Incontro all’ARSAN Mamme ribelli-Montemarano: Novità per l’Ospedale di Eboli

Una delegazione dell’Associazione Spontanea della Mamme di Eboli ricevuta all’ARSAN dal Direttore Angelo Montemarano. E si modifica il Piano Ospedaliero.

Dall’incontro emerse tante novità per il P.O. di Eboli: Ripristino della S.C. di Pediatria e del P.S. Pediatrico; Potenziamento dell’emodinamica; Avvio realizzazione Ospedale Unico della Valle del Sele, riconferma dell’ubicazione e impegno di un incontro Tecnico ad Eboli.

 Vivone-Moccaldi-Adelizzi-Montemarano-Caropreso-Lioi

Vivone-Moccaldi-Adelizzi-Montemarano-Caropreso-Lioi

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Oggi alle ore 11.00 di ieri 3 febbraio 2015, una delegazione dell’Associazione Spontanea della Mamme composta da Rosa Adelizzi, Anna Moccaldi, Claudio Vivone e Antonio Lioi, a seguito di invito ricevuto nella giornata di ieri da parte del Direttore Generale dell’ARSAN, l’Agenzia Regionale Sanità, prof. Angelo Montemarano, è stata ricevuta nella sede napoletana al Centro Direzionale.

All’incontro era presente anche la dr.ssa Sara Caropreso, dirigente dell’ARSAN, che partecipa alle riunioni tecniche per l’elaborazione del Nuovo Piano Ospedaliero Regionale che formerà parte integrante del “nuovo” decreto che sostituirà il vecchio 49/10).

Entrambi gli interlocutori, hanno voluto incontrare l’Associazione Spontanea delle Mamme, dando atto del ruolo che sta svolgendo rispetto alle vicende della Sanità e dell’Ospedale di Eboli, nel perseguire l’unico interesse della cittadinaza, per comunicare le “ultime novità”- come ci era stato promesso nel precedente incontro- stante la necessità di tenere informate le cittadinanze  salernitane della Valle del Sele, del Calore Salernitano e dell’alto Cilento e far si che non scemi l’attenzione sul problema della sanità che in questi mesi, purtroppo, ci ha creato molte preoccupazioni grazie ad interventi “da noi definiti scellerati” a livello regionale e provinciale.

Adelizzi-Montemarano-Lioi.
Adelizzi-Montemarano-Lioi.

Finalmente un po’ di chiarore  si vede all’orizzonte.

Il verbale che sancisce l’organizzazione sanitaria dei prossimi anni in Campania (ed in Particolare nella nostra Provincia) e’ stato firmato ieri sera, ed è in partenza per la capitale ove, dopo il parere tecnico dell’AGENAS e del ministero delle Finanze, sara’ oggetto del nuovo decreto. I provvedimenti previsti ovviamente diventeranno possibili dopo la pubblicazione ufficiale del decreto relativo.

Nel verbale è previsto una forte riconsiderazione dell’Ospedale di Eboli con il ripristino della S.C. di Pediatria e del P.S. Pediatrico, il potenziamento dell’emodinamica per consentirle una operatività completa nell’arco delle 24 hh., ed il rafforzamento delle “specialità storiche”, restano, poi, confermate le Malattie Infettive, il tutto per circa 160-165 PP.LL..

La cosa piu’ importante a nostro parere però è ( a differenza del decreto 82 del 2013) la dichiarazione di attualita’ della realizzazione di due nuovi Ospedali in Campania il cui iter procedurale  avrà una unica  corsia realizzativa (cioè non uno prima dell’altro ma contemporaneamente): l’Ospedale Unico della Valle del Sele (e resta la scelta del sito di Acquarita) e l’Ospedale della penisola sorrentina, il tutto per poter chiudere sette ospedali in Campania (vi è la disponibilità  complessiva di 700 milioni di euro) dove il 15 febbraio saranno messi a disposizione i poliambulatori costruiti nell’Ospedale del Mare (Ponticelli di Napoli) ed a giugno con la chiusura dell’Ascalesi, Loreto Mare, Incurabili e Vecchio Pellegrino) sarà operativo il più moderno Ospedale dell’Italia Meridionale con  circa 500 PP.LL. Domani è previsto un incontro ad hoc del Prof. Montemarano con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Moccaldi-Adelizi-Montemarano-Caropreso-Lioi
Moccaldi-Adelizi-Montemarano-Caropreso-Lioi

Il rapporto PP.LL/abitanti si avvicina sempre più a quello nazionale (3,75/1000) passando in Campania dal 3,2 al 3,5 per un totale di circa 19.000 PP.LL.. Questo per tentare di ridurre l’emigrazione al nord che rappresenta numericamente quasi le prestazioni di  due ospedali.

E’, a latere, importante  e necessario lo sblocco del turnover del personale medico ed infermieristico, ma questo è un problema politico e non tecnico non affrontato con Montemarano, che ha dichiarato di non voler assolutamente invadere un campo ( quello politico) di non sua competenza in quanto l’ARSAN è un’ organo tecnico della regione campania. NOI siamo ancora in attesa delle preannunciata convocazione dell’On. Caldoro , per poter  verificare anche questa possibilità più volte dichiarata agli organi di stampa, ma…………. Speriamo che l’On Stefano Caldoro rispetti la parola dataci a novembre, l’incontro era previsto per il mese di  dicembre.

E’ stato salvato il P.S. dell’Ospedale di Scafati, che torna ad avere un ruolo centrale per la sua  zona di interesse e siccome sono previsti 13 PP.SS., nella stesura dell’ atto aziendale che il futuro D.G. dell’ASL di Salerno, dovrà fare, in applicazione del nuovo preannunciato decreto, forse si apre anche uno spiraglio per il P.S. ad Agropoli. Questa è un’esigenza reale, ha dichiarato il prof. Montemarano, in quanto lui come ospite  in estate di quella bellissima zona  ne conosce la necessità.

E’ stata dichiarata, poi, la disponibilità da parte del Prof. Montemarano e della dr.sa Caripreso, appena il nuovo decreto sarà operativo, di partecipare ad un  incontro Tecnico ad Eboli.

Per quanto ci riguarda, quindi, – dichiarano i componenti la delegazione del Comitato spontaneo delle Mamme in difesa dell’Ospedale di Eboli, Adelizzi, Moccaldi, Vivone e Lioi – seguiremo come abbiamo fatto finora l’iter burocratico di tutta la intricata vicenda, ma abbiamo bisogno che resti alta la tensione sul problema dell’assistenza ospedaliera della nostra zona Abbiamo bisogno del sostegno e della condivisione dei cittadini.

Eboli, 4 febbraio 2015

3 commenti su “Incontro all’ARSAN Mamme ribelli-Montemarano: Novità per l’Ospedale di Eboli”

  1. Massimo fai un articolo su come sono state ridotte una parte consistente delle famiglie ebolitane, e di chi sono le colpe e per quali interessi

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