Una proposta “ecologica” da parte dei Giuovani di IDV: Uffici Comunali Ecosostenibili.

I Giovani di IDV attraverso il suo coordinatore Torsiello propongono Uffici Comunali Ecosostenibili.

La proposta bene articolata è l’occasione per dare il buon esempio ai cittadini per intraprendere insieme questo ulteriore passo avanti che la Città di Battipaglia si presta a fare verso l’Ecosostenibilità.

Martino Torsiello

BATTIPAGLIA – Sull’onda dei provvedimenti presi a favore dell’ecologia e del riciclaggio dal Comune di Battipaglia in merito allo smaltimento e raccolta dei rifiuti, il Coordinatore dei Giovani di “Italia Dei ValoriMartino Torsiello, ha proposto una serie di interventi funzionali alla creazione di Uffici Comunali Ecosostenibili. Le proposte avanzate hanno ampio raggio e oltre a creare un sistema ecocompatibile e una coscienza sensibile al tema dell’ecologia hanno anche un riscontro economico configurato in termini di risparmio. Insomma un’occasione per dare il buon esempio ai cittadini per intraprendere insieme questo ulteriore passo avanti che la città Battipaglia si presta a fare verso l’Ecosostenibilità.

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Proposta di deliberazione ex art. 48 d.lgs. N. 267 del 18 agosto 2000

OGGETTO: Linee guida per gli “acquisti verdi” nella pubblica amministrazione.

  • Premesso che l’amministrazione comunale di Battipaglia è impegnata per l’incentivazione sul territorio di comportamenti orientati allo sviluppo sostenibile, nel rispetto delle risorse e nel risparmio energetico e idrico;
  • Considerato che la pubblica amministrazione sostiene l’educazione ambientale nelle scuole e sul territorio, promuovendo progetti di sensibilizzazione e campagne di informazione;
  • Considerato che sarebbe una contraddizione chiedere ai cittadini e alla comunità di rispondere a certi principi e comportamenti di tutela ambientale senza cominciare a farlo al proprio interno;
  • Ritenuto quindi di orientare la gestione degli edifici e dei servizi di competenza comunale alla sostenibilità ambientale e al rispetto del territorio;
  • Visto che già molte amministrazioni pubbliche ed enti locali hanno introdotto criteri e indicazioni precise sugli acquisti verdi per gli uffici comunali;
  • Esaminato il seguente parere reso ai sensi dell’art. 49 del T.U.O.EE.LL. n. 267/00: Regolarità tecnica: il Responsabile del III Settore “Favorevole” 07/10/2004 F.to ALBERTELLI
  • Dato atto che, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, non è stato acquisito il parere di regolarità contabile, trattandosi di atto che non comporta impegno di spesa o diminuzione d’entrata;

SI PROPONE

Di adottare per le motivazioni esposte in premessa le linee guida riportate in allegato per l’acquisto di materiale di consumo e di gestione eco-compatibile degli uffici comunali e delle strutture di proprietà dell’Ente

A L L E G A T O

Linee guida per materiale di consumo,

Suggerimenti e proposte per gli Acquisti Verdi

Si intende l’introduzione di criteri ambientali (minimi impatti su acqua, suolo, aria, energia, rifiuti) nelle politiche di acquisto di beni e servizi. Con il termine di consumi responsabili si intendono le scelte di acquisto orientate al rispetto dei criteri di responsabilità sociale (rispetto ai diritti umani) ed ambientale.

Gli acquisti pubblici rappresentano 1000 miliardi di euro pari al 14% del PIL di tutti i Paesi dell’EU. Coinvolgono Enti Locali (Comuni, Provincie, Regioni, Comunità Montane, Parchi, Aziende sanitarie), scuole, impianti sportivi, imprese, cittadini/famiglie.

Riferimenti normativi

  • D.Lgs. 5.2.97, n.22 (Decreto Ronchi), art.19 “Obblighi delle Regioni di emanare norme affinché gli uffici acquistino almeno il 40% di carta riciclata”.
  • Comunicazione interpretativa della commissione dal titolo “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici”.
  • Decreto del Ministero dell’Ambiente, attuativo della Legge 448/2001 che vincola le PP.AA. a destinare il 30% dei suoi acquisti verso materiali riciclati.
  • Decreto 8 maggio 2003 n.203 G.U. 5 agosto 2003, norme affinché gli Enti Pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuo di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo.
    Cosa può fare la pubblica amministrazione:
  1. gestire edifici di proprietà e impianti secondo criteri di riduzione dei consumi idrici ed  energetici;
  2. accrescere la competitività e la disponibilità di prodotti e servizi verdi applicando standard ambientali per i propri ordini di acquisto;
  3. essere modello per i cittadini, privati e imprese;
  4. sensibilizzare e stimolare i fornitori (imprese locali).

Si può intervenire su: carta, arredi, trasporti, illuminazione, energia, prodotti di pulizia, attrezzature informatiche, cancelleria e consumi.

Carta (ufficio)

Acquistare carta riciclata per ridurre i consumi di materiale cartario e per ridurre i rifiuti.
Stampare documenti su entrambi i lati.
Stampare i documenti per uso interno sul retro di fogli già stampati.
Prevedere negli uffici un numero sufficiente di appositi contenitori per la raccolta differenziata della carta (e non solo).

Carta (uso igienico)

Per facilitare il recupero e il riciclaggio, sono preferibili imballaggi costituiti da un solo materiale o da più materiali separabili manualmente e avviabili alla raccolta differenziata; che non contengano inchiostro, coloranti, pigmenti, stabilizzanti o altri additivi nei quali siano presenti piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente e sostanze cancerogene, mutagene e teratogene; sui quali siano applicati adesivi biodegradabili o solubili in acqua oppure nastri adesivi facilmente rimuovibili.

Arredi
Assicurarsi che gli arredi esistenti possano essere riparabili.
Prevedere la possibilità di riutilizzare/riciclare gli arredi di altri uffici/spazi.
Assicurarsi che la superficie degli arredi non sia trattata con solventi.
Il noleggio degli arredi è la pratica più sostenibile, non si acquista nulla di nuovo, e non si hanno problemi per lo smaltimento.

Trasporti
Nei nuovi acquisti, orientarsi verso veicoli a metano, GPL, elettrici, biodiesel.
Programmare una conversione del parco auto esistente, ove possibile.
Acquistare biciclette per i dipendenti per gli spostamenti nel centro urbano e incentivare buone prassi quali il car-sharing.

Illuminazione
Utilizzare lampade a basso consumo.
Per l’illuminazione pubblica intervallare l’accensione dei lampioni.
Prevedere l’installazione di lampade a comando.
Utilizzare i neon con dispositivo elettronico non magnetico.
Esistono lampade con l’ecolabel che:

  • durano tra i 5 e i 9 anni (10.000 ore), 10 volte di più rispetto alle lampade ad incandescenza;
  • consumo di energia 5 volte inferiore rispetto ad una lampada ad incandescenza;
  • nessun tremolio nell’accensione;
  • un contenuto di mercurio estremamente ridotto;
  • imballaggio con il 70% di materiale riciclato.

Energia
Utilizzare calcolatrici solari anziché a pile.
Utilizzare modalità di stampa economy o bozza.
Se non si usa il PC per brevi periodi non lasciarlo acceso ma in stand-by (è falsa l’idea che accendimento/spegnimento ripetuto di un computer lo danneggi; può essere spento anche per pause di 10 minuti).
Spegnere la fotocopiatrice e la stampante laser se restano non attive per oltre mezz’ora (consumano molto anche quando sono in stand-by).
Utilizzare un relais per il fax, che resta in stand-by per circa il 90% del suo tempo.
Scollegare a fine giornata il computer e tutte le apparecchiature elettroniche dalla presa o spegnere l’interruttore generale.
Mantenere i termosifoni a temperature non elevate e differenziare il riscaldamento degli ambienti a seconda delle
necessità (valvole termostatiche e termostati).
Montare riduttori di flusso nei bagni e verificare periodicamente la chiusura dei rubinetti o eventuali perdite.
Utilizzare il più possibile le scale anziché l’ascensore.
Spegnere la luce nelle stanze vuote e favorire l’illuminazione naturale.
Evitare l’utilizzo di condizionatori, preferendo sistemi di raffrescamento passivo (alberi o piante che proiettino la loro ombra sull’edificio, rampicanti sulle pareti esposte al sole, ombreggiamento con tende e tapparelle esterne,
contenimento illuminazione artificiale, arieggiamento dei locali di notte).
Programmare l’installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Programmare l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di corrente elettrica.
Dotare le finestre di doppi vetri o di vetri termici.
Aggiungere ai rubinetti dei servizi igienici i riduttori di flusso per il risparmio dell’acqua.
Acquistare WC con scarico ultra basso che utilizzano acqua presurizzata, o con sciacquone differenziato, o pulsante regolabile.

Prodotti di pulizia
Preferire l’acquisto di prodotti con l’ecolabel (ecolabel è un marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che attesta il ridotto impatto ambientale di tutto il ciclo di vita del prodotto).
Preferire l’acquisto di prodotti con un alto grado di biodegradabilità.
Preferire l’acquisto di prodotti senza fosfati.
Utilizzare spugne in microfibra che dimezzano l’utilizzo di detergenti e acqua.

Attrezzature informatiche
Acquistare prodotti con marchio ecolabel.
Utilizzare la funzione stand-by che consente di risparmiare energia.
Prevedere la raccolta separata per i toner di fotocopiatrici e stampanti.
Preferire prodotti che contengono una minore quantità di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente.
Preferire prodotti facilmente smontabili e rimontabili. Preferire prodotti che vengono ritirati gratuitamente dal costruttore al termine del ciclo di vita.

Cancelleria e consumi
Sostituire la carta con risorse informatiche (bozze, e-mail, ecc.).
Riutilizzare le buste per la corrispondenza interna applicando un’etichetta adesiva sull’indirizzo originario.
Riutilizzare le buste imbottite.
Usare matita e gomma per gli appunti, anziché biro.
Usare lavagna con il gesso per promemoria anziché le lavagnette col pennarello cancellabile, molto tossico.
Segnalare alle ditte (associazioni, privati, ecc.) che inviano molta posta indesiderata per essere eliminati dagli indirizzari.
Privilegiare l’uso della posta elettronica per mandare messaggi o lettere anche ufficiali: si risparmia busta, francobollo, e carta.
Fare rigenerare nastri per stampanti e cartucce.
Utilizzare prodotti riciclati ed ecologici con marchio ecolabel.
Stimolare l’impresa di pulizie dei locali ad usare prodotti ecologici prevedendolo nella gara d’appalto.
Acquistare asciugamani a rullo in tessuto lavabile anziché a getto d’aria oppure usa e getta in carta.
Comprare prodotti ecologici di cancelleria: matite fluorescenti, colle tradizionali, correttori ecologici, cancelleria ecologica.

Battipaglia, 10  giugno 2012

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