Anche a Eboli nasce il Movimento “Mai più la Terra dei Fuochi”

L’attivismo continua e anche a Eboli si costituisce il Movimento trasversalmente politico: “Mai più la Terra dei Fuochi”.

Il Movimento è la conseguenza naturale dell’impegno di tanti cittadini della società civile per i temi ambientali. Vogliono scendere in campo per risolvere i problemi del territorio prendendo parte direttamente alle decisioni di Governo della Regione.

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da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI«Il Movimento “Mai più la Terra dei Fuochi – si legge in una nota pervenutaci da Liberato Quaranta, Portavoce/coordinatore della Segreteria Provinciale che annuncia la costituzione anche a Eboli del Movimento conseguenza naturale dell’impegno di tanti cittadini della società civile per i temi ambientali – oggi rappresenta un progetto politico che nasce a seguito di dieci anni di battaglie sul territorio.

Gli attivisti di questo movimento, – spiega, son di diverse provenienze e militanze politiche – tra cui alcuni ex attivisti storici del Movimento 5 Stelle, vogliono scendere in campo per risolvere i problemi del territorio prendendo parte direttamente alle decisioni di Governo della Regione.

Si tratta di persone della società civile, – aggiunge Quaranta – professionisti, imprenditori e semplici cittadini estranei alle logiche di partiti storici e recenti, pronti a ragionare su idee e programmi senza alcuna preclusione ideologica, con l’obiettivo di affermare le istanze di quanti ci concedono la propria fiducia.

Il Movimento – precisa il Portavoce e coordinatore provinciale – nasce dal basso e abbraccia Comitati Civici, Associazioni ed è aperto ad ogni Amministratore che abbia dato prove di buon Governo e voglia sposare un percorso condiviso.

Il Movimento prende vita nella così detta “Terra dei Fuochi“, cioè nei paesi tra Napoli e Caserta, per dire basta ai roghi di rifiuti tossici che di continuo ardono e rendono l’aria irrespirabile. Ma l’emergenza rifiuti è quanto mai un’emergenza che ci tocca da vicino, considerati i siti di Macchia Soprana a Serre, Coda di Volpe a Eboli, Colle Barone a Montecorvino Pugliano, Località Castelluccia di Battipaglia e Basso dell’Olmo a Campagna, oltre ai tanti altri siti abusivi i quali formano una mappa che se non di fuoco può essere definita almeno ” rossa”.

Amiamo la nostra regione – conclude Liberato Quaranta – e la difenderemo riappropriandoci del giusto futuro che meritiamo, impegnandoci proficuamente in tutte quelle azioni di governo necessarie al riscatto del nostro territorio».

Eboli, 19 maggio 2015

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