Eboli: Presentato il Libro “Non è un Paese per donne”

Le autrici si raccontano: storie, viste da angolazioni diverse ma che hanno per protagoniste le donne e il mondo femminile.

Presentato il Libro “Non è un paese per donne. Racconti di straordinaria normalità”: quattordici racconti, alcuni tratti da avvenimenti realmente accaduti, altri frutto della  fantasia delle autrici, nelle quali rivedersi.

EBOLI – Il comitato cittadino di “Se non ora quando?” nato dalla straordinaria mobilitazione dello scorso 13 Febbraio, evento che ha visto la Piazza ebolitana collegata con il resto dei presidi locali, continua la sua esperienza sul territorio. “Vogliamo continuare questa esperienza e lo faremo raccontando storie di donne normali – dichiarano le organizzatrici.

E le loro esperienze l’hanno raccontata e trasmessa nella seconda manifestazione pubblica organizzata per le donne ebolitane che si sono riunite in collettivo, che si è tenuta nella serata di ieri, 10 dicembre 2011, nella Scuola Vincenzo Giudice di Eboli. L’occasione è stata anche quella della presentazione del Libro: “Non è un paese per donne. Racconti di straordinaria normalità.”

Il testo presentato è stato scritto apiù mani e da autrici diversissime, per età, formazione, provenienza geografica, ma tutte unite da un unico obiettivo: quello di offrire un’istantanea dai toni molteplici, comici, drammatici, ironici, teneri, surreali, della condizione femminile nell’Italia del Duemila. Una condizione che ancora oggi presenta poche luci e molte, troppe ombre. Le une e le altre sono state raccontate in questa antologia di storie vere, verosimili o inventate, ma sempre autentiche, nelle quali ogni donna non ha potuto non riconoscersi.

Carmen Pellegrino

A parlare e discutere sulle storie raccontate nel testo le stesse autrici:
Carmen Pellegrino
che ha curato l’antologia ma è anche l’autrice del saggio su Matilde Sorrentino nel libro “Non è un paese per donne”;
Raffaella Ferrè,
giovane scrittrice e giornalista ebolitana;
Patrizia Rinaldi, specializzata in scrittura teatrale.

Nel corso della presentazione alcuni brani dei racconti sono stati presentati dall’attrice napoletana Tina Femiano.

Secondo Carmen Pellegrino che insieme a Cristina Zagaria è la curatrice e l’ideatrice del progetto: “Volevamo raccontare un’altra immagine della donna italiana. Sicuramente agli antipodi dell’immagine che stava passando: quella della donna “corpo”, che usa il suo corpo per fare carriera in politica, nel lavoro, nello spettacolo e in tutte le manifestazioni che si presentano. Abbiamo voluto raccontare un’altra verità, che ci riguarda tutte e da vicino”.

Patrizia Rinaldi

Ma l’universo femminile non può essere racchiuso in una sola rappresentazione e Patrizia Rinaldi ha fornito un’altra visione di quello spaccato: “Mi sono orientata su una descrizione ironica. Il bello di quella rappresentazione è stato la eterogeneità delle voci. La vita al limite della ordinarietà e i modi diversi di affrontare la realtà femminile”.

Uno spaccato però che doveva necessariamente prendere corpo e che illustra Raffaella Ferrè che racconta: “La storia di Chinue è una storia vera, che mi ha ricondotto nella mia Eboli e alla sua esperienza che l’ha portata a prostituirsi sulla litoranea. Quella storia mi ha portato ad affrontare questioni che hanno a che fare con la mia terra. Penso che la storia delle donne si intreccia sempre con la realtà di un paese, sia esso piccolo o grande, e l’Italia è un Paese per donne”.

Raffaella Ferré

Il libro “Non è un paese per donne – racconti di straordinaria normalità”, edito da Mondadori (settembre 2011), a cura di Carmen Pellegrino e Cristina Zagaria è composto da quattordici racconti, alcuni tratti da avvenimenti realmente accaduti, altri frutto della  fantasia delle autrici. Quattordici autrici provenienti da tutta Italia, che hanno deciso di dare vita a questo libro all’indomani della manifestazione nazionale del febbraio dello scorso anno.

L’antologia “Non è un paese per donne“, è uscita nel settembre 2011, ed è già alla seconda edizione.
Sono uscite recensioni sulle maggiori testate nazionali, fra cui Repubblica, Il Mattino, Donna Moderna, Grazia, Il Fatto Quotidiano, e sulle testate radio e tv nazionali.

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Bibliografia

Carmen Pellegrino, è originaria di Postiglione. E’ ricercatrice e scrittrice, sia di saggistica che di narrativa. E’ suo il saggio storico “Sessantotto Napoletano” (Angelica Editore, Sassari, 2008, prefazione di Giovanni De Luna), che ripercorre le vicende degli anni del ’68 a Napoli, sfatando il mito della scarsa partecipazione dei giovani napoletani e campani al fenomeno di massa di quegli anni.

Ha poi pubblicato numerosi altri saggi e racconti, fra cui si ricordano: Strozzateci Tutti (antologia contro le mafie, a cura di Marcello Ravveduto, Aliberti Editore, 2010); il saggio “Terra, cemento e potere storie dalla domiziana” insieme ad Emiliano Di Marco.

Nel 2010, per L’Ancora del Mediterraneo, ha pubblicato, nell’antologia curata da Riccardo Brun il racconto in “qui si chiama fatica” è “i sommersi della Piana del Sele“, nella quale ha raccontato dal punto di vista degli ultimi, la drammatica vicenda dello sgombero dei migranti di San Nicola Varco di Eboli. Il reportage ha vinto il premio “Napoli Monitor”.

Nel 2011, infine, per l’editore Caracò (Napoli), è uscito il suo ultimo racconto “The Dreamer“, nell’ambito dell’Antologia “La giusta parte – Testimoni e storie dell’antimafia”. Il racconto parla della coraggiosa vicenda, conclusasi con il barbaro assassinio da parte delle cosche mafiose, del sociologo Mauro Rostagno che, dopo gli anni di Lotta Continua, era tornato nella sua Sicilia per combattere le droghe con la sua comunità “Saman” e per raccontare i misfatti dei mafiosi del trapanese.

E’ autrice del secondo, bellissimo, racconto, che tratta della vicenda di Matilde Sorrentino, la madre di Torre Annunziata che nel 2004 fu assassinata per aver denunciato e fatto processare la banda di pedofili che, nella scuola elementare del Rione dei Poverelli (quartiere poverissimo e ad alta densità cammorristica) aveva molestato e violentato il suo figlio piccolo (Sasi) ed altri bambini del rione.

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Patrizia Rinaldi, affermata autrice napoletana, nel suo racconto tratta, in chiave fortemente ironica, del percorso di vita di una donna alle prese con i suoi piccoli e grandi malesseri. Una donna che, nonostante tutto, riesce ad andare avanti con forza e determinazione.

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Raffaella Ferrè, giovane giornalista e autrice ebolitana, invece, narra la vicenda di Chinue (il nome è di fantasia, ma la storia è vera), giovanissima donna di origine africana attirata con l’inganno in Italia alla ricerca di una vita migliore, che invece viene condotta a prostituirsi lungo il litorale ebolitano. Chinue troverà però la forza di ribellarsi al proprio destino. Ed oggi, con l’aiuto di alcuni volontari, è uscita da quel giro di sfruttamento e conduce una vita normale e felice.

Eboli, 11 dicembre 2011

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