Mimmo Volpe sull’Ufficio Postale precisa: Gli obiettivi erano altri

Volpe: “Non abbiamo votato contro l’apertura dell’Ufficio Postale. …siamo minoranza ed è ininfluente ai fini del risultato il nostro voto o non voto. ….Bastava una semplice lettera. …..Gli obiettivi erano altri.

“Può un’Amministrazione pubblica, un Sindaco che per la propria corrispondenza fa accordi con una Società concorrente, che non sono le Poste s.p.a e chiedergli di dare un servizio?”

Mimmo-Volpe

BELLIZZI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del Capogruppo consiliare di “Città PossibileMimmo Volpe, dandogli massimo rilievo, che intende precisare la sua posizione e quella del suo gruppo consiliare in merito alla Delibera che chiedeva al Consiglio Comunale di “fare voto” affinché Poste Italiane Spa si decidesse ad estendere anche nelle ore pomeridiane il servizio all’Ufficio Postale di Bellizzi.

E’ necessario fare una premessa: questo sito è un diario personale, che per volontà del suo fondatore è stato “aperto” e quindi reso disponibile a tutti, e la sua interattività è la chiave del suo successo, ma è anche la ferma convinzione che l’informazione non è un paddock dove le questioni devono essere poste e confinate senza dare l’opportunità a tutti di potervi entrare ed uscire, attingendo e fornendo a propria volta notizie, commenti, opinioni.

Bene ha fatto Mimmo Volpe a scrivere a POLITICAdeMENTE, e le questioni che ha sollevato, e non poteva essere diversamente visto i ruoli politici ed istituzionali che ha ricoperto negli anni, sono pieni di spunti interessanti, che offrono a loro volta altri spunti di discussione. Ed è questa palestra che rende poi le questioni aperte sviscerandole fino a far venire fuori la verità, o le verità, e semmai solo utili a fare chiarezza.

L’articolo non è ingannevole, è non ha nessuna volotà di esserlo, è solo la raccolta di una protesta che le due “fantomaticheAssociazioni bellizzesi hanno voluto affidare a questo sito, come accade spesso per i partiti, le associazioni, le amministrazioni o liberi cittadini di tutta la Provincia e non solo, che affidano bontà loro a questo blog le loro richieste, le loro proteste, le loro opinioni, le loro denunce, e non per questo si possa ritenere siano parziali se invece hanno lo scopo, rivolgendosi ad un pubblico più ampio, di aprire una discussione o semplicemente fare una proposta o una protesta e così via.

Chi siano, per quel che mi riguarda, poco è interessante, fossero solo due cittadini sarebbe stata la stessa cosa. La dignità di un assunto non è determinato dal numero dei richiedenti, altrimenti gli ultimi, se ce ne sono tra i cittadini, non avrebbero nessuna speranza per essere presi in considerazione. Quel che conta è il fatto. Il fatto dice che si è proposto al Consiglio Comunale di “impegnarsi” affinchè si possa far aprire anche di pomeriggio l’Ufficio Postale e rendere un servizio utile alla Città, e nel Consiglio le posizioni si sono divaricate e il suo gruppo si è astenuto, poi cosa c’è dietro, se c’è dietro dell’altro, Volpe intervenendo, e altri facendo la stessa cosa, contribuiranno a far venire fuori la verità dei fatti. Il titolo non è ingannevole poiché il “contrari” è virgolettato, nei sottotitoli la posizione del Gruppo “Città Possibile” è chiara ed inequivocabile. Tuttavia anche un’astensione può considerarsi “contraria” se a seguito di quella astensione si contribuisce a non far prevalere una questione.

Ebbene volendo essere più critico, e so di poterlo fare con Volpe, specie conoscendo la sua proverbiale capacità di dialogo, ritengo sia stato un errore interloquire con le Associazioni e non su quello che esse ponevano a base della discussione, ripeto, che non ha niente a che fare con le vite personali di chi vi è dietro, a fianco o dentro.

Conosco la realtà di Bellizzi, avendo insegnato a Bellizzi, a Bivio Pratole, a Macchia, a Montecorvino Rovella e a Pugliano e non mi meraviglio affatto che Montecorvino Rovella abbia tre uffici postali, Montecorvino Pugliano ne ha altri tre, l’anomalia è, che Bellizzi ne abbia uno solo. La questione non è dissimile ad altre realtà della provincia di Salerno, e se la scelta è una scelta economica da parte di Poste Italiane, mi consentirà Volpe è una scelta sbagliata.

Perché la questione economica, quella del profitto, deve prendere il sopravvento sul servizio?

Di qui le considerazioni più politiche, gli Uffici Postali, la Stazione dei Carabinieri, le Scuole, alla pari delle Parrocchie, rappresentano i presidi delle Istituzioni: i primi tre dello Stato; le seconde della Chiesa, e non possono essere trattate con il principio che risponde alla legge degli utili. Di qui la battaglia di avanguardia che le forze politiche, le associazioni, le amministrazioni devono portare avanti, e non c’è maggioranza o opposizione che tiene che si possa far retrocedere rispetto a questo assunto, pietra miliare della democrazia, che vuole che quando si intraprende una battaglia politica, non si debba curare sia maggioritaria, nel momento in cui si porta avanti, semmai metterci tutta l’anima e la forza della convinzione perché diventi maggioritaria.

Questo per sottolineare che quando si è convinti di qualcosa, non dico si debba morire per portarla avanti ma quantomeno si deve essere convinti e convincenti e si deve mettere cuore e coraggio anche se si è convinti di non riuscire a prevalere.

Lasciando la filosofia delle motivazioni e tornando invece alla vexata questio, Poste Italiane come altri importanti Enti o Società, dal momento che sono state privatizzate, devono sicuramente badare agli utili, ma gli utili non possono prescindere dai servizi e i servizi devono essere erogati indipendentemente dai costi, i bilanci poi si fanno valutando i costi e i benefici, ma nella complessità e non nei singoli Uffici.

Se si invece le scelte dovessero rispondere asetticamente al principio costi-benefici, ne conseguirebbe magari che gli Ospedali dovrebbero chiudere tutti i reparti di Geriatria, risultado questi totalmente passivi rispetto ad altri, e allora ci troveremmo a fare una scelta o chiuderli e “ammazzare” tutti gli anziani o invece spalmare quei costi e fornire un servizio utile, vitale. Nessun Politico attento opterebbe per la prima ipotesi.

Ebbene, è qui la grande magia della politica, ed è qui che la politica si distingue se è o non è capace di dare risposte utili e comprensibili, ancorchè di avanguardia e di grande respiro sociale.

Poste Italiane deve convingersi che svolge un servizio pubblico che altri, sebbene il “servizio” sia stato privatizzato, non riescono a fornire, avendo a che fare con una Società solida e capillarmente presente sul territorio nazionale, ma ricordando che il capitale, quello originario è patrimonio dei cittadini.

Per questo Mimmo Volpe e chiunque altro possa e voglia dare un contributo di verità, come quello di pubblicare la famosa Delibera in questione, o solo esprimere i propri punti di vista, che sebbene parziali, riusciranno a contribuire sicuramente a dare una “botta” alla verità. E la verità cerchiamo, contribuiamo insieme a che emerga.

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di Mimmo Volpe
Capogruppo Consiliare “Città Possibile”

Gentile direttore, non è mio costume rispondere a degli articoli che parlano, anche, impropriamente di fatti che mi riguardano. Ho profondo rispetto dell’autonomia della libera stampa, perchè credo sempre che un ”bravo” giornalista prima o poi andrà ad approfondire la notizia. Quello che non si limita a pubblicare un comunicato solo di ”parte”.

Senza apparire un censore o un professore di diritto amministrativo, per i lettori del suo giornale, mi scuso a priore se darò questa impressione. Credo che Lei abbia approfondito il ”fatto”, quindi possiamo comprenderci.

Oggetto del punto all’ordine del giorno: si invita il consiglio di fare voto alla direzione provinciale (no dipartimento regionale) delle poste di aprire di pomeriggio. Fin qui niente di strano…FARE VOTO…dispositivo visto che lo chiedono due associazioni che hanno raccolto le firme…

Quindi primo punto di dissenso…no di votare ufficio chiuso o ufficio aperto.

Secondo punto un Sindaco o una istituzione che si rispetti lo fa autonomamente ed in qualsiasi momento. Fare una lettera o un atto di giunta in ogni momento se vuole essere propositivo per la propria comunità.

Terzo punto parliamo di una istituzione che è una società privata, si muove oggi sul rapporto costo beneficio. Posso avvalorare una contraddizione.

Può un’Amministrazione pubblica, un Sindaco che per la propria corrispondenza fa accordi con una Società concorrente, che non sono le Poste s.p.a e chiedergli di dare un servizio ecxstra di pomeriggio…credo proprio di no.

Quarto punto, per la mia modesta esperienza non mi va di prendere in giro i Cittadini, quella delibera era come affermare volete voi che ”l’asino vola”. La funzione pubblica, al primo punto è non ingannare ma formare ed educare la cittadinanza alle cose realistiche e fattibili che hanno un senso compiuto.

Quinto punto se le ribadisco che c’era un accordo sottoscritto con le Poste centrali che non appena avesse aumentato il fatturato che copriva i costi del personale avrebbe continuato a garantire il servizio di pomeriggio. Non le cito i nomi degli alti dirigenti per riservatezza.

Non ho mai mentito sugli atti pubblici!!

Ma purtroppo la presunzione e l’arroganza di chi amministra oggi la Comunità è tale da accecarli ad ogni mia proposta. Ma non mi interessa più di tanto. Andiamo avanti…mi spieghi Lei che senso ha dire che abbiamo votato contro quando non è vero! Mi dica lei che senso ha il nostro voto se siamo minoranza ed è ininfluente ai fini del risultato il nostro voto o non voto.

Dove si è visto mai che le minoranze contano su un ”fare voto” ad una delibera di voto! Altro aspetto che voglio chiarire ai lettori che leggono il suo giornale. Quando sarà resa pubblica la delibera con gli interventi e le dichiarzioni di voto chi perderà la faccia sulle menzogne ”affisse con manifesti pubblici”. Spero che lei darà ampio spazio alla notizia.

Inoltre per chiudere questa amichevole discussione. Lei conosce i soggetti, presidenti, delle ”FANTOMATICHE ASSOCIAZIONI”. Penso di no.

Uno che vive il proprio territorio conosce l’attivismo delle associazioni, cosa propongono, come si alimentano. Bene lei sa che uno è un ex consigliere che ha amministrato fino alla fine del mandato. Sa che nessuno ha voluto candidare, rimanendo fuori dalla competizione. No! Lei sa che l’altro proponendo ha una causa con il guppo consiliare di Città Possibile, dove sono il CAPOGRUPPO, per una causa di ”falsità elettorale” dove è imputato.

Lo sa che è stato denunciato dal Sindaco per falsità ideologiche. Lei sa che per questo espediente non si è potuto dare applicazione alla sentenza esecutiva dei giudici amministrativi di Salerno. No!

Mi spieghi Lei che senso ha attaccare le minoranze su un falso problema con una volgarità di falsità. Si è chiesto in quale paese le minoranze sono determinanti su una delibera di voto. Bene credo che forse l’argomento le apparirà un po più chiaro.

Cordialmente la saluto è la inviterei a togliere o rettificare un titolo ”ingannevole” all’articolo. NON ABBIAMO VOTATO CONTRO ALL’APERTURA POMERIDIANA DELL’UFFICIO POSTALE, per quello che poteva valere. Si è solo svuotata di autorevolezza il luogo del Consiglio Comunale, oltre ad amministratori particolarmente distratti. Non danno nessun valore istituzionale al ruolo che rivestono. Bastava una semplice lettera. Ora comprenderà che gli obiettivi erano altri.

Bellizzi, 1 aprile, 2012

3 commenti su “Mimmo Volpe sull’Ufficio Postale precisa: Gli obiettivi erano altri”

  1. I motivi di Volpe sono proprio banali, ma forse e’ meglio ammetta che ha preso una scivolata, in questo modo non smentisce il suo impegno politico storico.

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  2. Gentile Direttore, forse l’argomento cosi come lo stiamo rappresentando sta dando una distorsione alle ”nostre” idealità sociali e culturali. Quanto da Lei scritto lo condivido appieno, salvo qualche considerazione sul voto di astensione, che non è certamente contro. Oltre che non serviva nessun quorum per un fare ”voto” ad una delibera che non determinava niente.Nelle mie dichiarazioni ho espresso un plauso e rispetto per chi proponeva e per i 400 cittadini che avevano sottoscritto la richiesta. Poi la petizione andava inoltrata direttamente alla direzione regionale e il consiglio se proprio voleva rendersi utile affiancava con una propria proposta. Ma questo è un altro aspetto. Ritornando alle sue giuste considerazioni sulle istituzioni pubbliche. Su questo sono rimasto un ”vetero” comunista. Credo nella scuola pubblica, nei servizi pubblici, nei servizi alla persona pubblici, una sanità pubblica che funzioni concretamente. Cosi anche per il servizio postale, che ancora conserva una sua funzione sociale per gli anziani e non solo. Non sto qui a rappresentarle le mie battaglie politiche sulla funzione pubblica di alcuni settori strategici dello stato…assente. Le ribadisco ”l’agguato” perpretato su questa vicenda è da ”meschini” ed è strumentale…era stato pianificato ad arte che si sono traditi da soli. Un manifesto già pronto ed affisso a solo 12 ore dal consiglio, quando per affiggerlo ci vogliono 5 giorni solo per prenotare gli spazi pubblici. Riporta il titolo sbagliato di voto contrario, solo perchè lo avevo preannunciato il giorno prima del consiglio. Poi invece ci siamo astenuti come segno di buona volontà. Non devo dimostrare niente sulle battaglie politiche, basterebbe tirare fuori gli atti approvati che imponevano alla direzione regionale delle poste italiane s.p.a., che dopo 6 mesi dalla riorganizzazione dell’ufficio postale di bellizzi, il servizio pomeridiano sarebbe stato ripristinato 4 giorni su 6. Mi creda, rispondendo anche ad un ”commentatore” lettore, non ho preso nessuna scivolata. L’intento era altro. Ora aspetto pazientemente che il servizio venga reso. Noi ci stiamo muovendo affinchè vengano rispettati gli accordi sottoscritti, facendo valere tutto il peso politico del caso. A me interessa una Città dove funzionino i servizi al Cittadino…il resto del merito mi appassiona poco o niente.Grazie per la sua disponibilità e ospitalità. Cordialmente Mimmo Volpe

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  3. Ma davvero il Volpe si è bevuto il cervello! Parla di “agguato” quando è palesemente falsa ogni sua affermazione. Ha fatto come Pilato; si è “astenuto” attaccando duramente le associazioni che si erano adoperate per raccogliere le firme per la petizione popolare, sminuendo il valore di una iniziativa popolare che, per il solo fatto di essere partita dalla gente, andava sostenuta a prescindere. Ha osteggiato duramente la raccolta di firme, forse perchè si sentiva scippato dello scettro di protagonista, tanto che alcuni suoi sodali per poter firmare la petizione sono stati costretti a farlo di nascosto. Quando di perde di vista l’interesse della gente per difendere solo i propri interessi di bottega, a pagare il conto sono sempre i cittadini. Non serve cercare scuse e giustificazioni perchè ha dimostrato di essere interessato solo alla poltrona che i cittadini gli hanno sottratto. Non si spiegherebbe altrimenti la sua inadeguatezza come opposizione. Basti pensare che sono più i consigli comunali che ha disertato che quelli a cui ha partecipato. Non è che la gente ci abbia perso granchè, per la verità, ma una opposizione seria è presente nella vita della Istituzioni per controllare, proporre e denunciare. Quale emendamento ha presentato sull’ultimo bilancio? Ah, dimenticavo, era addirittura assente! Forse farebbe bene a tacere, e a cambiare “mestiere” per il bene di tutti.

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