Falanga e l’Associazionismo cattolico battipagliese “domandano”: Farina (M5S) risponde

Giuseppe Falanga(“coscienza sociale”) e le Associazioni cattoliche parlano: Farina (M5S) risponde. E gli altri? Tacciono.

Farina: “Colgo con serenità e gratitudine, le sollecitazioni di falanga e dell’associazionismo cattolico. Condivido i principi di cui questo laboratorio si fa portavoce. Sono i medesimi che ho espresso nel mio libro Civitas, scritto lo scorso anno con il Sen. Crimi.

Enrico Farina
Enrico Farina

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA“Colgo con serenità e gratitudine, – scrive in una nota Enrico Farina, Candidato battipagliese al Consiglio Regionale Campania 2015 per il Movimento 5 Stelle alla lettera aperta che Giuseppe Falanga ispiratore del gruppo “Coscienza sociale”, legato al mondo associazionistico cattolico, con la quale aveva posto ai nove candidati al Consiglio Regionale battipagliesi alcune riflessioni-provocazioni – la stimolazione offerta dal laboratorio di formazione e partecipazione socio-politica “coscienza sociale” della parrocchia di Sant’Antonio da Padova, poiché mi permette di chiarire la mia visione sul ruolo che la politica dovrebbe assumere nei confronti dei cittadini, mediando i bisogni e le esigenze della collettività verso le istituzioni competenti.  Condivido i principi di cui questo laboratorio si fa portavoce, poiché sono i medesimi che ho avuto modo di esprimere nel mio libro Civitas, scritto lo scorso anno con il Senatore Vito Crimi.

La partecipazione attività e democratica alla propria comunità, – aggiunge Enrioco Farina elencando tutti i suoi – è alla base del principio di sussidiarietà orizzontale espresso dall’art. 118 della Costituzione. Su tale principio si fonda la mia visione di come sia possibile realizzare un’efficace integrazione tra cittadino e P.A. Partendo da tali premesse rispondo volentieri ai quesiti che ci sono stati posti:

  1. La crisi occupazionale del nostro territorio va affrontata valorizzando le risorse che ci sono proprie come: il turismo balneare (previo completamento reale degli interventi di messa a regime dei servizi di depurazione); la valorizzazione della qualità dei prodotti autoctoni attraverso la certificazione dei terreni agricoli mediante contributo regionale, ad esempio recuperando i 23 mln di euro bruciati dalla Giunta Caldoro (attraverso la partecipata Campania Sviluppo), per una campagna di comunicazione che risollevi l’immagine dei prodotti agricoli della nostra Campania; implementando attività occupazionali nel settore del riciclo e del riuso, i rifiuti possono essere una risorsa, risorsa che garantirebbe lavoro nelle operazioni di spacchettamento e recupero di quanto possibile dalle eco balle, piuttosto che sprecare fondi per il loro smaltimento;  inserimento di Battipaglia nelle Aree di crisi industriale, come già sollecitato con il gruppo locale del M5S lo scorso anno, al fine di poter consentire alle nostre imprese di accedere ad ulteriori finanziamenti.
  2. La razionalizzazione scellerata operata da Caldoro sul sistema sanitario regionale si è basata esclusivamente su principi di economicità, riducendo al contempo qualità e sicurezza socio-sanitaria. Il programma del M5S prevede la gestione online di tutti i posti letto, per un efficace reperimento in caso di ricoveri di urgenza; la nomina dei dirigenti secondo parametri di meritocrazia e non di appartenenza politica; una gestione ottimale delle risorse strumentali ed umane, poiché è inconcepibile che ogni anno la nostra Regione spenda 270 mln di euro per migrazioni sanitarie, come è inconcepibile che per oltre un anno non sia stato accessibile il servizio di mammografia presso l’ospedale di Battipaglia a fronte di un innalzamento del rischio di patologie. Inoltre, la “perdita” del nostro Comune del ruolo di Capofila di Piano di Zona S4, ha portato ricadute sugli stessi servizi socio-sanitari integrati. Ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini battipagliesi.
  3. I costi della politica sono indecenti. Non è concepibile che un Assessore Regionale guadagni 14 mila euro al mese ed un Consigliere 11 mila, mentre vi sono padri di famiglia che a stento arrivano a 600 euro mensili e tanti pensionati non superano i 280 euro. Chi ha la pancia piena non può capire chi soffre la fame ed è per questo che tutti i parlamentari ed i consiglieri del MoVimento 5 Stelle hanno da sempre tagliato autonomamente il proprio stipendio, rinunciando a vitalizi, auto blu e benefit vari, per assolvere con dignità ed umiltà al proprio incarico istituzionale. Abbiamo con tali tagli, avviato azioni come il microcredito per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Presenteremo a livello regionale una nuova legge, per imporre a tutti i consiglieri, assessori e dirigenti il taglio degli stipendi, dei vitalizi e delle auto blu, così come il sottoscritto e gli altri candidati al consiglio, abbiamo sottoscritto all’atto dell’accettazione della nostra candidatura.

Al di la delle mere promesse elettorali degli altri partiti, – aggiunge Enrico Farina ricordando una misura concreta che il M5S ha individuato nel reddito di cittadinanza ovviamente con tutte le garanzie del caso perché non diventi il solito assegno di convenienza di cui alle italiche abitudini. Reddito di cittadinanza invero che la Campania già ha conosciuto, perché introdotto dall’ex Governatore Antonio Bassolinoin questi anni abbiamo già dimostrato di essere gli unici in Italia a rispettare tale impegno. Con tali tagli in Campania possiamo recuperare 190 mln di euro da investire  per l’istituzione del reddito di cittadinanza regionale.

Inoltre, rispetto alle domande poste, molte altre sono le responsabilità dei 50 consiglieri che verranno eletti a Palazzo Santa Lucia, su queste, in generale, il MoVimento 5 Stelle ha individuato 20 temi che ci impegneremo a realizzare per un Regione a misura di cittadino. http://www.valeriaciarambino.it/progetto-per-la-campania-del-m5s/

Battipaglia, – conclude Farina – la provincia di Salerno e la nostra Regione Campania, possiedono risorse umane, artistiche, culturali e paesaggistiche di elevato valore, dobbiamo valorizzare queste risorse per ritornare ad essere la Campania Felix di un tempo, quando la nostra terra era il territorio più ricco d’Europa.

Battipaglia, 24 maggio 2015

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