Antonio Di Pietro: RESISTEREMO

Resisteremo. Resisteremo non con le chiacchiere, ma con le nostre azioni. Terremo duro grazie ai nostri militanti.

Questo governo aiuta i malfattori e i corrotti. Noi li abbiamo sbugiardati, diamo fastidio e per farci fuori ogni mezzo è buono.

Michele Santoro e Antonio Di Pietro

ROMA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la News Letter dall’ex PM di Mani Pulite Antonio Di Pietro, fondatore e leader di Italia dei Valori, il suo intervento, pubblicato anche sul suo sito, con il quale egli risponde al fuoco incrociato che si è abbattuto su di lui e sul suo partito, all’indomani della Trasmissione televisiva REPORT su RAI3 condotta in studio da Milena Gabanelli. Fuoco che non accenna a placarsi nemmeno dopo la Trasmissione televisiva “Servizio Pubblico” di Michele Santoro.

Di Pietro risponde con un “Resisteremo” e spiega le sue ragioni. Riconducendo le sue vicende e quelle che lui individua come un attacco mediatico condotto contro la sua persona e contro Italia dei Valori, perché a suo dire, è il solo partito ad essersi opposto a quello che lui chiama il “Governo dei Banchieri“, asserendo che ” Il governo Monti sta ammazzando il malato e fa bene solo alle banche e ai finanzieri“.

A seguito di quella Trasmissione e dell’intervista di Sabrina Giannini all’On. Di Pietro, Italia dei Valori ha subito uno scossone, e da quì si è aperta anche una discussione interna che ha portato alla fuoriuscita di Massimo Donadi e Nello Formisano, il Primo Capogruppo alla Camera dei Deputati, il secondo Segretario Regionale della Campania, ma anche ad una fronda interna, come quella del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, i quali hanno suggerito all’amico Tonino di fare un passo indietro per rilanciare il Partito, oppure un dibattito che vedrebbe una parte di IDV schierata su posizioni future a sostegno del centrosinistra e alleati del PD e un’altra parte, che invece vorrebbe seguire altre strade, magari accomunati al movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.

Ma basterà una scissione o una miniscissione, basterà un passo indietro di Tonino Di Pietro a far uscire Italia dei Valori dalla bufera in cui si trova? Oppure basterà la “polizza” sottoscritta e controfirmata dai consiglieri regionali, che stabilisce una penale di 100mila euro per chi lascia italia dei Valori, per evitare lo scilipotismo a porre un argine alla migrazione di quelli che sono pronti a lasciare IDV? Sono tutti interrogativi che avranno una risposta solo nei prossimi giorni, nei prossimi mesi e alle prossime elezioni politiche, quando si scrutineranno i voti, sempre che il Partito  superi la crisi, riesca a fare le liste,  e “resista“, come si auspica un combattivo Antonio Di Pietro.

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Antonio Di Pietro

RESISTEREMO

di Antonio Di Pietro

Spero di essere un cattivo profeta, ma temo che le calunnie sul mio conto, diffuse in questi ultimi giorni, siano solo l’inizio. Non ci vuole molto, in fondo. Si mettono in giro voci e illazioni. Finisce per forza che qualcuno, magari anche in buona fede, le riprenda. A quel punto c’è un esercito di commentatori (con la schiena curva), qualcuno sempre in buona fede ma qualcun altro proprio no, pronto a gettarsi sull’osso e a spolparlo.

E’ successo con la favola delle fantascientifiche mie immense proprietà. Nonostante numerosissime indagini, che si sono sempre concluse a mio favore, nonostante i risarcimenti pagati più volte per avermi diffamato, tutti hanno fatto finta di cascare dal pero e hanno rilanciato quella minestra immangiabile e riscaldata come se fosse stata squisita e appena cucinata.

Io temo che succederà ancora, non solo perché Antonio Di Pietro come persona sta antipatico a qualcuno (il che può essere vero perché altrimenti non si giustificherebbe un attacco di questa portata) ma perché l’Italia dei Valori dà fastidio a molti. In Parlamento c’è un solo partito che da mesi dice a voce alta che la ricetta del governo Monti sta ammazzando il malato e fa bene solo alle banche e ai finanzieri. Se i fatti ci avessero dato torto, ce l’avrebbero pure perdonata. Invece, ci hanno dato ragione, ci danno ragione ogni giorno, a ogni rilevazione che vede aumentati i disoccupati e diminuita la produzione. Questo non possono perdonarcelo.

Questo governo aiuta i malfattori e i corrotti continuando il lavoro di quello di prima ma, a differenza di Berlusconi, i professori ci tengono a passare per coloro che invece combattono a muso duro la corruzione. Noi li abbiamo sbugiardati. Alla fine persino quei giornali che di solito sembrano l’Istituto Luce ai tempi del fascismo hanno dovuto darci ragione. Nemmeno questo ci hanno perdonato.

Abbiamo toccato troppi fili di quelli che solo a sfiorarli si resta fulminati. Noi diamo fastidio e per farci fuori ogni mezzo è buono. Guardate la legge elettorale: tra norme, sottonorme, clausolette e ripescaggi vari la stanno scrivendo in modo da lasciare fuori dal Parlamento un solo partito: l’Italia dei Valori.

Questa vergognosa campagna di calunnie continuerà e, forse, peggiorerà anche perché bisogna che i cittadini, quando sentono parlare dell’IdV, non pensino ai referendum a favore dei diritti dei lavoratori o contro la Casta, ma siano distratti e sviati da quelle bufale. Batti e ribatti, qualcosa nella testa della gente resterà.

La mia risposta a tutto questo è molto semplice. Resisteremo. Terremo duro grazie ai nostri militanti, alle migliaia di amministratori capaci e onesti, che il nostro partito conta ovunque, al sostegno di quei cittadini che non si fanno ingannare dalla propaganda, e sono moltissimi, e combattono per una società più equa e più giusta. Molti di loro saranno i nuovi protagonisti delle nostro liste. Resisteremo come abbiamo resistito quando Berlusconi sembrava invincibile. Alla fine anche il governo Monti e i banchieri che gli reggono i fili si accorgeranno che si può ingannare un Paese per un po’, ma alla fine la truffa viene sempre scoperta. Resisteremo non con le chiacchiere, ma con le nostre azioni, come la raccolta firme per i referendum contro la Casta e in difesa dei diritti dei lavoratori.

FILMATO di ANTONIO DI PIETRO

a “SERVIZIO PUBBLICO”

la trasmissione di MICHELE SANTORO

3 commenti su “Antonio Di Pietro: RESISTEREMO”

  1. Penso che santoro avrebbe dovuto invitare anche Elio Veltri in trasmissione per un giusto contraddittorio. Gli italiani non si fanno incantare e di pietro è come gli altri

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  2. Vabbuò, Tonino ma non hai risposto alla domanda che ormai in molti si fanno: Hai mai utilizato i soldi dei rimborsi elettorali per acquistare beni poi intestati a te o a tuoi familiari? Pensi che Report, rmai avvezzo a denunce e querele, le abbia addebitato la proprietà di così tanti mmobili sapendo che, se fosse stato falso, correva il rischio di una sicura denuncia. Da lei che durante Mani pulite ha denunciato e fatto arrestare molti finanzieri poi risultati estranei ai fatti?

    Quando prevale lealtà e trasparenza non bisogna temere nulla purché si abbia il coraggio di chiarire e, se si è sbagliati, avere il coraggio di chiedere scusa e farsi da parte.

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  3. “Mi sono rifiutato di firmare il decreto di aumento di indennità ai deputati.
    Ma come???…in un momento grave come questo!!!
    Entro 1 ora potrete eleggere un altro Presidente della Camera…ma io con queste mani non firmo!!!”
    Sandro Pertini 10 marzo 1974 – Socialista.
    Ha fatto la “Resistenza” (quella vera) e il verbo resistere lo coniugava tenendo presente i “valori”(quelli veri).
    Faceva parte della cosiddetta prima repubblica che Di Pietro da protagonista, insieme ai servizi segreti americani(si vocifera),ha contribuito a far cadere proponendosi insieme ad altri politici di spessore ed alto profilo morale,Bossi ad esempio, per cambiare quei politici con quelli che con loro sono i protagonisti di questa seconda repubblica….bell’affare(per noi!)!!!
    Scusate se divago ma ieri a sky TV ho seguito i protagonisti delle primarie e,mai l’avrei pensato,mi è piaciuto molto Vendola,l’unico che ragionava come ragionavano una volta quelli di sinistra.Renzi è colto,scaltro,a suo agio,il più bravo di tutti indubbiamente ma mi convince sempre meno. E se fosse il cavallo di troia dei finanzieri che ci stanno spolpando? I quali non si contentano di Bersani che se guidasse un governo mi da l’idea di un Monti-bis cammuffato da “statista” legittimato dal popolo. Nel dubbio tifo,anzi forse vado a votare, Vendola anche se a Renzi va cmq il grande merito di aver dato una bella smossa alle acque ristagnanti di un cambiamento non più procrastinabile. E Vendola mi sembra l’unico che potrebbe accordarsi con Grillo per realizzare un vero miracolo: un governo di “dignità nazionale” che finalmente faccia i veri interessi del popolo italiano e non quelli di “altri”. Se così non fosse,se questo miracolo non avviene, i sacrifici le lacrime e il sangue che dovremo versare tutti,dai neonati ai moribondi,per i prossimi anni a venire saranno inutili e sarà sempre peggio….finchè la corda regge.

    P.S. Per la cronaca:il decreto non passò.
    Proviamo ad immaginare se quel Presidente fosse stato Di Pietro,l’orgoglioso contadino “scarpe grosse e cervello fino”…capisc a me! 😉

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