Salerno: Canfora è il nuovo Presidente della “Provincia che non c’é”. Gli eletti

Vittoria schiacciante di Canfora (60,04% su Romano (39,96%) e il centrodestra rovinosamente crollato. Il Centrosinistra e il PD vincono solo numericamente. Ecco gli eletti.

E’ Salernocentrismo. L’accordo Salerno-Valle dell’Irno-Agro esclude gran parte delle aree periferiche. Escluse anche la Valle del Sele, Eboli e Battipaglia, 100mila abitanti non rappresentati dalla Nuova Provincia. Sacrifici che guardano alle Elezioni regionali.

Giuseppe Canfora-Nicola Landolfi-Vincenzo De Luca
Giuseppe Canfora-Nicola Landolfi-Vincenzo De Luca

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNOGiuseppe Canfora, il candidato del Centrosinistra, con il 60,04% dei voti ha battuto il suo rivale Giovanni Romano del Centrodestra che si è fermato al 39,96%, ed è il Nuovo Presidente della Provincia di Salerno che non c’é, o meglio che non ci sarebbe dovuta essere più come ci avevano fatto credere prima Berlusconi, poi Monti, poi Letta e in ultimo Renzi. E così si scopre che quelle Province che non ci sarebbero dovute essere più, ci sono e come, mantengono le stesse funzioni e la stessa organizzazione appena ridotta nel numero dei rappresentanti. Si è anche votato, si è usato un tipo di elezione che si è definita di 2° livello, nel senso che a votare sono stati 1849 tra consiglieri comunali e i Sindaci eletti e in carica in tutta la provincia di Salerno, i quali però divisi per fasce ognuno di loro ha rappresentato un peso diverso.

E così le province che non ci sarebbero essere più con questo voto non solo hanno rieletto un nuovo Presidente, ma hanno rieletto anche 16 nuovi Consiglieri Provinciali, l’unica novità, veramente da campionato mondiale di democrazia di “secondo livello“, da fare invidia anche alla Repubblica delle Banane è quella che in queste elezioni si è escuso il corpo elettorale, ma si è escluso anche due Città importanti e che insieme rappresentano 100mila abitanti come il, Comune di Battipaglia e il Comune di Eboli: Il primo sciolto per Infiltrazioni camorristiche e retto da una terna Commissariale di nomina governativa; il Secondo sciolto per la dimissione di 17 consiglieri comunali retto da un Commissario di nomina prefettizia. Due Città importanti che da oggi non hanno rappresentanza tra gli eletti, ma che non hanno nemmeno potuto partecipare alla scelta dei nuovi amministratori,

Giuseppe-Canfora-Presidente-Provincia-Salerno
Giuseppe-Canfora-Presidente-Provincia-Salerno

Tralasciando le osservazioni di politica a carattere generale e tornando alla competizione elettorale di “2° livello”, Giuseppe Canfora, Sindaco di Sarno (Salerno), candidato del Partito Democratico e sostenuto anche da Sel e Udc, è il nuovo presidente della Provincia di Salerno, risultando il primo più votato dagli amministratori locali. Canfora ha staccato di 20 punti percentuali il suo diretto avversario, il Sindaco di Mercato San Severino e Assessore Regionale all’Ambiente Giovanni Romano, candidato del Centrodestra (Fratelli d’Italia-An, Forza Italia, Nuovo Centro Destra, e «Provincia Moderata e Riformista» una Lista Civica, formata da sindaci e consiglieri comunali vicini all’area socialista di Caldoro. Al momento invece, è ancora in corso lo scrutinio per la elezione dei Consiglieri Provinciali che andranno a sedersi nel “Palazzo che non c’é“.

Si è chiusa una partita che vede soccombente un centrodestra che solo all’ultimo momento ha trovato l’unità su Romano, ma che ha pagato in ogni caso i cinque anni di gestione dispotica, arrogante e prepotente, condotta dal Partito Fratelli d’Italia-An e del suo Leader Edmondo Cirielli ormai sulla via del Tramondo, partito risultato perdente e fortemente ridimensionato in tutte le competizioni elettorali, e della colposa accondiscendenza del Partito di Forza Italia che ne ha comunque subito le conseguenze, prima per la sua esclusione e dopo attribuendosene con l’alleanza le relative conseguenze.

Una Partita strana quella che si è conclusa, che fa quindi registrare una sconfitta politica certa del centrodestra e una vittoria numerica e non politica del centrosinistra e soprattutto del PD, che appunto fino all’ultimo non era certo e temeva un tradimento di massa, soprattutto da parte dei consiglieri comunali e dei Sindaci ci cittadine “minori” e delle estreme periferie della provincia per la politica del PD salernocentrica e appiattita su De Luca, tanto che si è giocata la strategia delle alleanze di città pià grandi come Salerno, Cava, Nocera, Scafati, Sarno, appunto modulando le candidature anche con alcune rinunce, e lo vedremo a risultati ultimati, nel momento in cui alcune aree della Provincia non avranno nessuna rappresentanza. Una colpa grave che denota come si sia voluto vincere sulla base numerica e non su quella politica, pensando magari anche alla campagna elettorale regionale.

Una Campagna elettorale che si mette male, almeno per il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, perchè ogni giorno in più che passa vede sfumare sempre più la sua candidatura, così come pare che il PD campano, non fidandosi per nulla di De Luca essendo egli sempre pronto a distanziarsi dal PD nei momenti strategici salvo poi a utilizzarlo nei momenti preparatori alla strategia, che si incomincia a costruire una convergenza su determinate candidature anche per evitare le Primarie.

I consiglieri eletti.

Per lo schieramento di centrosinistra, che ha appaggiato il neo presidente Canfora, sono: PD: Carmelo Stanziola (4272 preferenze), Antonio Rescigno (4024), Giovanni Savastano (3781), Giovanni Coscia (3351), Paolo Imparato (3012), Domenico Volpe (2891), Gerardo Malpede (2736). UDC: Sabato Tenore(4072), Alberto Milo (2209).

Per lo schieramento di centrodestra che hanno appoggiato Giovanni Romano, invece, sono: Fratelli d’Italia: Giuseppe Fabbricatore (4941), Attilio Pierro (2624), Costabile Spinelli (2437). Forza Italia: Francesco Marrazzo (2334), Flavio Vitagliano (2019). Nuovo Centro Destra: Roberto Celano (2877). Provincia Moderata e Riformista: Roberto Monaco (1259). Salerno, 13 ottobre 2014

14 commenti su “Salerno: Canfora è il nuovo Presidente della “Provincia che non c’é”. Gli eletti”

  1. OTTIMO ADMIN NEL SOTTOLINEARE L’ASSENZA DEL NOSTRO COMPRENSORIO,IL PD NON SI E’ FERMATO AD EBOLI.
    TUTTO SECONDO LE PREVISIONI,VINCE CHI HA GLI APPORTI MAGGIORI,SPERANDO CHE I PARAMETRI DELLA P.A. EFFICACIA EFFICENZA SIANO RISPETTATI COME QUELLI SULLA TRASPARENZA,DEI CONTI,VEDI L’INCOGNITA RIMBORSI CHE SI TEME POSSA GONFIARSI FINO A DIVENTARE UNA BOMBA SUI BILANCI,O CONSULENZE A CHI SI VUOLE!
    TEMO CHE SARA’ L’ENNESIMO POLTRONIFICIO,AVENDO ABOLITO LE ELEZIONI MA NON L’ENTE,UN VERO COLPO DI TEATRO ITALICO,GENIALE!
    Temo l’effetto, il cui impatto devastante, per i conti pubblici e la (non) erogazione dei servizi ,si manifesterà nel tempo (breve), è che attualmente le Province si trovano ad operare nell’anarchia assoluta.In linea teorica potrebbe funzionare in un paese che abbia il senso della responsabilità cosa che la nostra classe dirigente ha completamente perso.Non si puó pensare che bypassando la sovranitá dei cittadini (inutile che ti nascondi dietro forme di democrazia indiretta) si risolva la situazione. Ma soprattutto i partiti, a cui piace essere autoreferenziali, non usciranno dalla loro impopolarità continuandosi a regalare immunitá e poltrone facili. Nel paese che é al 69esimo posto per corruzione si devono accettare controlli e regole trasparenti. Quanto hanno fatto per le province non va in questa direzione, Figuriamoci ora che non devono essere votati e si auto eleggono senza controllo, sarà capodanno tutto l’anno,oltre un certo sospetto di anticostituzionalità!
    LE PROVINCE SONO MORTE W LE PROVINCE!!!!

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  2. DAL SITO DELLA PROVINCIA VERBALE PROCLAMAZIONE

    SINTESI ELETTI:

    LISTA COGNOME NOME

    1 FDI fabbricatore

    2 pd stanziola

    3 udc tenore

    4 pd rescigno

    5 pd savastano

    6 pd coscia

    7 pd imparato

    8 pd volpe

    9 ncd celano

    10 pd malpede

    11 fdi pierro

    12 fdi spinelli

    13 fi marrazzo

    14 udc milo

    15 fi vitagliano

    16 riformisti monaco

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  3. Fermo restando l’inutilità delle province e la messa in scena della loro rimozione; sinceramente questo articolo non lo capisco proprio.
    1) Se Battipaglia ed Eboli sono assenti ci sarà un motivo ed è tutto da imputare alle loro classi dirigenti ( di sinistra, in questo caso )
    2) La coseddtta politica salerno centrica ed il patto tra le città più grandi fa parte della politica reale: se non si fosse stati pragmatici queste elezioni non le avremmo vinte ed avremmo lasciato la provincia alla destra ( e che pessima destra …) .
    3) Poi i giudizi sulla campagna elettorale di De Luca ed il fatto che secondo “il PD campano, non fidandosi per nulla di De Luca essendo egli sempre pronto a distanziarsi dal PD nei momenti strategici salvo poi a utilizzarlo nei momenti preparatori alla strategia”. Beh De Luca è l’unico amministratore che ha dato in questi anni una risposta ai propri cittadini; magari è il PD quello che si è allontanato dalla gente comune per seguire gli interessi delle proprie correnti,

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    • Per Gianluca, innanzi tutto questo articolo vuole mettere in evidenza la pantomima dell’abolizione delle Province, poi che la stessa legge presenta dei vuoti non indifferenti, circa la rappresentanza, rilevata nella esclusione di fatto dell’intera Piana del Sele come Eboli e Battipaglia non rappresentate, indipendentemente dalle circostanze dello scioglimento dei due Consigli comunali, rilevando come questa assenza sia un vuoto legislativo che vede punire due volte i cittadini: la prima con lo scioglimento; la seconda con l’esclusione.
      Rispetto a De Luca, pur riconoscendone il suo impegno e i suoi risultati, condivisibili o meno, si rileva come questi usi nel quotidiano il PD e poi nei momenti catartici se ne disfa, e cosi’ quando i suoi programmi non coincidono con esso, se ne allontana, procede da solo anche contro il suo stesso partito. I partiti, in ogni caso, con questi comportamenti vengono usati come i tram salendo e scendendo a proprio piacimento.
      Grazie per il tuo intervento, Massimo Del Mese

    • anche quando governava la destra la piana era poco visibile,siamo dei pesi piuma.

      meno male che esiste un politico forte e fattivo come de luca,un fuoriclasse in una squadra di bolliti!

  4. Non è un organismo riconosciuto da cittadini, riformato da un parlamento illegittimo e decretoto impropriamente, lcontrofirmato da un Capo di Stato illegittimo anch’esso, visto che la Costituzione non prevede la rielezione del Pesidente della Repubblica. Per Marco N. Visto che ci sono tantissimi elementi di incostituzionalità di attivarci per i ricorsi. Personalmente inizio a non pagare nessun tributo verso questo Ente improprio.

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  5. Per Admin. Grazie per la gentile risposta.
    Condivido per quanto riguarda la rappresentanza dei comuni di Eboli e Battipaglia: si tratta di un ulteriore effetto collaterale di una legge malfatta. Ma da cittadino della provincia di Salerno, tralasciando i guai che fanno a Roma, pongo un accento sulla qualità della classe politica locale che ha lasciato il territorio in cui è stata votata in tale stato.

    Per quanto riguarda De Luca ovviamente abbiamo punti di vista differenti (poco male). A me sembra che De Luca non abbia mai cambiato casacca ed anche criticando il PD (a mio parere giustamente) non abbia mai fatto mancare i suoi voti. Al contrario il partito non ha sempre ricambiato l’apporto di De Luca (vedi caso della mancata carica di sottosegratario) preferendo personalità lontane anni luce dai problemi dei territori.

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  6. E’ VERO CHE E’ ANDATO A BRINDARE L’ex SINDACO MELCHIONDA IN COMPAGNIA DI ROTONDO ?( LA ELEZIONE A CONSIGLIERE DI GARANZIA DEL LORO GRUPPO E FUTURO CANDIDATO IL SIG PANZA)

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