Etica: Ricorso politico per ottenere una proroga al voto per Battipaglia

Etica per il Buongoverno prepara il ricorso al Tar contro il Commissariamento per infiltrazioni mafiose e Cecilia Francese si prepara a candidarsi a Sindaco di Battipaglia.

Il ricorso sarà pronto domani e sarà illustrato in una apposita conferenza stampa. Intanto da ambienti romani pare che il Ministero dell’Interno non pubblicherà le motivazioni. Gli atti sarebbero sottoposti a secretazione.

Picone-Ferrara-Iorio
Picone-Ferrara-Iorio

di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Ricorso “politico” per evitare il commissariamento per infiltrazioni mafiose al Comune. E’ questa la strada che Etica per il Buon Governo, con l’avallo di altre associazioni tra cui Battipaglia Nostra, sta preparando per tentare di evitare i diciotto mesi di commissariamento dell’Ente da parte della triade (composta da Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone) che proprio l’altro giorno ha avviato il suo lavoro a palazzo di città. Queste sono le notizie che trapelano dal movimento civico di Cecilia Francese già pronta ad essere la candidata a sindaco per le elezioni del 25 maggio prossimo.

L’iniziativa del ricorso al Tar tende ad ottenere, qualora le tesi vengano accolte, una proroga di 60 giorni per la celebrazione delle elezioni amministrative a Battipaglia. Lo stesso tempo che il Ministero dell’Interno impiegherà per la pubblicazione del decreto di scioglimento del consiglio comunale emanato lo scorso 7 aprile. Un ricorso firmato da tutti i candidati nella lista di Etica che avrebbero partecipato alla competizione elettorale. Il principio è molto semplice.

Oreste-Vassalluzzo
Oreste-Vassalluzzo

Il decreto sarà reso noto entro 60 giorni, quindi solo dopo il voto del prossimo 25 maggio. I candidati e le forze politiche non coinvolte dal terremoto giudiziario che ha azzerato l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Giovanni Santomauro, non sono quindi a conoscenza delle reali motivazioni che hanno spinto il Ministero dell’Interno e il Presidente della Repubblica a decretare lo scioglimento del consiglio comunale di Battipaglia.

Senza la conoscenza delle motivazioni sarebbe “utile” e “auspicabile” ottenere una proroga per la celebrazione delle elezioni comunali ad una data successiva alla pubblicazione del decreto. Una manovra “politica” per tenere accesa la fiammella di una possibile mancata interruzione della democrazia per i cittadini battipagliesi.

Una volta rese note le motivazioni del decreto, con la relazione della commissione d’accesso antimafia, sarà possibile valutare per tutti i candidati la possibilità, o meno, di ricorrere al Tar contro lo stesso provvedimento. Quello che stanno preparando al quartier generale di Etica per il Buon Governo non è un ricorso contro il decreto, ma un’azione legale alla giustizia amministrativa per “prendere tempo” rispetto alla pubblicazione degli atti.

L’assunto è: e se nel decreto sono scritte motivazioni insufficienti? A quel punto il ricorso contro il decreto sarà attivato. Di contro, se le motivazioni saranno condivisibili, il ricorso non sarà inoltrato. Ma da Etica vogliono avere la possibilità di valutare le carte prima che le elezioni amministrative vengano celebrate.

Il ricorso dovrà essere pronto entro domani. Successivamente Etica convocherà una conferenza stampa per illustrare il ricorso inoltrato al Tar. Intanto dagli ambienti romani trapela un’ulteriore e inquietante notizia. Fonti confidenziali del Ministero dell’Interno parlano di “atti secretati” rispetto al commissariamento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Battipaglia. Una riprova del fatto che c’è molto di più di quello che è emerso fino ad oggi nella relazione che la commissione d’accesso antimafia ha inoltrato al prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone e successivamente al Ministero.

Battipaglia, 24 aprile 2014

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