Eboli: Giovani Democratici a Congresso

Domenica 26 febbraio 2012, alle ore 9,30, presso il Centro Sociale Massaioli, si svolgerà il Congresso dei Giovani Democratici di Eboli.

E’ in gioco il futuro delle politiche giovanili del PD? Sarà difficile se si comportano e utilizzano i privilegi come i grandi.

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EBOLI – Mentre il Partito Democratico, quello dei grandi, vive un momento di grande lacerazione interna, e soffre di di una crisi politica senza precedenti, domenica 26 febbraio dalle 9.30 presso il Centro Sociale “E. Massaioli” in via Umberto Nobile n. 32, si svolgerà il Congresso Cittadino dei Giovani Democratici di Eboli.

Per i giovani del PD sarà sicuramente un appuntamento di una notevole importanza, perché chiama i Giovani Democratici ad esprimersi su quale tipo di organizzazione vogliono, scegliendo tra le tesi nazionali “Il futuro mi interessa” del segretario nazionale uscente Fausto Raciti e “Democrazia al futuro” di Brando Benifei consigliere provinciale di La Spezia e responsabile nazionale esteri dei Giovani Democratici.

“Sarà l’occasione per parlare di politica – scivono in una nota i giovani del PD –  in un periodo dove la politica è, troppo spesso, di fatto commissariata dai tecnici al governo, dai mercati, dalle lobby e per confrontarsi, inoltre, sulle idee che una generazione che vuole impegnarsi in politica ha sui temi del lavoro, dei diritti, dell’ambiente, dell’istruzione e dell’università.

Tutto questo perché i Giovani Democratici sono convinti – “che ci sia il bisogno di un confronto vero e senza paure; per far si che le loro idee e le loro energie si mettano al servizio del cambiamento per costruire un Paese migliore”. – Dicono convinti – “Per riaffermare che avvertiamo il bisogno profondo di un’organizzazione giovanile che sia utile davvero ai ragazzi della nostra Provincia e di tutta l’Italia, e che abbia piena cittadinanza all’interno del Partito Democratico.

Ma sono veramente convinti di lavorare per il cambiamento? E se lo sono, perché non aprire un tavolo di discussione politica, per cercare di ristabilire equilibrio politico nel Circolo cittadino, anziché ignorare o fare finta di ignorare che vi è una forte spaccatura interna che si manifesta anche nella massima assise cittadina mettendo a rischio la credibilità del PD stesso? Perché non chiedersi come mai il Partito non ha nemmeno una sede nella quale discutere e organizzarsi? E perché mai invece, le singole e varie aree politiche non solo hanno una sede e sono organizzate, ma attivano anche processi di mobilitazione aprendo discussioni di parte e cercando soluzioni di parte?

A queste domande si può dare solo con una risposta: Ecco perché abbiamo un Governo Tecnico di miliardari. Proprio perché abbiamo una classe politica che da sola si è autosospesa, si è sfiduciata e si è affidata ad un Governo che per “conto terzi” sta terrorizzando e impoverendo gli italiani, mentre coltiva e rafforza le aree dei privilegi e sta verticalizzando in maniera sistematica la società con alla base la povertà più assoluta e al vertice un manipolo di privilegiati e super ricchi.

I giovani sapranno proporre un cambiamento? Sarà difficile se non contesteranno gridando a squarcia gola che le preoccupazioni di Walter Veltroni di assecondare le politiche del Governo Monti, per evitare di consegnarlo alla destra, mentre questi stanno smantellando lo stato sociale. Qualcuno suggerisca a Veltroni che questo è un Governo di Destra ammantato di tecnicismo e che la destra se lo tenga, e piuttosto di preoccuparsi di accaparrarselo, si preoccupi a difendere gli italiani e soprattutto gli italiani più deboli.

I giovani sapranno prendere le distanze da queste anomalie? E sapranno prendere le distanze dai metodi clientelari e dalle stratificazioni dei privilegi e dai privilegiati? Sapranno rassicurare gli altri giovani, quelli che non “appartengono” ne al PD ne ad altri Partiti, ma che ci osservano e si aspettano si combattano i favoritismi, la corruzione, il nepotismo, e il parentelarismo?

Se riusciranno a convincerci, perché non iniziare pretendendo trasparenza sugli atti amministrativi che riguardano bandi, selezioni e concorsi pubblici, e fare chiarezza incominciando da quello sul servizio civile “generazioni a confronto” per evitare ogni dubbio di liceità su quella selezione? In uno si darebbe l’esempio e si darebbe una lezione di democrazia, ma si trasmetterebbe anche un altro segnale: quello che non è necessario essere iscriritti al PD o ad altro Partito, o essere impegnati nel PD o altro Partito, o essere seguace del Sindaco, di qualche Assessore o del Presidente del Consiglio Comunale. Insomma si farebbe una operazione di verità e di pulizia. Sapranno farlo i giovani? La speranza è sempre l’ultima a morire.

Eboli, 25 febbraio 2012

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