Sbarco di profughi clandestini: Scatta l’Assistenza medica all’Ospedale di Eboli

Sbarchi clandestini, accoglienza e emergenza sanitaria, fronteggiata con professionalità dall’equipe medica dell’U.O. delle Malattie Infettive dell’Ospedale di Eboli.

Nei giorni drammatici degli sbarchi clandestini in Sicilia e sulle coste salernitane provenienti dal Malì, Burkina Faso, Togo, Ghana, i profughi accolti dalla Caritas di Sicignano, ascoltati da una delegazione di SEL e curati dai Medici dell’Ospedale di Eboli. Una risposta istituzionale e solidale ma per FN sono “falsi buonismi”.

Giuseppe-Bamonte-Grazia-Russo-Giancarlo-Giolitto
Giuseppe-Bamonte-Grazia-Russo-Giancarlo-Giolitto

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nei giorni drammatici degli sbarchi clandestini avvenuti sulle coste salernitane e in Sicilia provenienti dal Malì, Burkina Faso, Togo, Ghana, avveniva di tutto e come al solito le polemiche non sono mancate tra: chi si è immediatamente schierato a favore dei migranti sbarcati clandestinamente per prestare loro i primi soccorsi ed assicurargli tutte le protezioni che gli derivano dal loro status di profughi, e tra chi al contrario invocando la difesa dei nostri confini nazionali e della “italianità” che è solo nella mente di chi la invoca si è schierato contro a prescindere da ogni motivata ragione e a prescindere dai quei sentimenti che non devono mai essere accantonati dagli uomini e dalle donne che ritengono di appartenere ad una società civile.

Dai dati degli sbarchi agli inizi di luglio 2014 assistiti dall‘U.O delle Malattie Infettive ed Onco Dermatovenereologia e Medicina delle Migrazioni dell’Ospedale di Eboli formata dall’equipe Giuseppe Bamonte, Giancarlo Giolitto, Grazia Russo, Francesco Migliorino hanno prontamente prestato la loro opera a favore di tre immigrati profughi successivamente ricoverati per ulteriori accertamenti nel sospetto di patologie TBC e infettive e dimessi in buone condizioni dopo circa 10 giorni di degenza . Contemporaneamente il Dermatologo Antonio Di Bartolomeo, si è recato al Centro Caritas di Sicignano degli Alburni ed ha visitato 83 immigrati tra quelli ospitati nel centro.

Nel primo pomeriggio di sabato 18 luglio e successivamente nel corso della giornata l’equipe medica delle Malattie Infettive ed Oncodermatovenereologia e Medicina delle Migrazioni dell’Ospedale di Eboli veniva allertata per ulteriori casi tra i quali quella di sei profughi dell’ultimo sbarco: per tre dei quali si disponeva il ricovero per sospette patologie infettive e per gli altri tre dopo accurate visite si disponeva  e si raccomandavano esami da eseguire in elezione e tutti sono stati sottoposti, nella mattinata di lunedì 21 luglio, a visita dermatologica dallo specialista, Allo stesso modo per un altro immigrato profugo da diversi giorni presso l’Ospedale di Oliveto Citra e trasferito e tutt’ora ricoveratopresso l’U.O. delle Malattie Infettive e Dermatologiche delle Migrazioni dell’Ospedale di Eboli.

In quei giorni i primi ad affrontare senza veli il problema in tutta la sua drammaticità è stata una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà che si recò in visita ufficiale al campo di accoglienza di Sicignano che ospita alcuni immigrati arrivati qualche giorno fa sulle coste salernitane ed incontrarono i circa 30 immigrati ospitati al Park Hotel, provenienti dal Malì, Burkina Faso, Togo, Ghana e, tutti giovanissimi di età inferiore ai venti anni, con i volti spauriti e con gli sguardi nel vuoto, ma sicuri di essere capitati, dopo un viaggio massacrante, nelle mani giuste e tra gente che amorevolmente li ha accolti.

A quel sopralluogo partecipò anche il Parlamentare di SEL Arturo Scotto, accompagnato dal segretario provinciale del suo Partito Franco Mari. Scotto ha voluto ispezionre i luoghi per verificare come si svolgesse la gestione dell’inaspettata emergenza che è stata opportuna,ente fronteggiata anche per l’apporto generoso ed instancabile delle realtà di volontariato presenti sul territorio e l’urgente  e approprata risposta delle istituzioni.

«Abbiamo deciso di visitare questa struttura per confrontarci e dialogare con questi ragazzi arrivati in Italia – ha commentato Arturo Scotto che sono stati identificati e sottoposti a visite mediche. In seguito prenderanno anche lezioni di italiano poichè sembra siano tutti intenzionati a richiedere asilo politico. Il nostro impegno è quello di seguirli in questo iter. Adesso più che mai si pone anche a livello nazionale l’urgenza di una nuova legge sull’asilo politico, per cercare di dare subito una risposta non solo a questi ragazzi ma alle centinaia di persone che ogni giorno sbarcano sulle nostre coste».

Come si è detto a chi ha cercato di adoperarsi affinché si potesse prestare le cure neessarie alla nuova ondata di Clandestini profughi ha fatto da contrappeso Forza Nuova, il Partito di estrema Destra, che proprio in quei giorni nell’occasione di un Convegno con il loro Segretario Nazionale roberto Fiore, aveva diramato una nota stampa con la quale interveniva sulla immigrazione sostenendo: Il concetto di carità cristiana non si adombra sotto la luce sulfurea delle astrazioni demagogiche e dei falsi buonismi.

Soccorrere delle persone in estrema necessità, – proseguiva la nota di FN – intendendo per essa un imminente pericolo di vita, è dovere improrogabile di ciascuno. Ma tutto ciò, si scorpora dall’agire serio di un governo, in materia di contenimento dei flussi migratori e delle relative soluzioni da adottare”.

Per Forza Nuova consentire che migliaia di stranieri possano liberamente disseminarsi nel territorio nazionale, e nel caso di specie, in Salerno e provincia, rientra nel concetto di delitto, di crimine di Stato. “A maggior ragione, – prosegue la nota – quando l’immigrazione incontrollata si configura come veicolo di malattie pandemiche che il Popolo Italiano pensava di aver sconfitto da decenni. E come se non bastasse, la demenzialità pseudo umanitaria di Vincenzo De Luca che invita i salernitani a commuoversi davanti agli “occhi sgranati dei bambini africani”, supera ogni livello minimo di decenza.

Essa – concludeva la nota di Forza Nuovaevidenzia la doppiaggine demoniaca dei politici PD, smaniosi solo di trasformare l’Italia in un serbatoio elettorale multietnico, anche a costo di germinare il caos e la dissoluzione nazionale. Laddove l’istinto del vero statista percepirebbe – invece – la storica necessità di ribaltare il senso delle cose, riportando in Africa le vere condizioni di vita e di sviluppo, e non lasciando che milioni di persone di diversi contesti culturali siano spinte a sradicarsi per invadere il nostro “vecchio continente ”.

Intanto noi registriamo con grande soddisfazione che sia la solidarietà, sia le Istituzioni e sia l’Unità Operativa di Malattie Infettive ed Onco Dermatovenereologia e Medicina delle Migrazioni dell’Ospedale di Eboli hanno risposto più che bene, ognuno per la propria parte, per il resto affrontare la complessa vicenda dell’immigrazione clandestina e dei Profughi provenienti da paesi che non si fanno molti scrupoli a martoriare uomini, donne e bambini, non può escludere altri aspetti che passano attraverso il bisogno di manodopera e attraverso lo sfruttamento degli stessi da parte di organizzazioni malavitose e imprenditori agricoli senza scrupolo che quotidianamente si rendono gravemente colpevoli del loro sistematico  sfruttamento alimentando con la formula del lavoro nero la clandestinità.

SEL incontra i profughi
SEL incontra i profughi

Eboli, 22 luglio 2014

7 commenti su “Sbarco di profughi clandestini: Scatta l’Assistenza medica all’Ospedale di Eboli”

  1. Teniamo alto il nome di Eboli paese dell’accoglienza.
    Tutto quello che stiamo facendo per queste persone segnate da un destino drammatico non può farci che onore(ricordiamolo sempre che costoro stanno pagando le pene per tutto quello che per decenni i paesi cosiddetti “più avanzati” hanno fatto loro espropriandoli di tutto e togliendo loro il futuro che, oggi, giustamente, vogliono riprendersi).

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  2. senza voler essere razzisti l’italia è un paese non in grado di integrare nessuno, gli stranieri vengono semplicemente sfruttati, non solo nei terreni agricoli,

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    • Per Fressola,
      hai proprio ragione. La tua e’ un’amara considerazione. Dovremmo riflettere seriamente. Un popolo di santi, navigatori e di emigranti che ha perso se stesso e diventa sempre piu’ razzista.

      Fanno tutti finta di non vedere e tutti si girano dall’altra parte mentre caporali e sfruttatori si arricchiscono.

  3. INTEGRAZIONE,UN BEL TERMINE SU CUI RIEMPIRSI LA BOCCA E FAR BELLA FIGURA,MA IN UN PAESE SEMPRE + POVERO ED INCAZZATO E’ UNA MICCIA CHE SPINGE POVERI AUTOCTONI VS POVERI STRANIERI,UNA POLITICA SBAGLIATA IN TUTTA EUROPA,SI E’ VOLUTO FARE IN UNA GENERAZIONE QUEL CHE ABBISOGNAVA DI UN SECOLO COME MINIMO,ORA LE CONSEGUENZE,INTOLLERANZA A + NON POSSO!
    SI DEVONO ASSISTERE SENZA DUBBIO QUANDO SBARCANO,MA IN PRIMIS L’ONU SI ORGANIZZI NELLE LORO PATRIE,E SI METTA FINE AGLI SBARCHI,AFFARE LOSCO PER ARROCHIMENTI PRESENTI,VEDI SCAFISTI,E FUTURI,VEDI CAPORALATO NEI LATIFONDI,UNA VERGOGNA CHE GRIDA VENDETTA DAVANTI AGLI UOMINI E A DIO…

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  4. Guardare all’aspetto umanitario non significa voler tacere delle storture politiche europee e degli abusi perpetrati a danno di questa povera gente da infami sfruttatori degni delle patrie galere.
    Come non implica il fatto di accettare anche lo scarto delle carceri di certi paesi dell’Est.
    Aiutare chi ne ha bisogno e colpire pesantemente chi, sulla disgrazia di costoro, si arricchisce spudoratamente.
    Questo è il mio pensiero!

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