Sinistra Unita e Rifondazione: L’ennesimo schiaffo all’Ospedale di Eboli

Sinistra Unita e Rifondazione attaccano l’ASL e Squillante per l’ennesimo schiaffo all’Ospedale di Eboli assegnandogli ZERO EURO.

Il riparto dei fondi predisposto dall’ASL rappresenta ancora una volta l’incapacità di chi “sgoverna” l’ASL di Salerno. Chiederemo conto a chi governa la Regione, a chi gestisce l’ASL, ma soprattutto ai rappresentanti della destra locale.

Fondi ASL
Fondi ASL

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “In questi giorni – si legge in una nota pervenutaci da Rifondazione ComunistaSinistra Unita il movimento che ha come leader l’ex Sindaco Gerardo Rosania, che commenta la distribuzione dei fondi di cui alla L. 67/88 ripartiti tra le varie strutture sanitarie eccetto quella di Eboli – è comparsa sulla stampa locale una notizia che, se non smentita in via d’urgenza da chi dirige l’ASL, rappresenta l’ennesimo schiaffo all’ospedalità nella città di Eboli, e rappresenterebbe ancora una volta la plastica incapacità di questo signore che “sgoverna” l’ASL di Salerno a svolgere questa funzione.

La notizia – scrivono SU e Rifondazione – parla del riparto dei fondi di cui all’articolo 20 della legge 67/1988 (alla faccia di chi dice che i soldi per le strutture ospedaliere non ci sono!) che avrebbe visto uno stanziamento di circa 400 milioni di euro, di cui poco più di 26 sarebbero spettati alla provincia di Salerno (e già questa suddivisione su base provinciale da la l’idea di quanto “non conti” la provincia di Salerno nei rapporti regionali.) . Di questi 26 milioni il direttore dell’ASL avrebbe deciso la seguente ripartizione:

  • Cilento e Vallo di Diano : 18 milioni;
  • Agro Nocerino : 4,1 milioni;
  • Battipaglia : 4,5 milioni;
  • OSPEDALE DI EBOLI : ZERO EURO!

Nel caso questa notizia fosse confermata davvero c’è da ritenere che nei piani del commercialista che guida l’ASL di Salerno  l’ospedale di Eboli non esiste!

Gerardo-Rosania
Gerardo-Rosania

Forse – ipotizzano nella nota i due partiti della sinistra – qui ad Eboli, secondo la logica “Squillantea” abbiamo rotto troppo…, abbiamo dato troppo fastidio: le mamme della città hanno deciso di non abbassare la testa dinanzi alle scelte del “sig. Direttore“, ma, anzi sono scese in piazza e per mesi hanno mantenuto un presidio dinanzi all’ospedale per protestare contro la chiusura dei reparti di Pediatria ed Ostetricia!

Forse a chi governa la Regione, che da luglio deve ancora convocare un tavolo tecnico per discutere la questione ebolitana come era stato concordato con i sindaci ed i rappresentanti istituzionali della città e dell’intera area, e che da 20 giorni rinvia un “appuntamento riservato con il comitato delle mamme”, non è andato giù il fatto che, dopo lo scempio della sanità nella Piana del Sele e dell’ospedale di Eboli, da questa città si è alzato un solo grido durante i cortei che hanno attraversato il centro abitato : ” Caldoro vai a casa” !

Fino all’ultimo – aggiungono SU e Rifondazione immaginando non sia vero nulla, ma purtroppo come da tabella che si allega alla presente e che POLITICAdeMENTE da giorni ha pubblicato a margine di un comunicato del Comitato spontaneo delle mamme noi vorremo credere che si tratta soltanto  di una indiscrezione priva di fondamento.

squillante antonio
squillante antonio

Ma nel caso la notizia venisse confermata chiederemo pubblicamente conto a chi governa (???) la Regione, a chi gestisce l’ASL, ma soprattutto ai rappresentanti della destra locale (sempre così ossequiosi verso i loro ” capi” regionali  e sempre pronti a giustificare l’operato di questi signori anche quando penalizzano e sbeffeggiano la loro città) di una scelta che ancora una volta assume le caratteristiche di uno schiaffo alla nostra Eboli.

Sia Gerardo Rosania che Sinistra Unita e Rifondazione Comunista come gli altri esponenti politici e altri partiti che pure si stanno strenuamente opponendo allo scempio della Sanità insistono con il chiedere i conti. Quei conti, quando saranno chiusi purtroppo ci troveremo solo i muri degli Ospedali, i pazienti e i cittadini che hanno bisogno di cure, servizi e prestazioni possono già rassegnarsi a cercare strutture fuori regione come già tristemente è avvenuto, poiché si troveranno un terreno del tutto desertificato dal punto di vista delle Sanità pubblica e per assurdo avremo per contro una pletora di medici superpagati che hanno dilapidato le casse della sanità e continueranno a farlo, ricorrendo al sistema denominato ALPI (Attività Libero Professionali Intramoenia), un vero e proprio scandalo alimentato dalla connivenza delle varie direzioni generali.

corrado-lembo
corrado-lembo

Ora non è possibile più aspettare e poi fare i conti, ma si tratta di guastare quei conti e trasferire il tutto su un tavolo della Procura delle Repubblica perché si possa fare chiarezza sugli scandali dell’ALPI, ma anche cosa c’era dietro l’accanimento verso determinate specialistiche e determinate strutture sanitarie pubbliche e comprendere se vi sono relazioni con movimentazioni che vederebbero il passaggio di mano e di proprietà di altre strutture, questa volta private che nella stessa area sembra si accingano  a sostituire quella offerta che la Sanità pubblica al contrario dismette o depotenzia.

Invece di chiedere la convocazione di quel tavolo tecnico-politico che non avverrà mai, difronte a questa sordità congenita di caldoro e dei duoi Sub e dei vari Direttori generali, si provi a portare su un altro tavolo la discussione: quello del procuratore della Repubblica Corrado Lembo , su quel tavolo portare tutte le questioni che sono state oggetto di critica rispetto allo strabismo applicativo del famoso decreto 49 e verificare quali siano le motivazioni perché mai i criteri che si sono applicati per la sanità della nostra zona sono tutti al di sotto e di gran lunga rispetto a quelli medi nazionali e regionali.

Eboli, 6 novembre 2014

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