Eboli: Don Enzo Caponigro ritorna su Casa del Pellegrino e Nuova Ises

Don Enzo Caponigro, non demorde, ritorna sulla “Casa del Pellegrino”. E sull’Ises, avanza accuse, accenna e disegna nuovi e futuri scenari.

Il Rettore del Santuario di Sant’Antonio, artefice del progetto edel finanziamento, incalza l’Amministrazione sull’assegnazione della Casa Del Pellegrino alla Nuova Ises, sui social afferma: ”Ma perché tutti fanno finta di “non capire il Grande Gioco? Il Gioco è fatto II parte!”

Don Enzo Caponigro
Don Enzo Caponigro

di Marco Naponiello e Massimo Del Mese
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese     

EBOLI –  La diatriba infinita  sul Centro Polifunzionale di SS Cosma e DamianoCasa del Pellegrino che dir si voglia, realizzata con un finanziamento pubblico regionale, e al contempo l’assegnazione della stesso diversamente dalla finalità progettuale primigenia e senza il consueto cambio di destinazione d’uso,  seppur in modalità temporanea, alla cooperativa sociale Nuova Ises, dopo un sofferto consiglio comunale (https://www.massimo.delmese.net/103227/un-consiglio-comunale-sullises-con-la-scomunica-di-don-enzo-caponigro/) del 12 dicembre 2016, sebbene l’Ises dal 31/ 12 2014 è senza accreditamento da parte di palazzo santa Lucia, con un passivo di circa 12 milioni di euro ed attualmente messa all’asta (interessato secondo indiscrezioni recenti, il gruppo guidato dal manager  Guglielmo  Agolino), si arricchisce di un piccato intervento del “Padre” della neo struttura ebolitana, Monsignor Vincenzo (Enzo) Caponigro, da oltre cinquanta anni presbitero cittadino

L’alto prelato, che è stato l’artefice principe del progetto (infatti da una sua visionaria iniziativa, premiata con l’assiduo lavoro di un finanziamento da oltre sei milioni di euro, erogati dalla Regione) e che nelle desiderata non solo del Rettore del santuario Antoniano, ma anche dei  fedeli che hanno contribuito con oboli alla realizzazione, essa sarebbe dovuta divenire una struttura di approdo per accogliere i pellegrini in transito verso il Santuario dei SS Cosma e Damiano, di cui il primo ne è stato per oltre un decennio anche di questa collegiata il Rettore, e a quanto pare essere  destinata come Casa di Riposo per anziani, vista l’inesistenza di una simile struttura nella nostra città.

Centro polifunzionale SS Cosma e Damiano-nuova sede ISES
Centro polifunzionale SS Cosma e Damiano-nuova sede ISES

Senza dilungarci oltremodo (cosa fin troppo arcinota nel Comune di San Vito) sul vespaio di polemiche sollevato nel corso degli ultimi anni, sull’adeguatezza o meno di allocare in pieno Centro Storico, un edificio ribattezzato Centro Polifunzionale con tali specifiche finalità recettive, fino all’individuazione dello stesso a guisa di“ultima spiaggia” per la  moribonda coop sociale Ises ed i suoi 54 “sopravvissuti” collaboratori (una volta ne contavano oltre cento), la contestuale diffida al Sindaco di Eboli Massimo Cariello https://www.massimo.delmese.net/103125/centro-polifunzionale-don-enzo-caponigro-diffida-il-sindaco-cariello/ prima  il ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) poi di Monsignor Caponigro, sino alla “Riunione Aperta” del 19 aprile scorso (https://www.massimo.delmese.net/108029/eboli-e-tra-sostegni-e-assenze-venne-il-giorno-dellises/), anch’essa infarcita alla vigilia, di un’aspra polemica tra la dirigenza della Coop, retta dal Dott. Tullio Gaeta e alcuni circoli del Movimento  5 stelle, appuntamento animato dalle migliori intenzioni, ma che in realtà e nonostante autorevoli interventori presenti, non ha partorito nulla di concreto.

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Questo sito invero, ha nel tempo relazionato compiutamente sulle varie ed alterne fasi della vicenda, la quale interessa oltre di logica le maestranze e l’indotto della Coop Sociale, anche la vita economica dell’intera comunità, con un rischio concreto secondo alcuni analisti di decadenza del finanziamento, se questo venga al fine impiegato per un proposito diverso da quello oggetto di erogazione, con obbligo per l’Erario comunale di restituirne l’intera somma insieme agli interessi, condannando “de plano”,  l’Ente Comunale al Commissariamento, visto il regime di pre-dissesto in cui versa.

Ad ogni buon conto, registriamo una precisa presa di posizione “ad horas” di Don Vincenzo Caponigro, che dalle pagine di un famoso social attacca: «Il 27 gennaio 2017, in un mio scritto (Il gioco è fatto), ebbi modo di sostenere: “Ad oggi non esiste il Bando, di evidenza pubblica, per l’assegnazione del centro polifunzionale. La struttura deve essere assegnata entro fine marzo 2017. Pena la perdita del finanziamento Europeo/Regionale. Come mai l’enorme ritardo? Perché? un mero caso forse? Pensiamo proprio di No! Seguitimi allora in alcune mie riflessioni: L’Ises (la vecchia e defunta – in liquidazione coatta-) a breve sarà trasferita, temporaneamente, nell’attuale centro polifunzionale dei Santi Cosma e Damiano. Subito dopo, nelle prossime settimane, l’amministratrice Ministeriale dell’Ises, venderà con un bando un ramo dell’azienda. A chi?»

In città si mormora che sarà venduta all’araba feniche,continua spedito Monsignor Caponigro – la recente costituita: ISES S.p.a., dunque la ISES S.p.a non sarà più una struttura sanitaria ma bensì “sociale” – casa famiglia/ accoglienza emigranti/ etc – (chi il geniale regista? vogliamo i nomi!). L’Ises S.p.a., con una struttura nuova e “gratis”, “fagociterà” la vecchia “riciclando” pazienti e impiegati (pochi). Sarà anche facile farsi assegnare definitivamente le strutture del centro invocando motivi d’urgenza! Il gioco è fatto! In Italia chi fa disastri non paga mai, si fa pagare!»

Avvio istruttoria legittimità centro polifunzionale
Avvio istruttoria legittimità centro polifunzionale

«Il quotidiano ‘il Mattino di Napoli’ di pochi giorni fastigmatizza polemico il presbitero – era il 26 maggio 2017, annuncia: “Ises in vendita Tremano 50 addetti “Non è una novità. Il percorso era previsto e fraudolento. Poveri pazienti e operatori ingannati dal Sindaco e dalla sua Amministrazione. Ancora (oggi come due anni fa) ad una disponibilità del palazzo Fulgione e dell’ex hotel Grazia ma, ma bisogna prima chiarire la situazione urbanistica babele su babele o trattative separate ? Nessuno pare voler capire quello che sta succedendo. Il Sindaco ha mollato la vecchia Ises, il velo del mistero si sta, in parte, squarciando. Vediamo di interpretare alcune dichiarazioni ufficiali. Il Giornale Cronache di mercoledì 24 maggio, in un articolo riferisce dell’incontro tenutosi il 22 presso gli uffici dell’Asl di Salerno.

Rimarca l’ex rettore del santuario dei SS Cosma e Damiano: “Riporta due dichiarazioni del Direttore Generale ASL Antonio Giordano e del Sindaco Cariello!”Dott. Antonio Giordano: “Come azienda sanitaria, stiamo lavorando e supportando tecnicamente il Comune per effettuare il percorso di accreditamento definitivo, ma non ci sarà mai, nella tutela di tutti, un accreditamento provvisorio.”Dott. Massimo Cariello, Sindaco di Eboli: “sgombriamo il campo da ogni dubbio, l’affidamento del centro polifunzionale è temporaneo e non ci saranno proroghe»

“Cosa significano le dichiarazioni del Sindaco in carica Massimo Cariello del 22 e del 26 maggio?Si chiede polemico il padre putativo del Centro – Azzardiamo un’ipotesi: La vecchia Ises si è spenta. Si vuol rinverdire la “nuova Ises”, forse con una cordata di finanziatori (che risponderà alla vendita con 1 milione di euro o giù di lì ), da insediare o nel vecchio ospedale ortopedico o tentare l’appalto per il centro polifunzionale. Costo dell’operazione – con conguagli della Regione – zero.

ISES
ISES

“Sono ancora rammaricatoconclude amareggiato il Prelato ebolitano per le continue posizioni assunte in favore di chi ?Pazienti e personale ? non ci credo ! La vendita ora è palese, ma già prima era stata concordata e continua il gioco. Da Chi ? Non lo so ! Quello che so è che sarà la magistratura a fare luce e giustizia!”

Intanto si registrano “grandi manovre” e intanto siamo ancora curiosi di sapere come si è svolto e come si è concluso l’incontro-visita del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano all’ISES, il quale sebbene sollecitato da un Meetup del M5S a presentare una interrogazione circa l’utilizzo “improprio” della struttura, che Don Enzo Caponigro ne traccia i percorsi sui social, fu poi frenato da un altro Meetup del M5S “Amici di Beppe Grillo” di Eboli che prourò una smentita e una visita in tutta segretezza, senza però usare ne lo steaming e ne una tradizionale comunicazione per informare, come il M5S fa anche per le “scoreggie”, su chi ha partecipato, cosa si è detto, e che impegni si sono assunti, rispetto a quella concessione impropria, che in più occasione viene sottolineata come temporanea da parte del Sindaco, ma che Don Enzo Caponigro riporta alla luce ipotizzando sinanche un cambio di ragione sociale per poi poter gestire in seguito una struttura per gli anziani.

Caldoro-Michele-Cammarano-M5S-De-LucaIntanto gli incontri proseguono e proseguono anche quelli istituzionali, senza però che da nessuno di questi emerga una chiara definizione e si dica a chiari lettere il destino di questa Nuova ISES quale sarà rispetto ad un possibile quanto sempre più improbabile accreditamento, atteso che negli ultimi due anni non vi è nessuna traccia che ci riporta ad un possibile atto autorizzativo di quella struttura e dei rispettivi quattro milioni circa di euro corrispondenti al vecchio accreditamento. Poichè il badget complessivo per tutte le strutture similari è sempre lo stesso, sarò pure legittima una domanda: Dove sono stati spesi quei soldi e da chi sono stati fatturati? E ancora in quale area geografica sono finiti? La domanda è legittima poichè nessuno dei Centri accreditati della Piana del Sele nell’esercizio finanziario scorso ha fatto registrare un incremento di fatturazioni oltre i propri tetti di accreditamento, anzi l’ASL, sua sponte in taluni casi sembra li abbia anche ritoccati al ribasso.

Antonio-Giordano-Vincenzo-De-Luca
Antonio-Giordano-Vincenzo-De-Luca

Pertanto senza fare scandalismi, ritenendo sia stato possibile, sarebbe il caso che con altrettanta chiarezza i vertici dell’ASL e quelli del Commissariato Regionale Speciale della Sanità in Campania rendessero chiara la “filiera economica degli accreditamenti” e scoprire quei 4milioni e poco più, non sospesi all’ISES come si cerca di far passare in ogni circostanza, ma al contrario non concessi all’ISES, che strade hanno preso e forse scopriremmo che qualche milione di euro sia finito a Sud della Provincia di Salerno e qualche altro paia di milioni di euro a Nord, mentre ci si continua ad attardarsi su possibili risoluzioni e mentre si forniscono false speranze ai dipendenti e alla Nuova ISES, e mentre non avendo nessun accreditamento si comprende anche che un qualsiasi esercizio svolga la Nuova Ises è improprio come improprio sarebbe la presenza degli ospiti di quella struttura, ospiti che l’ASL e la Regione in primis dovrebbero proteggere ed assicurarsi abbiano tutte le cure e tutte le attenzioni che meritano. A tale proposito l’ASL come fa a soprassedere su questa circostanza? Quegli ospiti sono invisibili? Le rette loro destinate a chi vanno? Si possono mai sospendere?

Ovviamente questa storia, più passa il tempo e più assume caratteri foschi e più si allontana da una sua risoluzione, che passerebbe solo attraverso un atto coraggioso e d’imperio degli attuali vertici della Sanità campana, ma anche da un profondo atto di umiltà e di chiarezza che vorrebbe si facesse luce, tanta luce su come si possa aver accumulato tutti quei milioni di euro di debiti, rendendo oggi del tutto inappetibile le potenzialità del Team, perchè solo di questo si tratta, e una possibile cessione di ramo aziendale, altro non è che il Team e basta.

Eboli 29 maggio 2017

3 commenti su “Eboli: Don Enzo Caponigro ritorna su Casa del Pellegrino e Nuova Ises”

  1. Bravo Don Enzo vada fino in fondo. I peggiori malfattori sono quelli che cercano di apparire esempi di virtù.
    E poi se le persone usufruiranno della struttura nei mini appartamentini ( realizzati apposta ) anche da parenti di politici chi ci va?
    Due anni di nulla anche nel centro storico che , come la litoranea ( le cose più belle che abbiamo ) sono , di fatto, sottratti alla disponibilità dei cittadini , i proprietari, e lasciati nelle mani di stranieri per lo più irregolari per gli interessi di qualcuno.
    Questa non è democrazia!

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  2. Quel manufatto brutto rozzo,disturbante e sospetto colposo del crollo della torre del castello non si doveva mai fare. i fondi pubblici che vengono assegnati non sono cascate miracolose…queste in modi diversi ricadono sui cittadini quindi bisogna essere attenti a spenderli bene.Conclusione due forze opposte si fronteggiano in un clima di sciacallaggio.
    E’ una grande vergogna … purtoppo la magistratura dorme.

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  3. il ladro si sente sempre rubato, la finisca di pensare alle cose terrene un giorno anche lui dovrà occuparsi di spirito suo malgrado

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