Primi “bilanci” per il Governatore De Luca

Rifiuti, Sanità, Fondi europei, sburocratizzazione: gli obbiettivi principali del Governatore De Luca.

L’azione di governo di De Luca nei primi quattro mesi tra: emergenze, voglia di efficienza e trasparenza. E il Governatore attendendo la “Severino” dopo la pronuncia della Consulta su De Magistris, dice: “Keep Calm!”

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di Marco Naponiello
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

Non sarò un uomo di partito, ma un uomo delle istituzioni e di un programma di rinnovamento. Non mi bastano le etichette di partito. Per la Campania occorre uno sforzo straordinario, ed è una battaglia che non si fa con etichette di partito“. Vincenzo De Luca

NAPOLI – Oramai di Vincenzo De Luca sappiamo tutto o quasi, da anni sulla “cresta dell’onda “ politica è divenuto a torto o a ragione uno degli uomini pubblici più in vista dello Stivale, egli conosciuto con molti nomignoli dallo “sceriffo” a “Don Vincenzo” a lui affibiatigli,non sempre con affetto, che danno di primo acchito l’immagine decisionista al personaggio, il quale ultimamente è divenuto addirittura una Icona pop con la felicissima imitazione di Maurizio Crozza su di una rete nazionale, consacrandolo definitivamente nell’empireo delle personalità maggiormente popolari.

Ne ha fatta di strada l’ex segretario provinciale del Pci, divenuto per quattro mandati (1993 ad oggi) sindaco della città di San Matteo e costruendone ivi la propria come la fortuna parallela dell’intero capoluogo, uscita dall’ oblio di un anonimato meridionale, ristagnante da sempre nel cono (che appariva perpetuo) d’ombra di quella Partenope icona negativa dei mali del Sud del Paese e allo stesso tempo delle molteplici potenzialità inespresse e portandola incredibilmente ad una risonanza mondiale con le sue opere pubbliche e specialmente le kermesse natalizia “luci d’artista” divenuta un must con milioni di visitatori e recensita dai migliori megazine di settore del globo e facendo del porto di Salerno non solo uno dei principali scali merci del continente ma anche una meta crocieristica  tra le più gettonate,con ricadute provinciali nel cosiddetto marketing d’area, grazie soprattutto all’apporto giovanilistico del suo assessore al ramo, oggi suo segretario personale, l’ottimo Enzo Maraio.

De Luca-Consiglio Regionale Campania
De Luca-Consiglio Regionale Campania

Non indugeremo neanche in tale frangente, sulle numerose cariche istituzionali, come quella di parlamentare (XIV-XV legislatura) o di vice ministro alle infrastrutture del governo di Enrico Letta, come neanche delle innumerevoli magagne giudiziarie che lo hanno accompagnato in questo ventennio da amministratore (Sea ParkCrescent etc)che lo hanno visto quasi sempre assolto tranne che per la nota vicenda del Termovalorizzatore di Salerno, con la nomina project manager, condannato in primo grado dal Tribunale ordinario di Salerno il 21 gennaio 2015 a un anno di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici, (abuso d’ufficio),facendo scattare quel “gioiello” giuridico della legge Severino, un mostro di esegesi interpretativa (che si dibatte tra l’essere o meno una sanzione penale o amministrativa) che invece di apportare benefici alla legalità della vita politica, ha inquinato la stessa con una pletora indecorosa di ricorsi al tribunale ordinario, poi al TAR ed infine alla consulta e riguardando purtroppo anche la gestione amministrativa in corso d’opera, di un’altra grande città italiana,segnatamente campana ovverosia di Napoli e del suo primo cittadino, l’ex PM Luigi De Magistris.

Palazzo Santa Lucia
Palazzo Santa Lucia

Del resto il recente pronunciamento della Consulta (Corte Costituzionale) che il 20 scorso aveva salvato l’impianto della norma ribadendone la costituzionalità, non ha colto impreparato il neo-Governatore che ha invitato i suoi sostenitori alla calma, (usando per l’occasione una locuzione inglese di voga sui social ovvero: Keep Calm,  letteralmente manteniamo la calma) ricordando che ogni ricorso intentato alle corti nazionali ha un fondamento diverso, ma che allo stesso tempo si sta attrezzando per una eventuale sospensione (la nomina del fido Fulvio Bonavitacola ha questo scopo) essendo passibile di applicazione della stessa per un periodo di supplenza di 18 mesi, scatenando al contempo la soddisfazione dell’ex Governatore,e da sempre suo acerrimo rivale, Stefano Caldoro, che cinicamente felice dichiarava: “Si profila un caos istituzionale a Napoli: in Comune come in Regione!”

Stefano Caldoro
Stefano Caldoro

Preme quivi sottolinearne invece, lo spirito indomito che lo ha costantemente caratterizzato, l’uomo delle battaglie impossibili, che riesce a prendersi una rivincita inaspettata dopo la sconfitta alle regionali del 2010, prima surclassando contro ogni previsione il suo diretto avversario alle primarie del Partito Democratico,il quotatissimo europarlamentare Andrea Cozzolino, il primo di marzo di quest’anno, con il 52% di preferenze che lo proietterà come il candidato del PD per le elezioni regionali che si terranno di seguito a maggio 2015, e di poi il 31 maggio poi con il 41% dei voti,insieme ad una coalizione variegata che aveva con se il suo nemico storico Ciriaco De Mita alleato d’occasione, viene eletto presidente della Regione Campania, succedendo proprio a Stefano Caldoro (38%) con un margine di 66.000 voti,ed il giorno seguente querela Rosy Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d’ufficio per averlo inserito tra gli “impresentabili” nella lista di nomi stilata in qualità di Presidente della Antimafia,sospettosamente a 72  ore dall’apertura delle urne e querelle continuata nei giorni addietro con una dura e discutibile presa di posizione dello stesso contro la stessa Bindi e ripresa da tutte le testate: Io della Bindi ne contesto anche l’esistenza.”  Il 18 giugno De Luca verrà poi proclamato ufficialmente presidente della Campania e il sei luglio presenterà celermente la sua giunta snella,con soli otto assessori di cui ben sei donne, una vera rivoluzione in rosa, però trattenendosi le deleghe a sanità, trasporti e agricoltura.

Venendo cosi ad un primo consuntivo e senza appigliarci a consolidati, vetusti schemi, come “i primi cento giorni”, dal sapore tassonomico o “la Luna di Miele”, da vagheggiamenti sociologici, va rilevato che si vede da subito “la mano” del neo Governatore nei provvedimenti presi.

Rosa Bindi
Rosa Bindi

Inizia  l’11 di luglio, con una nota agli uffici affinché si vendano all’asta buona parte delle troppe auto blu della regione, un esempio concreto di reale spending review , forse dal sapore populista ma che fa presa sull’opinione pubblica regionale immediatamente. Poi la sanità, vera croce del budget regionale, che ne fagocita oltre l’80% , con una variazione di bilancio per il triennio 2015-2017, rimpinguando il  plafond di spesa, con un finanziamento aggiuntivo di 15 milioni volti ad elargire servizi a sostegno della disabilità e delle cosiddette e trascuratissime in un recente passato del centro destra, fasce più deboli della popolazione ed in aggiunta l’eliminazione dell’odioso riaccreditamento ogni 3 mesi per i malati di SLA, sclerosi laterale amiotrofica, o tristemente conosciuta  anche col nome di morbo di Lou Gehrig (una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone) e conferimento immediato alle ASL per fornire medicinali a domicilio e ai medici la facoltà di rinnovo annuale della certificazione della patologia.

A tale variazione approvata dal consiglio se ne aggiunta un’altra per finalità artistiche  e culturali, su cui il De Luca “sindaco” punta molto nel suo attuale mandato, ed attività strategiche di altri diciannove milioni,con copertura anche di alcuni debiti fuori bilancio, un occhio saggio ai parametri di stabilità interni voluti dall’Europa. Ma anche sul fronte dei rifiuti e del riordino territoriale ci sono stati interventi ad hoc, come il disegno di legge regionale, di prossima approvazione in materia di riordino delle ATO (ambito territoriale ottimale) che sono dei distretti su cui sono organizzati servizi pubblici integrati, ad esempio quello idrico o quello dei rifiuti (vedi Codice dell’Ambiente, D. Lgs 152/2006 e successive modifiche). Tali ambiti sono individuati dalle regioni con apposita legge regionale (nel caso del Servizio idrico integrato con riferimento ai bacini idrografici), e su di essi agiscono le Autorità d’ambito, strutture dotate di personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del servizio integrato, fino alle acque termali da dare in concessione per pubblico bando.

Ecoballe Coda di Volpe-Eboli
Ecoballe Coda di Volpe-Eboli

Di seguito per lo smaltimento delle ecoballe, problema a noi molto vicino anche in senso fisico vista la allocazione nella vicina Coda di Volpe, uno stanziamento complessivo di 600 milioni avuti dalla UE, di cui 250 solo per quelle insistenti nel salernitano, il problema dei rifiuti sarà il vero banco di prova dell’esecutivo per quel chi riguarda in specie l’area del napoletano , che a detta del Presidente in versione ambientalista:La nostra svolta è rappresentata dal NO a nuovi termovalorizzatori, NO a nuove discariche e all’incremento della raccolta differenziata di un altro quindici per cento”: lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, illustrando il nuovo programma per i rifiuti della sua amministrazione, che partirà “dall’eliminazione dei cinque milioni e seicentomila tonnellate di ecoballe stoccate, l’85% delle quali sono a Giugliano e a Villa Literno. – In particolare sulle ecoballe De Luca ha spiegato che chiederà al governo – “i seicento milioni di euro necessari con un accordo che sarà inserito nella prossima legge di stabilità“, per realizzare il piano su tre assi. “Un terzo delle ecoballe – ha precisato – sarà trasportato fuori regione verso impianti di vario tipo; un alto terzo sarà trattato attraverso il potenziamento degli Stir di Tufino e Giugliano, dedicando una nuova linea di tritovagliatura alla lavorazione delle ecoballe; il rimanente con il potenziamento dello Stir di Caivano per le ecoballe di Villa Literno e Caivano. Nelle infrastrutture abbiamo l’accordo tra regione e ministero dei trasporti,la realizzazione dell’alta velocità, nella tratta  Salerno –Sapri, essenziale per il turismo del Cilento, nuova metà balneare di milioni di turisti, dei quali in buona parte stranieri.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Nel settore dell’ agricoltura e ambiti integrati  è stata istituita una task force da parte dell’assessore Serena Angioli, per il PSR, ovvero il programma di sviluppo rurale 2014-20120, altro ganglio vitale dell’economia, l’agro-zootecnia,(che in Campania conta eccellenze come  il pomodoro, la mozzarella e la quarta gamma) con l’obbiettivo concreto di recuperare i ritardi della passata amministrazione, della task force fanno parte anche organizzazioni di categoria come la CIA, la Coldiretti, la Confagricoltura etc, con l’impegno concreto della Regione Campania di accompagnare nell’anno solare in corso i Comuni coinvolti nel programma di accelerazione della spesa dei famigerati fondi strutturali europei con tutti gli strumenti gestionali, operativi e funzionali per completare, in una ottica di efficacia ed efficienza i maggiori adempimenti possibili entro la data del 31 dicembre.

Ricordiamo ad onor di cronaca che la passata giunta  aveva fatto vergognosamente della Campania, la peggiore regione dell’intera Unione Europea (direzione generale di politica urbana), sul podio in “maglia nera” sgomitando con un’area depressa della Romania e una provincia interna della Bulgaria. Così la Commissione europea aveva fotografato la Campania dell’inconsistente Stefano Caldoro lo scorso anno, una bocciatura impietosa che stagliava un plumbeo simulacro previsionale, dando l’impressione fondata di un cupio dissolvi socio economico inarrestabile, prodromo quest’ultimo della vittoria primaverile del centro sinistra di Vincenzo De Luca.

Nella sua visione di ricostituzione del tessuto civico, si è discusso anche della “rivoluzione anti burocratica” infatti il neogovernatore campano, presentando, come da promessa elettorale, lo scorso 9 settembre i 4 provvedimenti che intende immediatamente e senza indugio realizzare “per dare un segnale di svolta“: come l’eliminazione dell’obbligo burocratico, che secondo parametri attuali appare illogico, di preventiva autorizzazione sismica ad appannaggio del Genio Civile,per i manufatti rimovibili, o come anche per l’’abolizione delle commissioni regionali e provinciali per l’artigianato,e nel settore del diritto allo studio,l’erogazione diretta delle borse agli studenti meritevoli, senza alcuni diaframmi burocratici.

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Sul fronte delle tanto attese nomine nel campo sanitario, da sempre sotto la lente dei partiti, infine si rivelano quelle dei commissari delle Asl di Salerno, l’avvocato Antonio Postiglione, ex dirigente della Direzione Sanità della Giunta regionale, e l’altra, ancora più importante della Asl Napoli 1, Renato Pizzuti, già stimato dirigente di uno staff esecutivo presso la sede della Direzione generale Salute della Regione.

Ma se Vincenzo De Luca gode da anni della simpatia popolare, non può certo accreditarsi dei buoni servigi di una certa informazione, recente la polemica con la conduttrice della trasmissione Report di Rai 3, la popolare Milena Gabbanelli, rea secondo il presidente di forzare la realtà a fini scandalistici, infatti alla festa nazionale di Scelta Civica tenutasi proprio in quel di Salerno, il 27 u.s., il nostro ebbe a dire: “RaiTre, dicono puttanate incredibili. Voi vi sintonizzate su Rai Tre e avrete atti di camorrismo giornalistico, di aggressioni personali, di imbecillità. Ma tutto non ingenuo, tutto parte delle lobby radical chic del nostro Paese”. E cosi i tanti applausi dei delegati scelta civica, lo ringalluzzivano tanto da farli aumentare  la “dose”: “Sapeteha detto De Luca parlando della sua vicenda giudiziaria che io sono stato condannato in primo grado. Lo dico perché tanti giornali, tante televisioni, in particolare i miei amici della Terza Rete Rai che, come ho detto, è la più grande fabbrica di depressione al mondo.” Parole queste cha hanno scatenato, come da previsione, un putiferio, con rivelamento di giornalisti e sindacati degli stessi(Usigrai),ma che ad un occhio smaliziato appaiono pretestuose ed ipocrite, difatti riflettendoci la Rai è da 20 anni pietosamente zerbino dei tanti politicanti italiani al potere, per cui,bene rammentare che se quei governi,dati alla mano, hanno abbandonato il Sud e investito solo al Nord nei servizi e nelle infrastrutture, anche la RAI ha fatto la sua parte furbesca trattando il Sud con servizi scadenti e qualunquisti per compiacere e giustificare il disfattismo dei governanti di turno, o dei soloni alla moda novelli milionari censori,per intenderci i Roberto Saviano alla bisogna,professionisti dell’”anti qualcosa”,attività sui media ben retribuita; ragion per cui, come i buona parte dei politicanti italiani, non credo che la RAI abbia poco onore e ancor meno dignità da difendere.

Certo Vincenzo De Luca è un personaggio molto scomodo, con una personalità spigolosa e di difficile sopportabilità, ma ha saputo far vedere che anche al Mezzogiorno si può essere dei buoni amministratori essendo al contempo un “alieno” nel suo medesimo partito, dunque più un politico di concetto e di azione che di apparato; invero si è sempre dichiarato un riformista di sinistra, e sebbene sia stabilmente un dirigente del PD dalla sua fondazione (come antecedentemente dei DS) ha sempre preso le distanze dalla politica regionale del proprio partito e qualche volta anche dalle scelte della direzione nazionale, arrivando ad affermare: Il gruppo dirigente del partito è talmente logoro che, se anche dicesse qualcosa di chiaro, nessuno lo ascolterebbe. Mi batterò per una svolta radicale del gruppo dirigente e del programma. Non ci sono altre vie. L’alternativa è la morte politica, tra gli applausi” – diventando una mina vagante, ma al contempo leader unico  riconosciuto ed incontrastato dall’elettorato dell’area intera di centro sinistra nella nostra regione, apprezzato persino dagli avversari, cosa rara quanto unica nel panorama politico meridionale.

Ora affermare ex abrupto, che in Campania inizierà una nuova sarebbe un’ asserzione fin troppo pretestuosa dai connotati immaginifici, però se riflettiamo che e i suoi concittadini salernitani lo hanno confermato più e più volte nei suoi vari incarichi istituzionali, vuol dire che ha saputo cogliere in tempi e modalità le occasioni del cambiamento gestionale, invertire l’inerzia del ” nientismo” amministrativo, cosa utopica nelle zone che volgono a meridione dell’ Urbe. Noi oggi affidiamo,abbastanza fiduciosi, il futuro della Regione Campania a Vincenzo De Luca, i primi consuntivi sembrano buoni viatici ma il lavoro da fare è oggettivamente enorme, per una regione congelata tra crisi economica, malavita e dissesto idrogeologico ed ambientale. “Don Vincenzo” forse è da considerarsi l’ultimo trascinatore popolare che il tempo e la Storia ci concederà,giacché viviamo nel terzo millennio in un mondo turbo-capitalista a velocità di megabyte che non sopporta i bizantinismi della nostra politica,i riti consunti dalla polvere delle inefficienze, e dunque egli incarna la rara eccezione in terra italica del politico fattivo di anglosassone figura, rinvigorendo speranze sopite e sospetti maliziosi, sicuramente hanno provato e proveranno di imbrigliarlo, quel che fu considerato per un periodo di tempo “il Sindaco più amato d’Italia”, ma come affermato ad un recente ed affollato comizio Franco Alfieri sindaco di Agropoli, parafrasando Lucio Battisti: “Può uno scoglio arginare il mare?”

Napoli, 5 Novembre 2015

1 commento su “Primi “bilanci” per il Governatore De Luca”

  1. Ringrazio Admin per l’opportunità di pubblicare queste mie riflessioni, in coda al pezzo vorrei aggiungere che è notizia delle ultime ore la riduzione da parte De Luca riduce le società partecipate da 43 a 6,iniziano i tagli agli sprechi, ottimo segnale

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