Nicola Vitolo precisa: Non c’é nessun ricorso o accordo con Zara e Francese

Vitolo al quotidiano “La Città” precisa: Non c’é nessun ricorso al Tar per il Commissariamento del Consiglio comunale e nessun accordo con Zara e Francese.

Le azioni che svolge e svolgerà l’Associazione A717 Battipaglia & Ol­tre saranno portate avante in piena autonomia. Siamo in attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno determinato la scelta fatta dal Consiglio dei Ministri.

Nicola Vitolo
Nicola Vitolo

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Questa mattina – si legge nella nota pervenutaci insieme ad una intervista rilasciata al quindicinale Nero su Bianco, dal Presidente dell’Associazione battipagliese “A717 Battipaglia & oltreNicola Vitolo – sul quotidiano LA CITTÀ è apparso un articolo in cui si enunciava che: «Pronto un “triplice” ricorso al tar. Francese, Vitolo e Zara non accettano lo scioglimento per infiltrazioni mafiose». ed ancora «Nei giorni scorsi, Cecilia Fran­cese, Carlo Zara e Nicola Vito­lo hanno fatto sapere di avere intenzione di presentare ricor­so al Tar avverso la decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il consiglio comuna­le. I tre potrebbero presentare un solo ricorso, tutti insieme, al tribunale amministrativo regionale».

Secondo Vitolo dell’associa­zione “A717 Battipaglia e ol­tre” «è ingiusto che i cittadini debbano pagare ciò che è acca­duto al Comune. Il nostro im­pegno è di tutelarli e aspettia­mo di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ri­corso al Tar».]

In tal proposito, senza nulla togliere alla dott.ssa Francese e al dott. Zara, professionisti stimati della nostra comunità locale, impegnati in politica, mi corre l’obbligo fare delle precisazioni, cosa che ho già espresso per le vie brevi al giornalista:

  1. Le azioni che svolgerà l’Associazione A717 Battipaglia & Ol­tre saranno innanzitutto condivise ovvero svolte in piena autonomia. Ed a tutt’oggi nessun tipo di intesa è avvenuta tra Francese, Zara e l’Associazione (rectius: me, Nicola Vitolo).
  2. Allo stato nessuna decisione è stata presa dall’Associazione. E, come già evidenziato anche ad altri organi di informazione, siamo in attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno determinato la scelta fatta dal Consiglio dei Ministri.
  3.  Nell’eventualità di attivare una procedura di tutela l’azione più naturale potrebbe essere la costituzione di parte civile accompagnata da una azione di tipo pubblicistico per far si che si possa comprendere la netta separazione tra le azioni trascorse inerenti il governo della città ed i cittadini stessi che sono coloro (insieme a tutto il mondo produttivo e sano di questa città) che, obtorto collo, hanno subito lo scioglimento del Consiglio Comunale nonché il prossimo governo cittadino con i tre Commissari.
  4. Alla bisogna, si riporta il link dove è possibile riscontrare quanto innanzi detto: https://www.massimo.delmese.net/70372/hanno-sciolto-il-comune-per-camorra-nicola-vitolo-ci-costituiremo-parte-civile/;
  5. Ed infine, si riporta, per intero, l’intervista rilasciata al quindicinale “NEROSUBIANCO”, che, solo per esigenze di format giornalistico, non è stato riportato per intero:

Intervista all’arch. Nicola Vitolo rilasciata il 5 aprile scorso.

Su proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia a causa di una presunta ingerenza da parte della criminalità organizzata. Cosa pensa a riguardo?

È difficile pensare senza conoscere …. in modo analitico le anomalie riscontrate [e] … gli amministratori ritenuti responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento. “

Naturalmente il giudizio politico è fortemente negativo e critico, anche perché, la Politica deve ri-pigliare a considerare ed a separare le responsabilità giudiziarie da quelle politiche.

Le prime spettano ad altri Organi e di cui ne rispettiamo valutazioni, giudizi e comportamenti, all’interno della loro autonomia.

La Politica deve avere capacità e opportunità, al di là delle Responsabilità giudiziarie, di fare un passo indietro, di non nascondersi dietro il dito, recitare un mea culpa, al di là delle appartenenze, e ritirarsi ovvero aprire un confronto sulle Responsabilità politiche che hanno condotto a quanto successo. E quanto capitato non appartiene solamente agli ultimi governanti. Sia ben chiaro che le Responsabilità politiche sono diffuse e di ampio raggio ed appartengono a tutti coloro che hanno partecipato al contesto. Opportunità e legittimità non sempre coincidono.

Molte sono le accuse: concussione, corruzione ( per presunti favori ai clan camorristici), turbativa d’asta. Ma come è possibile che tutto ciò sia potuto avvenire in una città come Battipaglia?

È opportuno ricordare che la proposta [di scioglimento] indica, altresì, gli amministratori ritenuti responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento. “

Non conosco né le accuse né i responsabili. Ma per sposarsi bisogna essere in due. E non credo che ci si possa separare tra bianchi e neri, tra Guelfi e Ghibellini. Gli Organi Inquirenti sapranno individuare colpe e colpevoli. La buona amministrazione la si coltiva quotidianamente anche esternando nelle sedi e nei modi consentiti la non condivisione delle attività.

Quello che spaventa di più è la diffusa illegalità che ha investito le istituzioni che dovrebbero invece agire nella legalità e rappresentarci: quali i possibili e più immediati “provvedimenti” per riparare a questa catastrofica e deludente situazione?

La diffusa illegalità la si sostituisce con la diffusa legalità. Ovviamente è innanzitutto una questione culturale. Troppo spesso separiamo comportamenti pubblici da quelli privati.

Abbiamo incominciato a credere che non bisogna disfarsi le carte a terra di giorno (è giusto e ci noterebbero) e, invece  poterlo fare di notte. Il sistema di vita, morale, vale 24 ore al giorno e sempre. Soprattutto chi si candida a ruoli istituzionali.  I “provvedimenti” per riparare passano anche attraverso la sostituzione e/o l’allontanamento e/o l’estirpazione della parte malata. I cittadini, spero, che dopo quanto è successo cominciano a rendersi conto che il momento elettorale è fondamentale per l’agire della legalità.

I cittadini devono interrogarsi su: cosa significa andare a votare? Che valore ha il voto? Perché proprio quel voto? Non possiamo continuare a eleggere persone che danno presunte risposte solo prima del voto e non dopo. Che carpiscono solo la buona fede dell’elettore. Dovrebbe essere obbligatorio fornire agli elettori un dettagliato screaning della attività personale dei candidati ed ogni sei mesi verificare e monitorare i comportamenti degli stessi.

Gli elettori non possono e non devono pensare che non hanno responsabilità nei riguardi di Consigli Comunali discutibili. I Consiglieri comunali sono stati eletti, scelti dal popolo e pertanto sono direttamente consequenziali al loro voto, alla loro scelta.

E’ naturale una proroga del commissario e quindi niente elezioni. La fase di stallo continua…

Mi consenta di rispondere riportando in modo pedissequo quanto prevede la legge:

Il decreto di scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo da dodici mesi a diciotto mesi prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali. gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento non possono essere candidati alle elezioni che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso. Con il decreto di scioglimento è nominata una commissione straordinaria per la gestione dell’ente…. …

Avremo una Commissione che agirà per nome e conto e con i poteri  “per la buona gestione della cosa pubblica.” Naturalmente non potremo né avere e né chiedere ai Commissari: l’amore, la passione, il desiderio di miglioria, un forte supporto alle famiglie bisognose e con problemi, l’impegno di dare un sussidio concreto alla classe imprenditoriale locale (affinché si possano creare e/o mantenere posti di lavoro), il senso di appartenenza a questa terra martoriata dalla cattiva gestione, dare sicurezza anche “fisica” ai cittadini, coltivare un ampio spazio per la cultura, agevolare l’agricoltura, ………….

Saremo semplicemente un comune additato in quanto sciolto a causa di forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata

Quali  “prospettive politiche” per chi coraggiosamente verrà dopo potranno far risollevare una comunità resa monca dai suoi stessi  governanti?

Come sa, se non accadeva l’irreparabile, era mia intenzione candidarmi a Sindaco della mia città.   E, in tale ottica avevo (con l’Associazione A717 Battipaglia e Oltre) già accreditato le prime due liste. Stavamo elaborando il programma incominciando a interloquire con i cittadini, avendo ben fermo l’obiettivo. Ritenevamo e riteniamo che la buona gestione e amministrazione del nostro Comune passa attraverso:

1) la conoscenza delle esigenze e dei problemi dei cittadini; 2) la capacità di progettare soluzioni; 3)l’indipendenza da condizionamenti che ostacolano l’individuazione delle migliori soluzioni.

Avevamo individuate una serie di tematiche programmatiche da approfondire con i cittadini per poter stendere un programma definitivo fattibile da scrivere con la conoscenza e la partecipazione diretta dei cittadini e con la competenza dei tecnici specialisti di settore per arrivare, finalmente, anche all’Efficienza e Trasparenza Amministrativa.

Obiettivi da raggiungere per una “politica di qualità”..

Per raggiungere una “politica di qualità” basta avere un consiglio comunale di persone che hanno a cuore le sorti della città utilizzando dei semplici ingredienti, qualcuno apparentemente ovvio: onestà, competenza, passione, sacrificio, bene comune, ecc. Allontanando il prima possibile ed il più lontano possibile i “prenditori”.

Dobbiamo ripigliarci la nostra città utilizzando le migliori energie, soprattutto quelle dei giovani, sapendo benissimo ci possano essere dei giovani vecchi e dei vecchi giovani.

A che posto mette la trasparenza dei procedimenti ? E come riuscire a garantirla davvero?

I procedimenti di per sé sono trasparenti. I procedimenti sono l’estrinsecazione della norma.

La trasparenza rappresenta lo strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento del Comune (di Battipaglia), per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e per promuovere la diffusione della cultura della Legalità e dell’Integrità nel settore pubblico.

Pertanto, la pubblicazione sul sito istituzionale, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Il Comune di Battipaglia dovrà garantire la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance ovvero degli obiettivi strategici ed operativi dell’amministrazione.

Il tutto avviene con la totale Pubblicazione: dei dati, delle singole procedure, dei tempi e dei relativi responsabili.

Naturalmente, sappiamo che il tutto passa sulle gambe degli uomini. Pertanto Dirigenti onesti, competenti, appassionati, con spirito di sacrifici e di bene comune,

l’Associazione A717 Battipaglia e Oltre è fermamente intenzionata a portare a termine il lavoro intrapreso ed è pronta a candidarsi insieme a tutti coloro che condividono gli stessi obiettivi per il bene di Battipaglia, a supportare con scienza e coscienza la Commissione (se lo vorrà) ovvero contribuire dal di fuori con quella azione di amore e di cambiamento, con competenza per far comprendere che la città di Battipaglia è fatta di cittadini onesti e volenterosi, di aziende sane e di qualità che esprimono competenza e valore sul mercato internazionale che va dall’agricoltura all’artigianato al manifatturiero e che non si arrenderà  a seguito di questo triste episodio capitatoci, anche per distrazione da parte di noi cittadini, e che daremo tutto quanto serve per ripigliare un percorso dove quanto successo è e sarà solo un imprevisto irripetibile.

Nelle prossime ore l’Associazione A717 Battipaglia e Oltre si riunirà per decidere nel dettaglio la linea da seguire rispetto al provvedimento emesso da Palazzo Chigi ovvero il costituirsi parte civile per quanto accaduto”.

Battipaglia, 16 aprile 2014

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