Messaggio bipartisan di Cuomo, Cardiello e Sgroia: Giù le mani da Mazzini

Solidarietà bipartisan al funzionario del Comune di Eboli Pino Mazzini, da Sgroia (Eboli Libera), Cardiello (Forza Italia) e l’On. Cuomo.

Dopo il provvedimento punitivo a Mazzini, dal Palazzo dei veleni spunta una lettera anonima, e invece di annullare un atto illegittimo, come chiedono Cuomo, Cardiello e Sgroia, si apre una indagine interna: E’ barbarie politica. Un continuum di vendette.

Cuomo-Cardiello-Sgroia
Cuomo-Cardiello-Sgroia

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Gli strascichi all’azione di sfiducia nei confronti dell’Amministrazione Melchionda a seguito delle dimissioni dei 17 Consiglieri comunali che hanno poi determinato lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina del Commissario prefettizio Vincenza Filippi, hanno lasciato la coda e producono ancora effetti, come quello che è capitato a Pino Mazzini, Funzionario dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Eboli, solo perché è il papà di Pietro Mazzini, esponente di Eboli Libera, uno dei 17 consiglieri che ha “cappottato” Melchionda.

Pino Mazzini all’indomani delle dimissioni collettive che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio comunale ha subito un provvedimento di chiara matrice ritorsiva. Con un provvedimento illegittimo, preso il giorno successivo alla decadenza di ogni funzione, gli veniva revocato l’incarico di componente della Commissione Mandamentale Elettorale, circostanza che fece molto scalpore e che ha contribuito non poco a deteriorare ulteriormente i rapporti politici e personali all’interno del Partito Democratico e della Maggioranza che sosteneva l’Amministrazione Melchionda.

Vincenza Filippi
Vincenza Filippi

Sebbene quel provvedimento conteneva in se tutto il verbo dell’arroganza, in seguito non è stato annullato e al coontrario perché si potesse avere la certezza di fare del male, pare sia intervenuta puntuale come la morte una lettera apocrifa che denunciava il Funzionario Mazzini di tenere nel corso dello svolgimento delle sue manzioni comportamenti poco corretti. Il “corvo” immaginando un possibile annullamento di quel provvedimento ha pensato bene di intervenire anonimamente con uno scritto, perché si potesse dare corso, così come pare sia avvenuto, ad una indagine interna e bloccare così l’effetto delprovvedimento illegittimo della revoca, e semmai, generando ancora di più confusione, giungere  ad altri obiettivi non bene indentificabili se non nella miseria umana e in un clima che oggettivamente giustifica ogni atto che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale.

Le voci corrono più in fretta di qualsiasi tweet e quando ci si è resi conto che si sta orchestrando una campagna diffamatoria che segue e copre quella ricattatoria e vendicativa le reazioni sono state immediate e ci è giunta una accorata lettera a firma del professor Vincenzo Petraglia, amico personale di lunghissima data di Pino Mazzini e in concomitanza dichiarazioni di: Luca Sgroia, del Partito Democratico e Leader del Movimento Eboli Libera, uno dei protagonisti dell’azione politica che ha “staccato” la spina all’Amministrazione di Martino Melchionda; dell’ex capogruppo di Forza Italia e aspirante candidato sindaco del centrodestra Damiano Cardiello; e di Antonio Cuomo ex Parlamentare del PD, anch’egli candidato a Sindaco; tutti e tre, sebbene di aree politiche diverse oltre ad esprimere la loro più piena solidarietà a Mazzini, condannano senza appello sia il gesto di chiara matrice ritorsiva e i successivi prosiegui che avrebbe introdotto una lettera anonima ad orologeria, e invitano al superamento di ogni conseguenza annullando il provvedimento che si ritiene profondamente ingiusto sul piano morale, illegittimo sul piano sostanziale, inopportuno sul piano formale.

Gentile Direttore – si legge nella missiva pervenutaci dal prof. Petraglia – scrivo una lettera pubblica, spinto insieme da un sentimento di amicizia e anche da uno spirito civico. Nelle ultime settimane, infatti, in seguito alla caduta dell’amministrazione Melchionda e allo scioglimento del Consiglio comunale ho assistito ad una sorta di aggressione nei confronti del mio amico Pino Mazzini, dirigente del settore anagrafe del Comune di Eboli.

Il giorno dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, dovuto alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri, il Vicesindaco Cosimo Cicia rimosse d’imperio Mazzini dalla presidenza della Commissione mandamentale elettorale, che pure lo vedeva impegnato da anni sia per il ruolo di dirigente del Settore Anagrafe che per le sue spiccate competenze acquisite in anni di lavoro. Un atto arrogante e odioso, predisposto da un amministratore oramai privato del potere di compiere atti che andassero oltre l’ordinaria amministrazione.

Vincenzo Petraglia
Vincenzo Petraglia

Che si trattasse di un atto di puerile quanto di una odiosa vendetta, – fa rilevare Petraglia – è risultato più che evidente a tutti. Il figlio Pietro di questo stimato dirigente comunale, infatti, era uno dei 17 consiglieri comunali “colpevoli” di avere sfiduciato il Sindaco Melchionda e la Giunta comunale da lui presieduta.

L’aggressione, tuttavia, non si è fermata a questo atto illegittimo, vieppiù di matrice concussiva. Nei giorni seguenti, pare sia spuntata una lettera anonima, ma evidentemente chiaramente “ispirata”, che ha segnalato presunte immoralità comportamentali dello stesso dirigente, accusato di aver approfittato nell’esercizio del proprio ruolo per trarre presunti benefici elettorali o addirittura di “altra” natura giustificando così conseguenti indagini ispettive interne.

Mazzini – ricorda Petraglia – dirige l’ufficio Anagrafe da molti anni e mai, fino ad ora, qualcuno gli aveva mosso appunti di nessuna natura. Mai il Sindaco in carica, un assessore, un consigliere, mai un cittadino, nativo di Eboli o giunto da qualsiasi parte del mondo, aveva denunciato soprusi o comportamenti non regolari.

La segnalazione giunge, tempestivamente, proprio in coincidenza della fine ingloriosa dell’esperienza Melchionda. Delle due, l’una: O l’accusa è falsa e infondata, come sono spinto a pensare proprio in virtù dalla mia antica amicizia e profonda conoscenza che mi lega a Pino; o l’accusa contiene elementi di verità, consegnandomi la figura di un altro uomo che non conosco e confligge con la sua generosità, con il suo altruismo, con la sua disponibiltà, con il suo attaccamento al lavoro e con la sua profonda e incommensurata onestà che tutti, dico tutti, gli riconoscono, fatta eccezione di chi senza avere più i poteri ha emesso, quel provvedimento, facendo un abuso e commettendo un reato che si avvicina alla concussione, e di chi ha armato di penna e ispirando i contenuti di chi poi si è guadagnato i galloni redigendo e intestandosi quellalettera anonima ha inteso accusarlo.

Valutando le ipotesi, – aggiunge ancora – gli estensori della lettera anonima e i loro mandanti sono protagonisti di una vendetta di stampo mafioso e vanno giudicati con lo stesso metro che si giudicano i mafiosi. Così come, se fossero stati a conoscenza di simili pratiche, giudicate immorali e illegali, avrebbero dovuto denunciarle subito, nel caso contrario se le hanno tollerate, magari anche per profittarne di quei vantaggi elettorali di cui sarrebbe accusato, sarebbero come minimo corresponsabili, trattandosi, tra l’altro, di personalità dello stesso Partito. Corresponsabili: sul piano giuridico di omessa denuncia di voto di scambio e forse altro ancora; sul piano morale degli abusi o dei vantaggi di “altro genere” di cui vanno cianciando.

Poi c’è un’altra cosa da considerare, e come cittadino, – prosegue ancora – ritengo intollerabile: quella che si riferisce alla codardia dell’anonimato. Quale stima si può avere di persone che non hanno il coraggio delle proprie azioni e che si coprono dietro la vigliaccheria di una lettera anonima? Questo comportamento, da solo, basterebbe a restituire interamente all’amico Mazzini la dignità che tentano, goffamente, di sottrargli e darebbe la motivazione giusta ai cittadini di Eboli di quelle ragioni che hanno spinto la maggioranza dei consiglieri a porre fine a questa triste e decadente esperienza amministrativa.

Ci vorrebbe – conclude Vincenzo Petraglia rivolgendo direttamente a Melchionda – un sussulto di dignità dell’ormai ex sindaco Melchionda. Dovrebbe essere lui a sgomberare il campo da queste volgari illazioni che colpiscono un suo valente dirigente e svelenire il clima irrespirabile che si sta generando nella comunità che ha governato per quasi dieci anni”.

Luca-Sgroia
Luca-Sgroia

Sulla vicenda del funzionario Pino Mazzini è intervenuto anche l’ex Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, il quale appreso della lettera anonima che giunge a corollario di una stagione di veleni che colpisce anche persone del tuttto estranee ad ogni processo politico ha dichiarato a tale proposito: “Il Professore Petraglia ha ragione. Mazzini è stato vittima di un vile atto di ritorsione, e solo perché è il padre di Pietro, e come suo figlio, è un amico, ma soprattutto una persona perbene e un uomo libero.

E il sapore della ritorsione – dice Sgroia – si legge tutto in alcune dichiarazioni su quel provvedimento rilasciate da chi l’ha compiuto e da chi l’ha ispirato. Questi rivendicano, quasi con orgoglio, che “la politica dà e la politica toglie”. Ma quale politica? Questo è un atto di analfabetismo politico e di un’inciviltà umana indicibile compiuta verso un funzionario che è sempre stato stimato da tutti, perché persona ligia al dovere, che ha sempre adempiuto con onore ai suoi compiti.

La motivazione addotta poi negli atti ufficiali, – aggiunge il Leader di Eboli Liberamentre si rilasciavano le dichiarazioni che ho appena citato, era ancora più risibile: Mazzini a marzo va in pensione. Ma ovviamente quando ci si ricorda di ciò? Il 29 settembre, due giorni dopo la firma della sfiducia all’ex Sindaco, e poche ore prima della nomina del Commissario. Si converrà che la tempistica è quantomeno singolare.

Anche – precisa ancora Sgroia sottolineando quanto le scelte politiche che li hanno portati ad interrompere una esperienza politica fossero giuste – per comportamenti volgari come questo, io e gli altri amici di Eboli Libera abbiamo detto basta. Apprendo, poi, che adesso arrivano anche le lettere anonime. Quindi agli analfabeti politici si aggiungono anche i corvi codardi.

Che miseria. – conclude Luca Sgroia visibilmente turbato e profondamente scosso per il degrado morale a cui si è giunti – Totale solidarietà al mio amico Pino, e un grazie a suo figlio Pietro, perché è un uomo coraggioso, che ho l’onore di avere al mio fianco”.

Damiano-Cardiello-
Damiano-Cardiello-

Alla notizia degli ulteriori veleni che scuotono il Palazzo e che danno la dimensione di come il livello di moralità fosse caduto così in basso e che vedono come capro espiatorio e vittima sacrificale il funzionario Mazzini, è intervenuto ulteriormente l’ex capogruppo consiliare di Forza Italia Damiano Cardiello il quale senza mezzi termini, con durezza e determinazione ha dichiarato preoccupato: “Quanto sta accadendo intorno la vicenda che riguarda il Dirigente Pino Mazzini è sconcertante e allo stesso tempo allarmante. Stiamo parlando di una persona vittima di una chiara scelta non politica ma connotata da un profondo rancore personale, intrisa di vendetta e che nulla ha a che fare con un normale atto amministrativo.

La “punizione” esemplare per Mazzini, – prosegue Cardiello – reo di avere un figlio che la pensa diversamente dall’ex Sindaco Melchionda e dall’ex maggioranza di centrosinistra a guida PD, non solo nuoce all’immagine di un Comune oggetto di una gestione familiare della cosa pubblica ma avvelena un clima in una città già di per se difficile.

Il Commissario – conclude Damiano Cardiello rivolgendosi direttamente al Commissario Prefettizio Filippi – ha il dovere di revocare in autotutela l’atto a firma di un Vice Sindaco non più in carica e ripristinare la legalità, relegata a principio secondario in città.

Antonio Cuomo
Antonio Cuomo

Di eguale tenore è la dichiarazione dell’ex Parlamentare del Partito Democratico Antonio Cuomo, il quale al momento, è lontano dal suo Partito tanto da essere a capo, come candidato Sindaco, di una coalizione civica in alternativa al PD, non appena ha appreso la notizia, ha voluto rilasciare la seguente dichiarazione, convinto che il primo sforzo da compiere e il primo obiettivo da raggiungere in questa Città sicuramente è quello della concordia, brutalmente accantonata in questi ultimi anni per dare spazio ad altro che non ha niente a che vedere con gli elementi più semplici della civiltà:

“Quello che accade a Pino Mazzini – dichiara l’On. Antonio Cuomo del PD candidato a Sindaco di Eboli a capo di una coalizione di quattro Liste Civiche – è la diretta conseguenza di una campagna di veleni che niente ha che vedere con il normale svolgimento della vita politica, confondendo politica, amministrazione, funzioni, partecipazione, collocando questo brutto episodio in un orrendo buio  che non deve prendere nessuno.

Esprimere solidarietà a Mazzini – conclude Cuomo – è il minimo, specie per chi conosce il suo vissuto, e sottolineo però come sia necessario ripristinare percorsi democratici che invero da un bel pò si sono smarriti. Di qui il mio impegno a scendere in campo direttamente perché simili episodi non abbiano più a verificarsi. I nostri concittadini, in particolare, devono essere liberi di esprimere il loro pensiero politico, di esercitare il loro voto liberamente e di partecipare in maniera altrettanto libera a qualsiasi attività politica, indipendentemente dal ruolo che rivestono fino ad esserne orgogliosi, e tutti noi dobbiamo essere rispettosi e guardiani di quelle libertà.

Mei prossimi giorni – conclude la sua dichiarazione l’On. Antonio Cuomo – chiederò un incontro con il Commissario prefettizio dott.ssa Filippi, per consegnarle questo messaggio, pregandola, che nell’esercitare le sue funzioni,  faccia attenzione in uno di diffondere tranquillità e serenità tra i funzionari e i dipendenti comunali, evitando vi sia un clima di caccia all’untore, e nello stesso tempo di valutare ogni azione possibile per il ripristino del torto che Mazzini ha subito”.

Ogni altro commento è superfluo, così come è superfluo, ma val la pena ricordare al Commissario Prefettizio dott.ssa Vincenza Filippi, di sorvegliare affinché il Palazzo non diventi un luogo di barbarie, e soprattutto sorvegli senza delegare nessuno, oltre che evitare ogni tentennamento rispetto a fatti e circostanze che si presentano da subito come un continuum di un’azione politica che rappresenta un terreno scivoloso fatto di trappole e vendette, e che dietro lettere anonime o apocrife che siano, ricordi che: Le mani dei servi, anche se “anonimi”, lasciano sempre le impronte dei padroni “certi”.

Eboli, 3 novembre 2014

31 commenti su “Messaggio bipartisan di Cuomo, Cardiello e Sgroia: Giù le mani da Mazzini”

  1. PINO MAZZINI è un mio caro amico. Padre di un mio collega. Per anni è stato un collaboratore di un altro mio grande amico Lorenzo Coiro che prima di lui egregiamente ha diretto l’Ufficio Anagrafe nella storica tradizione dei Di Biase e Pirone.
    Questi sono stati “i maestri ” di Pino e negli ultimi anni TUTTI i cittadini ebolitani – INDIPENDENTEMENTE dal colore politico, sesso, religione o nazionalità di origine, hanno trovato in lui un corretto e disponibile funzionario. Non conosco bene questa BRUTTA vicenda e non mi permetto di giudicare gli attori. Se fosse vera come viene raccontata dovremmo preoccupaci molto TUTTI. Mio Padre, ex militare dell’Arma dei Carabinieri mi diceva sempre che quando in Caserma arrivavano ( anni 40/50 in cui era molto in voga la vendetta politica)le LETTERE ANONIME, il Comandante della Stazione, NE DISPONEVA IMMEDIATAMENTE LA DISTRUZIONE, senza prenderle in considerazione. Oggi invece nella vita quotidiana ( VEDI COSA SUCCEDE SU QUESTO BLOG) gentaglia che non ha il coraggio di assumersi la responsabilità di quello che dicono, trovano ACCOGLIENZA e ARRECANO a volte danni incommensurabili. La cosa grave quindi è la CADUTA morale e nell’esprimere al mio amico PINO ( ed a suo figlio Pietro) tutta la mia solidarietà umana, spero che arrivi UNANIME sia la condanna dei metodi ricattatori in politica sia l’ABUSATO USO DELL’ANONIMATO che sta inquinando il vivere civile.

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  2. E quel’e’ il problema??ma con tutti i problemi chevvivel iItalia e Eboli, sti tre si sono precipitati a difendere un impiegato che viene spostato da un incaricoche a sua volta aveva ricevuto cchissà come!!!!! Io mi sarei aspettato PWR la campagna elettorale una difesa di landini o di quei poveri operai menati dalla polizia.

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    • Ma cosa c’entra Landini e cosa c’entrano gli operai ai quali, in ogni circostanza va la nostra solidarietà con questa vicenda.
      Questa brutta storia mette in evidenza la disinvoltura con la quale spesso si compiono atti odiosi sia se sono stati fatti involontariamente e con leggerezza, e sia se sono stati pensati e fatti apposta con la consapevolezza e l’arroganza insopportabile di chi sapeva di fare del male.
      Allo stesso modo perché mai si dovrebbe gettare dubbi su come avrebbe avuto quell’incarico.
      Quella nomina a Mazzini e a Cuozzo gli veniva per essere responsabili come funzionario capo l’uno e funzionario l’altro del servizio elettorale e non per “gratitudine” o per “favore” per ripagarli per chi sa che cosa. Impropria è la nomina che è stata fatta in loro vece, che non garantisce affatto l’ufficio, indipendentemente dal valore della persona, poiché non ha conoscenza e non ha esperienza in quel ruolo che deve sovraintendere il buon funzionamento e il buon andamento di tutte le operazioni pre-elettorali e elettorali, che solo chi conosce a menadito leggi e regolamenti può assicurare.
      E’ vero abbiamo un sacco di problemi in Italia, ma la libertà dei singoli è anche questa un problema come gli altri e va difesa ad ogni costo.

  3. X luoi: eh bravo!!!buono a sapersi come si comportano icacarabinieri quando arrivano lettere anonime di gente che ha paura a formarsi!!! Per questo in Italia stiamo così inguaiati!

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  4. dalle espressioni usate dall’ex vicesindaco CICIA “la politica dà la politica toglie” e il ” e BASTA” (commento facebook incontro PD hotel Grazia)si evince l’arroganza,la protervia,di questi scagnozzi deluchiani.

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  5. Una brutta Storia che non fa onore alla Città,non mi permetto di emettere sentenza,ma non vorrei che il padre pagasse le “colpe” del figlio!
    Conseguentemente,voglio sperare di cuore che non sia cosi,altrimenti i cittadini-elettori-contribuenti,ne trarranno le conclusioni!
    Buona Eboli a tutti!

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  6. ….@….
    Non strano ma vero…si e già innescata la corsa alla riscossione degli interessi…..cosi come le banche gli interessi per le elezioni si riscuotono anticipatamente..
    Bene (male x eboli)se questo e l’inizio figuriamoci che schifo saranno le elezioni

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  7. @ pietro il grande
    hai colto nel segno……
    qui si assiste ad una guerra tra bande…. una faida…. ma quale pd… questi sono i “corleonesi”!!!!
    @ avvelenata … non ne fai pasare una eh??’
    ce l’hai con il mondo intero!!!!!

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  8. X malcomx . da onesto e disinteressato cittadino non c è l ho con il mondo intero, Ma con x xx xxxx x x xxxxx travestiti da francescani. Che aprano gli armadi e non nascondano gli scheletri.
    @ qualcuno che ha definito Cuomo quasi uno statista che non si è beccato nemmeno un avviso di garanzia: e ci credo non ha fatto mai un c…o tranne Xxxx Xxx X xxxxxx. Ricordate chi non fa non sbaglia e Martino ha fatto tanto

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  9. Caro Vincenzo, approvo e faccio mio il tuo intervento, aggiungendo che, da Amministratore di questa Città per 20 anni, da Sindaco, Vice, Assessore e Consigliere, ho avuto l’occasione di conoscere profondamente l’operato di Pino, nel gestire, prima da vice e poi da Dirigente, il più delicato ufficio di qualsiasi Comune. Persona sempre attenta, gentile, piena di umanità e altruismo, dopo tanti anni di stimata carriera, si vede vilmente pugnalato alle spalle da Melchionda e dai suoi Bravi. Se, per assurdo, le contumelie, lanciate in anonimato da un Predone di Melchionda, la cosa rivestirebbe una grave responsabilità del Sindaco e dei sui stretti collaboratori, per non aver preso i dovuti provvedimenti, nel momento giusto e, quindi, potrebbe essere incriminato, sempre l’ex Sindaco, per partecipazione attiva al crimine di Associazione a Delinquere di stampo Camorristico (Minacce, Estorsioni, Punizioni ingiuste, Calunnie e riciclaggio di voti fasulli) e tradotto nelle squallide Prigioni di Stato, dove i Diritti Civili, la prevenzione Sanitaria e le cure Mediche, sono ataviche e lontane dalla civiltà di un paese Democratico. In esse, vige, quotidianamente, la Tortura e lo Stupro, fisico e mentale e, quindi, il posto giusto per Melchionda e la sua ristretta ciurma.
    Invece, cosa oseranno dire su Francesco Cuozzo? Dimenticato da tutti, che, con lo stesso illegale provvedimento, anche lui, ha subito la cacciata dalla Commissione Elettorale. Potranno e potremo dire solo di bene, come per Pino, di un Funzionario di alto livello e con un serio impegno Sindacale. Ai me, scusate, avevo dimenticato che il DC Renzi, con la sua sete di fare il Duce Massimo e il Despota di turno, vuole delegittimare anche quello che, di sano, resta nel Sindacato Italiano.

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  10. …..@….
    Ma sig. Lioi ma mi di quale accanimento parli …..il sig. Mazzini penso che sia stato eletto nelle liste che sostenevano il sig ex Melchionda che poi a pochi mesi dal fine mandato lo sfiducia insieme a tanti altri perche non prima …risposta ignorata da tutti i sfiducia ti. questo e permesso (e il rispetto elettorale non esiste) ti scandalizzi e cerchi di buttare fango anche sull’anonimato…pensa tu

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  11. PER TUTTI COMMENTATORI.
    NON MI PIACE AFFATTO COME STA ANDANDO AVANTI LA DISCUSSIONE. NON MI PIACE E NON INTENDO ASSOLUTAMENTE AVALLARE AGGRESSIONI O “AGGUATI” DI UNA TRUCULENZA INAUDITA.
    DI TANTO IN TANTO SI CONTINUA A METTERE IN DISCUSSIONE LE PERSONE CHE A VARIO TITOLO INTERVENGONO SU QUESTO SITO USANTO UN NICK NAME.
    CONFERMO LA MIA PRECISA VOLONTA’ DI TUTELARE IL LORO ANONIMATO, A MAGGIOR RAGIONE PROPRIO PER QUELLO E PER COME SI DICONO ALCUNE VOLTE LE COSE CHE QUELL’ANONIMATO VA PROTETTO.
    CHI USA UN NICK NAME NON E’ UN LACCHE’ E NON E’ UN VIGLIACCO. NON E’ CONSENTITO A NESSUNO USARE QUESTI AGGETTIVI, E CHI USA IL PROPRIO NOME E COGNOME NON HA NESSUNA LICENZA DI UCCIDERE.
    CHI VUOLE FARE IL KILLER LO FACCIA NEL SUO CANTINATO E NON SU QUESTO SITO.
    QUESTA NON E’ CRITICA E’ BARBARIE, LAPIDAZIONE. PROCESSI SOMMARI E DI PIAZZA INSOPPORTABILI NEMMENO IN QUESTO BRUTTISSIMO E SCADENTE PERIODO POLITICO CHE IL PAESE STA ATTRAVERSANDO.
    NON CI STO.
    NON CI STO.
    NON CI STO E NON CI STO

    Rispondi
    • NO MASSIMO QUESTA VOLTA NON SONO DELLA TUA – rispettabilissima-OPINIONE:
      ABBASSIAMO I TONI? Va bene ma lasciami dire cosa penso dell’anonimato:
      NO! All’elogio dell’anonimato.
      Sono convinto che a NESSUNO faccia piacere essere sbeffeggiati o, peggio, ingiuriati via web, credo che a tutti piacerebbe assai che le opinioni che vengono espresse sul blog venissero firmate sempre da chi le esprime. Io capisco che questo non è SEMPRE possibile (e forse nemmeno giusto) e quindi siamo rassegnati a sorbirci, di tanto in tanto, qualche puntura di troll (SIC !!!). Poco male, penso, se questo è il prezzo che si deve pagare alla democrazia della rete, all’estendersi e consolidarsi di un mezzo in cui tutti possono essere (o sentirsi ??) uguali, in cui ognuno può esprimere opinioni senza timori né censura. Un mezzo di comunicazione, ‘orizzontale’, dove tutti interagiscono con tutti in tempo reale, dove contano le opinioni e non il nome e i mezzi che si possiedono, senza andare però OLTRE L’EDUCAZIONE e l’etica collettiva. SPETTA ALL’AMMINISTRATORE controllare l’uso corretto del suo blog. Ma chiediti, tu lo fai sempre e comunque ?, scusami con tutto l’affetto e stima che ho nei tuoi confronti ( per mancanza di tempo ? per il notevole impegno che questo comporta?)a me sembra che troppo spesso TI SFUGGA QUALCHE “COMMENNTO”, ( forse sei DISTRATTO ?) – che sommessamente- dico INOPPORTUNO che mi porta a CONDANNARE l’USO ANONIMATO. Sai bene che la scelta di non rispondere alle provocazioni anonime mi ha creato e mi crea qualche problema ( a te noto).

      Questo pistolotto, tanto è ovvio e scontato, è stato però alla base del tema principale messo in discussione in Cina, dove i maggiori provider hanno raggiunto un accordo per un generico “codice di condotta”; che li impegna “a non trasmettere messaggi erronei”; il che significa, in soldoni, maggiore difficoltà a mantenere l’anonimato e, di conseguenza, evitare una circolazione drogata e repressa delle idee e delle opinioni. CHE COMUNQUE SEMPRE E DOVUNQUE devono essere rispettose dell’ALTRO. Ho collaborato e collaborerò con te, caro Massimo, ma proprio per l’affetto e la stima pluridecennale, nei tuoi confronti FAMMI DIRE QUEL CHE PENSO. NO ALL’ANONIMATO, NO ALL’ELOGIO DI QUESTA ASSURDA PRATICA. Coraggio amici dite quello che volete, con garbo, cortesia ed educazione e FIRMATEVI……..

  12. @antonio lioi…..
    La libertà di pensiero, di stampa è un diritto sacrosanto in qualsiasi forma la si voglia esprimere…..in anonimato in forma pubblica come fa lei e la ammiro molto…..
    Il problema non è rappresentato tanto da chi esprime pareri secondo me….
    Piuttosto da chi riceve qualche critica….
    Che in maniera poco matura ed intelligente poco gradisce l’opinione altrui e alla prima occasione si ritorce contro, ti accatta, si vendica ( vedi assurda storia Mazzini Cuozzo )
    @ avvelenata….. Per melchionda va usato sempre il verbo intransitivo…. Non si dice ha fatto …. Ma SI È FATTO….. Tanti affari suoi…..
    Non ricordo nulla per la città di eboli…. Ah si scusa ha aggiustato la fontana!!!!!

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  13. E’ vero Enrico e’ stata proprio una schifezza…..spero che anche il sindaco Martino Melchionda condivida questa nostra presa di posizione.

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  14. Risposta ad elio presunto. : ex potente presunto mi meraviglio che proprio tu codannato ecc ecc hai il coraggio di insinuare dubbi su mazzini, quando sai bene che è’stato sempre una persona onesta ed ha sempre vissuto una vita umile. Parli tu che hai vissuto X 30 anni spendendo e spandendo danaro di dubbia provenienza. Fammi il piacere abbi la decenza di non scrivere e parlare ………,.,…………..

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    • GRANDE PASQUALE,UN PO DI DECENZA,GUARDARSI DENTRO PRIMA DI PARLARE DEL PROSSIMO,NESSUNO GIUDICA,SOLO I GIUDICI E FORSE NEANCHE LORO,MA ALMENO PENSARE PRIMA DI PROFFERIRE SCRITTO,SAREBBE UN BEL E SAGGIO GESTO!!!!

    • Sig. Pasquino, non comprendo il suo bilioso commento. Se legge con attenzione il mio, si renderà conto che difendo Pino Mazzini senza alcuna riserva. Se poi ha confuso fischi con fiaschi, non comprendo il livore nei riguardi di una persona che non conosce. Ho risposto, per il passato,su questo blog, sui Quotidiani e sui vari siti che popolano Internet, a quelli come lei, che ignorano la Storia di Eboli. Li vada a leggere e si acculturi. Se scrive in anonimato, cosa che ammetto, mi sa tanto che ha paura di qualcosa o di qualcuno. Chi scrive in anonimato, ha diritto di critica, di proposte e di divagazioni varie ma, però, non ha il diritto di offendere le persone e la Storia che non conosce. Se le concedono tanta libertà, non incolpo lei ma chi avrebbe il dovere di zittirla. Per l’ amicizia la lega a Pietro, le perdono tutto quello che, con livore, ha scagliato sulla mia persona.

  15. Invece di denigrare il sig pino mazzini, tutti dovremmo riflettere e rendere pubblico tutto quello che è’ accaduto ad Eboli negli ultimi nove anni e soprattutto DENUNZIARE pubblicamente cosa hanno …………………………….

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  16. Esimio professore “giù le mani” da chi?dal suo inseparabile compagno di merenda,Lei il grande manovratore,ha derminato le dimissioni dei consiglieri è il padre padrone del centro storico(abusa di sistemi di sorveglianza,redarguisce con violenza occasionali avventori)si permette allevamenti zootecnici intensivi in pieno centro urbano,manipola gli organi d’informazione detta interventi su questo blog vedi(lioi,leso,presutto)ha fondato una associazione per lanciare un SUO sindaco.ora deVe smetterla.

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  17. …@..
    Degli ultimi nove anni dell’amminastrazione Melchionda se ne può parlare sia nel bene che nel male sig. Petraglia mi meraviglio però che degli artefici e dei portatori di acqua non se ne deve parlare( spiega delle dimissioni del consigliere)però dei fatti che riguardano un dipendente ormai quasi alla pensione de ne fa motivo di pubblico dibattito…. verrà meno qualche voto…ma mi faccia il piacere ….penso che avete perso il momento giusto x tacere…
    .

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  18. risposta a pasquino o martino campanaro.
    in primo luogo quando vuoi accusare il prof petraglia devi avere il coraggio di scrivere il tuo nome e cognome come faccio io ed il prof petraglia, in secondo luogo le tue allusioni squallide su capre o telecamere tengo a dirti che le telecamere servono per difendersi nel clima di miseria che hai ridotto eboli, le capre sono un passatempo per non avere a che fare con te ed i tuoi farisei. Certamente il prof petragli non ha comprato le capre o le telecamere con danaro publico

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  19. sig pasquino per caso lei ha cementato qualcosa al centro storico ed il prof petraglia ha parlato e denunziato la cosa? per questo sputa veleno?. Come si dice nel film di fantozzi : LEI E’UNA MERDACCIA

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  20. il bello di questo sito e che in anonimato si può scrivere di tutto ed il sig del mese decide cosa pubblicare e cosa non pubblicare.

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    • Per Vincenzo,
      non ho capito a cosa ti riferisci. I trucchi e gli imbrogli noi li li lasciamo agli altri tuttalpiù li scopriamo e sputtaniamo gli imbroglioni.

  21. Amico di pasquino, condivido con te che che PASQUINO ancora una volta ha dimostrato di essere EX come politico ma ancora attuale come xxxxxxxx. VORREI RIPORTARE LA DISCUSSIONE SUL GIUSTO LIVELLO DA CUI ERA INIZIATA: Cosimo Cicia o Martino Melchionda perché non rispondete con un commento su questo blog per discolparvi dalle accuse che vi vengono rivolte?, ALLORA E’ TUTTO VERO?, SIETE DELLE xxxxxxxxxx……………………………………………………………………….

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