Primarie Pd, alta affluenza e code ai seggi.

Alle 17,00 affollamento ai seggi. il popolo delle primarie partecipa oltre ad ogni altra previsione.

Sull’ombra delle primarie aleggiano le tante distonie di voti viziati, organizzati e di infiltrazioni malavitose. Minacce alla Serracchiani. Inquinamento del voto ad Eboli (SA).

File ai seggi
File ai seggi

ROMA – I Seggi saranno aperti fino alle 20,00 di stasera. Franceschini a ringraziato per la grande mobilitazione e la grande prova di democrazia: ”Grazie a tutti a prescindere da chi scelgono”. Marino ha sottolineato la voglia di cambiare e la sua intenzione di favorire il cambiamento: “Un grande successo, c’è voglia di rinnovamento”. Bersani come gli altri due si dichiara soddisfatto e aggiunge rispondendo alle sue stesse domande, anche alla luce degli ultimi avvenimenti di Castellammare di Stabia e del caso Marrazzo a Roma e sul dibattito che si è aperto a tale proposito: ”Siamo un partito normale che discute”.

Il clima è pesante, ma i leaders sono sereni anche se preoccupati per le ultime vicende che hanno coinvolto il Governatore Piero Marrazzo. L’ombra dell’inquinamento è forte ma anche delle provocazioni come le minacce a Debora Serracchiani, candidata alla segreteria regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia (mozione Franceschini). Questa mattina è stato trovato in un seggio di Trieste un caricatore vuoto. Era nella cassetta delle poste di una delle Acli di Campo San Giacomo, dove è stato allestito uno dei seggi delle primarie del Pd. Era contenuto in una busta bianca che è stata aperta dal personale del seggio e che conteneva la scritta “Per il Pd – stupro etnico, religioso e razziale per Debora Serracchiani.

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Nonostante tutto si procede e si pensa sempre più al lodo Scalfaro, sarebbero d’accordo sia Franceschini che Bersani. Nello staff di Franceschini circola un pronostico sui dati con un 44 a 40%. E poiché anche Bersani ha detto di sì alla proposta Scalfaro (niente ballottaggio pure se nessuno dei competitor supera il 50), Dario Franceschini si riprenderebbe la leadership.

In effetti circolano anche i sondaggi che fino a quando non ci sarà lo spoglio terranno sempre banco. Tra questi quello di “termometro politico” che vede Bersani lanciato verso la vittoria, Franceschini attestato intorno al 40 per cento e Marino che riesce a rosicchiare oltre il 10 per cento delle preferenze, in aumento rispetto ai numeri del congresso di circolo. Sono i primi risultati del sondaggio CAWI condotto da Termometro Politico tra ieri e oggi, con un campione di 4.000 casi. I dati sono stati profilati per sesso, età, regione di residenza, titolo di studio, professione e voto passato (Primarie 2007 e Europee 2009).

In Sicilia si sono segnalate alcune anomalie e sono sorte polemiche. Giuseppe e Francesca Natoli, padre e figlia, candidati per la lista regionale che sostiene Giuseppe Lumia e per quella nazionale che appoggia Pier Luigi Bersani denunciano che a Brolo esponenti del circolo che sostiene Dario Franseschini e il candidato alla segreteria regionale Giuseppe Lupo, pagano la prevista quota di due euro agli elettori. Alcuni avrebbero mostrato una sorta di buono. Stessa denuncia a Messina da parte del rappresentante di lista della mozione Bersani.

Lite a Napoli. In un seggio di Napoli una persona senza certificato elettorale intendeva votare comunque in un seggio del quartiere di Piscinola a Napoli. Ne è nata una lite: qualche spintone e schede a soqquadro ed è dovuta intervenire la polizia.

Polemiche dal Pdl di Torino. Il Pd occuperebbe spazi pubblici per il voto delle primarie a Torino . L’accusa  è di Agostino Ghiglia, vice coordinatore vicario del Pdl del Piemonte.

Vladimir Luxuria che non ha potuto votare perché è stata candidata alle ultime politiche in un partito diverso. Luxuria, che fa sapere che avrebbe votato per Ignazio Marino, si augura che “il regolamento sarà applicato a tutti e non solo per la mia persona e la mia visibilità”.

Stessa cosa per il sindaco di Massa: non ha potuto votare. Perché il Sindaco non ha potuto votare, lo ha spiegato l’avvocato Marco Carducci, presidente della commissione di garanzia provinciale del Pd di Massa perché una evidente causa ostativa, più precisamente quella prevista dall’art.2, comma 8, della Statuto del Partito democratico che recita “Sono esclusi dalla registrazione nell’anagrafe degli iscritti e nell’albo degli elettori le persone che siano iscritte ad altri partiti politici o aderiscano a gruppi di altri partiti politici all’interno di organi istituzionali elettivi”.

Ad Eboli (SA) Con l’ombra dell’inquinamento del voto- Nei tre seggi allestiti c’è stato un grande afflusso e pure qui si sono registrati alcuni episodi di intolleranza. In effetti, pare, rispetto ad alcuni che si apprestavano a votare accompagnati evidentemente da “galoppini” politici, sono volate parole grosse con qualche spintone e un poco di trambusto, subito sedato dall’intervento tempestivo ed autorevole del presidente del seggio Ilario Massarelli.
In effetti anche su queste votazioni aleggiano brutti spettri. Sia il Segretario che i vari Leaders politici, ivi compreso il Sindaco di Eboli, non hanno mai chiarito alcuni episodi che si sono verificati durante il tesseramento presso la sezione cittadina, quando anche in quella circostanza ci furono minacce e si registrò la presenza di “brutti ceffi”, di dipendenti di alcune società legate per motivi di lavoro al Comune di Eboli, e di un imprenditore Agricolo, anch’egli interessato ad atti amministrativi del Comune ,che nei mesi scorsi fu oggetto di un’indagine di caporalato fatta dalla trasmissione televisiva di Canale 5, Password.
La domanda è sempre la stessa: a che titolo queste persone si sono iscritte al PD? per quale motivo non si è fatta chiarezza da parte di chi doveva? Quella infiltrazione è dettata da interesse? Ci saranno delle ripercussioni sul voto di oggi? Staremo a vedere.

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