Provincia, scontro De Luca-Caldoro e nel centrodestra è resa dei conti

Elezioni della Nuova Provincia: scontro De Luca-Caldoro e nel centrodestra tira aria di resa dei conti.

Il governatore: «Sei comunista». Il sindaco: «Inefficiente». Fratelli d’Italia apre la crisi a Cava de’ Tirreni. Aliberti contro Cirielli, Cuozzo: «Preferiti i dispetti».

Stefano Caldoro-Vincenzo De Luca
Stefano Caldoro-Vincenzo De Luca

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – La ripercussione del voto delle elezioni provinciali a Salerno apre un doppio fronte. Il primo è elettorale, soprattutto in prospettiva regionale, con l’ennesimo scontro tra il governatore Stefano Caldoro e il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Il secondo è politico, con l’avvio della resa dei conti all’interno del centrodestra.

PRIMO AFFONDO – La prima stoccata arriva da Caldoro. «E’ evidente che il centrodestra ha avuto le sue responsabilità per non essere riuscito a restare unito – dice il governatore – tuttavia a Salerno c’è stato un lavoro del centrosinistra, in particolare di De Luca, che è un esperto comunista, uno dei pochi rimasti in Italia, che ha una grande capacità di portare zizzanie nel campo avverso, e che è riuscito a fare una cosa complicatissima: vincere le elezioni con il 39%. Chapeau». Poi aggiunge: «Il successo del centrosinistra alle Provinciali di Salerno è sicuramente merito di De Luca che è riuscito ad infilarsi nel punto debole del centrodestra e a dividere il fronte riuscendo ad acuire le divisioni. Grazie alla sua capacità di esperto comunista è riuscito a fare una cosa complicatissima da fare. Il centrodestra avrebbe avuto il tempo di ricomporsi se non ci fosse stata l’azione tenace ed esperta di un comunista come De Luca».

STOCCATA – La picconata deluchiana, spedita dalle frequenze di radio Alfa al governatore, non è da meno. Il sindaco coglie l’occasione della critica del presidente della Regione sulla gestione dei fondi sociali a Salerno – «una festa in meno e qualche soldo in più per i meno fortunati» aveva detto Caldoro – per ribattere a muso duro. «E’ stata una osservazione un po’ volgare – ha detto De Luca – perché Salerno è una delle città che investe di più in Italia in questo settore. Investiamo quasi sei milioni, abbiamo una rete di asili nido che ci invidiano, un centro di assistenza anziani, trasporti per disabili e servizi alle persone. Siamo un modello mentre il governatore non ha niente da dire. Soprattutto sulla inefficienza della Regione Campania». Sulla vittoria del centrosinistra alla Provincia, il sindaco è categorico: «Non avremo più i 43 assessori che girano come in una quadriglia impazzita e avremo invece più attenzione ai territori. Auguri a Canfora. Si è determinata una svolta che può produrre nuova dignità nelle istituzioni che non sono più sezioni di partito o di correnti di partito. Serve intervenire su alcune emergenze, invece, come la viabilità nella zona sud della provincia».

COALIZIONE DILANIATA – La faida nel centrodestra è appena cominciata. Appena qualche ora dopo l’appello del deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, a Mara Carfagna (Fi) per mettere da parte «qualche imbecille» e puntare «all’unità» (clicca qui per leggere l’articolo), arriva immediata la replica del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Ritenuto, insieme al primo cittadino Marco Galdi di Cava de’ Tirreni e al gruppo di Forza Italia di Scafati, tra i «traditori» alle elezioni provinciali. «E’ finita un’era, noi siamo uomini e donne liberi e non imbecilli – dice Aliberti – e la Carfagna è il nostro leader. I feroci attacchi di Cirielli ai tanti amministratori locali di Fi sono l’ennesima dimostrazione dell’arroganza di chi in questi anni ha sfasciato e unito il centrodestra nella Provincia a seconda delle proprie convenienze. E’ l’atteggiamento di chi ha utilizzato Berlusconi per raggiungere i propri obiettivi e rafforzare solo la sua corrente in Provincia. La sconfitta di Giovanni Romano è solo una sua responsabilità. Non consentiamo al colonnello, a colui che insieme ai suoi missini ha sfilato a Scafati insieme ai comunisti contro un sindaco di Forza Italia, a colui che ha provato a delegittimare Mara Carfagna, il più bravo dei ministri di Berlusconi, di darci lezioni di morale sul concetto di tradimento».

LA RISPOSTA – «La politica del centrodestra salernitano deve avere il coraggio di cambiare pagina – sono state le parole del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Cuozzodeve prendere atto che in questa strana elezione nonostante l’impegno di Mara Carfagna qualche politico locale ha preferito il dispetto all’unità di intenti. Per noi l’appuntamento regionale è fondamentale per la vita politica delle comunità salernitane. Il risultato è evidente: il centrodestra unito in Provincia di Salerno è maggioranza assoluta, vale la pena di ricordare a noi stessi che quando il diavolo accarezza vuole l’anima».

CAOS METELLIANO – Intanto a Cava de’ Tirreni, Fratelli d’Italia si sfila dalla coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Marco Galdi dopo che il gruppo di riferimento del primo cittadino non ha sostenuto Romano alla Provincia. «La mancanza di lealtà e coerenza politica da parte del sindaco ha determinato il fallimento dell’esperienza politico-amministrativa – è precisato in una nota – infatti, non ha saputo mai garantire la tenuta della coalizione, manifestando tutta la sua incapacità a rivestire un ruolo di garanzia. L’ingiustificabile e schizofrenica decisione di non votare per i candidati di centrodestra ha impedito alla comunità di Cava de’ Tirreni di essere rappresentata in seno al consiglio provinciale. Riteniamo oramai conclusa la pessima esperienza Galdi, caratterizzata da incapacità nel rispondere alle reali esigenze della città e lavoreranno per un progetto comune del centrodestra, volto esclusivamente ad individuare un candidato sindaco degno di rappresentare la città».

di Felice Naddeo (Fonte Corriere del Mezzogiorno)

Salerno, 14 ottobre 2014

4 commenti su “Provincia, scontro De Luca-Caldoro e nel centrodestra è resa dei conti”

  1. PER CHI SUONA LA CAMPANIA:

    UNA SINTETICA SCORSA,PER SAPERNE MOLTO SULL’ARGOMENTO JULIE TV E’ UNA OTTIMA FONTE

    Caldoro è a un passo dal fallimento totale:
    sui fondi europei(ultima regione italiana)

    sulle società partecipate (astir eavbus caremar etc) dalla regione

    sul sistema sanitario(proteste a iosia nelle periferie e chiusure di reparti e nosocomi),
    il punto più dolente,
    indagati,guiai giudiziari della giunta:

    Fondi “allegri”: 53 indagati, 4 arresti e indagini della Corte dei Conti.

    Nei guai anche il super-assessore alle Attività produttive Fulvio Martusciello

    In Assise siede anche un condannato (in primo grado) per voto di scambio politico-mafioso R.Conte

    Anche il Governatore Stefano Caldoro nel registro degli indagati per turbativa d’asta

    L’incognita del danno erariale da 22 milioni di euro per l’organizzazione delle regate,Anche l’Ue è pronta a indagare sull’uso dei Fondi di sviluppo regionale per l’America’s Cup.

    Ora con l’aggiunta delle divisioni interne,il capo della giunta deve trarne le conseguenze e tutelare l’onore dell’istituzione,si dimetta prima della naturale scadenza!

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  2. Il centro destra sarà diviso anche ad Eboli. Riflessi di una guerra mai sopita che mieterà ulteriori vittime politiche, tra cui Cariello Cardiello jr e lenza.

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  3. per salvare la regione campania l’unico candidato a presidente deve essere l’EX SINDACO di eboli. Sicuramente risolvera’ la grande crisi economica della regione facendo edificare 10.000 appartamenti di ausing sociale sul vesuvia e fara’ certamente lavorare solo imprese ebolitane. VAVA L’EX

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