Protezione Civile e Bertolaso: Atti pubblici e vizi privati

De Bortoli: “Per queste ragioni, il disegno di legge sulla creazione della Protezione civile spa va ritirato o rivisto“.

I comitati d’affari grandi e piccoli prosperano. Alcuni non si vergognano nemmeno.

Guido Bertolaso
Guido Bertolaso

MILANO – Si propone questo editoriale di Ferruccio de Bortoli, tratto dal CORRIERE DELLA SERA sulla vicenda che ha coinvolto il capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso, e che ha sconvolto quanti, pur riconoscendo l’impegno che ha profuso, si lasciano assalire da dubbi. L’indagine della Procura di Firenze ci lascia sconcerti perché si tratta del coinvolgimento di Bertolaso che è stato sempre visto come protagonista di ottimi risultati, lo stupore è ancora più forte perché tocca anche le cose che funzionano e sulle quali ora si può evidentemente avanzare dei dubbi legittimi.

Tutto questo però, senza per niente indicare responsabilità e colpe che saranno le indagini giudiziarie a fare chiarezza, ci fa riflettere di come sia importante che vi sia un controllo sulla spesa anche e soprattutto quando si tratta di interventi conseguenti a disgrazie, come quella dell’Aquila e di tante altre che purtroppo si verificano nel nostro paese. La Protezione Civile non può e non deve essere una S.p.A. e sfuggire ad ogni controllo. Proprio perché il terreno su cui è costretta ad operare è basato su tragedie e su disgrazie umane e personali, si deve essere quanto più limpidi che mai.

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Atti pubblici e vizi privati

di Ferruccio De Bortoli

dal CORRIERE DELLA SERA

L’interrogativo è uno solo: esiste una nuova questione morale? Analizziamo gli avvenimenti. Sulla vicenda che ha coinvolto la Protezione civile si sono già espressi su queste colonne Sergio Romano e Fiorenza Sarzanini. L’emergenza ha bisogno di procedure snelle e decisioni rapide. Ma non giustifica il moltiplicarsi di filiere autoreferenziali, sottratte a qualsiasi controllo, nelle quali fatalmente chi ha solo il senso degli affari finisce per prevalere e mortificare i tanti volontari animati unicamente da spirito di servizio. Troppi strumenti straordinari danno un senso d’inutilità alle gestioni ordinarie.

Per queste ragioni, il disegno di legge sulla creazione della Protezione civile spa va ritirato o rivisto.

Ferruccio de Bortoli
Ferruccio de Bortoli

Un terremoto (e all’Aquila sono stati fatti miracoli) si affronta in deroga a procedure autorizzative e discipline degli appalti; eventi programmati, come un mondiale di nuoto o l’Expo, no. In ogni caso, il rendiconto ex post non è solo un fastidio burocratico ma un atto di responsabilità che dà persino maggiore nobiltà formale a opere e gesti solidali. La trasparenza richiama e incoraggia la generosità. Se so come sono spesi i miei soldi, a favore di chi ne ha bisogno, la prossima volta ne darò di più.

Su Bertolaso ho un’opinione personale. Positiva. L’ho visto all’opera tante volte. Non credo se ne sia approfittato. Ma non sfugge a un grande servitore dello Stato come lui che in ogni struttura, anche nell’emergenza (assimilabile di per sé all’attività militare), esistono principi di etica e responsabilità oggettiva senza i quali i corpi istituzionali e societari non funzionano.

Altri episodi sono di apparente minore rilevanza, ma non meno significativi e utili per rispondere alla domanda iniziale. In questi mesi abbiamo assistito al moltiplicarsi di esempi di corruzione della vita amministrativa, persino squallidi nelle modalità, come la mazzetta intascata per strada da un consigliere comunale milanese. Dalla Puglia all’Emilia, al Piemonte alla Lombardia, è stato un emergere sconfortante di infedeli e concussi, amministratori disinvolti e imprenditori senza scrupoli. Un fenomeno trasversale agli schieramenti politici, segnato più dall’avidità e dall’edonismo individuali o di gruppo che dalle ragioni di appartenenza a un partito o a una corrente come avveniva con Mani pulite.

I comitati d’affari grandi e piccoli prosperano. Alcuni non si vergognano nemmeno, ne menano addirittura vanto. La realtà, amara, è che dovremmo domandarci tutti (stampa compresa) se il livello degli anticorpi della nostra società non sia sceso sotto il limite di guardia. Alla corruzione diffusa, così come allo scarso senso della legalità, ci si arrende facilmente. Come ci si rassegna a vivere in una città sporca o in un ambiente degradato. Ma l’esempio per le nuove generazioni è diseducativo e devastante.

Un’ultima considerazione. La riforma del titolo V della Costituzione ha abolito un sistema arcaico di controlli di legittimità sugli atti delle regioni e degli enti locali. Spesso la burocrazia centrale uccideva, con ritardi e abusi, la corretta volontà amministrativa. In diversi casi, però, l’accresciuta autonomia locale non si è accompagnata a maggior rigore e senso di responsabilità. Ma piuttosto all’idea perversa che l’eletto sia legittimato a tutto e le regole un intralcio residuale del passato. Il federalismo fiscale dovrà tenerne conto se non vorrà trasformarsi in una babele costosa di egoismi locali.

Ferruccio de Bortoli
Direttore del CORRIERE DELLA SERA
14 febbraio 2010

Video: difesa di Bertolaso

Video: difesa di Bertolaso Del Presidente Berlusconi

TG: Indagine su Bertolaso


6 commenti su “Protezione Civile e Bertolaso: Atti pubblici e vizi privati”

  1. PROTEZIONE CIVILE,DOVE PROTEZIONE=EMERGENZE, COSA CENTRANO LE SUDDETTE CON GLI EVENTI SPORTIV I(nuoto) MONDANI/POLITICI (G8) O RELIGIOSI (reliquie santi),ED ALTRO ANCORA CON LE CALAMITA’? IL BERTOLASO IN 9 ANNI DI REGGENZA HA AMMINISTRATO 9 MLD DI EU. MOLTO + DI TANTI MINISTERI, E LA TRASFORMAZIONE IN SPA SEMBRA UN MACCHIAVELLO INGEGNOSO, PER AIUTARE ( come solito) GLI “AMICI”PRONTI A SDEBITARSI IN OGNI BISOGNA . SI RITORNI ALLO SPIRITO DI ZAMBERLETTI,IL FONDATORE NOBILE DI QUESTO ENTE UTILE UNA NUOVA FIGURACCIA PER UN ESECUTIVO INDEGNO DI GOVERNARE !POVERI NOI

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  2. Il fatto che dopo che sia successo questo “imprevisto” dell’indagine della Procura di Firenze il Governo ha fatto una brusca frenata sulla trasformazione della Protezione Civile in SpA, la dice lunga. Intanto si spera si faccoia subito chiarezza sulla vicenda, poi si faccia una bella discussione in Parlamento sulle somme spese, e poi un bell’elenco di chi ha lavorato e chi ha incassato i soldi pubblici e quelli che generosamente hanno offerto cittadini , organizzazioni e stati. Ha ragione Marco, si ritorni allo spirito di Zamberletti, alla “macchina” umana del soccorso, che commetteva anche degli errori ma pur sempre umana. Veramente bisogna diffidare del tecnicismo e della perfezione tecnicistica. Tra l’altro si ricordi, Bertolaso ad Haiti, con la sua sicumera, ci ha procurato un incidente internazionale.

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  3. Le mascelle volitive dei BER-LASO, ancora una volta ci portano alla derisione della stampa internazionale, (vedi l’articolo sul NYT) dove Bertolaso viene dipinto non come un papi, ma più come un cicisbeo al seguito di matrone sud-americane.
    In compenso il Piermarini (il cognato che trotterellava intorno al Ber-laso) riceva incarichi favolosi.

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  4. Ragazzi siamo una barzelletta internazionale, dopo anni di riabilitazione, tornano a galla i peggiori stereotipi su di noi italiani,il brlusconismo ci danneggerà x lustri:
    o tempora o mores!

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  5. …x continuare sullo spreco di pubblici denari; la ragazzotta senza particolari qualità A.Clerici, guadagnerà x il Festival 500ml EU, cioè 100.000 a serata, un contatto RAI =Stato di 1,5 eu l’anno solo x il simpatico suo sorriso e niente +.!!! I soloni condannano i Black-Block x vandalismo…E QUESTO COSA E’ ME LO SPIEGATE, GRAZIEEE

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  6. Sembra che nella vicenda Berto-Liso, spuntino anche porpore cardinalizie,oltre invero,a figli e figliocci d’arte, mogli cognati e d ,ospiti fisse amanti; tutto l’armamentario tipico dell’ italietta provinciale,( a le intercettazioni ecco il perchè di tanto astio da parte del Sultano di Arcore) e nepotista, stile MedioEvo-Rinascimento. COSTORO IN PUBBLICO PARLANO DI MERITOCRAZIA, RIGORE,TRASPARENZA (trasparenze forse d’altra natura) E CIANCE VARIE, ED IN PRIVATO,MAGARI GIOENDONE ALLE SPALLE DEL POPOLO BUE, FANNO I LORO COMODI SPUDORATAMENTE, IN DISPREZZO DI OGNI ETICA DIVINA E LEGGE UMANA. ALLO STATO DELL’ARTE, QUESTA E’ L’ ITALIA DEL 20010,NULLA E’ CAMBIATO TRANNE CHE LA FORMA.P.S. IL PIL E’ SCESO NELL’ERA DELLA DESTRA MANAGERIALE DI 5%,(DAL 1970) VI IMMAGINATE SE CI FOSSE STATO PRODI, IL BAILAMME STARNAZZANTE DELLA PDL?

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