Adornato con l’UDC “aggancia” Monti e rilancia il Partito a Salerno

Partito unito a Salerno e Adornato, “aggancia” Monti e lancia una nuova sfida: “Siamo disposti a rinunciare a noi stessi.

Nuova ricetta e nuovo Partito per l’UDC. dall’antipolitica alla politica riformista e programmatica, cristiana e liberale, capace di cambiare le regole del gioco. Ad ascoltare il nuovo corso Cobellis, Inverso, Gargani, Gagliano, Salzano, Provenza, Villani.

Ferdinando Adornato

SALERNO – L’UDC si confronta con se stesso e sponsorizza il Governo Monti per accreditarsi sempre di più come partito affidabile, ma anche come guida del Terzo Polo e con il suo Leader Pierferdinando Casini sempre più “montizzato” consapevole che il suo abbraccio impedisce che il Governo e il suo Premier Monti finisca nelle mani di Silvio Berlusconi.

Con questa base anche a Salerno l’UDC inaugura il nuovo corso e tocca a Ferdinando Adornato, Presidente nazionale dei Circoli Liberal, emissario di Casini, spiegare che è finita la stagione “dell’Antipolitica” ed è iniziata quella della Politica “Riformista“. L’occasione è stato il convegno organizzato dall’area politica del partito, che fa capo ad Adornato a livello nazionale, e al Presidente Provinciale Vincenzo Inverso a livello locale, dal titolo “Il Governo Monti e le prospettive future” svoltosi, all’Hotel Mediterranea di Salerno.

Inverso-Adornato-Cobellis

Una sala piena zeppa, che ha rappresentato una sorta di risollevazione di un Partito che fino all’ultimo Congresso provinciale era diviso e appiattito tra i due “potentati” che si dividono il proscenio politico provinciale: Vincenzo De Luca e Edmondo Cirielli. Quindi nuovo corso anche a Salerno

All’incontro erano presenti, oltre al Segretario Provinciale Luigi Cobellis, anche il presidente provinciale del partito, Vincenzo Inverso, l’euro parlamentare Giuseppe Gargani, il coordinatore cittadino Luigi Provenza, il consigliere comunale Salvatore Gagliano, l’ex Sindaco di Salerno Aniello Salzano, e seduto tra il pubblico, molto interessato, si è visto anche il Consigliere provinciale ed ex Presidente della Provincia di Salerno Angelo Villani, che, nell’ottobre del 2010, ha aderito all’Udc proprio attraverso i circoli “Liberal”.

“La collaborazione con Inverso – dichiara il neo-Segretario Provinciale dell’UDC Luigi Cobellis sta portando a risultati molti proficui e sono certo che riscontreremo esiti importanti anche alle prossime elezioni amministrative, che coinvolgeranno città importanti come Agropoli, Nocera Inferiore e Capaccio nelle quali ci presenteremo con il nostro simbolo perché non abbiamo bisogno di nasconderci dietro liste civiche come invece hanno intenzione di fare gli altri due principali partiti. Noi vogliamo occuparci dei problemi dei cittadini e non ci interessa la spartizione delle poltrone e del potere”.

Forse da oggi il Partito di Casini e Lorenzo Cesa ha ritrovato la spinta per esercitare quel suo ruolo, che lo vede come “terra di Mezzo” dove poter approdare, se non si vuole essere fagocitati dai due più grandi Partiti del PD e del PdL o dagli opposti estremismi. Un Partito che passa dall’essere accusato di praticare la teoria dei “due forni” ad un Partito che vuole diventare centrale, così come fino a questo momento si sta accreditando a livello nazionale, quando è riuscito ad imporre che si discutesse della nuova riforma elettorale eliminando di fatto il “bipolarismo” ed introducendo la possibilità di indicare un premier ma senza vincoli di coalizioni.

“Oggi – dichiara nel suo intervento il giovane Presidente del Partito Vincenzo Inverso inauguriamo un ciclo di seminari che svolgeremo sul nostro territorio e che avranno come argomento principale il futuro del nostro Paese. Come Udc – continua Inverso – stiamo stiamo avviando una serie di incontrari con i cittadini per spiegare loro che esiste la buona politica, e che noi ne siamo interpetri. Vogliamo dar vita a un’azione politica non contro qualcuno ma per qualcosa. Vedo – prosegue Inverso facendo espliciti riferimenti al Comune e alla Provincia – che in alcuni livelli i dibattiti avvengono su questioni personali mentre l’obiettivo primario – ha sottolineato Inverso – deve essere il bene comune”.

Infatti l’UDC vive in questi due Enti profonde contraddizioni, e se al Comune con Gagliano si porta avanti una opposizione di tipo costruttiva in Provincia vi è una pericolosa anarchia, Assessori che si richiamano all’UDC come Mario Miano e Nunzio Carpentieri, rispondono più al Presidente Cirielli che all’UDC, così come i Consiglieri provinciali stessi non riescono ad incidere nulla e in certe circostanze hanno scaricato l’UDC per sostenere altre soluzioni, condizione che ha procurato attriti che ancora oggi sono presenti e non sono stati superati.

“Mi fa molto piacere vedere Inverso e Cobellis lavorare insieme dopo il congresso provinciale.Esordisce Ferdinando Adornato che con il suo intervento ha concluso l’incontro, e facendo un riferimento a Salerno prima di affrontare i temi politici nazionali ed europei, e soprattutto le difficoltà degli italiani –“Bisogna inaugurare un nuovo corso che sostituisca l’antipolitica con la politica riformista e programmatica. E’ un momento difficile ed ogniuno deve rinunciare a qualche privilegio, questo non significa che non siamo insensibili ai fermenti della società. Berlusconi è finito perché non ha ascoltato le ragioni delle persone ma solo alle sue “sirene”, e Monti è stata la conseguenza logica della insensibilità di Berlusconi. E noi siamo il Partito che ha voluto il Governo Monti. – con una punta di soddisfazione ma con la convinzione di caricare il significato della presenza e del ruolo dell’UDC nel panorama politico nazionale aggiunge – Hanno dovuto accettare tutte le nostre tesi.

Si è dato un termine a Governo Monti – prosegue Adornato – Quel limite del 2013 non è una tappa, per tornare alla dialettica corrente e tranquilla ce ne vuole. Con il Governo Monti si è sospeso una politica abberrante, non la democrazia. E perché i Partiti non ci sono nel Governo Monti? Perché si è dovuto sostituire i competenti con gli incompetenti e perché c’era una difficoltà oggettiva per una vera e propria guerra di posizioni.

Noi rivendichiamo una continuità delle nostre scelte anche dopo le elezioni, sicuri di avere ragione – e poi affonda con una battuta un eventuale progetto di Vasto tra Bersani, Di Pietro e Vendola – la foto di Vasto non è la soluzione, con queste premesse la soluzione sarebbe un Governo di Responsabilità nazionale. La credibilità di Mario Monti lo impone, ma occorre una classe dirigente capace di continuare l’esperienza politica Nazionale e Internazionale che quella credibilità rappresenta.

Per ricostruire la Repubblica – continua Adornato – ci vuole tempo, ci sono ancota troppe superfetazioni che lo impediscono. Non è accettabile tenere ancora ben salde le disuguaglianze, per quanto tempo ancora gli italiani lo sopporteranno? L’UDC è il Partito del superamento dell’antipolitica la politica riformista e programmatica, cristiana e liberale, e riguardo al sistema elettorale – Non siamo bipolaristi o bipartitisti, è uno schema che non è adeguato all’Italia, e la seconda repubblica è stata una nuova guerra politica e ideologica, che non ha aiutato il cambiamento, ha solo messo su un’esigenza di Berlusconi con un finto bipolarismo per accrescere il suo ruolo. Una condizione che voleva i partiti giganti al momento della coalizione, nani al momento della Politica.

Non è possibile – fa rilevare Adornato – che a distanza di circa 20 anni si parla ancora di Berlusconi da una parte e di Romano Prodi dall’altra. Basta pensare che alla Presidenza della Repubblica il PD vorrebbe Prodi e il PdL Berlusconi. A logiche del genere – avverte Adornato – noi ci tireremo fuori, e se non si vuole operare le riforme e lanceremo una sfida: la prima per rinnovare la politica; la seconda di costruire un nuovo partito che cambi le regole del gioco. Insomma – conclude il suo lungo e articolato intervento – saremo capaci di lanciare “Una nuova sfida”. Siamo disposti a superare noi stessi.

Con Mario Monti potremo portare a termine questa sfida, che è anche la sfida all’Europa. Monti vale il doppio rispetto alla Merkel e Sarcozy, e l’Italia con Monti è diventata l’anello indispensabile dell’unità europea che ci condurrà ad un obiettivo più importante di noi stessi: Gli Stati Uniti d’Europa”.

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Convegno-UDC-Pubblico

Salerno, 1 aprile 2012

7 commenti su “Adornato con l’UDC “aggancia” Monti e rilancia il Partito a Salerno”

  1. L’UdC sta facendo buona politica. Ma il Paese e’ in ginocchio e non si puo’ fare fonta di niente. si e’ancora lontani dal combattere ed eliminare tutti o privilegi, mentre si tira a campare.

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  2. Sto seguendo attentamente l’evoluzione dell’UdC sperando che si trasformi in qualcosa di votabile. Ma come per gli altri partiti, vale la stessa cosa: niente idee, niente proposte concrete, niente progetti di sviluppo, nessuna idea di come si vuole l’Italia del futuro, si continua a blaterare di riformismo senza indicare in concreto una (dico una sola) riforma.
    I partiti sono fabbriche di consenso, è l’unica cosa che gli interessa per sopravvivere a loro stessi e accaparrarsi posizioni di potere.
    L’impalpabilità delle loro proposte politiche (e qui mi riferisco a tutti i partiti) si traduce nella richiesta di una delega in bianco che i cittadini (o almeno io) non sono più intenzionati a concedere.

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  3. rispondo ad antonio, vedi non e che non stanno facendo niente al contrario ci stanno portando alla distruzione sia a livello nazionale dove sono intenti a spartirsi la tozza mentre a noi cittadini dicono che dobbiamo fare ulteriori sacrifici, sia a livello locale si stanno scannando solo per qualche miserabile poltrona, producendo un buco nelle casse comunali a dir poco biblico.

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