Al Centro Agroalimentare c’é il Ministro Martina. Al Ghirelli si parla di Immigrazione

Martedì 23 settembre 2014, ore 11.00 in Città c’é il Ministro dell’Agricoltura Martina che con il Sindaco visiterà il Centro Agroalimentare di Salerno.

Sempre Martedì 23 settembre 2014, in serata, ore 20.30, all’Arena Ghirelli c’é anche un convegno dal tema: “Cittadini del Mediterraneo. Immigrazione e accoglienza”.

maurizio-martina
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Domani, martedì 23 settembre 2014, è una giornata importante e particolare al tempo stesso. A Salerno si svolgono due manifestazioni importanti e nello stesso tempo significative che sebbene si svolgano differite ma nella stessa giornata, tra loro non hanno nessuna correlazione se non quella che vengono ospitate dalla stessa Città:

La prima in mattinata alle ore 11.00, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, in compagnia del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, farà visita al Centro Agroalimentare di Salerno (Via Mecio Gracco, Zona industriale). Il mercato, che  a detta dello stesso Sindaco, è una vera eccellenza riconosciuta in ambito nazionale, che al suo interno ospiterà un confronto sui temi dello sviluppo della filiera alimentare;

La seconda, nella tarda serata, alle ore 20.30, presso l’Arena Ghirelli, all’interno del Parco dell’Irno, ospiterà il convegno “Cittadini del Mediterraneo. Immigrazione e accoglienza“, un focus che si propone di offrire una panoramica tempestiva sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza legata ai fenomeni migratori moderni.

Dell’Immigrazione e dell’accoglienza, così come dei problemi del Mediterraneo ne discutono Giso Amendola, docente di Sociologia Giuridica all’Università degli Studi di Salerno, Giuseppe Acconcia, corrispondente dal Cairo per “Il Manifesto”, e Carmine Pinto, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Salerno.
immigrati_lavoro-stagionale_agricoltura.
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E’ veramente singolare questo doppio appuntamento salernitano: da una parte si parla di un problema sociale di carattere internazionale che coinvolge le aree del bacino del Mediterraneo e la conseguente emigrazione di migliaia e migliaia di cittadini magrhebini e dell’agrica centrale e del sud, che scelgono di affrontare sacrifici e magari anche la morte per raggiungere quelle così dette società più evolute, e tutti i problemi che una scelta del genere comporta delle quali sono piene le cronache giornaliere, solo ed esclusivamente per trovare un lavoro, per cambiare vita, per dare un futoro a se stessi e ai propri figli, per trovare “fortuna”; dall’altro un appuntamento che vuole mettere in evidenza come l’agricoltura, specie quella che riguarda la Piana di Salerno e soprattutto quella più importante della Piana del Sele, quella evoluta, quella che segue la così detta “filiera” agroalimentare, quella che oproduce la così detta “Quarta gamma” o quella di trasformazione, fiore all’occhiello da mostrare al Ministro Martina.

Quindi da una parte si tenta di affronatare un tema difficile e drammatico, dall’altra si cerca di mettere sotto lo “zerbino” i problemi reali e mostrare al Ministro il meglio che ne viene fuori, ignorando cosa vi è dietro quelle eccellenze, Quali e quanti sacrifici che sia cittadini comunitari che extracomunitari affrontano quotidianamente e quotidianamente vivono male e abbandonati a se stessi. Sono in migliaia a soffrire questa condizione di “invisibili” dei quali si utilizzano le braccia, salvo poi a nasconderne i problemi e le condizioni, alimentando con l’abbandono la rabbia degli stessi e quella dei cittadini italiani, rabbia che poi tende a sfociare in un conflitto incomprensibile.

Invisibili e da non mostrare, utili per le loro braccia e il loro sudore alla nostra disgraziata economia, che se va male non certo è colpa di quei poveri disgraziati ma dalle politiche sbagliate, dagli sprechi non combattuti, dai privilegi non eliminati, della chiusura delle banche verso il credito, delle tasse ormai insopportabili, della mancanza di produzione che ha portato sistematicamente a chiudere fabbriche per aprire centri commerciali, oltre alle mega strutture come gli Outlet, tutte questioni aperte e paurosamente presenti senza per questo risolvere uno solo di quei problemi, semmai aggravandoli nel momento in cui si paga il lavoro quattro soldi approfittando di quel famoso “conflitto” tra le braccia dei poveri immigrati e il cervello dei nostri giovani.

BENVENUTO MINISTRO MARTINA, spero Lei alzi lo “zerbino”.

Salerno, 22 settembre 2014

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