Campagna e i Fucanoli 2015: Tra folclore e tradizione popolare

17 e 18 gennaio 2015, Campagna Città del Fuoco con i Fucanoli: tra folclore e tradizioni popolari.

Campagna città “d’arte ed invisibile”, tra credenze popolari, mistificazioni e magie, proprie del realismo magico, custodisce e tramanda genuine usanze e tradizioni, mantenend0 viva memoria storica e patrimonio culturale.

i-Fucanoli_Manifesto2015
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di Annamaria Forte
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

CAMPAGNA – La tradizione. Nel corso dei secoli Campagna è diventata una città ricca di storia e di tradizioni, che ne hanno fatto uno dei centri storici minori “più interessanti” del Mezzogiorno d’Italia. Nella città “d’arte ed invisibile”, tra credenze popolari, mistificazioni e magie, proprie del realismo magico, infatti è diventato d’uso custodire e tramandare genuine usanze e tradizioni, per mantenere viva la memoria storica di un prezioso patrimonio culturale. Si è fatta, cioè, strada la necessità, oltre che il gusto, di riscoprire e rinverdire la storia etno-antropologica di una a città, che ancora porta,  i segni di una civiltà antica, che non bisogna affatto cancellare. E proprio all’impegno primario di ricostruzione del territorio e di difesa del suo ricco patrimonio storico e culturale, si può e si deve ascrivere anche il ripristino annuale dei tradizionali “Fucanoli”. Ogni paese ha i suoi miti, radicati ed inattaccabili, le cui origini sono molto lontane nel tempo e a Campagna, “città magica ed oscura”, “città del fuoco e dell’acqua”, l’uno per esorcizzare e l’altra per purificare, due sono i momenti di maggiore attrazione ed aggregazione sociale: l’uno si concretizza nel cuore dell’estate, con la frescura della “chiena”, e l’altro nel cuore dell’inverno, il 17 e 18 Gennaio, con il calore dei “fucanoli” di Sant’Antonio Abate.Il “calore” appartiene ad un antico rituale pagano-religioso legato ai “fucanoli”, i “falò” che nelle campagne meridionali illuminano la notte del Santo.

i-Fucanoli_Manifesto2015
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La Pro Loco, con la partecipazione di volenterosi e devoti cittadini, organizzano una sagra gastronomica di piatti tipici, da tenersi in ciascun rione. Tra sacro e profano, la festa e la “sagra”. Si imbandiscono tavolate su cui troneggiano, la tipica “matassa e fasule”, “’a pulenta” nelle sue varie specialità, “cascavall ‘mbiccat”, squisite salsicce pesane accompagnate da “vruoccoli scuppettiati”, il tutto regolarmente innaffiato da ottimo vino locale.

Le serate saranno animate dalle esibizioni di rinomati gruppi folk del territorio e, nella sua prima edizione, dal Palio dei Fuochi. L’arcinoto detto “Sant’Antuon: maschere e suon” dà inizio al periodo del Carnevale, che culminerà con la “cantata di Zeza”, nella tarda serata del martedì grasso.  Una festa, dove non manca la processione della statua del Santo, con la quale Campagna torna ad affidarsi ad un elemento naturale per riscoprire le proprie radici culturali. Il fuoco del Santo assume lo stesso valore di “segno di memoria” riconosciuto all’acqua del fiume Tenza, che in estate, “allagando” il paese, diventa “’a Chiena”.

La storia. Il fuoco per esorcizzare e l’acqua per purificare. Due segni, due elementi ricorrenti nell’antica e gloriosa storia della città. Tra la cronaca e le testimonianze ricordiamo che nel passato, anche non molto remoto, venivano praticati riti propiziatori paganeggianti, frammisti a riti religiosi atti ad esorcizzare l’assalto del maligno. Campagna, con l’accensione dei “falò”, vuole anche ricordare la tragica morte del monaco e filosofo nolano. Parliamo dell’eretico Giordano Bruno, arso vivo sul rogo, che perfezionò le sue teorie a Campagna, dove nel 1573, nel Convento dei Padri Domenicani, annesso alla Chiesa di S. Bartolomeo, fu ordinato sacerdote e cantò la sua prima messa. Una sorta di interiorizzazione di quel fuoco del rogo e dei falò da cui siamo all’inizio partiti. Certo è che tra credenze popolari, mistificazioni e magie, Campagna intende custodire e tramandare alle future generazioni genuine tradizioni, cui è particolarmente legata per la salvaguardia della memoria storica del suo vasto patrimonio culturale.

Programma 2015

17 Gennaio

Festa di Sant’Antonio Abate
  • ore 18:00   Celebrazione Messa
  • ore 19:00   Processione Santo e accensione fuochi
  • ore 20:00   Inizio spettacoli folkloristici e I Edizione de “Il Palio dei Fuochi”

18 Gennaio

Sant’Antuon’ Maschere e Suon
  • ore 19:00   Accensione fuochi
  • ore 21:00   Inizio spettacoli itineranti
  • ore 22:00   Sfilata in maschera

Campagna, 15 gennaio 2015

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