LA STORIA SEI TU: Articolo “semiserio” sulle dimissioni della Giunta Melchionda

Quando il Coraggio supera la fantasia, si dimette il G8.

Gli Assessori della Giunta Melchionda si sono dimessi. Questo non è uno scherzo è solo una parte della verità.

Consiglio comunale di eboli deserto

di Gerardo Sorgente

EBOLI – Gli Assessori della Giunta Melchionda si sono dimessi. In attesa di ulteriori notizie, al di là delle “informative guidate” apparse su alcuni quotidiani locali, e in attesa di un articolo che sarà pubblicato nella giornata di domani su POLITICAdeMENTE, si pubblica con piacere l’articolo “semiserio” di Gerardo Sorgente sull’accaduto, nel quale egli non fa nomi, ma lascia la libertà ai lettori di associare i fatti accaduti ai nomi, come uno scherzo, ma purtroppo questo non è affatto uno scherzo e se veramente fosse uno scherzo, sarebbe di cattivo gusto, atteso che si sta scherzando con la Città di Eboli. Chi sarà il “Capo” il Sindaco di Eboli Martino Melchionda? E chi è il “G8” i magnifici Assessori? E chi è il “Trota”? Buona lettura.

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Cari lettori di POLITICAdeMENTE, vi presento un gioco di creatività, io vi racconto una storia  “inventata” e voi ci aggiungete nomi e personaggi, provate anche a dare un senso, alla stessa  e vediamo  quanti ebolitani hanno il coraggio di partecipare, il momento è propizio, ma ognuno si assume le proprie responsabilità:

“Un venerdì nero per le borse nazionali, peggio ancora per la politica locale, con un “inaspettato” gesto il G8 ebolitano, al pari del gruppo di Bilderberg, riunito in una località segreta, ha segnato il passo per i prossimi mesi. Dalla fusione di eccelse menti è venuto fuori un magro documento a cui nessuno vuole dare credito.

I membri riuniti attorno ad una tavola rotonda dai pungenti spigoli, si sono per una interminabile ora guardati negli occhi, senza pronunciar parola, quasi a voler leggere i pensieri altrui, del collega della sedia accanto. Il caldo, l’afa, la tensione e la preoccupazione hanno reso il clima insostenibile all’inverosimile. Da indiscrezioni trapelate è emerso che nessuno si alzava per andare in bagno per paura di perdere la poltrona, confondendola con la carica istituzionale, colpa della Stampa che parla troppo.

La riunione è andata avanti a colpi di tosse e mugolii che non permettevano a nessuno di capire ciò che si stava facendo in quella stanza. La risposta è arrivata nella pausa caffè quando il Trota della situazione e non me ne voglia Bossi junior, ha esordito con una freddura a temperatura ambiente,  l’ennesima cavolata da politico inappropriato,  che sorride quando gli danno dell’incompetente e arrossisce davanti ad un dito medio selvaggiamente alzato in direzione. La città fuori attende e il gruppo di ballo resta scomodamente seduto in attesa che dall’alto arrivasse qualcuno a portare una sana idea di rinnovamento politico.

Niente dopo quasi cinque ore, a sbrogliare la matassa è venuto lui in persona, il Capo, il buon pastore che con il suo bastone guida prima li ha direzionati e poi bastonati, ma non a tutti è toccato il colpetto fatale, solo a tre di loro, agli indisciplinati che messi insieme ai dissidenti fanno venire la lana allo stomaco. Il Capo, quasi a voler togliere l’uovo dal culo della gallina, ha iniziato la sua dissertazione sul benessere della nazione, aggiungendo una tantum frasi del tipo “fate come vi dico ma non come faccio, altrimenti qua casca tutto”.

Il Trota era sempre li, con l’occhio pendulo, quasi come se fosse imbalsamato ha accennato ad un lieve ciondolare che il Capo, lo ha subito paragonato ad volta faccia ed è sbottato in una frase del tipo: “Cavolo l’ennesimo che tenta di uscire dal gregge, non andiamo bene”. Verso la mezzanotte la soluzione, sempre di quelle inutili, è arrivata, come una folgore illumina il cielo, cosi quella idea malsana ha messo in moto quei pochi neuroni che in vestiti da partigiani hanno colto l’occasione per dire “finché c’è vita c’è speranza” ed ecco che in un nano-secondo le potenti penne aggredivano brutalmente i bianchi fogli A4, una dura battaglia, quella dei verbi contro i congiuntivi dove i segni di interpunzione ricordavano il mitico Totò, pochi minuti  dopo e saltava fuori un documento all’altezza del Gruppo di Bilderberg.

La città è salva. Il Capo ha deciso che per difendere il suo feudo dall’avanzata dei cariellovski, per non cedere davanti a niente e nessuno, scioglie il suo esercito e chiama a raccolta i suoi generali imbalsamati e putrefatti. Per la serie mi sparano contro, ma io butto via le armi” Cosa mai conterrà quel documento? Partecipa al cambiamento della tua città vediamo cosa ti suggerisce la tua fantasia.

Eboli, 29 luglio 2012

5 commenti su “LA STORIA SEI TU: Articolo “semiserio” sulle dimissioni della Giunta Melchionda”

  1. Qui bisogna andare oltre la fantasia ! caro ADMIN !
    Io credo nella maturazione del “CERVELLO” nelle varie fasi della vita ! e’ scientificamente e naturalmente provato che dalla fase di bambino si passa a quella “adolescenziale” e da questa si passa a quella di “UOMO”…SENZA OFFENDERE NESSUNO..molte di queste persone (forse)…hanno problemi seri.
    Evidentemente in una di queste fasi, o’ e’ venuto meno un “congiungimento mentale”, o’ “poverini” hanno battuto,la testa, e di brutto, ancora in fasce.
    Non mi so dare un’altra spiegazione, altrimenti impazzirei. Possibile ! che “menti cosi eccelse” non sanno programmare 5 anni di impegno assunto con il popolo che l’ha scelto? facendo una selezione e chiedendo, con le urne di essere amministrati dalla sua squadra ? La continuita’ di fare “bizze” ad ogni folata di vento, denota “QUALCHE SCOLLAMENTO DI CUI PARLAVO PRIMA” .
    Forse l’anello mancante, e’lo stravolgimento della societa’…la “famiglia Patrarcale” ove tutto era regolato dalla guida del capo famiglia. Dal dopoguerra in poi,..questa “MARCIA” democrazia, distruggendo a tutti i costi “e per fini politici”, riempendosi la bocca di “PARTIGIANISMO” una fase storica di rivoluzioni SOCIALI, che andava studiata e capita (visto che per parecchi anni abbiamo usato quelle leggi e quei dirigenti efficienti), ma non distrutta per fini solo POLITICI. Interrompendo cosi’ un’era storica iniziata con “LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA) DEL 1917 E continuata, per fini ancora politici, anche dopo la fine di “QUELL’ESPERIENZA” oggi si continua a “CAMPARE DI FANTASIE E OPPOSIZIONI DELETERIE ALLE PERSONE E ALLA NAZIONE” …I malati di questa malattia, ormai diventata “cronica” pur illudendosi di perpetrare qull’idea “bocciata dalla storia e dal consesso CIVILE, continuano a farsi del male e a far del male alla NAZIONE e al mondo intero.
    Io spero che il Figlio del Compianto Dott. BASAGLIA prenda a cuore questo fenomeno “MASOCHISTA” collettivo e ci dia lumi…(SENZA OFFESA ALCUNA A PERSONE FAMIGLIE O PARENTI AFFINI)

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  2. Una volta la tavola rotonda era una grande istituzione, tra re è cavalieri si decidevano le sorti dell’ impero e la difesa del proprio popolo.
    Adesso si dirà tutto e cambiato, non è così, perche i valori della vita rimangono sempre gli stessi, a quanto pare nell’attuale tavola rotonda al primo posto è il dio denaro, ma siccome sono sempre pochi, si deve trovare il modo come inventare nuovi affari. Qui scatta il problema la torta è piccola i compensali tanti, allora….potete immaginare cosa succede.
    Io proporrei, cambiamo l’ordine del valori, pensiamo al popolo, è qui casca l’asino. Il popolo serve solo alle elezioni, dopo si deve mettere da parte, diamogli qualche festa e tutto è risolto. In conclusione la favola è sempre la stessa, se la classe politica è scarsa, prendete atto e una volta tanto fate una bella azione, il popolo ve ne sarà grado.

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  3. Vi consiglio cari dimissionari e affini, un trasferimento (senza passare dal via e cosa importantissima senza ritorno) in un GULAG in modo che possiate espiare tutti i vostri peccati commessi nei confronti della nostra città.

    P.S.
    portate con voi MARTINO, CARMELO, ANTONIO, FRANCO, PIERINO, ecc ecc comprese le famiglie fino al terzo grado di parentela.

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  4. Un bel carcere nella zona EX PEZZULLO è quello che ci vuole per questa gentaglia….le prime stanze già saranno occupate da questa melma….!!!

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  5. Seconda stella a destra (o a sinistra): questo è il cammino, e poi dritti fino al Martino. Questa è l’isola che non c’è.

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