Eboli e l’invasione dei sacchetti

La Salute è un bene di tutti e non di pochi.

Possibile che nel 2012 le problematiche di una città, rispetto ai rifiuti sono ancora: difficoltà nella raccolta della nettezza urbana, difficoltà a comunicare l’importanza della differenziata, l’importanza del porta a porta, la inesistente pulizia delle strade e tanto altro?

Immondizia abbandonata per strada

di Gerardo Sorgente

EBOLI – In una delle giornate più caldi dei questa torrida estate, tra i mille problemi che affliggono un quartiere da anni martoriato dalle sue varie forme di criminalità, ancora una volta si presenta quello più fastidioso: l’immondizia, tanta,  che con un po’ di buon senso e civiltà potrebbe essere se non tolta almeno limitata, evitando per chi abita quelle zone i terribili odori che  da quei sacchetti  fuoriesce. Basta farsi un rapido giro per il quartiere, per capire che in certe zone regna l’assoluta mancanza di civiltà, l’anomia, sotto alcuni portoni, i soliti campeggiano come “monumenti” i tanti sacchetti lasciati alla mercé dei cani e del caldo soffocante con il risultato che l’odore invade intere zone. Contro chi dobbiamo puntare questo assurdo indice, in quale direzione, o forse sarebbe opportuno usare il plurale, ovvero in quali direzioni?

Chi sarebbe disposto ad ascoltare i tanti lamenti di gente comune che paga le tasse, che rispetta le regola ma che vive in un quartiere dove il rispetto per i regolamenti comunali e per le persone in genere sembra essere un optional? Ovviamente senza generalizzare, corre comunque l’obbligo di un distinguo importante nel rione Pescara abitano soprattutto persone che rispettano la legge e fanno la differenziata in modo impeccabile e che ci tengono alla salute, nello specifico sversano come dovere.

Immondizia abbandonata

Allora come è possibile risolvere il problema, “semplice”  elevando sanzioni, e siccome a dare man forte alla polizia locale ci sono anche le Guardie ambientali, queste ultime al posto di fare gli appostamenti potrebbero recarsi in quelle zone e provare a fare lo stesso lavoro che fanno in pieno Centro urbano, potrebbe essere possibile una cosa simile? Domanda lecita che non lede assolutamente la dignità o l’onore di nessuno, questo passaggio è importante perché ultimamente ad Eboli come in  tutta Italia, sembra che lo “sport” preferito sia quello di alzare la voce o minacciare chi dice la verità: giornalisti, blogger, vignettisti comprese persone che hanno account su Facebook o Twitter.

Questa storia sembra già di averla vista e letta altrove, si, in riferimento alla Regione Sicilia, dove il suo ex governatore con poteri da imperatore se la prende con la stampa perché le cose vanno male, dimenticando che il “piacere” di dimettersi è arrivato da un certo Mario Monti e non dall’ambulante di passaggio per strada.

Non a tutti piace leggere che in città, ma soprattutto nella zona mare, accadono cose spiacevoli, specie se la si abita in prima persona. Ma come è possibile che realtà molto più complicate di Eboli certe cose riescono e qua da noi siamo ancora costretti a fare il giro del palo, sogno o son desto?

Possibile che nel 2012  le problematiche di una città, rispetto ai rifiuti  sono ancora: difficoltà nella raccolta della nettezza urbana,  difficoltà a comunicare l’importanza della differenziata, l’importanza del porta a porta, la inesistente pulizia delle strade e tanto altro?

Mi dispiace  ma certe porcherie  non si possono tacere! In altre nazioni il semplice mozzicone lanciato in una piazza pubblica è duramente sanzionato, mentre da noi? Beh se fai il civile qualche energumeno potrebbe anche rinfacciartelo (…)  allora di cosa parliamo, questo bisogna capire. Vedere il 1 agosto quei sacchetti buttati a bordo strada con i cani che fanno il resto, è davvero troppo. Nel Centro storico per un periodo si fece la differenziata nella modalità porta a porta, poi come per magia è terminata, col pietoso risultato che i turisti che vengono si trovano davanti a cumuli  di immondizia abbandonati selvaggiamente.  Il quartiere Pescara, è solo la punta di un problema che prima o poi dovrà essere risolto definitivamente, perché la salute è un bene comune e pochi scellerati non possono mettere in ginocchio una città, per quello poi abbiamo già la classe politica sia nazionale che locale.  Quartiere Pescara, Centro storico, zone adiacenti palazzine al Borgo e soprattutto litoranea, queste sono le aree da tenere sotto controllo, e ogni singolo cittadino si deve sentirsi in obbligo di chiamare le forze dell’ordine o di segnalare anomalie e rifiuti,  amianto compreso, questo per chi non lo sa andrebbe ad incidere anche sulla Tarsu, altre triste capitolo, da molti non pagata, manco fosse un optional.

I movimenti civici e i comitati al posto di fare battaglie nelle quattro direzioni, che sempre positive sono, potrebbero concentrarsi sulla tematica ambiente che davvero non può più essere sottovalutata.

 Intanto non si finisce mai di ringraziare chi ha permesso tutto ciò.

Eboli, 2 agosto 2012

8 commenti su “Eboli e l’invasione dei sacchetti”

  1. La rivoluzione ha il colore delle ARANCE…tra non molto tutte le teste oggi al potere saranno decapitate e per sempre……la rivoluzione coinvolgerà il popolo tutto che riprenderà democraticamente le chiavi del proprio paese.

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  2. vorrei solo fare un chiarimento al giornalista le guardie ambientali sono circa una decina e hanno un territorio immenso da controllare con decine di punti sensibili come il rione pescara,ma la cosa piu’ importante che il loro non e’ un lavoro retribuito anzi anche il carburante nelle vetture proprie che vengono usate per il servizio e a loro carico,quindi caro giornalista tutto quello che fanno le gav e tutto in piu’ e sopratutto dedicano il loro tempo libero alla citta’ invece di portare le famiglie a mare ecc ecc……. per quando riguarda gli appostamenti la informo che hanno sanato almeno 3 punti che erano come il rione pescara e poi sono appena 50 giorni che stanno lavorando ad eboli ehanno rilevato oltre 35 sanzioni impegnandosi solo nel poco tempo libero e si ricordi che Roma e’ stata costruita con il tempo no in 50 giorni…………..

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    • “Salve, a me sembra che il giornalista lo avesse già messo in conto un attacco e in maniera professionale ha zittito tutti. Non mi sembra che ha detto che le Gav non lavorano, la sua è una provocazione ben riuscita, si vede che è del mestiere e che ama la sua città altrimenti non si metterebbe in piazza a farsi attaccare da tutti, complimenti sig. Sorgente hai davvero un bel coraggio, bravo ce ne volessero di più

  3. Stiamo parlando di un quartiere ad alto tasso di disagio sociale, un quartiere dormitorio dove da decenni una cappa di indifferenza istituzionale lo avvolge. Gli interventi tampone non sono serviti a far cambiare idea a quei cittadini che continuano a sentirsi di serie Z. L’assenza delle istituzioni, fatto salvo per quelle che intervengono sul disagio minorile (e quindi sull’effetto di quest’indifferenza istituzionale), ha prodotto in quei cittadini un senso d’appartenenza prossimo allo zero. Dobbiamo a don Peppino e al Sacro Cuore se qualche persona riesce ancora a sentirsi parte di una comunità. In questo clima apocalittico cosa pensate di trovare in quel quartiere gente che la sera si riuscisce a declamare poesie o a dissertare dei filosofi greci, di dante Aligheri o dell’esistenza di altra vita nello Spazio? Chiedo ai “vostri” amministratori se il contratto stipulato con la Sarim non prevedesse periodiche operazioni di “rinfresco” della memoria, incontri informativi e quant’altro. Dove sono andati a finire questi signori? Io resto del parere che dove l’invito al rispetto delle regole e dell’educazione non sortisce efeftti bisogna intervenire drasticamente, con sanzioni esemplari (multe, sospensione di sussidi, revoche contributi e pignoramenti se non si paga): repressione ed educazione. Colpirne uno per educarne cento. Un ruolo importante potrebbe averlo il Comitato di quartiere che fino ad oggi ha mostrato sempre di essere un organo propositivo e fattivo (ancorché snobbato dall’amministrazione). A loro potrebbe andare il compito di monitorare l’area, segnalare anomalie in cambio di qualcosa: gestione di una struttura pubblica, un contributo per manifestazioni nel quartiere, ecc. Solo chi sta sul posto può avere chiaro il polso della situazione. Le GAV poco possono contro certi incivili che, ripeto fino alla noia, sono l’effetto e non la causa del degrado ambientale e morale di questo paese. Dove la cultura è una perfetta sconosciuta cosa possiamo mai aspettarci … mio caro bellimbusto!!!!
    Armando Voza
    Armando Voza

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  4. quartiere ad alto tasso criminale?ma x piacere,vogliamo confrontare i vari quartieri ed i vari arresti?nn capisco xche il rione pescara venga sempre descritto come il bronx!penso che quello dei sacchetti sia l ultimo di una serie di problematiche,ma nn certo la criminalita,come da lei descritto.mai stato nell agro nocerino sarnese?la si potrebbe parlare di criminalita,ma nn certo in questo rione,e penso che lei lo sappia fin troppo bene.facile dire “quartiere criminale”e poi lavarsi le mani,quando poi invito tutti ,ma dico tutti ,a ricredersi.di certo e un quartiere difficile,ma mi dica sig.sorgente,di che crimini parla?e un crimine nn avere un lavoro?oppure nn avere la possibilita di frequentare la scuola.si quella d obbligo ,sia le varie scuole superiori?fin quando esisteranno questi pregiudizi nei confronti di chi e piu sfortunato nn cambiera mai niente sia al rione pescara,sia a eboli ed sia in italia.FATTI,nn parole!!!!!

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  5. Credo invece che l’articolo di G.Sorgente affronti nella maniera giusta le problematiche del quartiere pescara.
    Che poi sono quelle di tutti i quartieri periferici ebolitani.
    Egregio HOUDINI non si deve sentire offeso. Il quartiere Pescara è lontano cento miglia dalla periferia moralmente e materialmente degradata dell’agro nocerino-sarnese o dei grossi agglomerati urbani dell’interland napoletano!
    La stragrande maggioranza dei residenti al rione Pescara è gente seria,onesta,dignitosa nella sua povertà. I problemi sono sempre gli stessi: abbandono quasi totale da parte degli enti che dovrebbero curare l’arredo urbano e quant’altro,non ultima una maggiore attenzione nella raccolta dei rifiuti solidi urbani.
    Quella microcriminalità esistente è solo frutto di un grave disagio economico-sociale che tende sempre più ad aggravarsi. Prima che sia troppo tardi,è necessario un intervento più attento e convinto da parte di quelle associazioni di volontariato che,purtroppo,oggi sostituiscono anche egregiamente la totale assenza delle istituzioni politiche,civili e religiose.

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  6. Bisogna viverci nel quartiere,con la gente è tra la gente per cercar per lo meno di capirli i problemi,essi, i problemi sono facili da risolverli quando c’è interesse e buona volontà,ALTRIMENTI il menefreghismo da parte di tutti(autorità civili e religiose,mondo dell’associazionismo,politiche sociali ecc) portano solo ad AGGRAVALI,il quadro è sotto gli occhi di tutti purtroppo,con risultati più che PESSIMI è a perderci ne è l’intera COMUNITA’ EBOLITANA.-
    Un grazie a Gerardo che ha il coraggio di farli, scriverli e portarli a conoscenza certi articoli evidenziando quelle che sono le vere realtà,come pure un grazie ad Armando,certo avremmo potuto dare molto MOLTISSIMO di più come comitato di quartiere, ma hanno preferito ESILIARCI ed ISOLARCI,evidentemente chi lavora veramente x la collettività è del tutto GRATUITO non viene mai preso in considerazione a differenza di tanti con Padrini e Padroni Politici chiusi nei loro fortini che guardano il proprio orticello ed accomodi a più non posso pur non avendo requisiti basta conoscere lo “SCIENZIATO” di turno e non darlo fastidio…BONTA’ SEMPRE LORO.-
    affettuosamente Franco.-
    P.S -mi fermo qua altrimenti x l’ennesima volta si dice che io sono sempre critico verso le istituzioni e personaggi politici…però i risultati,i fatti e le carte ci danno sempre ragione nei confronti del loro operato…QUINDI ancora una volta BONTA’ VOSTRA…i cittadini sapranno capire non sono mica dei FESSACCHIOTTI.

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