Dibattito all’Università di Salerno: Il business delle startup

Il business delle startup, dibattito all’Università di Salerno sul tema: “Le startup in tempi di crisi: problemi, prospettive e opportunità”.

Nell’incontro si è illustrato lo stato della finanza agevolata in Campania, gli aspetti giuridici e legali delle imprese in Italia e le varie piattaforme tra cui la Greecom e la gestione ottimale dei social network e la valorizzazione della creatività giovanile del progetto Maieutica.

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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Il 20 dicembre 2013 scorso si è tenuto nell’Aula dei Consigli c/o l’Aula Nicola Cilento nel Campus di Fisciano dell’Università agli Studi di Salerno un dibattito dal tema: sul tema “Le startup in tempi di crisi: problemi, prospettive e opportunità”.  I giovani startapper campani hanno lamentato l’assenza di un riferimento Istituzionale ed Economico locale capace di creare le condizioni ottimali per l’avvio di nuove iniziative competitive. E’ questa la maggiore difficoltà evidenziata dai  neo imprenditori intervenuti all’incontro “Le startup in tempi di crisi: problemi, prospettive e opportunità” nel corso del quale si è discusso soprattutto delle risorse a disposizione delle strartup; delle nuove forme di comunicazione e del web come nuovo ed importante veicolo di nuovi affari; e dello scambio di informazioni e di esperienze rispetto ai vari progetti realizzati dagli startupper.

Pasquale Simonelli titolare della Paqos, già vincitore del concorso emanato dal Comune di Napoli “Vulcanicamente: dal Talento all’Impresa” con il progetto IT Does  e Mario Delli Bovi che ha presentato il suo team di lavoro ed un progetto innovativo di social network denominato Tapebox  si sono soffermati a lungo sulla burocrazia presente in Italia e l’assenza di concrete strutture e strumenti di sostegno ai giovani startupper.

I lavori sono stati aperti da Michele Caprio che ha illustrato lo stato della finanza agevolata in Campania, gli aspetti giuridici e legali delle imprese in Italia; Andrea Pastore ha presentato la piattaforma Geecom un interessante lavoro sulla gestione ottimale dei social network destando molto interesse soprattutto tra i più giovani presenti in aula. Vincenzo Quagliano amministratore della QS & Partners ha illustrato alcune azioni ed iniziative in corso di attuazione a  sostegno della valorizzazione della creatività giovanile presentando il progetto Maieutica che interessa 18 startupper ed oltre 500 ragazzi salernitani che usufruiscono dei servizi del laboratorio Maieutica. Ha altresì informato i presenti sull’iniziativa S.I.P.I.  ( Scuole Impresa Progetto Idea) organizzata nel Vallo di Diano  dalla BCC di Sassano rivolta a  giovani studenti chiamati a proporre innovative idee d’impresa ed il Premio Best Parctices per l’Innovazione giunto all’ottava edizione,  messo in campo da Confindustria Salerno.

Con l’incontro svoltosi all’Università degli Studi di Salerno sono state create le basi per l’avvio di un progetto orientato alla realizzazione di un piano di sostegno alle start up che necessita dell’affiancamento delle Istituzioni pubbliche e finanziaria chiamate a creare condizioni competitive per la nascita e lo start up di nuove attività. Appuntamento, dunque, a Gennaio per un nuovo incontro pubblico. I lavori sono stati moderati da Sara Morelli con interventi e quesiti posti dalla variegata platea accorsa.

Salerno, 23 dicembre 2013

3 commenti su “Dibattito all’Università di Salerno: Il business delle startup”

  1. L’Italia è viva grazie anche alle start-up,nuove imprese e progettualità dove si incontra la volontà di resistere e trasformare la grama realtà odierna,in specie agevolazioni fiscali per gli under 35.

    Almeno riguardo l’autoimprenditorialità (perché non sono informato sugli altri) ci sono due piccolissimi dettagli, che rappresentano il vero freno all’autoimprenditorialità:

    1) Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, valuta il business plan, magari lo approva, ma materialmente i soldi arrivano solo dietro presentazione delle fatture che dimostrano la spesa, cioè è un finanziamento a rimborso e non è previsto un anticipo in denaro per iniziare. Inoltre c’è una clausola che proprio non mi va: i 25mila euro non possono essere usati per l’acquisto di veicoli, nemmeno usati: la neoimpresa viene privata alla nascita di un veicolo per fare consegne o per spostarsi.
    2) i 25mila euro sono iva escusa: questo vuol dire che anche avendo i soldi da parte da anticipare, bisogna aggiungere e anticipare l’iva di tasca propria. E che incentivo è?
    In conclusione, l’autoimprenditorialità fatta in questo modo non incentiva molto: se hai 30mila euro da parte allora puoi partire, altrimenti anche avendo il miglior progetto del mondo, non partirai mai lo stesso.

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  2. il grande bluff: i giornali ed il web pubblicano a raffica segnalazioni di concorsi truccati negli atenei,si scopre l’acqua caldo,truccati come gli appalti pubblici,e secondo altri come le carriere e persino le elezioni verrebbe da dire siamo in una SOCIETA’ TRUCCATA? UN ENORME MATRIX?..PEDAGOGICAMENTE CONFORTANTE!

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  3. la storia dei concorsi fasulli nelle università e vecchia come il cucco!
    Si fa bene a denunciare per carità, ma se poi nessuno si muove per indagare è tutto inutile. Basterebbe cominciare a prendere provvedimenti severi (2-3 anni di carcere, licenziamento immediato etc) verso tutti coloro che esercitano poteri che non dovrebbero avere all’interno dell’università. Ma tanto tra un mese tutti avranno dimenticato.
    P.S. verrebbe da dire: Gesu’ disse, “era tutto scritto”, ma egli se lo poteva permettere.

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