Con il Campus “Città del Sapere” nasce a Battipaglia il Polo Formativo “Entra in Campus”

Battipaglia: Siglato il protocollo d’intesa  Campus “Città del Sapere” Unitelma – Sapienza – Comune – BCC Acquara – organizzazioni datoriali.

Il commissario prefettizio Gerlando Iorio, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i dirigenti scolastici, hanno siglato l’accordo: Nasce a Battipaglia il Polo universitario nella Piana del Sele. E così a Eboli il “fumo” e a Battipaglia “l’arrosto”.

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di Marco Naponiello e Massimo Del Mese
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.”  Socrate

BATTIPAGLIA –  Il Campus Città del Sapere, Polo dell’Università Unitelma Sapienza, è il riferimento  per la formazione ed il perfezionamento sull’intero territorio nazionale attraverso partneship di eccellenza con i più importanti Centri di Ricerca in Europa e nel Mondo, si insedia a Battipaglia nella sua versione telematica. Un progetto fortemente perseguito dai vertici commissariali del Comune della Piana, per la creazione di un vero e proprio Polo Formativo il quale nella Città del Sapere Polo Universitario dell’Università Telematica Unitelma–Sapienza  ha il punto di riferimento principale di questa iniziativa, corroborato dall’apporto sostanziale di una serie di associazioni di categoria,istituti scolastici ed istituzioni (Camera di Commercio, Confindustria, Confagricoltura, Coldiretti di Salerno, il Liceo Scientifico e Linguistico Statale “E. Medi”, l’Istituto “Enzo Ferrari, l’Istituto Statale e “Besta-Gloriosi di Battipaglia, il Liceo “A. Gatto” di Agropoli e la BCC di Aquara) il tutto sotto la sapiente regia dell’avvocato Luciano Ceriello, che ha da sempre creduto fortemente nella concretizzazione di una tale nbile impresa.

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Un ateneo telematico arricchisce già l’ampia offerta formativa della città della Piana Del Sele, e ne costituisce sicuramente il fiore all’occhiello, infatti questa proposta culturale si dipanera in  corsi universitari e post laurea, con l’apporto originale delle nuovissime tecnologie on lineinformatiche, mettendosi al passo con i più avanzati atenei del globo ed agevolando cosi chi per esigenze personali è impossibilitato a frequentare le lezioni in sede, con la finalità pratica di una fattiva cooperazione tra le istituzioni, le imprese con università stessa, affinché si possano individuare  concretamente i percorsi di formazione (appunto corsi di Laurea, Master, corsi di Formazione) maggiormente rispondenti al mercato del lavoro e al territorio di residenza,con un significativo risparmio di costi per gli studenti e l’esigenza essenziale per questi ultimi di evitare una volta conseguito il diploma di laurea, quegli anni di inutile “parcheggio”, caratteristica in negativo tipica dei neo dottori italiani.

Intorno la tavola rotonda allo scoccar della mezza in punto, pronti per le sottoscrizioni di rito, sedevano dunque i variegati rappresentanti di categoria (Camera di Commercio, Assindustria, Confagricoltura, Coldiretti, Confommercio, BCC), imprese ed imprenditori di primo piano, dirigenti  di istituti scolastici superiori fautori del progetto con funzioni di indirizzo e tra il pubblico assiso in sala si intravedeva la sagoma di Massimo Del Mese, ideatore ed animatore di questo sito on line, a sottolineare l’importanza dell’evento. A fare gli onori di casa nel preludio introduttivo, è toccato al capo dei commissari prefettiziGerlando Iorio, il quale oltre a rallegrarsi per la progettualità interaNon si deve spezzare il fil rouge, tra istituzione comunale e il Campus Città del Sapere Polo dell’ Università Unitelma Sapienza nel settore formativo, che fa del distretto del Sele un interesse strategico a tale scopo, con collaborazioni spalmate a vario livello istituzionale, per venire incontro alle esigenze del territorio ed alle utenze medesime interessate, con un collegamento di filiera, scuola, imprese di cui la formazione universitaria ne rappresenta il fulcro.”

Il commissario ha inoltre specificato che si avvarranno di un comitato scientifico di prossima costituzione e al contempo è certo che già dopo il primo anno di attività si potrò tracciare un sintetico consuntivo,ma lasciando le porte aperte ad altri atenei, campani ed esterni, che siano realmente interessati al progetto del Polo di Formazione Battipagliese. Dopo la relazione dell’ufficiale di governo è stata la volta di Bruno Pinti, Presidente del Campus “Città del Sapere” Polo dell’Università Unitelma-Sapienzache ha esordito sul solco tracciato dal precedente interlocutore, affermando limpidamente che : “il progetto varato oggi è aperto anche ad altri soggetti interessati,lasciamo la porta aperta anche se teniamo a precisare che i laureati di questa università telematica si avvarranno di una formazione di prestigio, come nostro intendimento al contempo è formare un giovane non solo da un punto di vista tecnico, ma anche delle giuste capacità dialettiche, auspicando dei corsi di formazione post laurea completamente in lingua inglese, percorsi  garantiti di sicura eccellenza, accompagnati da “palestre”, ovvero laboratori da realizzare in loco per il completamento didattico dello studente.”

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A seguire è stata la volta del vice presidente della Camera di Commercio salernitana, il dott.Mariano Lazzarini, il quale ha specificato che nell’ente camerale, negli ultimi anni soggetto a rivoluzionamenti di competenze, ci siano tutte le componenti economiche del territorio rappresentato (commercio, industria, artigianato ed agricoltura) che vedono cono occhio benevolo tale iniziativa per l’impatto felice che avrò sul territorio, appezzando in analisi: ”..il coraggio nella fattispecie del comune di Battipaglia, in un momento recessivo come questo, ad accettare la scommessa, investendone risorse.”

Ma ad una convention cosi importante dal punto di vista economico, non poteva mancare un rappresentante degli istituti di credito, ed infatti l’intervento seguente è stato operato dal presidente della BCC di Acquara, il dott. Luigi Scorziello, che in rappresentanza anche di Coldiretti di cui ne è dirigente, ha tenuto incidentalmente ad auspicare: “Un focus sulle problematiche legate all’agricoltura, visto che il distretto a sud di Salerno è zona di eccellenze agricole e zootecniche, conosciute nel mondo intero, in questo ho avuto prima un produttivo scambio di idee con il dott. Pinti.” In rappresentanza di Confindustria Salerno, è intervenuto Raffaele Palumbo, giovane imprenditore e membro del comitato scientifico, Campus Città del Sapere, anch’egli entusiasta, ha posto l’accento sulle dinamiche scuola-lavoro, con stages creati ad hoc per fare incontrare: ”la domanda e l’offerta di lavoro, che in molti casi non si trovano a causa di malintesi burocratici.

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Un altro rappresentante della galassia associazionistica ha preso la parola, segnatamente Confagricoltura, ovvero Rosario Rago appartenente ad una nota famiglia di imprenditori, stigmatizzando come oltre che il comparto abbisogna di giovani diplomati e laureati già ben edotti sul da farsi e  cosi di facile inserimento, ha aggiunto con una punta di orgoglio:”le mie aziende si fregiano di aver fatto rientrare giovani menti nostrane, ingegneri ed agronomi, che per colpa della crisi erano andati all’estero a cercare fortuna.”

Per finire è stata la volta dei tanti dirigenti scolastici invitati alla stipula del Protocollo d’Intesa, ossia:Liceo Scientifico e il Linguistico Statale “E. Medi”, l’Istituto di Istruzione Superiore “Enzo Ferrari,l’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore “Besta-Gloriosi di Battipaglia, il Liceo “A. Gatto” di Agropoli, (assenti i rappresentanti degli istituti della limitrofa Eboli) i quali all’unisono hanno rimarcato la necessità nel mondo globalizzato di stare al passo coi tempi e di come la spending review, abbia fuso diversi istituti che a loro volta offrono una eterogenea gamma di didattica, oltre alle tralatizie difficoltà coniugate all’ordinaria amministrazione scolastica di dialogo burocratico con laProvincia, organo deputato ad operare in questo settore (edilizia prima tra tutte) e la funzione dei CTS(Centri Territoriali di Supporto) che rappresentano un punto concreto di riferimento e contatto per le scuole e le famiglie e la società.

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Dal 2006 esse operano nell’ambito del progetto del MIUR “Nuove tecnologie e disabilità”, il loro ruolo è stato ridisegnato dalla direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012 “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Dunque doverosa per i dirigenti una collaborazione tra scuole e mondo del lavoro, per coordinare le varie esigenza da soddisfare, fatto di buone pratiche e condivisione di esperienze, focalizzato in primis in un sistema formativo integrato, che sia adatto a valorizzare  le capacità dei discenti. Dopo gli interventi dei relatori, è stata la volta delle firme (12 copie in originale), tra gli attori dell’happening battipagliese: ha iniziato  giustamente con le sottoscrizioni il padrone di casa, il commissario Iorio, seguito a ruota dagli altri ospiti (rappresentanti di categoria e dirigenti scolastici) sotto una fiumana di flash dei tanti mediapresenti in sala, palese era la soddisfazione degli astanti per il traguardo raggiunto, trasmesso di riverbero anche al pubblico presente.

Doverosa in appendice una dichiarazione del protagonista discreto quanto capace di questa giornata significativa per Battipaglia come per tutta la provincia, Luciano Cerielllo, apprezzato esponente della società civile salernitana, il quale in esclusiva per POLITICAdeMENTE, ha voluto commentare l’esito dei lavori e dalle sue parole si trapela una palese soddisfazione:

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”Il progetto parte già in grande! E la presenza dei tanti rappresentanti di categorie economiche e dirigenti scolastici ne è tangibile riprova, questa  ha come finalità centrale (una vera hub mission), il forgiare giovani preparati pronti alle esigenze del mercato globalizzato, laureati e diplomati che possano tramite questi servizi accedere speditamente al mondo del lavoro, se pensiamo  soltanto che il 28% della domanda di occupazione non trova adeguata risposta ed i dati salgono tragicamente nel Mezzogiorno d’Italia.”

Continua Ceriello: “Dunque per dare riscontri fattivi a famiglie ed imprese, con la collaborazione degli enti pubblici, nasce il nostro progetto in partnership con il Campus Città del Sapere nella persona del dott. Bruno Pinti in una ottica moderna, cosicché anche i giovani del nostro territorio, al pari dei loro coetanei metropolitani avranno accesso ad avanzati processi didattici performanti, infatti non ci saranno solo corsi di laurea, ma anche Master  e corsi di formazione aperti a tutti, con stages e tirocini vari come già precedentemente accennato dagli ospiti in sala.”

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Conclude spedito il legale battipagliese: ”personalmente oggi si corona un mio sogno, su cui ho lavorato da molto tempo, spero vivamente che si estendi in tutta la provincia tramite la collaborazione fondamentale ed istituzionale del commissario straordinario Gerlando Iorio, molto sensibile alle istanze della società civile; invero il Comune di Battipaglia ha varato un bando in partenariato con il Polo Città del Sapere Napoli, che ci lascia ben sperare nel futuro e con uno speciale plauso, oltre ai tanti rappresentanti delle formazioni sociali delle imprese ed enti pubblici presenti alla kermesse odierna, in particolar modo al presidente della BCC di Aquara,il dott. Luigi Scorziello che ha perorato da subito la causa; ecco adesso possiamo affermare tranquillamente che per merito di tante sinergie oggi abbiamo vissuto un fausto giorno, che porterà nel breve periodo di sicuro molti buoni frutti.”

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A rigor di cronaca, la proposta di questo Polo Formativo, ebbe la primogenitura ad appannaggio della città di Eboli e verte la scorsa primavera nel pieno delle vicende inerenti la combattuta tornata elettorale conclusasi il 14 giugno con il successo al ballottaggio dell’attuale sindaco Massimo Carielllo. Come minuziosamente riportato da questa testata, in due articoli all’epoca oggetto di interesse e critiche:difatti a quel tempo si ebbero anche degli incontri con il dott. Bruno Pinti e il dott.. Raffaele Palumbo,rispettivamente Presidente e componente del Comitato scientifico del Campus Città del Sapere, affinché si potesse allocare nel Complesso Monumentale di San Francesco, presso il cuore antico eburino l’ateneo telematico, cui fece seguito l’8 di maggio sempre all’interno del Complesso Monumentale, specificamente la biblioteca comunale, il primo ed unico incontro per l’istituzione a Eboli del Polo formativoun punto di partenza fondamentale negli obiettivi per il rilancio economico del centro storico (oggetto primario di dibattito elettorale) in divenire di tutta la città, nel solco della tradizione che fa di Eboli da sempre un prestigioso polo didattico, fondamentale per il comprensorio dei comuni viciniori.

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In quella circosanza, non solo non vi fu un grande trasporto da parte delle varie istituzioni scolastiche e produttive, similari a quelle presenti a Battipaglia per la firma del protocollo istitutivo del Polo Formativo della Piana del Sele, ma al contrario vi furono una serie di polemiche riguardo all’iniziativa, ritenendola di “basso profilo elettorale“, lasciando immaginare le conseguenze. Conseguenze che oggi ci riportano ad una amara realtà. Insomma sembra che ad Eboli si è fatto il “fumo” mentre “l’arrosto” è andato a Battipaglia, eppure sembra che tra i vicoli e le piazze della Città tra feste e festini i fumi e gli arrosti non sono mancati, peccato! Forse qualcuno con un buon disegno avrebbe potuto spiegare che la cultura popolare, si coniuga bene con la cultura, e benissimo con il sapere e la formazione.

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Allo stato dei fatti non è dato a noi sapere, ma ci incuriosirebbe davvero molto conoscere i retroscena, se passate le elezioni amministrative si sia dato un logico seguito alla proposta didattica oppure no. Sta di fatto che la stessa proposta, bollata come elettorale a Eboli, si è concretizzata a Battipaglia e mentre allora il Commissario Prefettizio di Eboli nemmeno si sedette a quel tavolo, (vedi foto) oggi quello di Battipaglia ha firmato l’istituzione del Polo Formativo Telematico della Piana del Sele, e se ad Eboli i vari dirigenti scolastici pensarono bene, alcuni di disertare, altri forse in segno di sufficienza fdelegare, oggi a Battipaglia i loro colleghi erano tutti presenti.

Purtroppo, tanto per notare le differenze, le osservazioni non toccano solo le varie Istituzioni, toccano ilmondo imprenditoriale e produttivo ad Eboli completamente assente, mentre a Battipaglia è stato presente in maniera massiccia, toccano anche le Banche, e senza pensare alle altre che fanno solo da raccolta senza dare nulla al comprensorio, non può non balzare agli occhi come sia stato possibile che la Banca del Posto, la BCC di Battipaglia, una delle Banche di Credito Cooperativo più importante del mezzogiorno, fosse assente, lasciando clamorosamente il campo alla concorrente BCC di Aquara: Complimenti! Forse alle dirigenze dei vari Istituti bancari non interessa puntare sul sapere e la formazione ancorpiù se utilizza metodi innovativi, evidentemente preferisce si  utilizzi ancora il “lapis“.

E mentre Battipaglia si conferma sempre più vivace e attenta a non perdere le occasioni, Eboli sembra abituata a perdere i treni e a trovarsi sempre di fronte al sapido rammarico dell’ennesima occasione persa, (che non andrà comunque sprecata se si abbandona il “Campanile” e la si individua in una visione di ambito territoriale) annoverandone una sconfortante pletora: dalla stazione centrale e gli stabilimenti Fiat negli anni sessanta, sino venendo ai giorni presenti, la sezione distaccata del tribunale, la sede di Equitalia, forse a breve lo storico nosocomio cittadino. Gli auspici (ma di questi come delle buone intenzioni ne è spesso lastricato l’inferno) sono che le due città, senza rincorrere regolamenti di conti o scaricabarile di italiota costumanza, possano nelle loro  variegate componenti sociali, remare all’unisono in una sola direzione possibile: quella di un veloce rilancio generale che finalmente ci porti dalle secche cui si trovano ad un mare aperto e calmo.

Battipaglia, 12 gennaio 2016

30 commenti su “Con il Campus “Città del Sapere” nasce a Battipaglia il Polo Formativo “Entra in Campus””

  1. A eboli la cultur lo sviluppo sono le tammurriate e le soaghettate all ermice,le nuove voci in piazza,pancia piena,coscienza sazia.

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  2. SI UN ALTRO TRENO PERSO per la nostra cittadina.
    Ricordo bene le proposte di Cuomo su questa possibilità per Eboli. Ma si era in campagna elettorale e si scatenarono subito una serie di invettive contro quella reale opportunità. Anche su questo blog.
    Ora restiamo con un pugno di mosche e la nostra cittadina, pur vantando millenarie tradizioni storico-culturali-letterarie avendo, tra l’altro, dato i natali a Pietro da Eboli, a Matteo Ripa al più recente poeta Cuomo, si deve accodare alla vicina Battipaglia anche su questo settore molto più congeniale alla nostra tanto decantata “genìa” .
    Un plauso ai commissari prefettizi battipagliesi molto più lungimiranti dei nostrani “politici di razza” che attualmente si stanno accapigliando attorno al cadavere ISES per reclamarne le spoglie a fini esclusivamente di parte o di convenienza elettoralistica.
    Non andremo molto lontano innescando solo squallide querelle tra gruppi di maggioranza e/o di opposizione mentre i treni delle opportunità di sviluppo ci passano sotto il naso e qualche altro più furbo e più capace di noi ci salta sopra.

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  3. Cara Maria Luisa, vallo a raccontantare al Prof. di Antropologia e Tradizioni a Napoli che la Tammurriata non è cultura!!!
    Cara Maria Luisa…mi sa che tra la “non cultura” hai dimenticato di inserire la tua!!!!
    Saluti

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    • Fai finta di non capire,qui si guarda il dito e non la luna, poi la tammurriata a morto della città la suonerà il tuo prof di antropologia, coronato da beoti del luogo che compiranno gesti apotropaici, saccente Morfeo della piana

    • Ma si sosterremo con te gli esami di tammurriata,con qualche altro scenziato come cuocere le lagane e coltivare i ceci? che bello il futuro per eboli :tra luminarie e pic nic al ruscelletto,noi viviamo in un Arcadia perfetta,a che ci serve un ateneo in loco?

  4. Sono molto felice per questa nuova proposta educativa,ho visto il sito e offrono costi accessibili ed esami sul posto oltre un prestigio aggiuntivo per la mia città con un partenariato di rilievo.

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  5. E’ stata un’occasione persa. Potevamo fare un passo avanti di qualità e invece no. Sono affranto perché vi è proprio una mentalità poco ambiziosa da parte della nostra amministrazione.

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  6. vorremmo sapere cosa risponderà e se risponderà il sindaco del popolo ai quesiti dell’articolo, chissà forse si aprirà un contraddittorio, non vorremmo che un episodio simile passasse in secondo piano

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  7. IO TEMO CHE IL NOSTRO PRIMO CITTADINO ABBIA VISTO CON SFAVORE QUESTA OPORTUNITA’ CHE AVREBBE POTUTO DARE UNA VISIBILITA’ INDIRETTA AL SUO AVVERSARIO SCONFITTO MA PARLAMENTARE,QUINDI, MA SPERO DI NO, IN UNA LOGICA DI POLITICA DI BOTTEGA, DI ORTICELLO “BUCCINESE”,ABBIA PREFERITO FAR FINTA DI NULLA, SAREBBE UN ATTO GRAVISSIMO CONTRO LA COLLETTIVITA’, MA SPERO CHE NON SIA COSI.
    CORDIALI SALUTI

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  8. Vi state scaldando per niente. Non è stato perso nessun treno importante, un’università telematica non porta nessun beneficio al territorio. Non ci sono grosse assunzioni, non c’è indotto, non ci sono corsi in loco, nessuno manco sa dove stanno localizzate le sedi, ma di che stiamo parlando?

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    • Ti sbagli,esami in sede degli studenti,questo gia porta indotto,verifiche in sede per i masters e corsi di formazione e poi la visibilità e il prestigio,che nell’ era dell’ immagine globalizzata e tutto.
      Tanta gente si é arricchits solo perché appare.Persa una occasione per riflettere

    • @Sintesi mi sa che non sai nemmeno cos’è un’università telematica.
      Non vi siete persi niente, state tranquilli.

    • Cara campana stonata, lo so benissimo,ma fa comodo offendere e pensare il contrario,fa come vuoi,il bello della democrazia che tutti stra-parlano

  9. SECONDO INDISCREZIONI SARÀ PRESA UN ALA DELLA SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS A PIAZZA MADONINNA,QUINDI NEL CENTRO DI BATTIPAGLIA.
    FONDIAMOCI CON ESSA,ALMENO EBOLI NON RISCHIA DI DIVENTARE UNA FRAZIONE.

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  10. Cari amici ebolitani,comprendo il rammarico ma noi di Battipaglia abbiamo una mentalità manageriale che voi,statali e parastatali non possedete e appunto cogliamo le occasioni di sviluppo per un Marketing di area completo e dinamico, unitelma attirerà attenzioni di investitori,chi denigra e solo invidioso.

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  11. MEGLIO I COMMISSARI CHE I SINDACI E CONSIGLI COMUNALI CHE GIRANO A VUOTO,ATTENTI SOLTANTO A SPARTIZIONI E FAIDE INTERNE,SPERIAMO A QUESTO PUNTO IN UN PROSSIMO COMMISSARIAMENTO PER CRESCERE.
    MA COME SIAMO.MESSI BENE, CHE IL CIELO CI AIUTI.

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  12. Scusatemi, ho due figlie che dovranno andare all’università.
    E’ possibile capire, sostanzialmente, come funzionerà la cosa? I corsi come e dove si terranno? Ci sarà un tutor? Gli esami dove si terranno? Hanno una valenza identica a chi frequenta l’ateneo? Ma soprattutto QUANTO COSTA?

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    • Corsi e tutor online,esami in sede a Battipaglia,altrimenti che senso avrebbe un ateneo a Battipaglia,altro che la nostra università,questa é La Sapienza.

    • Per Armando,
      il miglior suggerimento che posso darti è quello che devi informarti, così come fai visitando i siti delle varie università che rispondono agli indirizzi di studio che si desidera seguire e poi visitarle di persona.
      Ovviamente anche l’Unitelma avrà un sito e una sede.

  13. La cosa che veramente mi lascia basito rispetto a tutti questi commenti é che non c’è ne é uno che si chieda se effettivamente Eboli sarebbe stata la Sede!
    Da quando in qua un investimento viene improvvisamente “spostato”??
    Lo sapete che dietro un investimento ci sono studi precisi che riguardano il territorio,i trasporti,i servizi?
    Vi siete chiesti se magari la nostra città non ha tutti questi requisiti (non x forza x colpa di qualcuno!!)?
    NON VI SIETE CHIESTI PROPRIO NIENTE!!
    Leggo solo il vostro commentare sempre a vuoto!!!
    “l’occasione persa”…sí,quella di stare un po’ zitti ogni tanto!!
    Vi tenete una mensa nelle scuole materne che farebbe schifo pure ai maiali(con tante scuse ai maiali veri!) e non dite niente!In compenso vi concentrate sull’università telematica!
    Procedete con priorità almeno nei problemi!!
    Per il resto…in bocca al lupo a chi ha creduto ancora una volta in questi territori.7km in più o in meno non fanno meno cultura.

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    • Per Operazione S. Gennaro,
      il problema, come al solito viene deviato e anzichè discutere nella sostanza si finisce di affrontarlo per tifo. Il tifo ti fa sostenere la tua squadra anche quando perde sistematicamente.
      Quella dell’Università telematica e ovviamente la sua funzione, la sua organizzazione, i suoi servizi e la sua utilità, non possono essere soppesate e semmai snobbarla, con una superficiale valutazione o peggio ancora come una assoluta valutazione, come è stato il caso di una sua possibile collocazione ad Eboli, mentre è stata discussa e opportunamente valutata come invece è avvenuto nella vicina Battipaglia, alla pari di qualsiasi iniziativa può ritenersi utile o inutile, e si può scegliere in base a quello che si ritiene, e quì rientra la valutazione politica, se c’è stata.
      E’ chiaro che potremmo fare a meno di tutto, ma poi quando il tutto ci manca ci accorgiamo di come ogni cosa è maledettamente utile, basta solo inquadrarle in una scala di priorità.
      Ebbene, tifo a parte, resta il fatto che un’iniziativa che è stata inizialmente pensata, per la storia culturale e formativa che rappresenta la nostra Città, è stata realizzata nella vicina Battipaglia che al contrario si caratterizza nelle sue manifestazioni quotidiane più propensa ai traffici commerciali, economici e produttivi, e che è stata vista come una ulteriore momento di crescita fiancheggiando e supportanto i vari settori della produzione, in testa il comparto agricolo-produttivo di eccellenza.
      Purtroppo questo dato è incotrovertibile e quella che per altri è un’occasione per noi invece diventa un motivo di denigrazione, e giù di li, valutando i possibili flussi di studenti, i possibili ritorni economici e di utilità, le grandi assunzioni, sminuendo aprioristicamente quella che comunque è una iniziativa che coinvolge privati, istituzioni e soprattutto le agenzie di istruzione sul territori, le scuole.
      La volpe quando non può raggiungere l’uva, dice che è rancida.
      Chi ha mai la sicurezza che una iniziatiova possa ricevere il successo? Se fosse possibile saremmo dei maghi. Oggi quando si programma un investimento, qualunque esso sia ci si affida a degli studi, che valutando diverse condizioni e sviluppano i progetti. Quando si apre un’attività commerciale, quando si vuole impiantare un’impresa o qualsiasi altra iniziativa di produzione o di servizi, si fanno delle valutazioni, e di certo un’attività commerciale ha più fortuna se si colloca nel centro cittadino e semmai se si pensa ad altre considerazioni si deve cambiare l’offerta, che non è più legata alla percentuale delle persone che attraversano e possoono poi entrare e comprare, ma che sono spinte per la unicità, la qualità e ogni altra cosa che rende la scelta esclusiva al punto da recarvici apposta.
      Allo stesso modo un’azienda Agricola, non si sognerà mai di fare un impianto serricolo per realizzare ortaggi in alta collina o montagna, semmai realizzerà colture che riguardano altro confacentei alle caratteristiche del suolo e del clima ecc..
      Allo stesso modo, quando le due grandi strutture commerciali hanno pensato di investire ad Eboli, non avevano mica intenzione di buttare complessivamente cifre che si avvicinano ai 150milioni di euro, sulla emotività o il tifo, hanno pensato all’investimento effettuando degli studi e delle valutazioni specifiche per garantirsi così quel mercato che a breve o a lungo termine hanno immaginato di conquistare.
      Rispetto poi alle valutazioni circa che cosa è la cultura in tutte le sue manifestazioni, sulla utilità e sulla veridicità ed il valore di determinate rappresentazioni, è giusto, anche in questo caso, affrontare il problema con la dovuta delicatezza e non con la solita superficialità. La pizzica, la tarantella, le feste popolari sono anch’esse manifestazioni culturali e non sono da bocciare, semmai insieme a tante altre iniziative, contribuiscono per il loro messaggio culturale e artistico alla crescita di una comunità.
      Senza inoltrarci in una disquisizione sociologica, voglio raccontare, seguendo il mio vissuto e la mia esperienza e per questo mi riporto indietro nel tempo, a quando per motivi di lavoro ho frequentato l’Africa. Ebbene osservando i villaggi e le tribù a pochi chilometri da Nairobi, dai quali si intravedevano all’orizzonte palazzacci e grattacieli, non riuscivo a comprendere perchè mai vivessero ancora in capanne fatte di fango e foglie, mangiassero ancora seduti per terra e in vasi di terracotta rifiniti alla buona, bevevano acqua di pozzanghera filtrata alla buona, proiettandosi con quei modi di vivere simili all’età della pietra e non accettare un’altro modello di vita a soli pochi chilometri di distanza, in un tempo-non tempo.
      La risposta non è facile e la lascio alle varie interpetrazioni antropologiche, che ci riporterebbero anche alla evoluzione della specie, ma nello stesso tempo ci riconduce alla valutazione di una cultura che per certi versi rifiuta di essere fagocitata e magari cercare di comprendere se è giusto, antropologicamente parlando, se magari al contrario si potrebbe far tesoro delle proprie origini evolvendosi e semmai arricchendo e modernizzando il proprio bagaglio culturale. Anche quì si potrebbe aprire un dibattito che non finirebbe mai, tuttavia sembra che nella società in cui viviamo, prendiamo atto che ci sono forme di evoluzione in linea con le tradizioni, poi altre che non accettano nessuna forma o quasi evolutiva e altre ancora che pur vivendo i tempi moderni non assorbono quei messaggi culturali e deturpano il progresso evolutivo di una società.
      Con questo caro o cara Operazione san Gennaro, voglio dire che in ogni cosa si può trarne degli insegnamenti e farne tesoro. Nel caso di questa iniziativa, e mi riferisco all’Università telematica, sarebbe stato più giusto si fosse collocata ad Eboli, senza nulla togliere a Battipaglia, guardando ovviamente all’intero territorio e se questa iniziativa è stata snobbata è grave, se è stata ignorata perché magari potesse essere interpetrata come un vantaggio ad un concorrente ormai sconfitto dal voto popolare è ancora più grave e puerile, se poi per negligenza non è stata nemmeno presa in considerazione, come pare abbiano fatto anche i vari Istituti scolastici e le varie aziende o banche del posto, allora è ancora più grave del grave.
      Purtroppo o magari il contrario di purtroppo, sembra che il percorso di questa Amministrazione sia lastricato di superficialità e sembra si stia caratterizzando come forma culturale il valore che viene “magari” dal “Campionato provinciale di rutti con eco” o magari di “Scoregge acrobatiche” ritenendole quindi forma di rappresentanza e di valore per un territorio e semmai poi trascurare il compito che svolge nel suo incarico l’ebolitano Colonnello Valentino Scotillo come comandante della Scuola Militare della Nunziatella di Napoli, una delle scuole militari più prestigiose d’Europa, e magari trascurare che un altro ebolitano Gabriele Del Mese, tra gli ingegnieri più famosi del Mondo, chiamato proprio per i suoi meriti alla presidenza della Commissione internazionale di valutazione della migliore opera espositiva dell’EXPO 2015 Milano, vitale per l’Italia e il made in Italia nel mondo e ovviamnete l’Amministrazione non ha avuto nemmeno la sensibilità di inviargli un augurio e trasmettere alle giovani generazioni un messaggio positivo.
      Non voglio pensare che una simile dimenticanza sia riconducibile a me come gestore di POLITICAdeMENTE? Forse anche il Colonnello Scotillo ha qualche parente che non aggrada a qualcuno? Se queste sono le motivazioni è gravissimo, se sono altre è gravissimo lo stesso.
      Grazie per i tuoi interventi
      Massimo Del Mese

    • caro mio,OPERAZIONE SAN GENNARO vuoi difendere l’indifendibile, chi ti dice che non sia stato convocato ed abbia nicchiato perchè non capiva se potesse ritornagli utile?
      chi non comprende l’importante occasione persa fa bene ad andarsene da Eboli, perché sarebbe un cittadino-zavorra indegno di rimanere!
      E MENTRE AD EBOLI SI PENSAVA AI CANTI DI NATALE, AI PIANI TRAFFICI FESTIVI,ALLE LUMINARIE, E ALLE CALDARROSTE AL CENTRO STORICO, NELLA LIMITROFA BATTIPAGLIA PROMUOVEVA UNA SUA SEDE UNIVERSITARIA, E MENO MALE CHE IN CAMPAGNA ELETTORALE: EBOLI AL CENTRO DELLA MIA AZIONE POLITICA e Bla bla bla
      MA SI, FACCIAMOCI UN PIATTO DI LAGANE COI CENCI ED UN BUON BICCHIERE DI VINO PER DIMENTICARE LA FINE INDECOROSA DI UNA CITTADINA ANTICA, GOVERNATA MALE MA ANCOR PEGGIO CON DEI CITTADINI ABULICI E RASSEGNATI ALLA MORTE CIVILE!

  14. Perdonatemi,ma voglio chiarire una cosa:io sono assolutamente certo della bontà dell’operazione”Università”.Semplicemente voglio immaginare che non si sia fatta qui SOLO x motivi tecnici che di sicuro altri in altre sedi avranno valutato.
    Se poi non si è fatta x dispetto a qualcuno,allora sono il primo a chiamare “Testa di …..” chi ha fatto questa pessima scelta.
    Ovviamente sono cmq entusiasta del fatto che invece che in Trentino Alto Adige questa realtà di investimento sorga a soli 7 km.
    Tutto qui.Nessun tifo cieco.Nessuna casacca sempre e comunque.
    Grazie Admin x lo spazio sereno e x la possibilità che ognuno di noi ha su questo blog di essere interlocutore anche di chi non conosciamo di persona.
    Momento di crescita umana,x chi ne ha voglia.
    Saluti a tutti.
    P.S. Non c’entra nulla,ma la mensa delle scuole materne FA VERAMENTE SCHIFO.É vergognosa.Sfido qualcuno a dire il contrario.Scusate il “fuori tema”,ma a qualche parte dovevo pur scriverlo!!

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  15. Iscriversi ad una università (in rete ma non solo) porta con sé la possibilità e la potenzialità di entrare in contatto con un numero molto ampio di persone; questo, anche solo da un punto di vista più strettamente umano, è un grande vantaggio che però diventa ancora più grande se riflettiamo sul fatto che tutte le persone con cui entreremo in contatto potrebbero rivelarsi in futuro potenziali partner per progetti professionali.

    La flessibilità è, senza dubbio, una delle colonne portanti della formazione in rete. Per prendere parte ad un corso accademico on-line, infatti non è necessario interrompere la propria attività in quanto i materiali di studio saranno disponibili a tutti gli iscritti 24 ore su 24 sulla piattaforma di facoltà. La scelta di un percorso di questo tipo, può quindi far risparmiare molto in termini logistici.

    Avere la possibilità di studiare in rete significa anche essere tra i “pionieri” delle nuove frontiere pedagogiche, sia in termini di apprendimento multimediale sia in termini di apprendimento collaborativo, ma anche per quanto riguarda la creazione di ambienti personalizzati di studio.

    Frequentare un percorso di laurea online permette una familiarizzazione molto rapida con gli strumenti tecnologici necessari allo scopo. Risolvere problemi tecnici relativi al computer, alla connessione Internet e così via potrebbero risultare competenze aggiuntive da associare al proprio curriculum vitae. In effetti, si tratta pur sempre di capacità molto importanti nell’ambiente lavorativo.

    Prendere parte ad un percorso di studio on-line significa anche avere una maggiore quantità di tempo libero dal momento che vengono tagliati tutti i tempi normalmente destinati agli spostamenti da e per la facoltà. Perlomeno in teoria, pertanto, avremo tempo a sufficienza da dedicare anche alla famiglia, agli hobby, agli amici e così via.

    Le facoltà in rete emettono titoli che hanno lo stesso valore di quelli tradizionali. Anzi, a dire il vero, in certi casi sono proprio le università tradizionali a mettere a disposizione dei propri studenti anche corsi a distanza.

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  16. CON GRANDE PIACERE VEDO CHE SI E’ SVILUPPATO UN BEL DIBATTITO SU UN TEMA DI CARATTERE CULTURALE.
    Anche io che ho superato il secolo di vita ma che ho ancora voglia d’imparare mi sto iscrivendo ad UNITELMA-LA SAPIENZA di Battipaglia. Certo che se la sede fosse stata ad Eboli(come speravo a seguito di una proposta avanzata molti mesi fa), non ci sarebbe stato bisogno di spostarmi nella sia pur vicina Battipaglia per sostenere gli esami.
    Ma tant’è.
    Grazie ai Battipagliesi che possiedono sano spirito imprenditoriale, avremo una concreta opportunità di “entrare” più facilmente nel mondo universitario.
    Non posso fare a meno, però, di esprimere la mia profonda amarezza di vedere, ancora una volta, la mia amata Eboli retrocessa in serie D anche in questo campo. In passato abbiamo militato quasi sempre in serie A ed anche oggi, grazie ad alcuni uomini illustri ebolitani il nostro paese si fa ancora onore in Italia e nel mondo nei settori più disparati della vita scientifica, culturale, militare, civile,
    etc…tranne,naturalmente,quella politica.
    IL GRANDE NONNO

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