Voza (Meetup M5S) scrive a Cariello: Ecco la proposta per l’ISES

Angelo Voza del Meetup M5S scrive una lettera aperta al Sindaco di Eboli Cariello, formulando una proposta per il Centro di riabilitazione ISES.

Voza del M5S propone di assegnare all’ISES un altro edificio privato pare sottoposto a “Sequestro cautelativo. Intanto il Sindaco Cariello ha incontrato i lavoratori dell’ISES, mentre si pensa all’ex Reparto di Ortopedia o ai locali ASL di Acquarita.

Edificio proposto dal M5S
Edificio proposto dal M5S

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Movimento 5 Stelle di Eboli con la modalità del Meetup attraverso l’attivista Angelo Voza formula una proposta per la risoluzione del problema dell’ISES. Lo fa scrivendo una lettera aperta al Sindaco di Eboli Massimo Cariello, recante appunto per Oggetto: Dislocazione Centro riabilitativo Soc. Coop. I.S.E.S. a r.l. in struttura  privata sottoposta a sequestro perché totalmente abusiva.

Se fosse così semplice il Problema dell’ISES si sarebbe già risolto. Il problema nella sua complessità si è procrastinato nel tempo proprio per i servizi che il Centro ISES erogava e eroga ad una fascia di cittadini che ha consentito ai più, magari anche a quelli non coinvolti, di chiudere un occhio, anzi tutti e due, lasciandolo operare senza avvedersi di come invece quel Centro venisse gestito, fino al punto a cui si è giunti. Tralasciando le motivazioni che lo hanno supportato e gli interessi che lo hanno sorretto, che questo sito in altre circostanze ha definito il perfetto compromesso Sanitario-politico, che ha coinvolto uomini e partiti di ogni colore “benedetti” anche dal clero, oggi ci si trova, nostro malgrado, in una strada senza ritorno, e come per altre vicende poco chiare (vedi Multiservizi), in questo momento bisogna mettere da parte la ricerca di responsabilità o colpe e procedere in una direzione che tenda, senza appunto essere giustizialisti, a proseguire nella erogazione innanzi tutto dei servizi e di salvaguardare nel contempo i posti di lavoro, ritenendo che sia gli uni che gli altri siano vittime di un sistema che si spera non si riproponga più per il futuro.

Ex Reparto Ortopedia-Eboli
Ex Reparto Ortopedia-Eboli

Tornando alla lettera dell’attivista del M5S Angelo Voza che ha inviato al Sindaco, sicuramente nell’intento di voler dare un contributo alla risoluzione del problema ISES, arrivando anche ad indicare un Edificio, fornendo con dovizia di particolari la storia progettuale, autorizzatoria e giudiziaria che hanno interessato quello stabile che propone, è opportuno fare delle considerazioni. Non conoscendo i fatti e le circostanze che cita Voza ma valutando cio che egli stesso scive, qualsiasi interesse verso quella struttura sembrerebbe improprio e inadeguato, salvo a spendere un bel pò di soldini per renderlo idoneo allo scopo, ma quello che scoraggia, non è affatto la motivazione economica ma quella “sbrigativa” per la quale si mette in evidenza lo spirito “esaltante” della legalità o dell’anti abusivismo, con la motivazione “distorta” di rendere alla società il manufatto “definito” abusivo. Le procedure, stante a quanto lo stesso Voza espone, sono ancora lunghe e ovviamente devono percorrere tutte le strade della Legge, quella giusta, e non quella sbrigativa e “giustizialista”, proprio per garantire non si commettano errori, e il nostro ordinamento giudiziario tende a garantire che i processi siano giusti anche per chi risulta essere colpevole.

ASL distretto sanitario Eboli Hospice
ASL distretto sanitario Eboli Hospice

Pare che nella giornata di ieri il Sindaco Cariello si sia incontrato con i lavoratori dell’ISES e immagino, anche dalle dichiarazioni che ha reso sulla specifica vicenda, che oltre a percorrere tutte le strade che portino ad una giusta risoluzione che preservi innanzitutto gli “ospiti” e poi le maestranze, ha intenzione di coinvolgere tutti opposizioni comprese, perché la strada da percorrere è ostica e solo una unità di intenti può indurre i vari livelli Istituzionali: ASL Salerno, Regione Campania; in primis e poi tutti gli altri Enti preposti al rilascio delle varie autorizzazioni, perché si arrivi ad una moratoria, per consentire appunto di trovare una soluzione che non può essere uno stabile per civili abitazioni, viepiù dichiarato abusivo, ma una struttura che con pochissimi mezzi da impegnare sia fruibile con immediatezza, nell’attesa che la stessa Neo-Cooperativa dei Lavoratori dell’ISES trovi la soluzione definitiva. In passato non tanto recente si era ipotizzato di concedere all’ISES la struttura che ha già Ospitato il ex Reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Eboli e in via del tutto eccezionale di poter destinare, se è possibile, parte dell’edificio dall’ASL in Località Acquarita.

Pertanto ogni strada si percorra sarà comunque indispensabile che chi è deputato alle scelte, se ne deve assumere tutte le responsabilità, e ovviamente pur praticando il metodo del confronto e del dialogo oltre che del coinvolgimento per trovare una soluzione, deve necessariamente tenere conto dei tempi, dei soldi, e delle procedure legate al quadro legislativo vigente. Insomma partecipiamo, ma lasciamo agli eletti le scelte.

………………  …  …………………

«Gentilissimo Signor Sindaco Massimo Cariello, – scrive Angelo Voza del Meetup M5Scon la presente voglio segnalare alla Sua cortese attenzione la seguente circostanza che potrebbe sicuramente essere risolutiva dell’annosa controversia che da anni sta tenendo impegnato Codesto Ente Comunale: la dislocazione del Centro ISES in altra struttura (articolo stampa del 29.07.2015).

Angelo Voza
Angelo Voza

Il Commissario Prefettizio, dott.ssa Vincenza Filippi, – ricorda Voza nella sua lettera – facendo proprio l’invito del Direttore Generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante di “annullare e/o revocare l’autorizzazione sanitaria all’esercizio” (essendo ancora in essere una serie di criticità mai sanate da parte dell’I.S.E.S.), con propria ordinanza commissariale n. 45 del 21 marzo 2015, ha disposto la sospensione, per un periodo di 90 gg., dell’autorizzazione rilasciata in data 02.04.2007 dal sindaco pro tempore per l’esercizio dell’attività di Centro di riabilitazione in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare.

Su tale decisione Lei – dice Voza – ha avuto modo di pronunciarsi pubblicamente con queste parole, parlando dell’I.S.E.S.:

“”Eboli non deve perdere questo importante riferimento sanitario, si indaghi sulle responsabilità di chi ha gestito la struttura. Al di là delle motivazioni burocratiche ed amministrative che hanno portato alla sua chiusura, il blocco delle attività del centro Ises di Eboli pone urgenze ed emergenze legate alle fasce più deboli ed indifese della popolazione.

Innanzitutto i pazienti, molti dei quali giovanissimi, a cui andranno date risposte immediate in tema di assistenza e continuità terapeutica.

Poi alle famiglie dei lavoratori, perché oltre al danno economico per la nostra comunità e per il suo territorio, la chiusura dell’Ises non si trasformi anche in un dramma per centinaia di famiglie, quelle dei lavoratori.

Dopo avere appreso con preoccupazione della sospensione per tre mesi delle attività sanitarie all’Ises, chiediamo l’istituzione rapida di un tavolo istituzionale con i vertici dell’Asl Salerno, del Comune di Eboli e con i dirigenti della società che gestisce la clinica privata.

Crediamo sia possibile trovare una sede alternativa all’immobile di via Roma, una sede che risolva l’annoso problema che preoccupa i lavoratori e gli ospiti dell’Ises.

Le criticità dell’Ises erano note ai vertici della società da molti anni, circostanza che impone una serie di interrogative: cosa è stato fatto in questo lungo periodo? Perché non sono state adottate subito le misure necessarie che eliminassero le irregolarità evidenziate dalle autorità competenti?

La mia preoccupazione riguarda le conseguenze che deriveranno dalla chiusura dell’Ises, che si trasformerà in un dramma sociale per oltre cento famiglie. Eboli non può e non deve perdere un patrimonio sanitario e occupazionale così importante.””

Di Battista con Angelo Voza
Di Battista con Angelo Voza

E’ un dato di fatto – aggiunge Angelo Voza del M5S – che la struttura che ospita il Centro di riabilitazione presenti evidenti carenze igienico-sanitari, di sicurezza sul lavoro e strutturali, peraltro tutte riscontrate da puntuali perizie tecniche, sanabili solo attraverso consistenti investimenti; che già da troppo tempo si cerca di procrastinare la soluzione del problema (per tutelare gli utenti ed i lavoratori); che la proposta di dislocare la struttura, da realizzarsi ex novo, in altra sede ossia nella zona che l’attuale PRG individua come “zona ospedaliera” (località Acquarita) non ha sortito alcun effetto prevedendo, tale scelta, una variante urbanistica ed un piano particolareggiato dell’area; che la chiusura della struttura sanitaria in parola significherebbe, con alta probabilità, lo spostamento dei malati in analoghe struttura presente sul territorio provinciale facendo venir meno il principio, sempre auspicabile, della sana concorrenza, evitando, altresì e come può ben immaginarsi, la concentrazione di potere nelle mani di pochi soggetti.

Per tutto quanto sopra detto, – evidenzia Voza – si sottopone alla Sua cortese attenzione una soluzione che, realizzabile anche in tempi brevi, potrebbe risolvere definitivamente il problema dell’I.S.E.S.:

  • in località San Cataldo di Eboli insiste un immobile ad uso abitativo totalmente abusivo e privo di qualsiasi autorizzazione edificatoria (su questo punto vi sarebbe una ampia trattazione della Procura della Repubblica di Salerno, del Comando VV.UU. e dell’Ufficio Tecnico di questo Ente, che hanno svolto capillari accertamenti) (si allegano articoli stampa dell’Aprile 2015) .

E’ cronaca giornalistica – prosegue Voza – che sull’area ove è stato edificato abusivamente l’immobile (via San Cataldo) si sarebbe dovuta realizzare una piscina con annessi spogliatoi, attingendo anche da fondi del CONI e per questo progetto erano state rilasciate dal Comune di Eboli le prescritte e precise autorizzazioni a costruire esclusivamente una “piscina scoperta con annessi manufatti.

La piscina con annessi spogliatoi, – aggiunge Voza – di fatto, non è stata mai realizzata mentre, invece, è stata costruita – in maniera completamente e totalmente abusiva – una palazzina di tre piani adibita ad uso abitativo ed uffici, struttura che alcuni mesi fa è stata sottoposta a sequestro cautelativo da parte della Autorità Giudiziaria di Salerno, in attesa della eventuale definitiva confisca (non potendo l’immobile, totalmente abusivo, in forza della normativa vigente, essere “sanato”).

Tale circostanza – prosegue ancora Angelo Voza del M5S – si segnala alla S.V. al fine di poter procedere a quanto di seguito elencato:

  1. attivare la procedura, da parte dell’Ente, per l’acquisizione dell’immobile a “Patrimonio Comunale” e procedere speditamente affinché ad horas venga assegnato dalla A.G. procedente a questo Comune per pubblica utilità (per come prevede la Legge);
  2. concedere, successivamente, anche in locazione (o attraverso altre soluzioni da individuarsi), al Centro di Riabilitazione I.S.E.S. l’immobile con l’impegno di provvedere autonomamente alla messa a norma della struttura, la quale è già dotata di un ampio parcheggio interno, con possibilità di realizzazione un ascensore esterno (sulla parte posteriore) idoneo per i portatori di handicap;
  3. evitare la dislocazione dell’I.S.E.S. fuori del centro abitato e questo determinerebbe ricadute positive anche sull’economia locale;
  4. il Centro I.S.E.S. manterrebbe il livello occupazionale o, addirittura, potrebbe incrementarlo;
  5. lanciare un segnale forte di ripristino della legalità facendo proprio lo slogan, che ha ispirato anche la Sua campagna elettorale, “NO ALL’ABUSIVISMO – SI ALLA TUTELA DEL TERRITORIO” attivandosi nel contempo anche nel perseguire gli abusi edilizi e proseguire con le demolizioni di tutti gli altri manufatti abusivi presenti sul territorio (con addebito delle spese in danno al reo) senza alcun favoritismo.

Per gli ebolitani onesti, – conclude Angelo Voza del Meetup M5S – si auspica una soluzione celere della problematica I.S.E.S. che tuteli le fasce deboli ed i lavoratori e sarebbe auspicabile, caro Sindaco, ricevere una Sua risposta pubblica, qualunque sia la valutazione che riterrà opportuno intraprendere.

Eboli, 2 agosto 2015

12 commenti su “Voza (Meetup M5S) scrive a Cariello: Ecco la proposta per l’ISES”

  1. Se beccano una persona accanto ad un cadavere, sporco di sangue e con il coltello in mano, condannarlo all’ergastolo è “giustizialismo”? Se vv.uu., gdf, procura della repubblica “accertano”, senza ombra di dubbi e documentalmente accertato, dimostrano che quell’edificio è completamente abusivo (anzi con abuso sull’abuso – un piano in più rispetto al progetto, abusivo) condannare l’esecutore ad una pena esemplare e confiscale il manufatto significa essere “giustizialisti”? Non è invece la dimostrazione che non si guarda in faccia a nessuno (cosa non fatta quando l’edificio era in costruzione per motivi che possiamo solo immaginare) e che si lancia un segnale positivo per quelli che hanno, invece, realizzato abusi di necessità e si sono visti piombare addosso ogni tipo di controllo?
    La Piana del Sele è infestata d ogni tipo di abuso, all’ufficio tecnico, dicono, c’è una lista molto lunga di edifici da abbattere (con addebito) ma il Comune non si muove per mancanza di fondi e tra questi anche gli abusi di necessità. E’ possibile che non si riesca a trovare una soluzione a tutto questo? Abbattere i piccoli abusi (economicamente sostenibili) e acquisire a patrimonio i grandi abusi (ormai il danno è fatto) rimpinguando, così, le esangui casse comunali?
    Ho letto diverso tempo fa la gogna mediatica che ha dovuto subire Angelo Voza, tutto poi conclusosi in una bolla d sapone. Anche quello è stato giustizialismo mediatico basato su aria fritta (e di questo ne risponderanno i singoli responsabili) ma quando il reato c’è ed è ben visibile si può parlare di giustizialismo?
    Che i tempi per acquisire a patrimonio l’immobile siano lunghi questo è vero ma i tempi potrebbero accorciarsi se vi fosse l’interesse concreto da parte dell’Ente.
    In Italia le cose non sono semplici, lo sappiamo, ma non bisogna demordere.
    Che l’ISES sia alla canna del gas è stato detto anche nella lettere del Voza ma intanto se ne parla perché è diventata cronaca pubblica, perché i giornalisti non sono stati cooptati dai responsabili della struttura sanitaria, come invece avviene in altri casi.
    Sarebbe da cronisti coraggiosi e degni del mestiere che svolgono approfondire ed accertarsi – carte alla mano – se anche altrove ci siano situazioni di gravi inadempienze.
    Questo si chiama diritto di cronaca ma sappiamo bene che il “tengo famiglia” vale più della verità.

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  2. CONTROPROPOSTA:
    SE DAVVERO IL TRIBUNALE CHIUDE O FUNZIONERà COME SEZIONE CIVILE DISTACCATA DI QUELLO DI SALERNO, SI POTREBBERO DARE I LOCALI DEL TRIBUNALE O EX PRETURA ALL’ISES, E DESTINARE L’EX ORTOPEDIA MAGARI AL TRIBUNALE STESSO CHE HA IN FUNZIONE POCHI UFFICI DUNQUE SPAZIO SPRECATO L’EDIFICIO DI SUA PERTINENZA IN QUESTO MOMENTO.

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  3. @Maristella

    anch’io ho votato M5S e me ne pento amaramente perché se hai dubbi di Angelo Voza io ne ho molti di più sul resto di parte di quella ciurmaglia che all’idea portata dal Movimento ha anteposto la propria fame di potere e la velleità di sedere in Consiglio (il prof. Venosi ha fatto bene a snobbarli perché sono solo dei frustrati e bambini viziati affamati di un potere che sono incapaci di incarnare).

    Se devi attaccare, quindi, guarda altrove perché il personaggio che hai additato, credimi, è il meno peggio.

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  4. questo è un falso problema perché ad eboli abbondano solo le strutture fino ad ora non lo si è fatto perché conveniva a qualcuno

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  5. Cerco di rispondere ai commenti con il giusto distacco.
    Parto da tale Mister NO. Grazie per la difesa d’ufficio ma riesco a cavermela da solo. Comunque grazie per il meno peggio (lo dico simpaticamente) anche perché guardando la giungla ebolitana è un miracolo essere il meno peggio.
    La proposta di Marco mi piace anche. Non importa come, ma cosa è possibile fare concretamente.
    Fressola ha ragione, perché i vari intrallazzi, legami, contropartite bloccano spesso delle iniziative che potrebbero trovare una facile soluzione. Basta solo la volontà di realizzare, ma poi se si devono pagare “Cambiali elettorali” allora il discorso è totalmente diverso.
    Per la o il Maristella, non so se uomo o donna, ma fa lo stesso, io sono Angelo Voza. Nome e cognome, il fatto di usare uno pseudonimo l’aiuta a meglio infrattarsi anche se sono uno che rispetta molto il giudizio degli altri. Sono gli altri che a volte non rispettano ne il giudizio ne le sentenze dei giudici. Comunque, tornando a noi, faccio presente che essere un simpatizzante o un attivista del Movimento 5 Stelle non fa di una persona un “politico” perché il Movimento è una idea di onestà, buon governo ed altro. Chiaramente poi ogni singolo ha o meno le capacità e questo è giusto valutarlo con dati di fatto. Ma io, oltre alla tua critica, che ribadisco accetto, avrei piacere che al simmetrico accostamento Renzi/PD, una tua idea sulla problematica ISES. Qualunque sia. Il tema era questo. Ne sarei felice anche perché la mia è una proposta che nel bene o nel male può essere giusta o sbagliata, ma sempre una proposta che ha di base la salvaguardia di 100 posti di lavoro e l’assistenza di altrettanti portatori di handicap.
    Quindi, gentilissima/o Maristella, sarei felice di conoscere la tua idea sulla problematica ISES e lasciamo al loro destino sia Renzi che il PD.
    Cordialmente
    Angelo Voza (nome e cognome)

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  6. discorsi fuori luogo.
    l’ ISES è una azienda privata, se vuole continuare ad esistere caccia i soldini e si costruisca la struttura dove vuole. 2 questa struttura se è abusiva in tutto o in parte, ci sono gli organi competenti a decidere e i tre gradi di giudizio.
    3 il signor Voza è stato autorizzato dal Metap o M5 stelle a parlare?
    Ma finiamola di dire stronz…in campagna elettorale ne abbiamo sentite abbastanza.

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  7. gentile Aslan se legge bene, la missiva la scrive un Attivista che può valere quale singolo cittadino e ciò vale lo stesso. Una proposta può essere condivisibile o meno il nodo è trovare una soluzione. Che l’ISES sia privata nulla vuol dire se accede ad una struttura pubblica e paga l’affitto. Infatti la soluzione trovata in queste ultime ore sembra essere l’ex Ortopedia alla 167. Quindi come vede anche il Sindaco ha pensato ad una struttura dell’Ente Comunale. Spero che avrà qualcosa da dire a questo punto. Invece sul punto 2 vedo che è molto dispiaciuto ma la notizia vera è che la struttura è TOTALMENTE ABUSIVA non sanabile (licenza per una piscina scoperta con annessi spogliatoi), se ha piacere può trovare un bel articolo di Francesco Faenza su IL MATTINO e poi se qualcuno cerca di mettere a tacere la cosa non sarà accontentato. Troppi abusi in nome di patti scellerati tra potentati che hanno finito il loro tempo. Un pò di sana legalità e poi il tempo è galantuomo.
    Per Hobby, la palazzina, ribadisco, TOTALMENTE ABUSIVA NON SANABILE, sembrerebbe già con ordine di abbattimento, è a via san cataldo di Eboli.

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  8. Sembra che la soluzione sia stata quindi presa dal Sindaco ossia sia stata scelta la struttura dell’ex ospedale ortopedico in zona 167. La soluzione è sicuramente più celere (è proprietà del comune) forse abbisogna di poche spese per l’adeguamento, bisogna solo capire se è sufficientemente ampia da ospirare degenti e dipendenti.
    resta il problema dell’abusivismo edilizio che è emerso dalla lettera di Voza.
    Quale posizione vuole assumere il Sindaco dinanzi a questo problema? Sull’altare del lavoro a tutti i costi si devasta il teritorio? Creare codizioni di lavoro alle imprese edili attraverso la ristrutturazione, il recupero delle strutture non potrebbe essere un’alternativa (se percorribile)?
    Delle megaville abusive presenti nella Piana, dell’edificio di via San Cataldo, dell’edificio arancione difrointe il concerto di San Lorenzo, in pieno centro storico, e delle tante brutture realizzate in aree protette (vedi collina della Madonna del Carmine che, ancorché acquistata da una cooperativa non sembra siano stati rispettati i vincoli ambientali e paesaggistici) cosa dobbiamo fare? Ci giriamo, anche questa volta, dall’altra parte o dimostriamo di essere leoni coi leoni e pecore con le percore (e non il contrario)?
    Da cittadino attendo presto una risposta perchè se si vorrà andare nella direzione giusta anche questa sarà la strada.

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  9. aslan dice una cosa parzialmente giusta, è privata vero, ma purtroppo svolge un servizio pp…
    il terzo settore è pur sempre di accompagnamento allo stato, quello stesso stato che sparisce favorendo i privati, in molti casi per fini di politici locali, e poi i dipendenti ed i degenti ne finiscono per essere inconsapevoli pedine!

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