Anna Petrone (PD): Interroga Caldoro sulle Aree interne

Anna Petrone insieme ad altri consiglieri regionali del PD ha interrogato Caldoro sulla Programmazione Fondi Europei 2014/20 e le Aree interne.

Caldoro da un lato esprime il fallimento delle governance delle Regioni e propone una riforma del sistema in macro aree; dall’altro, ritorna al passato accentrando tutto in seno alla Regione, svilendo il ruolo degli Enti territoriali e svuotando la partecipazione diretta dei soggetti reali interpreti delle esigenze locali”.

Anna Petrone
Anna Petrone

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Il Consigiere regionale del PD Anna Petrone a proposito della programmazione Regionale riguardo ai fondi europei, rispetto alle “disattenzioni” del Governatore Caldoro che continua a trascurare le aree interne e continua nella gestione distratta e indirizzata a sfiancare gli enti territoriali con le sue politiche di annunci e proclami ma che non rispondono mai alle reali intenzioni spesso nettamente contrarie, e di fronte alla circostanza che boccia senza aoppello la Giunta Caldoro per aver impiegato solo 1miliardo e 800mila euro, restituendo all’Europa ben 5miliardi di euro, dichiara: ”Ad ogni occasione il Presidente Stefano Caldoro da un lato esprime il fallimento dell’attuale governance delle Regioni e propone una riforma del sistema in macro aree, ridandole esclusive  funzioni di programmazione ed indirizzo; dall’altro, nell’esplicare la sua azione di governo, ritorna al passato accentrando tutto di nuovo in seno alla Regione, svilendo il ruolo degli Enti territoriali e svuotando la partecipazione diretta dei soggetti reali interpreti delle esigenze locali”.

Stefano Caldoro
Stefano Caldoro

Ultimo esempio è il processo formativo delle nuove strategie da perseguire in vista degli obiettivi Europa 2020. Processo che dà al partenariato un ruolo diretto e fondamentale onde conseguire uno sviluppo orientato ai luoghi, con particolare riferimento alle aree interne. Ad oggi, in Campania i tavoli di partenariato consistono, nella migliore delle ipotesi, in una presa d’atto di ciò che è già stato determinato, non consentendo nei tempi e nei modi nessuna possibilità  di modificare o incidere sui contenuti. Non parliamo poi della dovuta partecipazione e coinvolgimento del Consiglio Regionale e delle Commissioni, che come previsto dai regolamenti comunitari e regionali, è deputato ad esprimere pareri e valutazioni di merito.”

Intanto il 22 luglio è il termine ultimo per l’invio formale del P.O. Regionale e salvo qualche bozza di sintesi sulla strategia Europa 2020, acquisita in via indiretta, in Consiglio Regionale non si muove una “foglia”. “Proprio per questo, circa 10 giorni fa con la partecipazione dei colleghi Pica, Abbate, D’Amelio e Topo, abbiamo interrogato la Giunta Regionale  per chiedere lo stato dell’arte delle attività poste in essere” – ovvero:

  • se sono state contemplate nel Documento Strategico Regionale Programmazione 2014/20 tutte le novità introdotte successivamente dalla Comunità Europea;
  • se programmi contemplano l’attuazione dei processi di riforma e innovazione del sistema delle AA. LL. e della P. A. locale;
  • quali indirizzi sono stati adottati per l’individuazione e delimitazione delle aree interne e le aree urbane;
  • se e soprattutto, quali urgenti iniziative intende adottare in vista della imminente scadenza, fissata al 22 luglio p.v., per consentire al Consiglio Regionale e al Partenariato di esprimersi compiutamente e in tempi utili sul P.O. Regionale

“Forse a cose fatte giungerà il riscontro. Tempi ultra Europei in Regione Campania.

Salerno, 20 luglio 2014

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