Acerra e le ecoballe di Coda di Volpe: Tutti contro Caldoro e Romano

Sulle Ecoballe di Coda di Volpe è fuoco incrociato su Caldoro e Romano da Forza Italia di Eboli e da Sinistra Ecologia Libertà di Eboli e Acerra.

L’ennesima confusione e l’ennesima mrcia indietro di fronte ad una protesta legittima delle mamme di Acerra. Intanto si aspetta i risultati dall’ARPAC: sono o non sono ecoballe? Perché non sono state trattate dallo STIR di Battipaglia. A chi giova e cosa si nasconde?

Sito-coda-di-volpe-senza-ecoballe.
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Dopo gli annunci roboanti delle Destra locale, provinciale e regionale, e dopo la rissa sui meriti rispetto allo sgombero delle 10.000 tonnellate di “ecoballe” dimenticate nel sito di Coda di Volpe a poche centinaia di metri dal Fiume Sele, nel cuore della Piana più fertile d’Italia e a poche centinaia di metri dall’abitato di Santa Cecilia, ecco che arriva la doccia fredda dal Termodistruttore di Acerra, che non può trattare quelle ecoballe e che molto probabilmente devono tornare al mittente, anche se la protezione civile pare si sarebbe opposta, nel mentre tutti quelli che si erano azzuffati per i meriti praticamente sono scomparsi.

La verità vera è che da questa Regione e dal suo Governatore Stefano Caldoro e da Giovanni Romano, che nonostante tutti i richiami, mantiene ancora il doppio incarico di Sindaco e di Assessore regionale all’Ambiente, ti puoi aspettare di tutto e di tutto sta avvenendo tanto che sia Sinistra Ecologia e Libertà di Eboli e di Acerra come Forza Italia di Eboli si scagliano contro la Regione e Caldoro.

In effetti sebbene il sito provvisorio di Coda di Volpe sia stato sgomberato, come eloquentemente dimostra la foto che ci è stata inviata dall’ex capogruppo consiliare di FI e aspirante candidato alla carica di Sindaco della Città di Eboli, Damiano Cardiello, il paesaggio che cìé stato consegnato è spettrale, simile a quello della Terra dei fuochi, ci manca solo che qualcuno notte tempo vada ad appiccare qualche fuocherello.

Ecoballe-Coda-di-Volpe-Eboli
Ecoballe-Coda-di-Volpe-Eboli

Acerra pare abbia vinto la guerra e le mamme in rivolta hanno avuto l’assicurazione che i camion non arriveranno più all’inceneritore, ora sarebbe il caso si infoprmassero i cittadini per conoscere quale sia il destino di quelle “ecoballe” se veramente sono ecoballe, facendoci sorgere altri dubbi: perché non sono state smaltite dallo STIR di Battipaglia?

Quale è il motivo perché debbano esserre condotte alla distruzione ad Acerra?

Se sono ecoballe si poteva indirizzarle a Battipaglia, se non lo sono, e forse per questo dirette ad Acerra, devono essere bruciate presso l’unico termodistruttore esistente in Campania. Quale delle due cose rispondono alla verità?

Si immagina che una cosa è trasportarle allo STIR di Battipaglia a soli 4 chilometri e un’altra è trasportarle ad Acerra, ovviamente i costi lieviterebbero, ma la cosa più grave è se non sono “ecoballe” perché sin è consentito stessero li a Coda di Volpe per 6 anni?

Perché Romano e Caldoro con i loro amici della Provincia di Salerno lo hanno acconsentito?

Queste sono risposte che si potranno avere risposte solo se si conoscono i risultati dall’ARPAC, che purtroppo non arrivano, anche perché l’unico organo di controllo che avrebbe dovuto appunto “controllare” e monitorare quel sito e il suo contenuto era proprio l’ARPAC che, guarda un pò, risponde all’Assessorato all’Ambiente e alla Giunta Regionale. Di qui il fuoco convergente di SEL di Eboli e di Acerra e di Forza Italia di Eboli

Nelle ultime ore stiamo assistendo ad  episodi gravi che dimostrano come le Istituzioni, e in particolare la Regione Campania, siano del tutto lontane dal risolvere i problemi dei cittadini. – si legge in una nota congiunta dei Circoli di Sinistra Ecologia e Libertà di Eboli e di Acerra dimostrando se ce ne fosse ancora bisogno che il problema non è affatto di campanile ma che deve essere affrontato con la determinazione che si richiede nei casi in cui si mette in discussione l’ambiente, e la salute dei cittadini – Lo verifichiamo anche con la vicenda delle “Ecoballe di Coda di Volpe”.

Carlo Manzione
Carlo Manzione

Le notizie dell’ultima ora dimostrano ancora una volta l’inefficacia totale dell’azione della Regione Campania nella risoluzione del problema dei rifiuti che da tempo riguarda i nostri territori e cittadini e, in particolare, del sito di Coda di Volpe e dell’Inceneritore di Acerra.

Per Caldoro – prosegue SEL – e per il suo alfiere Romano un altro fallimento: le Ecoballe di Coda di Volpe non saranno più trasferite all’Inceneritore di Acerra né  altra soluzione viene prospettata.

Non ci vengano a dire che le responsabilità ricadono sui  cittadini di Acerra  e sui comitati che si sono opposti al transito dei camion provenienti da Coda di Volpe! Le ragioni degli abitanti esasperati di Acerra le conosciamo e le condividiamo! Nessuno pensi di poter strumentalizzare e contrapposte legittime lotte di territorio: non lo permetteremo.

Il dramma di Acerra – aggiunge SEL – è lo stesso che da anni subisce la comunità di Eboli: siamo solidali! Ad Acerra l’Inceneritore opera in regime di proroga costante a qualunque normativa italiana ed europea (VIA, AIA, VIS, CIP6): i cittadini tutelano la propria terra e la salute dei loro figli.  Questo spiega le ragioni della giusta protesta dei cittadini di Acerra!

Per quanto riguarda Eboli, i cittadini, i comitati e il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Eboli chiedono da tempo i risultati dell’Arpac sui controlli effettuati a campione nel sito di Coda di Volpe. Ci spieghino Caldoro e Romano dove sono! Perché non sono resi pubblici e trasparenti? Ci facciano capire per quale motivo non li ” tirano fuori “! Ora qualcuno parla di un ritorno dell’emergenza rifiuti. Qualcuno addirittura  se lo augura. Qualcun altro lo spera per i suoi interessi (riapertura di discariche e costruzione di nuovi inceneritori).

Noi crediamo – conclude il comunicato di SEL – che poco o nulla si è fatto in questi 5 anni di Presidenza Caldoro in merito alla questione ambientale in Campania e, in particolare, sul ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. Su questo, come su tante altre questioni,  il centrodestra ha fallito! La responsabilità su quanto avvenuto sulla “farsa” delle Eco Balle di Coda di Volpe ha due soli responsabili: Caldoro e Romano! Le Ecoballe sono ancora a Coda di Volpe e non sappiamo per quanto tempo ci resteranno. Ci spieghi ora Il centrodestra campano ed ebolitano chi dobbiamo ringraziare! Grazie,  Caldoro!! Balle, solo tantissime BALLE!!!”

Damiano-Cardiello-
Damiano-Cardiello-

Fortunatamente a rassicurare gli animi ci pensa l’altra “sponda” con il giovane ex Capogruppo consiliare di Forza Italia e probabie Candidato a Sindaco di Eboli, Damiano Cardiello, che non ci sta ad abbandonare la sua città e non esita un solo attimo a discostarsi anche dal suo Presidente della Regione Caldoro per farlo informandoci: “Con i cittadini abbiamo presidiato per due ore il sito di Coda di Volpe. Le ecoballe non esistono più (il dettaglio nella foto è eloquente) e circa 10.000 tonnellate di rifiuti giacciono nell’ex sito di depurazione.

Molte riflessioni ho condiviso con la gente: se non erano rifiuti pericolosi nel 2008 perchè dovrebbero esserlo diventati dopo sei anni? Perchè il Sindaco di Acerra definisce “le ecoballe provenienti da Eboli” se le stesse sono arrivate dai siti napoletani e dovevano essere ospitate solo temporaneamente a Eboli? Forse pensa che le abbiamo acquisite per “usucapione quinquennale”?

Perchè non vengono pubblicate le analisi effettuate dall’Arpac? – dice Cardiello evidentemente non fidandosi vista la originaria provenienza delle ecoballe “custodite” a Coda di Volpe per 6 lunghi anni. – Nel mentre che la situazione si sblocchi e riparta il conferimento, ricordo alle istituzioni preposte, in primis al Governatore Caldoro ( e l’affermazione fa capire che in queste battaglie non c’è colore politico che tenga), che schiaffi in casa non ne prendiamo da nessuno!

Eboli – conclude Damiano Cardiello di Forza Italia – ha dato il massimo nel momento emergenziale ma ora pretende rispetto, con la garanzia del diritto alla salute,tutela dell’ambiente e il giusto risarcimento agli imprenditori del settore agricolo e caseario, che hanno subito enormi perdite per la vendita al dettaglio, a causa di questo scempio”.

Noi aggiungiamo: Evidentemente non basta, per questo ci hanno riempito di immondizia e ci stanno svuotando gli Ospedali, forse proprio perché hanno il segreto obiettivo di “eliminarci”, adesso per intanto “godiamoci” quel paesaggio vergognoso.

Eboli, 6 novembre 2014

3 commenti su “Acerra e le ecoballe di Coda di Volpe: Tutti contro Caldoro e Romano”

  1. Finalmente cardiellino ha ottenuto un po di credibilità. Nessuno è intoccabile nella vita, anche un Presidente dello stesso partito. Soprattutto quando è in gioco la città, la propria città

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    • No Strianese:
      Solo propaganda opportunista,ma gli ebolitani ad aprile puniranno i furbetti del paesino.
      Fra sei mesi,valigetta e subito,spero per loro a lavoro

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