aver tenuto in varie realtà ritenute critiche, ma addirittura ha  fatto registrare miglioramenti significativi, spiazzando alcuni che invece si aspettavano una sconfitta clamorosa per poter poi puntare il dito accusatore. Tra questi i casi più eclatanti sono le sortite dell’On. Guglielmo Vaccaro e i soliti Simone e Antonio Valiante, questi ultimi, pur di raggiungere risultati personali e di corrente si alleerebbero anche con il diavolo. Vaccaro e i Valiante appartengono alla stessa area Letta. Loro sono d’accordo solo sulle loro cose, il resto è tutto ombroso.

Tornando all’incontro del PD ebolitano, in perfetta linea con le precedenti turbolenze, dopo la tempesta è  arrivata la quiete, e così come da copione si è registrato un clima di distensione che ha favorito gli scambi di opinioni tra le due componenti che si contendono il potere e alle varie osservazioni e ai vari livelli, sono prevalsi gli orientamenti espressi sia da Melchionda che da Mario Conte, che tra l’altro, sia pure garbatamente ha bacchettato sia il Sindaco che Marisei. Orientamenti che sono poi alla base del quarto documento unitario, che sostanzialmente parla politichese cioè: che richiede collegialità nelle scelte amministrative; elaborazioni di strategie politiche condivise nella gestione del Partito; ricerca del confronto sottoponendo il programma di mandato ai probabili nuovi alleati; un gruppo ristretto si confronterà con i partiti del centro e del centro sinistra; e si dovesse procedere arrivando all’ingresso in giunta dei nuovi alleati rivedere ma non in maniera traumatica l’assetto dell’esecutivo.

Il politichese tradotto in italiano volgare significa: che si vuole essere coinvolti negli affari di giunta; che si vuole decidere il riassetto della nuova giunta, facendo fuori qualcuno e mettendone altri; che si vuole decidere sulle questioni urbanistiche e sui futuri assetti.

E dove sono finiti tutti quei camorristi, affaristi e loschi figuri “nascosti” nel Comune, nei centri commerciali, dietro gli appalti, mischiati negli indirizzi dei PUA; e i giudizi sulla Multiservizi o sulla società che gestisce i servizi nel Piano di Zona, che ha fatto tutte quelle assunzioni “strane”; e il giudizio sui centri Commerciali, e quelli sulle Terre dell’Orientale, e i problemi relativi al dissesto e alla pioggia di sentenze che mette in ginocchio il comune; o i problemi dei lidi e della fascia costiera, dell’Ospedale, dell’uscita autostradale?

Dove sono finiti? stanno tutti a casa mia, si sono accalcati tra il bagno, il salotto e la cucina.  L’importante che il PD procede nella sua azione di pacificazione, del resto  sono tutte cose che possono aspettare. Nel nuovo clima del “volemose bene“, queste affari e gentaglia, passano in second’ordine.

Queste due Aree del PD stanno facendo di tutto per distruggere la fiducia che gli elettori hanno riposto nel PD, se oltre a giocare con il Partito, giocano con il Paese, questa ricomposizione quando viene a costare e a che prezzo?

Eboli, 21 maggio 2011

4 commenti su “Spunta il quarto documento, il PD si “ricompone” e il prezzo?”

  1. il prezzo lo pagheranno ben salato tutti gli ebolitani,compreso quelli che li hanno sostenuti e dati fiducia a questa gente che non hanno un bricciolo di dignità verso loro stessi e nei confronti di un intera comunità com’è la città di EBOLI.-
    SOLO ED ESCUSIVAMENTE FACCENDIERI altro che politici al servizio della citta di EBOLI.-

    Rispondi
  2. Tempo 30 ( trenta ) giorni al massimo e ricomincerà.
    Pensate che l’alternativa era Cariello, almeno stante al voto degli Ebolitani.
    Ogni popolo ha il Re che si merita e noi questo ci meritiamo.
    Ricordiamoci che quando si vota, anche e sopratutto alle Amministrative, non si deve guardare all’amico e/o al parente ma a chi si ritiene capace.
    Se riusciremo a capire questo, forse la prossima volta avremo un Sindaco.

    Rispondi
  3. Sempre la stessa storia. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. E a rimetterci siamo noi. La coda di Conte è pericolosa. La testa di Melchionda è più pericolosa ancora.

    Rispondi
  4. Sono 6 anni che litigano e che trascurano i problemi del paese a vantaggio degli interessi particolari. I problemi aumentano sempre di più e sovrastano i cittadini in maniera incombente. Non si può discutere di ciò che poteva essere e che non è stato perchè la controprova non si può avere nè in un senso nè nell’altro. Io sono portato a ritenere ( non fosse altro che per una questione di entusiasmo a prescindere dalle qualità e dalle capacità personali e politiche) che lo schieramento opposto ( quello di Cariello) avrebbe fatto sicuramente meglio ma , e lo sottolineo, è un mio giudizio di carattere intuitivo e non è suffragato, essendo impossibile la controprova come ho sottolineato, da nessun dato reale.
    Dico solo che era molto più facile fare meglio e questo è oggettivamente riscontrabile.
    Saluti.

    Rispondi

Lascia un commento