Lettera Aperta delle mamme ribelli di Eboli al DG ASL Squillante

Rosa Adelizzi  a nome delle “Mamme ribelli” di Eboli scrive una LETTERA APERTA al DG dell’ASL Salerno Squillante.

Mentre a Sapri si inaugura il “Percorso Rosa” e si pensa all’installazione “della vasca per il parto in acqua” nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia, si trasferisce il Punto Nascite a Battipaglia in una struttura inadeguata e si propone ad Eboli di ritornare al passato partorendo in casa.

Associazione Spontanea Mamme di Eboli
Associazione Spontanea Mamme di Eboli

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente la “Lettera Aperta” che segue, che Rosa Adelizzi, Presidente dell’Associazione Spontanea delle Mamme in difesa dell’Ospedale di Eboli ha inviato al Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, e per conoscenza al Governatore e Commissario straordinario per la Sanità in Campania Stefano Caldoro, al neo-Presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora, al Commissario Prefettizio Vincenza Filippi, al Sen. ebolitano di Forza Italia Franco Cardiello, e con il supporto degli organi di informazione ai cittadini.

Quali sono le motivazioni? Si leggono nella missiva. Quali saranno le risposte? Si fermano a questa lettera e sono altrettanto immaginabili quelle che riceveranno, burocratesi e temporeggianti. Su cosa Squillante non risponde? Sicuramente alle reiterate richieste che l’Associazione ha fatto in questi mesi, ivi compreso la formulazione di una proposta politico-tecnica che si vorrebbe mettere su quel Tavolo Tecnico-Politico che ormai sembra lontano anni luce.

Associazione Mamme di Eboli-Corteo
Associazione Mamme di Eboli-Corteo

Forse Rosa Adelizzi e tutti i soci che con le Mamme ribelli di Eboli hanno dato vita ad una serrie di proteste culminate in diverse manifestazioni e cortei di protesta e ad un presidio permanente all’ingresso dell’Ospedale di Eboli, si aspetterebbero dal DG Squillante che rispettasse le regole e che le applicase con la stessa equità, ma purtroppo c’é un proverbio che dice: “Non c’é peggior sordo che non vuol sentire“; e Squillante si è proprio otturato le orecchie quando si parla degli Ospedali della Valle del Sele. Fosse solo questo potremmo magari scrivergli come hanno fatto le mamme, ma purtroppo anche rispetto alla vista ha qualche problema e pare che quando si parla degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra, viene fuori il suo “orbismo” e il suo “strabismo direzionale monoculare”, disturbi che non gli consentono di poter leggere le norme che riesce ad applicare per i presidi Ospedalieri della Valle del Sele e al contrario disattende e ignora per l’Ospedale di Vallo della Lucania, per quello di Sapri e per quello di Nocera Inferiore e le espressioni ospedaliere di Pagani, Scafati, Sarno.

E così Rosa Adelizzi cosa si aspetta da Squillante, a fronte della sua “sordita“, la sua “cecità” e il suo “strabismo“? Da qui a poco è probabile anche diventi “muto” e così finisce ogni speranza di dialogo. Intanto le ha scritto la “lettera aperta” che segue:

Gent.mo  Direttore Generale

Grazie per aver riscontrato (prot. n° 14275/DG del 26 nov 2014) la nostra del 23 ottobre c.a. (oggetto: Tavolo tecnico Ospedale Unico della Valle del Sele).

Ci consenta di dire subito che la risposta (ovviamente  gradita perché per la prima volta Lei ufficialmente riconosce il ruolo della nostra Associazione e si dice disponibile ad accettare il contributo tecnico di un nostro delegato) non ci soddisfa completamente in quanto viene dilazionato il tutto in tempi futuri, legati  alle decisioni che la Regione Campania  prenderà nel merito degli atti di programmazione da Lei adottati e non ancora approvati. La nostra proposta invece tendeva a “convincerLa” ad insediare subito (e per certi versi provocatoriamente rispetto ai ritardi Regionali e dei Precedenti Responsabili dell’ASL di Salerno) un Tavolo Tecnico Aziendale, capace di produrre in tempi ragionevolmente brevi una proposta di piano di fattibilità dell’Ospedale Unico della Valle del  Sele, della cui organizzazione Lei ne ha fatto un punto qualificante e prioritario  del cosiddetto Atto Aziendale  (del. n° 600 del 1 luglio 2013 ) come ci ha ricordato anche nella Sua missiva citata e quindi riproponiamo con forza la richiesta presentata alla SS.VV.

Antonio Squillante-
Antonio Squillante-

Nel frattempo a nome di tutta l’Associazione, ci consenta di esprimere  il grande compiacimento per quanto è stato realizzato nell’Ospedale di Sapri ed inaugurato in pompa magna sabato mattina 27 nov u.s. Questo compiacimento sincero e dovuto  scaturisce dal particolare rapporto esistente fra  questo “giovane ospedale”, nato nell’anno 1980 dopo tanti ma tanti anni di attesa e grazie alle lotte dei cittadini sapresi, con la cittadinanza ebolitana e con il nostro “glorioso” ex- Ente Ospedaliero Provinciale M.SS.Addolorata. Non possiamo dimenticare che  fù il nostro compianto cittadino Remo Chiappa (coadiuvato egregiamente da Pasquale Adinolfi, Vittorio Salemme, Vincenzo Paesano) ad aprire quel nosocomio con grande coraggio e con molti rischi, anche se ancora in parte incompleto. Ma vanno ricordati anche tanti medici provenienti dal nostro ospedale e dalla nostra zona come: (Giovanni Chiacchio, Arturo Busillo, Filippo Bove, Antonio Lioi, Roberto Iovieno) etc.. e tanti infermieri e tecnici ) che accettarono l’invito di “Remo” a spostarsi a Sapri per consentire l’apertura dell’Ospedale.

Moccaldi-De Nigris-Adelizzi-Caldoro-Cardiello-Lioi
Moccaldi-De Nigris-Adelizzi-Caldoro-Cardiello-Lioi

Quindi La preghiamo di comprendere il nostro piacere per quanto realizzato a Sud della nostra regione, ma Le dobbiamo riservare  alcune critiche che speriamo siano ben comprese e che servano a provocare in Lei una grave crisi di coscienza  in relazione agli atti ed alle proposte che inspiegabilmente, mentre premiano particolari zone ed ospedali del Salernitano, colpiscono sistematicamente ed inesorabilmente il P.O. di Eboli e tutto il suo interland.

Lei ha inteso chiudere  il Punto nascita ad Eboli e cioè Ostetricia/Ginecologia con il Nido (compresa la Pediatria che con il punto nascita non ha nessun collegamento)  perché i numero dei parti negli anni 2008/2009 erano (anche di poco) inferiori  a 500.  Intanto con tutto lo staff della Direzione Generale (Direttore Sanitario Aziendale Dott.ssa Angela Annecchiarico, del Direttore Amministrativo Avv. Annamaria Farano, del Responsabile Ufficio Formazione dell’A.S.L. Dott.ssa Maria Antonietta De Luca, della Dott.ssa Marisa Caruana Ufficio Gabinetto dell’A.S.L. Salerno) , Sindaci del saprese e politici locali, ha inaugurato il “percorso Rosa” per le donne vittime di violenza di genere (a noi non risulta che nel saprese questo sia un grande problema di attualità, anzi sono altre le zone del salernitano all’attenzione della cronaca), ottima cosa. Ottima cosa anche la ristrutturazione della Medicina Interna. Ottima cosa l’installazione “della vasca per il parto in acqua” situata in Ostetricia e Ginecologia. Ottima cosa anche l’attivazione della nuova Tac e siamo contenti quanto ha poi dichiarato: “l’attenzione su Sapri e Massima, nonostante il contesto socio-economico…..”.

ospedale-di-sapri
ospedale-di-sapri

Ci consenta Sig. D.G., considerato che in piu’ occasioni  si è dichiarato contentissimo del fatto che “ha messo i conti in ordine”, di chiederLe ma per caso per spendere i soldi a Sapri, e contemporaneamente far quadrare i bilanci, Le sarà stato forse di grande aiuto penalizzare l’assistenza ospedaliera della Valle del Sele? Le chiediamo, visto come è contento e gratificato per “l’importante esperienza del parto in acqua all’interno del Percorso Rosa in Ostetricia a Sapri, forse è altrettanto contento quando si propone ad Eboli di ritornare a partorire in casa?? o quando qualche suo fan ebolitano – a noi ben noto – propone di sostituire la Pediatria ebolitana con un fantomatico progetto ICARO di assistenza pediatrica territoriale, ma con ospedalizzazione a Battipaglia?? Ma è vero o no che i parti a Sapri erano 391 nel 2008 e 302 nel 2009, molto inferiori a quelli dell’Ostetricia di Eboli, che però è stata chiusa creando una grave serie di problemi alle partorienti della Valle del Sele ed anche al P.O. di Battipaglia, purtroppo per come è strutturato, non  idoneo per essere considerato da Lei e qualche altro “scienziato” come Ospedale Unico della Valle del Sele, ipotizzando finanche l’uscita dall’Emergenza dell’Ospedale di Eboli e di una ulteriore grave degrado e depenalizzazione di tutto il Presidio??

Ci piacerebbe infine che a breve possa dire: “Anche l’attenzione su Eboli è massima”, in modo che anche l’On. Caldoro non possa piu’ pensare che: “è urgente un riequilibrio dell’assistenza  ospedaliera nella Valle del Sele”.

Auguri Sig. D.G. di buon lavoro per l’immediato futuro, sperando in una totale  inversione di rotta, perché per il Suo lavoro prodotto, fin qui, per quanto riguarda il “nostro” Presidio, e’ assolutamente negativo.

Rosa Adelizzi
Presidente Associazione Spontanea
delle Mamme di Eboli

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Eboli, 3 dicembre 2014

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