Eboli incontra la poesia con il “Canto d’amore per la mia terra” di Francesco Agresti

Presentato nei giardini del Palazzo Vacca de Dominicis il libro di Francesco Agresti: “Canto d’amore per la mia terra”.

Il poeta Francesco Agresti con “Canto d’amore per la mia terra”, ha presentato una raccolta di poesie, edite dalla Brindin Press di Londra, pubblicate all’indomani del terremoto del 1980, punto di arrivo di un lungo viaggio artistico che passa tra il ricordo e le emozioni.

Agresti-Faenza-Furcillo-Martucciello
Agresti-Faenza-Furcillo-Martucciello

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nella serata di domenica 7 settembre 2014, nell’incantevole cornice dei giardini del Palazzo Vacca de Dominicis, nel centro storico di Eboli è stata presentata la raccolta poetica di Francesco Agresti: “Canto d’amore per la mia terra Poesie del ritorno ed altro ancora”, edita dalla Brindin Press di Londra.

“Si tratta – come ha spiegato lo stesso autore – di poesie pubblicate all’indomani del terremoto del 1980,  con l’aggiunta di alcune inedite o pubblicate in altre raccolte. Un’occasione – ha aggiunto – di fissare un punto d’arrivo ad un lungo viaggio artistico – letterario che ebbe le sue prime conferme da parte della critica, proprio dalla raccolta ‘Ritorno a Eboli’ pubblicata da Spada nel 1983.

Francesco-Agresti-Canto-damore-per-la-mia-terra
Francesco-Agresti-Canto-damore-per-la-mia-terra

“Sonoscrisse allora Ferruccio Ulivi  liriche dove si coglie il senso quasi di un racconto -diario delle stagioni che incidono nella memoria, di fiori che somigliano a rapidi simboli  dove si consuma e si rinnova il quesito di esistere. C’è, nei versi di Agresti, come una rapida casualità che perdura oltre la circostanza dello sguardo e lascia nell’animo il suo memore sapore”.

Insieme all’autore erano presenti il Sindaco di Eboli, l’Assessore alla Cultura Liberato Martucciello, la curatrice della raccolta,  ed il poeta e critico letterario Roberto Furcillo, del gruppo di arte e cultura “La nave di neve“, il quale ha voluto accogliere Agresti con due sue poesie dello stesso “sapore” d’amore per la propria terra natia.

Ha moderato l’incontro il giornalista de ‘Il Mattino’ Francesco Faenza, che tra una declamazione e l’altra ha sollecitato l’autore e gli ospiti con le sue domande pertinenti. La voce narrante è stata quella, di Maria Rosaria Lo Schiavo. che ha letta diverse poesie di Agresti esaltandone la prosa e i contenuti di una serata all’insegna della poesia e dell’arte, ma anche della fotografia, altra forma artistica, e gli scatti di Vito Giarla che con la sua mostra nel verde ha ulteriormente arricchito il valore dell’arte in genere.

“Il libro che presenteremo domenicadichiara l’assessore alla Cultura Liberato Martuccielloè di tutti coloro che con Francesco Agresti hanno scambiato percorsi di vita, e sono certo che molti lettori ed amici riconosceranno, in queste poesie, le proprie emozioni.

Il contatto con Roma non ha mai allontanato il poeta dalle sue origini ebolitane, che hanno, nella sua vita, un richiamo molto forte, tanto da indurlo a tradurre in versi ogni emozione che lo riporta al suo paese natio”.

Lo-Schiavo
Lo-Schiavo

E tra una poesia e l’altra, un ricordo e l’altro, una citazione e l’altra ecco una magia che, attraverso le poesie di Agresti, delicate, profonde e straordinariamente semplici, passa quel sentimento dolce dell’amore, le emozioni forti del ricordo, il sapore vivo del legame verso la propria terra, verso le proprie origini.

Una serata unica in un luogo incantevole che Costantino Vacca De Dominicis, generosamente custodisce, e per le stesse ragioni che ispirano il poeta Agresti e tanti altri a scrivere e narrare condividendo le i propri sentimenti, sente il desiderio di metterle adisposizione e condividere anch’egli quelle emozioni con quanti hanno la stessa sensibilità.

L’autore: Francesco Agresti muove i suoi primi ‘passi letterari’ all’inizio degli anni settanta come critico e saggista, dell’antica rivista letteraria ‘Scena Illustrata’. La sua prima raccolta, ‘L’Ape regina’, è pubblicata da Abete nel 1982. Altre sue pubblicazioni sono ‘Oltre i canneti’ del 1985 (Lucarini), ‘Divaganze in ordine alfabetico’ nel 1985 (Il Ventaglio).

Il 1989 è l’anno del suo primo romanzo ‘Un argentino al Circeo’, pubblicato da Spada. Il poemetto ‘Il ritorno di Ulisse’ (Ed. TielleMedia) esce nel 2004, mentre ‘Itaca – l’isola impossibile’ viene pubblicato da LietoColle nel 2007.

Il romanzo ‘Al di là del mare’, pubblicato da Lepisma nel 2010, viene presentato in anteprima assoluta dall’Amministrazione comunale di Eboli, nell’Aula Consiliare, dall’Assessore alla Cultura Antonio Conte, da Dante Maffia e da Antonio Manzo.

In via di pubblicazione il romanzo, all’ombra dei Templari’. Le sue poesie sono state tradotte in varie lingue, recitate in numerose località, sia in Italia che all’Estero, ed inserite in diverse antologie.

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Faenza-Furcillo-Martucciello-640x360
Faenza-Furcillo-Martucciello-640×360
Eboli-Mostra fotografica-Vito Giarla.
Eboli-Mostra fotografica-Vito Giarla.
Presentazione-Libro Agresti-Eboli-ambientazione-pubblico
Presentazione-Libro Agresti-Eboli-ambientazione-pubblico

Ultimo aggiornamento dell’articolo: ore 01.00 del 22 settembre 2014.

Eboli, 8 settembre 2014.

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