Carcere di Sala Consilina: La Carfagna interroga il Ministro Orlando

L’On. Mara Carfagna (FI), interroga il Ministro della Giustizia Orlando sulla chiusura del Carcere di Sala Consilina.

Mara Carfagna
Mara Carfagna

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALA CONSILINA – La portavoce nazionale del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, On. Mara Carfagna, ha presentato al Ministro della Giustizia Andrea Orlando una interrogazione a risposta scritta sul decreto che prevede la soppressione della Casa circondariale di Sala Consilina, in provincia di Salerno, chiedendo di rivederne la decisione.

Secondo il provvedimento adottato, la struttura sarebbe antieconomica ma la parlamentare azzurra, sentiti anche i protagonisti della vita istituzionale, sociale e politica del territorio, tra questi Valentino Di Brizzi vice segretario provinciale di Forza Italia, anch’egli impegnato in questa battaglia, ha evidenziato al ministro che: «Differentemente da quanto viene ritenuto nel provvedimento rispetto all’antieconomicità del complesso, in termini di costi benefici, nonché della sua modesta ricettività e la grave inadeguatezza, quest’ultima ha ospitato detenuti in celle di grandi dimensioni composte ognuna da un bagno, con relativa porta divisoria.

Andrea-Orlando-Ministro
Andrea-Orlando-Ministro

Inoltre nella medesima struttura si sono svolte attività sociali, culturali e ricreative che hanno visto la partecipazione di molti detenuti ed il Comune, inoltre, si è detto pronto a sostenere i costi della ristrutturazione.

Ritengo, quindi, indispensabile – continua la portavoce di Forza Italiauna revisione del decreto che, se confermato, andrebbe ad infliggere una ulteriore ed ingiusta penalizzazione in termini di risorse umane ed economiche ad una città, Sala Consilina, che è tra le più produttive del territorio salernitano. Ma che purtroppoconclude Carfagnaviene continuamente svuotata dei suoi servizi essenziali: prima dal Governo Monti che ha deciso di chiuderne il Tribunale, ora dal Governo Renzi che con il decreto di soppressione del carcere decide, così, di accanirsi contro una comunità intera privandola del suo diritto di crescere e svilupparsi».

Sala Consilina, 26 novembre 2015

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