Nasce “Agenda Monti per l’Italia”. Il premier: “Lista unica al Senato”

Verso il voto 2013

Il Professore dopo un vertice di 4 ore con i centristi: “L’emergenza non è finita, adesso crescita e occupazione. Ho accettato di guidare la coalizione, ampio consenso ma non mi candido”.

Mario-Monti

ROMA – Dopo giorni di attesa Mario Monti ha sciolto i dubbi sulla sua “salita” in politica: «Ritengo che l’ emergenza non sia finita, è finita l’emergenza finanziaria ma c’è una altrettanto grave e forse più importante emergenza: quella della disoccupazione, soprattutto giovanile e della mancanza di crescita» ha spiegato aprendo la conferenza stampa dopo il vertice di 4 ore con le forze centriste e sottolineando che intorno alla sua agenda «c’è un ampio consenso».

“Lista unica al Senato, coalizione alla Camera”
Monti ha poi spiegato che l’intenzione di non dare vita a un partito, ma di presentare una lista unica al Senato che probabilmente si chiamerà “Agenda Monti per l’Italia”. Alla Camera invece si va verso uno schieramento con più liste che magari faccia «riferimento all’Udc, la prima formazione ad aver superato il bipolarismo». Molte le forze politiche che hanno già espresso la propria adesione «e altre stanno arrivando».

“Vigilerò sui candidati”
Monti ha continuato dicendo di aver accettato «la designazione a capo della coalizione» senza però candidarsi. «Questa è un’ operazione di rinnovamento nel profondo della politica italiana che deve avere un giorno vocazione maggioritaria». Il Professore ha aggiunto che vigilerà «sulle candidature». E riguardo all’Europa: «È ovvio che nel nostro programma il riferimento all’Europa non è un riferimento servile ma protagonistico, è centrale e condiviso da tutti».

“Grato a Bagnasco, ma non mi rivolgo solo ai credenti” 
«Sono molto grato a quanto scritto e detto su di me da queste personalità ma la nuova formazione politica unisce intorno ad un programma per la crescita del Paese persone di buona volontà, credenti e non, per far maturare una coscienza e un’etica condivisa» ha aggiunto Monti rispondendo ad una domanda sulla nuova forza politica a sua guida sui consensi espressi nei suoi confronti dall’Osservatore romano e dal cardinale Bagnasco. «Le questioni etiche sono fondamentali, non meno prioritarie dell’emergenza economica, ma non e’ su queste questioni che si articola questa formazione – ha proseguito Monti -. Credo che in primis siano le coscienze individuali e la sede parlamentare le sedi in cui questi valori debbano esplicarsi. Credo sia molto importante il rispetto della liberta’ di coscienza – ha conclusofermo restando il doveroso rispetto della dignità personale».

Il vertice con i centristi 
Nel pomeriggio Monti era rientrato a Roma per incontrare in un luogo segreto i leader centristi e affrontare il rebus delle liste. Il summit, durato oltre 4 ore, ha visto la partecipazione di Casini, i ministri Riccardi e Passera, i rappresentanti di Italia Futura, Fli (Della vedova) e Api (Linda Lanzillotta). «Pomeriggio di lavoro intenso» il twit del Professore a fine lavori a cui fa seguito il cinguettio di Casini: «Oggi non nasce un partito personale ma una speranza per gli italiani: adesso tutti al lavoro».

Alfano: “Sta con la sinistra”
Dal centrodestra intanto continuano le bordate. Alfano accusa Monti di stare con la sinistra. «La conferenza stampa del senatore Monti rivela in modo inequivocabile il tentativo di nascondere dietro qualche candidatura moderata un disegno di alleanza con la sinistra» afferma il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano. L’appoggio del Vaticano a Monti? «Né delusione né risentimento, ma consapevolezza che ci batteremo per i valori della dottrina sociale della Chiesa, mentre essi sono minoritari nella sinistra», spiega Alfano. Poi la stoccata: «Non sarebbe una buona cosa per chi ama questi valori il successo della sinistra e chi lo agevola, come farà il centrino nascente, non farà un buon servizio a quei valori».

Bersani: “Aperti a convergenza, ma Monti deve chiarire” 
Con Mario Monti Pier Luigi Bersani ha «un rapporto amichevole, di stima, di rispetto reciproco». Il segretario democratico ha spiegato così al Tg5 l’atteggiamento del suo partito rispetto al nuovo centro che il premier sta aggregando attorno a sé. «Noi – ha proseguito Bersani – siamo alternativi alle destre, a Berlusconi, alla Lega, al populismo. Adesso bisogna vedere come Monti stesso e queste formazioni centrali si riterranno rispetto al Pd, che è il primo e il più grande partito di questo Paese. Siamo aperti a discutere una convergenza con una forza europeista, moderata, centrale che si ritenga alternativa alla destra. A questo punto – ha concluso – non tocca a noi chiarire: si chiarirà conoscendo le intenzioni degli altri».

Bagnasco: “Monti uomo onesto e capace” 
Intanto dopo la “benedizione” del Vaticano è arrivato anche il sostegno a Monti dei vescovi. «Sull’onestà e la capacità di Monti penso ci sia un riconoscimento comune, poi ognuno può avere opinioni diverse ma credo che su questo piano sia in Italia, sia all’estero ci siano stati riconoscimenti», commenta il presidente della Cei Angelo Bagnasco. Il cardinale si dice d’accordo con l’editoriale pubblicato ieri sull’Osservatore Romano: «Sulla necessità di una politica nobile penso che tutti siamo più che d’accordo e lo auspichiamo. Per quanto riguarda poi i casi particolari ognuno fa le sue considerazioni e valutazioni». «Tempo fa ho già detto alcune cose sul Corriere della Sera e posso ribadirle. Auspichiamo veramente che chiunque è nella politica, soprattutto nelle prossime elezioni, faccia una politica alta per il bene del Paese. Di questo – ha concluso Bagnasco – c’è bisogno per la gente».

Roma, 29 dicembre 2012

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